L’ex procuratore capo di Pavia presentato da Maroni.
“Mi piace questo palazzo di vetro: amo la trasparenza”
«Le
inchieste che hanno scosso la sanità lombarda? Io comincio adesso. Sono un
neonato, anche se un neonato di una certa età. A me interessa, evidentemente,
da questo momento in poi, la soluzione di varie questioni che si possano
presentare. Per quello che riguarda il passato, ci sono state e ci sono
questioni che sono al vaglio della magistratura, la quale deciderà, come al
solito, con equilibrio e secondo le regole fondamentali della legalità. Per
quanto mi riguarda, ribadisco: io sono un tecnico». Il magistrato Gustavo
Cioppa, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia dopo l’ultimo
rimpasto di giunta voluto dal governatore Roberto Maroni, si presenta alla
stampa nel giorno in cui entra ufficialmente in attività l’Agenzia di
controllo, un’authority indipendente dalla Regione, con la quale avrà una leale
collaborazione, in uno scambio costante di informazioni. Andrea Mentasti è il
nuovo direttore generale e avrà come interlocutore proprio Cioppa.
«Guardavo
una cosa che mi piace molto: il vetro» a Palazzo Lombardia «è dominante. Si può
guardare negli uffici. Quando il presidente Maroni - ha raccontato Cioppa - mi
ha chiamato per poter dare un supporto, mi ha fatto molto piacere. Mi ha detto
che è necessaria la trasparenza. Ma non la trasparenza a parole, quella davvero
efficace. Che possa voler dire che in ogni momento chiunque possa sapere come
vanno le cose, che cosa si sta facendo, come stiamo agendo. E ogni cittadino -
ha aggiunto - deve sapere che ci deve essere sempre collaborazione con tutte le
istituzione,
perché
questa trasparenza sia un fatto reale. Perché dall’esterno si sappia quello che
succede esattamente in Regione, quali sono le decisioni che prendono, i
presupposti e i criteri. Questo è un ufficio di vetro e la trasparenza deve
essere effettiva. Io credo che questo si possa verificare».
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