Associazione Istruzione Unita Scuola Sindacato Autonomo



domenica 26 marzo 2023

I briganti lucani nei 'diari' di due ufficiali francesi



Durante il decennio francese non furono pochi gli ufficiali francesi che scesero in Basilicata al comando delle truppe che avevano avuto l’incarico di reprimere il fenomeno del brigantaggio, già allora, e ben prima dell’Unità d’Italia, molto sviluppato nelle nostre contrade. Alcuni di essi non erano soltanto soldati, pronti a mettere a ferro e fuoco i paesi lucani, ma anche acuti osservatori delle realtà che attraversavano e di cui ci hanno lasciati interessanti spaccati.
Ci riferiamo, ad esempio, all’aiutante maggiore Duret de Tavel che, il 23 novembre del 1807, insieme al battaglione francese del reggimento Jsembourgh, marciò da Napoli verso le Calabrie.
L’ufficiale, il quale fu impegnato per ben 3 anni nella campagna contro i briganti, scrisse al padre a Parigi 37 lettere nelle quali descrisse le sue impressioni e le vicende militari che lo videro protagonista. Rileggendole oggi, dopo tanti anni, si avvertono i pregiudizi verso le popolazioni incontrate ma anche i dubbi e gli interrogativi sulle azioni intraprese di fronte alla dilagante miseria di quei territori.
I soldati francesi attraversarono, dunque, la Basilicata, passando per Lauria dove bloccarono i briganti che, dopo aver ucciso 7 militari di scorta ad un convoglio diretto a Napoli, stavano inseguendo il resto del distaccamento. Raggiunsero, poi, Castelluccio “un grande villaggio ben edificato e distante un miglio dal Lao”, dove furono costretti a fermarsi perché il fiume, divenuto impetuoso a seguito delle abbondanti piogge, aveva inondato la “grande vallata”. Dopo arrivarono a Rotonda per poi proseguire fra le “alte montagne di Campotenese” sotto lo sferzare della pioggia e della neve.
Particolarmente interessante il passaggio di una lettera nella quale il francese esprime forti dubbi sulla distinzione tra briganti ed abitanti visto che “il brigante e colui che coltiva la terra si somigliano talmente che non si sa bene come distinguerli: hanno le stesse usanze, indossano lo stesso costume e portano lo stesso ornamento”.
Anche il generale bonapartista Nicolas Philips Desvernois ci ha lasciato un significativo ricordo delle vicende militari che lo videro protagonista tra il giugno del 1807 ed il settembre del 1808, periodo nel quale comandò le truppe francesi nella costiera amalfitana e nella zona di Lagonegro. Ad appena 37 anni l’ussaro, il quale aveva fatto carriera grazie alle campagne militari del Reno, dell’Italia e delle Piramidi, aveva avuto il compito di estirpare il brigantaggio nei territori affidatigli. Lo zelo dimostrato nell’adempiere al suo incarico è dimostrato dal fatto che, sul percorso tra Amalfi e Lagonegro, fece piantare ben 184 alberi della morte.
Eppure anche il generale francese è molto attento alla realtà che lo circonda, alle sue profonde contraddizioni, alla difficile situazione in cui versano le popolazioni.. Tant’è vero che, dopo aver percorso i centri del Lagonegrese (Lauria, Castelluccio, Rotonda, San Costantino di Rivello, Moliterno), “toccando con mano le piaghe di ciascun paese”, alla fine dell’ aprile del 1808, invia al re Giuseppe Bonaparte, un dettagliato rapporto, spinto dal “dovere di risalire dagli effetti alle cause”.
E qui vengono descritte le vere piaghe di quelle società: “l’apatia dei sindaci e dei membri del decurionato, il loro profondo egoismo, la incapacità assoluta della maggioranza, la doppiezza di alcuni furbi bricconi”, l’assenza “di amore sincero per la patria”. Ed ancora la corruzione dei funzionari pubblici, le angherie di ogni specie, le vessazioni fiscali, la paure dei potenti. Mentre, infatti, sulla povera gente ci si riversava per il pagamento di piccole imposte, con “colpevole riguardo per le famiglie ricche”, gli agenti del fisco “non osavano presentarsi presso le loro case per far versare le loro quote”.
Non dimentica, infine, l’ufficiale di auspicare la nomina a magistrati di “persone di alta moralità”o di destinare per il sostentamento delle nutrici e dei bambini abbandonati “gli stanziamenti” dei Comuni derivanti dal “lusso esorbitante delle feste e dei divertimenti”.

sabato 26 novembre 2022

Scalinata di Montmartre Parigi

 


Il quartiere di Montmartre è probabilmente uno dei simboli di Parigi per eccellenza, dopo la Tour Eiffel. Questa collina, che si erge nell’area del XVIII arrondissement, sulla riva destra della Senna, è stata per molto tempo il centro della vita bohémienne parigina, che ha avuto il suo momento di massimo splendore con la Belle Époque.

Ancora oggi, però, Montmartre si afferma come uno dei quartieri più romantici e più famosi di Parigi, nonché uno tra i più visitati dai turisti.

Salendo lungo la scalinata che porta alla cima della collina si può, infatti, respirare un’atmosfera vivace e frizzante grazie ai numerosi artisti di strada che si riuniscono ogni giorno a Montmartre: ci si può fare ritrarre da uno dei tanti pittori che hanno scelto il quartiere come luogo da cui trarre ispirazione oppure fermarsi ad ascoltare le note di stravaganti musicisti.


sabato 28 maggio 2022

Ultime news sulla guerra in Ucraina, diretta e aggiornamenti: cosa sta succedendo ora

Cosa succede tra Russia e Ucraina? La diretta della guerra, approfondimenti e ultime notizie sull'invasione e i bombardamenti in corso

Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio la Russia ha avviato una vasta operazione militare in Ucraina. L’offensiva di Mosca, partita da tre diversi fronti, è arrivata in poco tempo alle porte della capitale Kiev. La tensione è cresciuta alla fine del 2021, quando la Russia ha iniziato a schierare al confine dell’Ucraina sempre più soldati. Poi la situazione è precipitata: prima la decisione di Putin di riconoscere le due repubbliche separatiste nel Donbass poi la dichiarazione di guerra e l’avvio della vasta operazione militare.

Lo scenario politico vede contrapposta la Russia agli Stati Uniti e agli alleati Nato. A margine rimangono superpotenze come la Cina, oppure stati nell’orbita russa. Putin è il protagonista assoluto di questa guerra, con i suoi confronti a distanza con l’americano Biden. Ma sono saliti agli onori delle cronache anche altri personaggi, dal presidente ucraino Zelensky all’omologo bielorusso Lukashenko.

L’attenzione è anche per le armi utilizzate in guerra e per il pericolo nucleare dovuto sia alla paura di un utilizzo catastrofico di testate nucleari che alla presenza di molte centrali sul terreno di battaglia.

La guerra in Ucraina non viene combattuta solo sul campo da soldati, carri armati, caccia militari e missili. Una delle armi utilizzate è quella finanziaria e dietro la crisi ci sono profonde ragioni economiche e significative ripercussioni sull’economia italiana.

Guerra Russia-Ucraina, gli ultimi aggiornamenti

28 maggio. Zelensky: “Ci riprenderemo il Donbass”

16.55 – Sono arrivati i missili anti-nave Harpoon dalla Danimarca e gli obici semoventi dagli Stati Uniti: lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov, aggiungendo che le armi rafforzeranno le forze che combattono l’invasione della Russia.

14.30 – Anche Giorgia Meloni ha commentato l’idea di Matteo Salvini. Ospite del ‘Forum in Masseria, ha detto: “Immagino che Salvini, se fa una scelta del genere, ne abbia parlato o ne debba parlare soprattutto col governo di cui fa parte. Per carità, tutto quello che si fa per arrivare a una soluzione di questo conflitto è buona cosa. L’unica cosa su cui bisogna fare molta attenzione è che non dare segnali di crepe nel fronte. Noi abbiamo bisogno in questa fase di una postura solida dell’Occidente”.

12.40 – Calenda attacca Salvini sul possibile viaggio in Russia: “Piantala di dire cazz…”.

11.00 – Salvini vola a Mosca? Non è ancora detto, come ha svelato lo stesso leader della Lega intervenendo a Sabato Anch’io su Rai Radio Uno: “Sono in Italia. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando. E si va se serve, certezze non ce ne sono”.

10.30 – Le forze russe hanno bombardato ieri 49 villaggi ucraini nel Donbass (est) provocando almeno quattro morti e cinque feriti tra la popolazione civile della regione di Donetsk: lo ha reso noto oggi l’Esercito, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Non si conosce ancora il bilancio delle vittime e dei feriti nella regione di Lugansk.

8.00 – Nel suo ultimo videomessaggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rassicurato i cittadini di non voler cedere il Donbass alla Russia e di impegnarsi per riprendere e ricostruire i territori dilaniati dai combattimenti. Cos’è successo stanotte

27 maggio. Biden si prepara a inviare armi più potenti ai combattenti ucraini. “Colossali” bombardamenti della Russia

19.40 – “È stato osservato che Kiev sta facendo ostruzionismo nel processo di negoziati tra rappresentanti russi e ucraini”. Lo riferisce il Cremlino, come riporta l’agenzia Tass, riguardo quello che il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere austriaco, Karl Nehammer, con un’accusa agli ucraini a più di tre mesi dall’invasione russa dell’Ucraina, dall’annuncio di quella che per il leader russo è una “operazione militare speciale”.

18.10 – “Ho parlato con il segretario di Stato americano, Antony Blinken “apprezzo i suoi sforzi personali per garantire un sostegno costante dagli Stati Uniti e globale all’Ucraina. Le armi pesanti sono in cima alla nostra agenda e altre ne stanno arrivando. L’Ucraina e gli Stati Uniti lavorano fianco a fianco per fornire le nostre esportazioni di cibo nonostante il blocco sconsiderato da parte della Russia”. Lo ha scritto su twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

17.00 – Aleksey Zhuravlyov, membro della Duma di Stato, ha affermato in un intervento alla tv che se l’Occidente non accetterà i termini della Federazione Russa, Mosca sarà costretta a ricorrere alle armi nucleari.

15.00 – Il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, ha commentato positivamente il piano di pace dell’Italia in un’intervista del Tg3: “Noi incoraggiamo ogni tentativo che possa portare ad un accordo politico per fermare questa guerra”. Tuttavia, ha precisato che “al momento non vediamo le condizioni politiche” per un accordo.

11.40 – Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov ha affermato che l’Occidente ha dichiarato una “guerra totale alla Russia, “nessuno adesso lo nasconde”. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass.

10.30 – Il presidente ucraino ha accusato Volodymyr Zelensky ha accusato i leader mondiali di “flirtare” con Mosca. “Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. Se i potenti del mondo non flirtassero con la Russia, ma insistessero davvero per porre fine alla guerra” ha detto in un video, sottolineando che l’Unione Europea “da settimane non riesca a concordare il sesto pacchetto di sanzioni”.

8.27 – Parla di “colossali” bombardamenti della Russia contro 40 città a est dell’Ucraina il governatore della regione del Lugansk. L’impressione di Sergiy Gaiday è che Mosca voglia “a ogni costo” prendere il controllo della parte orientale del Paese invaso.

7.00 – Secondo il governo degli Stati Uniti, che per la Cnn si preparerebbe a inviare armi più potenti all’Ucraina (nello specifico missili a lungo raggio in grado di colpire a centinaia di chilometri di distanza), la Russia sarebbe vicina al default. È l’effetto delle sanzioni, che invece impatterebbero in misura minima sulle economie dei paesi occidentali che le hanno adottate.

26 maggio. La Russia attacca 40 città: cinque civili uccisi e dodici feriti nelle regioni di Donetsk e Lugansk

23.20 – È salito ad almeno nove il numero dei civili uccisi oggi dai bombardamenti russi a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, nel Nordest del Paese. Lo ha detto il governatore regionale Oleg Sinegubov su Telegram.

21.30 – Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha avvertito che le “armi che i paesi occidentali forniscono all’Ucraina in grado di colpire il territorio russo sono un serio passo verso un’escalation inaccettabile“. Lo scrive l’agenzia di stampa russa Tass.

19.20 – In conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi ha spiegato di aver chiesto a Putin lo sblocco dell’export del grano ucraino.

17.50 – Il premier Mario Draghi ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Al centro del colloquio la guerra in Ucraina e la crisi alimentare causata dal blocco dei porti ucraini.

17.10 – La procuratrice capo dell’Ucraina Iryna Venediktova ha dichiarato alla Bbc che sta indagando su quasi 14 mila casi di presunti crimini di guerra commessi dalle forze russe in Ucraina.

16.30 – Il giornalista della Bbc Francis Scarr ha postato su Twitter un video del leader ceceno Ramzan Kadyrov che contiene un messaggio minaccioso nei confronti della Polonia: “La questione dell’Ucraina è chiusa, ora sono interessato alla Polonia”. Non è chiaro però quando il video sia stato girato.

15.20 – Il presidente ucraino Zelensky ha ricevuto a Kiev la premier finlandese Sanna Marin, con la quale ha discusso la questione degli aiuti militari.

14.30 – Le ferrovie statali ucraine sono pronte a fornire biglietti gratuiti alle madri dei soldati russi in modo che possano andare a ritirare i corpi dei loro figli morti in guerra. Lo riferisce il canale di news ucraino Nivekta.

13:30 – “Non c’è alternativa per l’Ucraina oltre a combattere gli invasori russi e vincere la guerra”: lo afferma su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform. “Non abbiamo altra alternativa che combattere. E vincere. Liberare la nostra terra e il nostro popolo. Perché gli occupanti vogliono tutto ciò che abbiamo. Compreso il diritto alla vita degli ucraini”.

12:50 – “In un mondo come quello contemporaneo, un Paese come la Russia non si può mettere da parte, isolare, chi ci prova crea danni prima di tutto a se stesso”. Lo ha detto Putin intervenendo in videoconferenza alla sessione plenaria del Forum economico eurasiatico. La Russia “è competitiva e rimane il primo esportatore di grano al mondo. Con le sanzioni stiamo diventando più forti”. Infine, ha concluso: “Nessun “gendarme del mondo” può fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente”.

12:35 – Mattarella revoca la nomina a Cavaliere del premier russo Mishustin per “indegnità”. Lo stabilisce il decreto del Presidente della Repubblica pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ritirate anche le onorificenze al ministro dell’Industria Manturov, al segretario di Stato Evtukhov e al presidente della Banca Vtb Kostin.

11:55 – Il conflitto tra Russia e Ucraina è diventato “una guerra di logoramento” e nessuno può prevedere quando si concluderà: “Le guerre sono imprevedibili, nessuno può dire con certezza come e quando finirà”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano polacco Rzeczpospolita ripresa da Ukrainska Pravda.

11:45 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è intervenuto a una sessione plenaria durante la 51a riunione annuale del World Economic. Scholz afferma che il presidente russo Vladimir Putin negozierà seriamente la pace solo una volta che avrà capito che non può infrangere la difesa dell’Ucraina. “Dobbiamo far capire a Putin che non ci sarà una pace dettata, l’Ucraina non la accetterà”. Scholz ha anche promesso che la Germania interromperà l’uso del petrolio russo entro la fine dell’anno e sta lavorando duramente per porre fine alla sua dipendenza dal gas russo.

10:50 – “La Russia spera ancora di prendere il controllo della capitale ucraina“. Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. “Non è un segreto che la priorità della Russia sia occupare l’intero Paese e l’obiettivo principale di Mosca è ancora la capitale dell’Ucraina, il cuore del Paese”, ha affermato. “È chiaro che non si tratta di un’operazione militare speciale, come sostiene la Russia. È il genocidio del popolo ucraino con bambini, donne e anziani uccisi”, ha aggiunto.

10:00 – “Questa non è un’operazione militare speciale, questo è un genocidio del popolo ucraino. Migliaia di persone sono morte, molte erano civili”. Così il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, in conferenza stampa al World Economic Forum.

09.57 – Cinque vittime civili e dodici feriti negli attacchi russi di questa mattina nelle regioni di Donetsk e Lugansk. “I nemici hanno sparato contro più di 40 città – ha scritto su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze armate dell’Ucraina – distruggendo o danneggiando 47 siti civili, tra cui 38 case e una scuola”.

8.00 –  Circa ottomila prigionieri di guerra ucraini sono detenuti nelle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk: lo ha dichiarato Rodion Miroshnik, ambasciatore del Lugansk in Russia, secondo l’agenzia di stampa tussa Tass. “Sono tantissimi – ha spiegato – e letteralmente non si può dire che non ci siano più prigionieri. È molto, e ogni giorno se ne aggiungono letteralmente centinaia”.

7.30 –  Un mese fa sembrava a un passo l’embargo sul petrolio russo da parte dell’Unione Europea, una misura salata per gli stati membri ma anche per la Russia, concepita come il simbolo dell’unità europea di fronte all’aggressione russa in Ucraina. Tuttavia un simile passo ancora non è stato compiuto, in particolare per l’opposizione dell’Ungheria. La speranza è che lo stallo tra l’Ungheria e gli altri 26 membri del blocco possa essere superato in un vertice a Bruxelles, che si terrà lunedì e martedì prossimi, ma le possibilità della svolta sono sempre di meno.

7.00 – L’Ucraina non cederà parte del suo territorio per raggiungere la pace con la Russia. Lo ha detto, durante un discorso notturno, il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. La possibilità era stata suggerita dall’ex segretario di stato americano Henry Kissinger al World Economic Forum. Per Zelensky è imprescindibile il punto di vista della gente comune “che vive nei territori che ci si propone di scambiare con l’illusione della pace”.

25 maggio. Zelensky: “Dateci armi, sono il miglior investimento per la stabilità nel mondo”

19.30 – Continuano i bombardamenti russi nella regione di Kharkiv. A Balakliia in seguito a un nuovo attacco di artiglieria hanno perso la vita due persone. Lo ha riportato l’agenzia Ukrinform.

19.00 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, intervenuto al Forum economico di Davos, ha criticato la Nato accusandola “di non fare letteralmente nulla” per far fronte all’aggressione russa.

18.00 – Mosca ha offerto ai cittadini di Mariupol la possibilità di ottenere il passaporto russo attraverso una procedura speciale accelerata. Lo ha riferito il consigliere del sindaco legittimo della città portuale, Petro Andriushchenko. Lo stesso provvedimento è stato dispoto per i residenti delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

16.30 – Il capo del Cremlino Valdimir Putin e del ministro della difesa russo Sergei Shoigu hanno visitato in ospedale i soldati feriti durante l’invasione dell’Ucraina. A trasmettere le immagini è stata la televisione Rossiya 1.

15.30 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha commentato su Twitter i piani della Russia sulla richiesta di ritirare le sanzioni in cambio del grano: “La Russia sta ricattando il mondo chiedendo di revocare le sanzioni in cambio dello sblocco delle esportazioni alimentari dell’Ucraina. Qualsiasi politico o funzionario straniero che possa pensare di accettare questo gioco dovrebbe prima visitare le tombe dei bambini ucraini uccisi e parlare con i loro genitori”.

13:45 – Il Parlamento della Russia ha approvato un progetto di legge che prevede di abolire il limite di 40 anni per chi desidera arruolarsi nelle forze armate. Lo riporta il Moscow Times. Il documento deve essere firmato dal presidente russo Vladimir Putin per diventare legge.

13:20 – “Il dialogo con Turchia è in corso, vogliamo rafforzare le relazioni bilaterali con Ankara e la partnership contro il terrorismo”. Lo ha detto la primo ministro svedese Magdalena Andersson, in conferenza stampa con Charles Michel.

12:45 – Stamane Zelensky ha insistito sul voler parlare “direttamente” con Vladimir Putin, “senza intermediari”. Si tratta di una proposta già fatta lunedì alla quale Mosca aveva replicato con un no. Linea ribadita nelle scorse ore dal vice ministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko: “È difficile valutare queste parole (di Zelensky, ndr) come costruttive. Mi piacerebbe ricordare che l’Ucraina ha partecipato attivamente ai negoziati dal primo giorno dell’operazione militare speciale e non ha posto condizioni. Se ora pone condizioni ci fa dubitare della sincerità del suo desiderio di trovare una soluzione pacifica”.

12:15 – “Oggi adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari, gli aggressori dell’Ucraina — scrive su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen —. In primo luogo, vogliamo aggiungere le violazioni delle sanzioni dell’Ue all’elenco dei reati dell’Ue e farne un reato penale. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia”.

11:55 – Russia a un passo dal default. Gli Stati Uniti hanno annunciato che chiuderanno oggi l’ultima strada percorribile dalla Russia per ripagare gli investitori internazionali. In totale il governo russo dovrà ripagare circa 20 miliardi di dollari di obbligazioni, per lo più in dollari, e circa 500 milioni di dollari di interessi nel prossimo mese. Senza la licenza ad utilizzare le banche statunitensi per pagare i propri debiti, la Russia non sarà in grado di rimborsare i propri investitori obbligazionari internazionali e rischia il default.

11:50 – Fonti europee di alto livello, come riferisce Il Corriere della Sera, assicurano che la pressione politica sull’industria estrattiva di Vladimir Putin stanno dando risultati. Il segno più chiaro è che, secondo le indicazioni dell’intelligence europea, i sistemi di stoccaggio del petrolio in Russia sarebbero ormai quasi pieni perché il greggio degli Urali ormai ha molti meno compratori in Europa e nel resto del mondo.

11:35 – “Tutto ciò che proviene dal Cremlino oggi ha davvero poco credibilità, ogni annuncio non può essere ritenuto credibile a meno che non venga seguito da azioni concrete”. Lo ha dichiarato all’Ansa una fonte diplomatica europea commentando le parole del vice ministro degli Esteri russo, Andrey Rudenko, secondo cui Mosca sarebbe pronta a fornire un corridoio umanitario per le navi che trasportano prodotti alimentari fuori dall’Ucraina. “Sono le azioni illegali della Russia ad aver creato questa crisi, sia energetica che alimentare”, sottolinea.

10:30 – “Ci stiamo lavorando, penso che nei prossimi giorni non sia impossibile raggiungere ulteriori accordi”. Così il commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, riferendosi alla possibilità di un nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia.

10.05 – La Russia chiede la rimozione delle sanzioni per evitare una crisi alimentare globale: “Risolvere il problema alimentare richiede un approccio collettivo, che implica in particolare la revoca delle sanzioni imposte alle esportazioni russe e alle transazioni finanziarie”, ha affermato dalle agenzie di stampa il viceministro degli Esteri Andrei Rudenko

8.30 – Questa mattina a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, sono state sentite diverse esplosioni. Lo riporta il Kyiv Independent, che segnala come le sirene anti-aeree abbiano suonato intorno alle 3:20 ora locale (le 4:20 in Italia).

7.05 – Nel suo ultimo messaggio il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha rinnovato l’appello a fornire armi pesanti ai partner stranieri, affermando che le armi per Kiev sono “il miglior investimento per la stabilità nel mondo”.

24 maggio. Cnn: immagini satellitari proverebbero il saccheggio russo del grano da porti Ucraini

22.31 –  Gerhard Schroeder, ex cancelliere tedesco, che secondo l’emittente televisiva Ntv sarebbe stato nominato nel consiglio di vigilanza di Gazprom, avrebbe “già da tempo” rinunciato a tale nomina. Lo ha scritto lo stesso ex leader sul proprio profilo LinkedIn.

21.09 – Duecento corpi sono stati trovati a Mariupollo ha detto il portavoce del sindaco della città costiera, secondo il quale i russi avrebbero allestito un obitorio nei pressi di una stazione della metropolitana.

19.00 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a un evento dell’associazione Alis, ha spiegato che il piano di pace italiano sull’Ucraina è ancora “un lavoro embrionale”, aggiungendo che “ci vorrà tempo”. Di Maio ha aggiunto: “Abbiamo delineato un percorso che parte da un gruppo di facilitazione internazionale e ha l’ambizione di arrivare una nuova Helsinki”. Sulle affermazioni dell’ex presidente russo, Dmitri Medvedev, che ha criticato il piano di pace italiano per l’Ucraina, Di Maio ha detto che quando Medvedev “fa queste dichiarazioni”, “non dimostra di volere la pace”.

17.00 – A 3 mesi dall’inizio della guerra, la Russia occupa circa il 20% del territorio dell’Ucraina. Lo ha scritto ‘Forbes’, spiegando che al 23 febbraio, giorno prima dell’invasione, il territorio occupato ammontava a 43.300 mq, il 7% del totale, mentre adesso quest’area è 2,9 volte più grande, pari a 125.000 mq.

15.30 – È arrivato in Lituania il primo treno con un carico di grano ucraino che verrà poi esportato via mare dal Baltico. Si tratta di una consegna di prova per valutare l’efficacia di rotte alternative per l’export di grano e cereali, fermo a causa del blocco navale russo ai porti ucraini.

14.45 – I separatisti filorussi che controllano la città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, chiederanno a Mosca di installare una base militare russa nella regione. Lo riportano le agenzie russe. La città intanto da lunedì diventerà ufficialmente un’area a doppia valuta, con i rubli russi che affiancheranno la grivnia ucraina.

13:50 – Mykola Horbachov, presidente dell’associazione ucraina del Grano, intervistato dall’AdnKronos, ha dichiarato che la Russia avrebbe rubato grano ucraino per rivenderlo all’estero. “Abbiamo registrato casi di furto del grano ucraino da parte di russi nei territori occupati, soprattutto nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, grano che è stato caricato sui camion e portato in Crimea, da dove hanno cercato di venderlo come grano russo proveniente dalla Crimea, ma tutti i trader e le organizzazioni mondiali sanno benissimo che in Crimea non c’è grano sufficiente per essere esportato, sanno benissimo che è grano rubato”. La stima del furto è pesante: “Ad oggi gli occupanti ci hanno portato via già 400mila tonnellate di grano, calcolando che una tonnellata di grano costa 300 dollari, la cifra ottenuta dagli occupanti è decisamente cospicua”.

13:15 – Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente russo, Dmitri Medvedev, ha criticato il piano di pace italiano per l’Ucraina. “C’è la sensazione che sia stato preparato non da diplomatici ma da politologi locali, che hanno letto dei giornali provinciali e operano soltanto sulla base delle notizie false ucraine”, ha tuonato Medvedev che ha aggiunto: “Se si devono proporre iniziative di pace allora dovrebbero basarsi su un approccio reale che deve rispecchiare lo stato delle cose. E un tale documento già da tempo è stato proposto dalla Russia per la discussione”.

12:15 – Mosca non ha ancora visto le proposte dell’Italia sulla risoluzione della situazione in Ucraina e spera di riceverle presto attraverso i canali diplomatici. Lo ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov rispondendo alle domande dei giornalisti: “No, non le abbiamo ancora viste (le proposte italiane) e speriamo di riceverle attraverso i canali diplomatici e di poterle esaminare”, ha affermato, citato dalla Tass.

12:00  – “La Nato non entrerà in guerra in Ucraina, supporto sì, ma guerra no”. Così il segretario della Nato Jens Stoltenberg intervenendo al World Economic Forum a Davos. “Mosca non deve nemmeno pensare di attaccare i nostri alleati perché noi interverremo senza dubbio. Se la Russia sa che interverremo in difesa dei nostri alleati, non attaccherà. E questo è il modo migliore per proteggere la pace”, ha aggiunto.

11:45 – “Il Donbass ha finalmente deciso il suo destino: non tornerà mai all’Ucraina”. Lo ha dichiarato, citato dalle agenzie stampa russe, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev.

11:10 – “Il copione dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina arriva direttamente da un altro secolo. Trattare milioni di persone non come esseri umani ma come popolazioni senza volto da spostare o controllare, o porre come cuscinetto tra le forze militari. Cercando di calpestare le aspirazioni di un’intera nazione con i carri armati”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. E ancora: “Questa non è solo una questione di sopravvivenza dell’Ucraina. Non è solo una questione di sicurezza europea. Questo mette in discussione il nostro intero ordine internazionale. Ed è per questo che contrastare l’aggressione russa è un compito dell’intera comunità globale. L’Ucraina deve vincere“.

«L’artiglieria russa sta deliberatamente bombardando i depositi di grano in Ucraina. E le navi da guerra russe nel Mar Nero stanno bloccando le navi ucraine piene di grano e semi di girasole», continua Ursula von der Leyen. «Le conseguenze di questi atti vergognosi sono sotto gli occhi di tutti. I prezzi globali del grano sono alle stelle. E sono i Paesi fragili e le popolazioni vulnerabili a soffrirne di più».

10.50 – La Russia avrebbe schierato missili Iskander in un’area della Bielorussia a circa 50 chilometri dal confine dall’Ucraina. Lo denunciano le forze armate di Kiev, secondo cui “la minaccia di attacchi missilistici sta aumentando”.

10.30 – Circa 200 corpi sarebbero stati ritrovati ammassati in un seminterrato di un edificio a Mariupol. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il portavoce del sindaco della città ucraina, Petro Andryushchenko. “Durante lo smantellamento di un grattacielo a Mariupol sono stati trovati circa 200 cadaveri nel seminterrato” ha detto Andryushchenko aggiungendo che una parte dei corpi, semidecomposti, sono stati stipati dai russi in un obitorio improvvisato vicino alla metropolitana, sulla strada.

09.30 – Se il passaggio di proprietà del Chelsea non si concretizzerà entro martedì 24 maggio, il club londinese rischia l’esclusione dalla prossima Premier League. L’avvertimento arriva dal governo britannico in relazione alle sanzioni contro il proprietario dei blues, l’oligarca russo Roman Abramovich

08.30 – Mentre al Forum di Davos il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede un corridoio per l’export del grano per evitare una carestia mondiale, la Cnn diffonde le immagini satellitari che proverebbero il saccheggio da parte della Russia dei porti ucraini. Le foto della Maxar Technologies datate 19 e 21 maggio, si mostrerebbero le navi battenti bandiera russa, Matros Pozynich e la Matros Koshka, attraccate nel porto di Sebasopoli accanto a quelli che sembrano essere silos , con il grano che si riversa da un nastro in una stiva aperta.

23 maggio. Kiev torna a una “vita quasi normale”, Putin scampato ad un attentato

23.00 – I missili ipersonici di Vladimir Putin sono un flop. Almeno secondo un report della Difesa americana, che spiega che sarebbero troppo poco precisi, e dunque inutili per vincere la guerra.

22.00 – Si sono perse le tracce dei 2.500 ucraini che si sono consegnate ai russi. Nei filmati diffusi da Mosca non si vedono né il comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko, né il comandante della 36esima brigata speciale della Marina ucraina Serhiy Volynsky. Non è chiaro se sia già avvenuto uno scambio di prigionieri.

19.00 – Il capo del Pentagono Lloyd Austin ha annunciato che nuovi aiuti militari all’Ucraina arriveranno da una ventina di Paesi, tra cui l’Italia, che hanno partecipato oggi a Ramstein, in Germania, alla seconda riunione mensile del gruppo di contatto dei Paesi occidentali contro l’aggressione russa.

18.00 – Un consigliere della missione diplomatica russa alle Nazioni Unite a Ginevra, Boris Bondarev, si è dimesso dall’incarico per protesta contro l’invasione dell’Ucraina. Il diplomatico ha scritto una lettera in cui lancia pesanti accuse a Putin e ai vertici di Mosca.

17:00 – Il governatore della regione meridionale di Kherson, insediato dalla Russia, Vladimir Saldo, ha affermato che, a partire da lunedì, la regione diventerà ufficialmente un’area a doppia valuta con rubli russi e grivnia ucraina.

16:00 – Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe scampato ad un attentato dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Lo sostiene Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riportano diversi media ucraini tra cui l’Ukrainska Pravda. “C’è stato un tentativo non molto tempo fa. Si tratta di un’informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero circa 2 mesi fa”, ha detto Budanov.

15:00 – Putin ha deciso di schierare in Ucraina i temibili Terminator, carri armati di ultima generazione già impiegati in Siria

13:00 – Il militare russo Vadim Shishimarin, a processo per avere ucciso un civile disarmato, è stato condannato all’ergastolo da un tribunale ucraino: è la prima sentenza per crimini di guerra da quando è iniziato il conflitto.

12:00 – Il ministero della difesa russo ha comunicato il lancio di quattro missili Kalibr da un sottomarino nel Mar Nero per distruggere le armi a disposizione di Kiev. Si tratta di missili da crociera particolarmente difficili da individuare per i radar.

11: 30 – La Russia processerà in tribunale tutti i combattenti dell’Azovstal detenuti: lo ha annunciato il capo dell’autoproclamata repubblica di Donestk Pushilin, come reso noto da Interfax. Secondo il viceministro degli esteri russo gli scambi di prigionieri potrebbero avvenire solo “quando la leadership di Kiev dimostrerà una risposta costruttiva”.

10:30 – Il parlamento ucraino ha prorogato la legge marziale e la mobilitazione generale per altri 90 giorni, fino al 23 agosto.

09:30 – Le forze russe hanno iniziato le operazioni di sminamento dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo fa sapere il ministero della Difesa russo in un comunicato, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. “I genieri russi stanno effettuando ricognizioni ingegneristiche e bonificando i terreni dell’acciaieria Azovstal a Mariupol da ordigni esplosivi”.

08:20 – Joe Biden ha detto di essere pronto a ricorrere alla forza militare in caso di attacco cinese a Taiwan, aggiungendo però di non ritenere possibile un’invasione, anche se la Cina “sta flirtando con il pericolo” volando vicino all’isola.

08:15 – La Russia deve pagare “un prezzo di lungo termine” per aver aggredito l’Ucraina con un’azione che ha lo scopo di “distruggere l’identità dell’Ucraina”. Così Joe Biden, parlando in conferenza stampa a Tokyo con il premier nipponico Fumio Kishida.

07:20 – Durante la guerra in Ucraina, la Russia ha perso un numero di soldati pari a quello dei nove anni di conflitto in Afghanistan. La stima è stata fatta dal ministero della Difesa britannico. Una combinazione di “tattiche inefficaci, carenza di copertura aerea, mancanza di flessibilità” e “comandi militari pronti a ripetere gli stessi errori” ha portato a questo risultato, scrive l’intelligence militare di Londra.

06:30 – Il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha dichiarato oggi che il suo Paese dispiegherà altri 30 membri delle sue forze di difesa nel Regno Unito per supportare l’addestramento dell’esercito ucraino. “I soldati rimarranno di stanza nel Regno Unito fino alla fine di luglio”, ha dichiarato la Ardern citata dalla Cnn. Addestreranno i militari ucraini su come usare la pistola leggera L-119, ha aggiunto la premier dell Nuova Zelanda.

05:10 – La fregata russa Admiral Makarov ha lasciato Sebastopoli e si dirige verso le posizioni nel Mar Nero. Lo riferisce l’esercito ucraino, citato dal Kyiv Independent. Il comando operativo ‘Sud’ ritiene che tale spostamento aumenti la probabilità di attacchi missilistici contro l’Ucraina.

02:20 – Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell’ambasciata Usa a Kiev. Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post. “Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza” della sede diplomatica in Ucraina “ma non è stata presa nessuna decisione”, ha sottolineato Kirby.

 00:30 – Il consigliere di Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, in un’intervista alla Reuters ripresa da Ukrinform ha ripetuto che Kiev non è disposta a fare concessioni territoriali.  “Le forze russe devono lasciare il Paese e dopo sarà possibile la ripresa del processo di pace”, ha sottolineato.

00.10 – “Quando siamo rientrati a Kiev era molto triste, una città fantasma, adesso stiamo tornando a una vita quasi normale”. Così l’ambasciatore italiano in Ucraina Francesco Zazo, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3. “La gente – ha aggiunto – sta lentamente ritornando a Kiev, il coprifuoco è stato spostato, la situazione è migliorata, stanno tornando le ambasciate, e il governo ucraino e anche gli abitanti di Kiev apprezzano molto questo ritorno”.

00.05 – Mosca è pronta a continuare i colloqui sui negoziati con l’Ucraina, che sono stati congelati da Kiev. Lo ha riferito il capo negoziatore del Cremlino, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass, aggiungendo che l’Occidente sta cercando di rendere l’Ucraina sua schiava con una dipendenza sul piano finanziario.

22 maggio. La Russia dice no allo scambio di prigionieri

22.22 – Pekka Haavisto, ministro degli Esteri della Finlandia, si è detto “ottimista sul fatto che i problemi (con la Turchia sull’adesione della Finlandia alla Nato, ndr) saranno risolti, ma ci vorrà un po’ di tempo. Potrebbe essere una questione di settimane”

20.40 – C’è una vittima causata dall’attacco dell’esercito russo a Malyn, nella regione di Zhytomyr. Lo ha detto il capo dell’amministrazione regionale Bunechko

19.40 – Secondo quanto riporta Ukrinform, YouTube ha rimosso più di 70mila video e 9mila canali che diffondevano false notizie sulla guerra in Ucraina e violavano le regole della piattaforma.

18.25 – Nell’area di Donetsk le forze russe stanno cercando di sfondare le difese ucraine per raggiungere i confini della regione di Luhansk. Lo rende noto lo Stato Maggiore ucraino.

16.50 – I russi hanno “concentrato tutte le sue forze sull’assalto di Severodonetsk, alla periferia della quale si svolgono costantemente battaglie. La città si sta trasformando in una nuova Mariupol”. Così la commissaria ucraina per i diritti umani Lyudmila Denisova su Telegram.

15.30 – Secondo quanto riporta il Guardian, circa 50 tecnici esperti nella realizzazione dei barili-bomba impiegati dall’esercito siriano stanno lavorando in Russia per aiutare a preparare una campagna di bombardamenti di questo tipo nella guerra in Ucraina.

14.10 – Il parlamento di Kiev ha esteso la legge marziale in Ucraina per altri 90 giorni, fino al 23 agosto. Lo riportano i media ucraini.

13.00 – I russi hanno lanciato bombe a grappolo su un villaggio nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, uccidendo tre persone. A riferirlo le autorità amministrative della regione tramite i canali social.

11.30 – Le truppe di Mosca hanno sparato su case e strutture civili nella regione di Donetsk: sette persone hanno perso la vita tra i diversi villaggi attaccati. “Gli occupanti hanno sparato su 12 insediamenti. Più di 40 case, una scuola, imprese e strutture di supporto vitale sono state distrutte”, ha riferito la polizia nazionale ucraina, secondo quanto reso noto da Ukrinform.

10.00 – L’esercito russo ha distrutto il ponte tra Severodonetsk e Lysychansk, nella regione orientale di Lugansk. Lo ha fatto sapere il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai, spiegando che “questo complicherà notevolmente l’evacuazione dei civili e la consegna degli aiuti umanitari”.

9.00 – “C’è una minaccia di attacchi missilistici e aerei sul territorio dell’Ucraina dalla Repubblica di Bielorussia“. Lo ha affermato lo Stato maggiore delle Forze armate di Kiev nel suo ultimo aggiornamento, evidenziando un dispiegamento di mezzi di ricognizione nelle aree di confine della regione di Gomel.

8.00 – Il presidente della Polonia Andrej Duda è arrivato in Ucraina per un intervento al Parlamento. Sarà il primo capo di Stato straniero a tenere un discorso alla Verkhovna Radad da quando è scoppiato il conflitto.

7.00 – Il negoziatore russo e capo della commissione per gli affari internazionali della Duma, Leonid Slutsky, ha smentito la possibilità di riconsegnare i soldati del battaglione Azov a Kiev in uno scambio con l’oligarca Viktor Mevedchuck. L’ipotesi era circolata nel corso delle ultime ore.

6.00 – Continuano i bombardamenti della Russia. Secondo quanto riportato da The Kyiv Indipendent è stato attaccato il villaggio di Bilozerka, nella regione di Kherson, provocando l’uccisione di tre civili. Le truppe di Mosca avrebbero anche danneggiato diverse infrastrutture.

21 maggio. La Russia lascia la Finlandia senza gas, mistero sul destino dei militari del reggimento Azov

21.50 – Telefonata tra il premier Mario Draghi e il presidente ucraino Zelensky. I due leader, come ha riferito Zelensky su Twitter, hanno parlato della “cooperazione difensiva” e “della necessità di accelerare il sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue e di sbloccare i porti ucraini”.

21.00 – La città di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale, ha rimosso un monumento al poeta e scrittore russo Alexander Pushkin. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco Alexander Senkevich.

20.05 – Il ministero degli Esteri russo ha diffuso una lista di 963 personalità americane a cui viene vietato l’ingresso in Russia. Chi c’è nella lista nera di Putin.

19.10 – “L’Ucraina dovrebbe ricevere lo status di paese candidato all’Ue”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in occasione della visita del primo ministro portoghese Antonio Costa. “Non abbiamo bisogno di alternative allo status di paese candidato all’Ue, non abbiamo bisogno di tali compromessi”, ha spiegato.

18.05 – Mosca potrebbe valutare l’ipotesi di uno scambio di prigionieri con l’Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato il mese scorso in un blitz dei servizi segreti di di Kiev. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Donetsk il negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, Leonid Slutsky, citato da Interfax.

15.33 – Fanno discutere, ancora una volta, le parole di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina e sull’amico Vladimir Putin, nuovamente giustificato e “aiutato” nella soluzione del conflitto. Mentre la guerra va avanti ormai da tre mesi, dal leader di Forza Italia sono arrivate nuove dichiarazioni che fanno discutere e creano polemica.

14.30 – La Russia ha pubblicato una lista di 963 cittadini statunitensi a cui è vietato l’ingresso nel Paese. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri in risposta alle sanzioni contro Mosca.

12.34 – Insieme alla conferma di Gazprom riguardante l’interruzione delle forniture di gas alla Finlandia, arriva quella la compagnia finlandese Gasum: “Le forniture di gas naturale alla Finlandia in base al contratto di fornitura di Gasum sono state interrotte”, ha dichiarato l’azienda. La Finlandia, che recentemente ha ufficializzato la decisione di entrare a far parte della Nato, ha rifiutato di Gazprom in rubli.

10:05  -Fiamme in una sottostazione di trasformazione nei locali dell’Istituto centrale di aeroidrodinamica Zhukovsky (TsAGI) nella regione di Mosca, il centro più importante nel settore aerospaziale russo. Lo ha reso noto una fonte informata all’agenzia russa Interfax: “Una sottostazione di trasformazione è in fiamme nell’area di 30 chilometri quadrati al numero 1 di via Zhukovsky”, ha spiegato la fonte. Successivamente la stessa fonte ha detto che l’incendio è stato spento e non sono state segnalate vittime.

09:45 – Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha detto in un’intervista al Telegraph che il Regno Unito ha cominciato a discutere con i suoi alleati internazionali sull’invio di armi moderne alla Moldova affinché possa proteggersi dalla Russia. Quindi ha aggiunto che l’obbiettivo è vedere il Paese che si trova a sud-ovest dell’Ucraina “equipaggiato secondo gli standard Nato”. “Putin è stato assolutamente chiaro sulle sue ambizioni di creare una grande Russia, e solo perché i suoi tentativi di conquistare Kiev non hanno avuto successo non significa che abbia abbandonato queste ambizioni”, ha affermato Truss.

09:40 – “Penso che la guerra continuerà fino a quando non faremo la nostra ‘Stalingrado’, la nostra battaglia di Kursk sui russi”. Così il consigliere del ministro degli interni ucraino Anton Gerashchenko alla tv ucraina.

09:30 – Il manager di Metinvest Ryzhenkov, la multinazionale che possiede gli impianti di Azovstal: “Non lavoreremo mai sotto l’occupazione russa. Le nostre proprietà e le controllate restano a Mariupol e sono a rischio di distruzione o presa di controllo da parte dei russi. Ma se davvero gli occupanti sequestrano illegalmente i nostri beni, ci difenderemo con tutti i mezzi legali. Chiediamo agli europei e agli altri clienti di non comprare prodotti degli impianti di Mariupol finché noi, i soli proprietari, non ne avremo ripreso il controllo».

09:20 – “Il Donbass è un cumulo di rovine”. Lo ha affermato Zelensky. Secondo prime stime i danni ammonterebbero a oltre 500 miliardi.

06:40 – Gazprom ha interrotto la consegna di gas in Finlandia. L’annuncio ufficiale, dopo che le anticipazioni trapelate ieri, è stato comunicato questa mattina dall’operatore del gas finlandese, Gasgrid Finland. “L’arrivo di gas dal punto di ingresso di Imatra si è interrotto”, ha dichiarato Gasgrid.

06:30 – Il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko , è stato portato via dall’acciaieria Azovstal “con un veicolo blindato speciale» verso i territori controllati dalla Russia «perché i residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale maggiore Igor Konashenkov. Mistero sul suo destino e su quello degli altri combattenti:

06:15 – Zelensky ha proposto di creare un fondo speciale per risarcire tutti gli ucraini che hanno subito l’aggressione russa: ha consigliato ai Paesi alleati di siglare un accordo multilaterale per il trasferimento dei fondi e dei beni russi sequestrati nei vari Paesi per la ricostruzione dell’Ucraina.

06:10 – Il 23 maggio, online, si svolgerà la “Ramstein-bis”, la riunione dei Paesi alleati degli Stati Uniti, Nato e non, che sono pronti a fornire assistenza militare all’Ucraina. Si incontreranno nuovamente i rappresentanti di circa quaranta di Paesi. Lo ha fatto sapere il portavoce del Dipartimento della Difesa americano John Kirby. All’incontro, tra gli altri, ci saranno i ministri della Difesa di Usa, Gran Bretagna, Paesi Ue, Giappone, Israele.

20 maggio. La Russia punta al Donbass, Zelensky: “C’è l’inferno”. Centinaia di civili morti a Mariupol

23.50 – Dopo la presa dell’acciaieria di Mariupol da parte dell’esercito russo potrebbero partire le trattative con l’Ucraina per lo scambio dei prigionieri. Secondo il presidente Zelensky gli eventuali negoziati dovrebbero essere condotti anche con la mediazione internazionale.

21.55 – Denis Prokopenko, il comandante del battaglione Azov, è stato portato via dall’acciaieria di Mariupol “con un vecchio blindato speciale” verso i territori controllati dalla Russia. “I residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse”, ha dichiarato il portavoce della Difesa di Mosca, il generale maggiore Igor Konashenkov.

21.00 – La Russia annuncia il pieno controllo di Azovstal dopo la resa degli ultimi combattenti ucraini rimasti. A riferirlo è il ministro della Difesa russo citato dalla Tass. L’acciaieria è adesso in mano alle forze di Mosca.

19.45 – I russi hanno completato la rimozione delle macerie del teatro di Mariupol bombardato a marzo, portando via i corpi di centinaia di civili. Lo ha affermato il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, citato da Unian. “Ora non sapremo mai quanti civili di Mariupol siano stati effettivamente uccisi dal bombardamento russo al Teatro d’arte drammatico. I morti sono stati sepolti in una fossa comune a Mangush”, ha detto Andryushchenko, affermando che “è difficile immaginare un crimine di guerra e contro l’umanità più grande”.

19.00 – La situazione nelle zone di Lysychansk e Severodonetsk rimane tesa e ci sono segnali di un escalation. Le forze russe cercano di accerchiare i militari ucraini. Ad affermarlo è il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motusianyk.

17.45 – L’Ucraina riceverà a luglio i primi 15 carri antiaerei Gepard forniti dalla Germania. A renderlo noto è la Bild, citando l’agenzia di stampa Dpa, secondo cui è questo l’esito di un colloquio tra il ministro della Difesa tedesco, Christine Lambrecht, e il suo omologo ucraino Olexij Resnikov oggi.

16.50 – Un fascicolo di indagine è stato aperto dalla Procura di Roma in relazione al massiccio attacco hacker, che ha riguardato alcuni siti istituzionali, ed è stato rivendicato dal collettivo filo russo Killnet. Anche in questo caso, così come per il blitz dei giorni scorsi, il procedimento sarà affidato ai pm dell’Antiterrorismo. Non è escluso che il nuovo incartamento possa confluire in quello già aperto. Il reato ipotizzato è accesso abusivo al sistema informatico. Le indagini sono state delegate agli specialisti delle Postale.

15.30 – Putin ha detto che “la cyber aggressione contro la Russia è sostanzialmente fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale”, perché “eravamo preparati”. Lo riporta la Tass. “I cyberattacchi contro la Russia provengono da diversi Paesi, sono strettamente coordinati e di fatto sono azioni delle agenzie degli Stati”. Intanto, anche l’Italia è stata bersagliata da attacchi di hacker filorussi.

13.30 – Kiev ha ordinato ai difensori dell’acciaieria Azovstal di interrompere i combattimenti. Lo annuncia in un videomessaggio il comandante del battaglione Azov Denys Prokopenko: “Il comando militare superiore ha dato l’ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città” di Mariupol, ha detto Prokopenko.

12.40 – Da domani alle ore 7 (le 6 in Italia) la Russia interromperà le consegne di gas russo alla Finlandia. Lo ha riferito la compagnia statale Gasum dopo aver ricevuto una notifica in merito da Gazprom Export

11.45 – In risposta all’allargamento della Nato, la Russia creerà nuove basi militari. Lo ha detto il ministro della difesa russo Sergei Shoigu, che ha elencato tra le minacce anche le domande di adesione alla Nato di Finlandia e Svezia. Secondo quanto riportato dall’agenzia Tass, lo stesso ministro ha riferito che dall’acciaieria Azovstal di Mariupol si sono arresi quasi 2mila soldati ucraini e sono stati evacuati 177 civili.

7.00 – Almeno 1.700 soldati ucraini dell’acciaieria Azovstal si sarebbero arresi, anche se molte truppe continuano a rimanere dentro lo stabilimento. Una volta stabilizzato il controllo di Mariupol, la Russia potrebbe rafforzare la sua presenza nel Donbass, dove già adesso “c’è l’inferno”, secondo quanto dichiarato da Vladimir Zelensky. Lo afferma l’intelligence britannica.

19 maggio. Zelensky: “La Russia usa armi laser? Prova del fallimento”

23.30 – La figura militare più importante dell’Ucraina ha incontrato i suoi omologhi della NATO e ha fornito una valutazione ottimistica del conflitto. “Oggi non ci stiamo solo difendendo. Abbiamo condotto una serie di contrattacchi riusciti”, ha detto al Comitato militare della NATO il generale Valeriy Zaluzhny, comandante in capo dello stato maggiore ucraino.

22.20 – Non si fa attendere l’apprezzamento di Volodymyr Zelensky per le ultime notizie che arrivano dagli Usa. “Plaudo all’approvazione da parte del Senato Usa dell’Additional Ukraine Supplemental Appropriations Act, 2022. 40 miliardi di dollari sono un contributo significativo degli Stati Uniti per il ripristino della pace e della sicurezza in Ucraina, Europa e nel mondo – scrive in un tweet il presidente ucraino – Attendiamo la firma del provvedimento da parte del presidente Usa”.

20.45 – “Oggi (19 maggio) è l’85esimo giorno di guerra. Io e il mio comando siamo sul territorio dello stabilimento Azovstal. È in corso un’operazione, i cui dettagli non annuncerò. Grazie al mondo, grazie all’Ucraina. Ci vediamo”. Così in un breve videomessaggio diffuso stasera dall’Ukrainska Pravda il vicecomandante e portavoce del reggimento Azov, Sviatoslav ‘Kalina’ Palamar, che secondo media russi si era arreso ieri sera uscendo dall’acciaieria di Mariupol.

19.30 – Il Senato americano ha approvato il pacchetto da 40 miliardi di dollari di aiuti militari e umanitari all’Ucraina.

17.58 – La Russia ha lanciato un nuovo satellite militare: ora è in orbita attorno alla Terra.

15.29 – Gerhard Schroeder, ex cancelliere tedesco, è stato oggetto di critiche in Germania per i suoi incarichi in Russia. Il parlamento di Berlino, il Bundestag, ha tolto l’uso del suo ufficio all’ex leader del centro sinistra, che però continuerà ad avere una guardia del corpo e a percepire una pensione.

14.00 – Rispondendo alle domande dei senatori, il premier Mario Draghi ha parlato della situazione in Ucraina, delle scelte italiane e di un futuro che vede il nostro Paese essere indipendente, da un punto di vista energetico, dal gas russo.

13.10 – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è nuovamente detto “deciso” a opporsi alla domanda di adesione alla Nato di Finlandia e Svezia qualificando la seconda come un “nido di terroristi”. “Siamo risoluti a mantenere la nostra posizione” ha detto Erdogan, aggiungendo che i due Paesi “ospitano i terroristi del Pkk e dell’Ypg”.

12.00 – Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla sospensione dei dazi doganali sulle importazioni di prodotti ucraini per un anno. L’approvazione è avvenuta con 515 voti favorevoli, 32 contrari e 11 astensioni. Il testo prevede la completa rimozion dei dazi doganali sui prodotti industriali e ortofrutticoli, nonchè dei dazi antidumping e le misure di salvaguardia sulle importazioni di acciaio.

10.30 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha confermato il sostegno a Kiev anche con le armi, parlando in Aula nell’informativa di fronte al Senato. Il premier ha ringraziato la maggioranza, ma anche Giorgia Meloni, e riferendosi al mandato sull’Ucraina ricevuto lo scorso 1 marzo ha affermato che “il governo continuerà a muoversi nel solco di questa risoluzione” . È la replica a chi, a partire dall’ex premier e leader del M5S, Giuseppe Conte, lo accusa di muoversi in autonomia.

09.00 – Il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, soprannominato Kalina, si è arreso e ha lasciato l’acciaieria Azovstal.

06.30 – Attacco ucraino nel villaggio di Tyotkino, nella regione russa di Kursk, nel quale secondo quanto riferito dal governatore locale, citato dalla Ria Novosti, sarebbe rimasto ucciso almeno un civile.

06.00 – “Oggi un rappresentante russo ha detto che gli occupanti stanno usando armi laser, apparentemente per risparmiare missili. È la dimostrazione del completo fallimento dell’invasione” lo ha detto il presidente ucraino Zelensky commentando l’annuncio del vice premier russo Yuri Borisov sullo sviluppo da parte degli scienziati russi di “sistemi laser molto potenti, che possono incenerire vari obiettivi”.

18 maggio. Zelensky: Russia continua ad attaccare senza successo

20.30 – Almeno 5 civili sarebbero stati uccisi da un raid aereo russo a Bakhmut, nel Donetsk. Tra loro anche un bambino di 2 anni.

18.30 – “Putin è già il perdente in questa guerra”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Il Cremlino si è infatti sbagliato di grosso: sulle proprie capacità militari, sulla forza della resistenza ucraina, sulla determinazione e l’unità europea. Ha rinvigorito la Nato, che sarà ampliata”.

17.20 – Il vice primo ministro russo Marat Khusnullin ha dichiarato che la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia sarà gestita dalla Russia e funzionerà per fornire energia a Mosca. L’energia prodotta, ha aggiunto, potrà essere fornita all’Ucraina ma solo dietro pagamento.

16.00 – Secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, i negoziati di pace tra Russia e Ucraina non stanno procedendo e molto probabilmente non riprenderanno dopo il ritiro dell’esercito ucraino dalle acciaierie Azovstal. ” Vediamo una completa mancanza di desiderio tra i negoziatori ucraini di continuare questo processo” ha detto Peskov.

14.30 – Il soldato russo Vadim Shishimarin, 21 anni, si è dichiarato colpevole di crimini di guerra di fronte alle accuse nel primo processo che si è aperto in un tribunale di Kiev dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

13:45 – La Russia ha deciso di espellere 27 diplomatici spagnoli, in risposta alla precedente espulsione dello stesso numero di diplomatici russi dalla Spagna.

13:05 – La Russia comunicherà all’ambasciatore italiano Starace la decisione di espellere 24 diplomatici italiani. Lo ha detto all’Agi la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. “È un atto ostile ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici. Non deve portare all’interruzione dei canali diplomatici perché se si arriverà alla pace ci si arriverà attraverso quei canali diplomatici”. Così Mario Draghi.

12:50 – Erdogan ha affermato che la Turchia “non dirà di sì” all’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato finché i due Paesi “continueranno a sostenere i gruppi terroristici” che rappresentano una “minaccia diretta” per la sicurezza nazionale del paese.

12:00 – Draghi riceve la prima ministra della Finlandia Sanna Marin. “Il nostro colloquio avviene in un momento storico per l’Europa e per la Finlandia. La richiesta di adesione alla Nato è una chiara risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L’Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia”, ha detto il premier.

11:50 – Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha elogiato i combattenti ucraini che si erano rintanati nelle acciaierie di Mariupol a difesa della città. Tra lunedì e martedì, centinaia di combattenti hanno lasciato il sito a bordo di due convogli. “I soldati che hanno continuato a resistere lo hanno fatto con coraggio e abilità ed è abbastanza ammirevole pensare per quanto tempo sono stati in grado di resistere. Il presidente Zelensky li ha definiti eroi – penso che saremmo tutti d’accordo su questo”, ha detto Kirby.

11:45 – “Da Kiev c’è una totale riluttanza a proseguire i negoziati“, afferma il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Le accuse di crimini di guerra rivolte al nostro esercito sono inaccettabili”. I militari ancora all’interno di Azovstal per uscire “devono deporre le armi e arrendersi”.

11:35 – Sarà un tribunale a decidere la sorte dei militari ucraini evacuati dalle acciaierie Azovstal, ha detto il leader dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushili, citato dai media locali. E ha aggiunto: i comandanti “di altissimo livello” delle forze ucraine “non hanno ancora lasciato lo stabilimento” a Mariupol. Lo stabilimento di Azovstal, una delle più grandi imprese metallurgiche del Paese, fortino durante la guerra della resistenza ucraina, «sarà demolito».

11:15 – Sono 117.434 le persone arrivate sinora in Italia dall’Ucraina, come riferisce il Viminale, specificando che si tratta di 61.226 donne, 16.598 uomini e 39.610 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

10.45 – In base alla sua “dottrina”, la Russia non può essere la prima a lanciare un attacco nucleare, ma può farlo solo come rappresaglia a un precedente attacco. Sono le parole del vice primo ministro russo, Yury Borisov, riportate dall’agenzia Interfax.

09.15 – Klaus Korhonen e Axel Wernhoff, ambasciatori di Svezia e Finlandia, hanno formalmente presentato la richiesta di adesione alla Nato al segretario generale, Jens Stoltenberg, nel quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles. Stoltenberg ha dato il “benvenuto” a Finlandia e Svezia parlando di un “passo storico” e garantendo tempi rapidi per l’adesione dei due Paesi.

08.05 – Secondo l’intelligence britannica, il morale delle truppe di Mosca è sempre più basso. Per sopperire alle perdite l’esercito è stato integrato con l’arrivo di migliaia di combattenti della Guardia nazionale cecena.

7.00 – La Russia ha ripreso l’offensiva su diverse città dell’Ucraina, lanciando missili sulle regioni occidentali e del nord-est del Paese. “Questo è una specie di tentativo di risarcire l’esercito russo per una serie di fallimenti nell’est e nel sud del nostro paese”, ha detto il presidente ucraino Zelensky.

17 maggio. Evacuati 264 soldati dell’acciaieria Azovstal di Mariupol

20.40 – Gli Stati Uniti potrebbero bloccare interamente la possibilità per la Russia di pagare i suoi bond. Lo riporta Bloomberg, sottolineando che si tratta di una mossa che aumenterebbe le possibilità di default di Mosca.

19.30 – Allarme colera a Mariupol. “Riceviamo informazioni da organizzazioni non governative che a Mariupol le acque reflue sono mescolate con l’acqua potabile. Questo minaccia la diffusione di molte malattie, in particolare il colera”, ha dichiarato la direttrice regionale per le emergenze dell’Oms, Dorit Nitsan, citata dall’agenzia Unian.

18.00 – “Oltre 5 milioni di persone hanno lasciato l’Ucraina negli ultimi mesi e queste persone corrono un rischio sempre più elevato di essere oggetto di sfruttamento sessuale e tratta degli essere umani”. È l’allarme lanciato durante una conferenza stampa a Bruxelles dal coordinatore Osce per la lotta al traffico di esseri umani, Valiant Richey.

17.05 – L’Eni ha annunciato di aver avviato le procedure per aprire i conti (in euro e in rubli) per i pagamenti del gaso russo a Gazprombank.

15.55 – 188 voti contro 8 è l’esito del voto, a larghissima maggioranza, con cui il Parlamento finlandese ha aderito alla Nato. Giuseppe Conte ed Enrico Letta si incontreranno domani con Sanna Marin, primo ministro finlandese in visita in Italia. Giovedì sarà la volta di Biden, che accoglierà la 36enne alla Casa Bianca insieme alla premier svedese, Magdalena Andersson.

14.23 – Per Salvini c’è un legame tra la disoccupazione in Italia e l’invio di armi in Ucraina. “Le armi rinviano la pace e creano morte oltreconfine e disoccupazione in Italia – ha detto il leader della Lega durante un incontro con i sindacati”. Per l’ex ministro dell’interno esiste “il rischio di avere un autunno e un inverno di tensione sociale, licenziamenti e chiusure di massa, quindi prima finisce la guerra e meglio è”.

12.00 – Il ministro degli esteri russo, citato dall’agenzia del Paese, la Tass, ha reso noto che Mosca ha espulso due dipendenti dell’ambasciata finlandese nella Capitale.

11.51 – Al via il primo passo formale di Stoccolma verso l’ingresso nella Nato che riunisce 30 paesi membri dell’Europa e dell’America settentrionale. La reazione di Putin.

10.00 – Marianna Vyscemyrska, la mamma dell’ospedale di Mariupol, simbolo del bombardamento del 9 marzo dell’esercito russo, fotografata con il volto insanguinato mentre scappava dalla struttura, è tornata a parlare dopo oltre due mesi dicendo che “la mia foto è stata usata per diffondere bugie sulla guerra”. “Ho ricevuto minacce. Mi dicevano che sarebbero venuti a cercarmi, che sarei stata uccisa, che mio figlia sarebbe stato fatto a pezzi” ha raccontato alla Bbc.

07.00 – Lo Stato Maggiore di Kiev ha annunciato l’evacuazione di 264 soldati dell’acciaieria Azovstal di Mariupol dopo 82 giorni di assedio. L’operazione è stata confermata dal presidente Volodymyr Zelensky che in video-messaggio ha sottolineato che “gli eroi ci servono vivi”.

16 maggio. Continuano i bombardamenti, tregua per l’evacuazione dell’Azovstal

22.10 – È cominciata l’evacuazione dei soldati del battaglione Azov rimasti bloccati nell’acciaieria di Mariupol. I feriti gravi sono stati trasferiti a bordo di un autobus. L’Ucraina ne aveva individuati almeno 38 in gravi condizioni, ma non è escluso che, questo punto, tutti i militari possano essere tratti in salvo.

20.52 – I militari del battaglione Azov sono pronti a eseguire l’ordine di evacuazione “approvato dal Comando supremo” e “spera nel sostegno del popolo ucraino”. Lo ha detto, in un videomessaggio, il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko.

19.57 – Il collettivo di hacker filorussi Killnet ha dichiarato la guerra informatica a 10 paesi: tra questi anche l’Italia.

19.07 – Un fonte di McDonald’s ha detto all’agenzia di stampa russa Tass che la società “tornerà in Russia sotto un nuovo marchio a giugno, mantenendo la catena di ristoranti e il menu, così come i posti di lavoro. Oltre il 90% dei fornitori sono russi, lavorano con loro e continueranno a farlo. Di fatto solo il nome cambierà”. Il nuovo marchio potrebbe essere zio Vanja. In giornata la notizia della messa in vendita degli 850 ristoranti della catena di fast food presente in tutto il mondo.

17.47 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato i soldati del 227/o battaglione della 127a brigata delle forze di difesa territoriale ucraine che hanno raggiunto il confine di stato dell’Ucraina nella regione di Kharkiv. Lo ha detto in un video pubblicato su Instagram, riporta Ukrinform.

16.40 – Le guardie di frontiera ucraine hanno affermato di aver respinto un tentativo di sconfinamento delle forze russe nella regione di Sumy. “Le truppe russe hanno utilizzato mortai, lanciagranate, mitragliatrici e fucili d’assalto durante l’invio di un gruppo di sabotatori nella regione”, riferiscono le guardie di frontiera, “siamo riusciti a respingere l’attacco”.

15.05 – Il ministero della Difesa russo ha annunciato che è stata raggiunta una tregua con Kiev per le evacuazioni dei feriti ucraini dall’impianto di Azovstal, a Mariupol. Lo riporta Interfax.

14.28 – “Nel corso dell’operazione speciale in Ucraina sono state ottenute prove documentate che testimoniano il fatto che venivano creati vicino ai nostri confini dei laboratori di armi biologiche“. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dall’agenzia russa Tass.

14.00 – Gli hacker russi di Killnet hanno annunciato il lancio di un attacco informatico globale contro Usa, Germania, Regno Unito, Italia, Lettonia, Romania,Lituania, Estonia, Polonia, Ucraina. Lo riferisce in un tweet il sito di notizie indipendente bielorusso Nexta Tv.

11.00 – Secondo fonti dell’esercito ucraino le truppe russe hanno colpito il ponte che collega la città di Odessa con la Romania. Nell’attacco sarebbe rimasto danneggiato anche un hotel della zona. Ci sarebbero diversi feriti, tra cui un bambino.

10.00 – Il presidente della Bielorussia Lukashenko è volato a Moasca per l’anniversario dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva. Previsto un colloquio con Vladimir Putin, come riferito dall’agenzia Belta citata da Tass.

9.00 – Tutto pronto per le esercitazioni Nato in Estonia, pianificate mesi prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Saranno coinvolti 15mila soldati di 14 Paesi diversi, compresi Finlandia e Svezia, in procinto di entrare nell’Alleanza atlantica. Le operazioni iniziano oggi, lunedì 16 maggio.

8.00 – Secondo le stime più recenti del ministero della Difesa di Kiev il numero di soldati russi morti da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina è pari a 27.400. Per il ministero della Difesa britannico le truppe di Mosca hanno perso un terzo delle proprie forze impegnate sul territorio.

7.00 – Zelensky ha dichiarato attraverso un videomessaggio che sono in corso le trattative per fare uscire le persone da Mariupol, compresi i soldati asserragliati nell’acciaieria Azovstal. “Stiamo proseguendo i negoziati per salavare la nostra gente”, ha spiegato. Tuttavia il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky aveva già annunciato che i combattenti del battaglione Azov non sarebbero stati oggetto delle discussioni politiche.

6.00 – L’esercito russo ha bombardato un ospedale nella città di Severodonetsk, nel Luhansk. Lo ha comunicato il capo dell’amministrazione militare regionale Serhii Haidai, sottolineando che 9 civili sono rimasti feriti e che hanno ricevuto le cure mediche nello stesso nosocomio. Complessivamente sono stati 11 gli attacchi di artiglieria: colpiti anche case, un impianto chimico e una scuola.

15 maggio. L’Ucraina vince l’Eurovision, continua il forcing russo sull’acciaieria Azovstal

22:45 – “Tutta questa brutalità degli occupanti, che l’Ucraina sta vivendo ogni giorno, porterà solo al fatto che i soldati russi che sopravviveranno riporteranno questo male in Russia. Lo porteranno via perché si ritireranno”. Così Zelensky, nel suo ultimo video-messaggio. “È così che finirà tutta la febbrile attività dell’esercito russo, che vediamo ora. E sono grato a tutti gli ucraini che si stanno avvicinando a questo momento”.

22:10 – “L’Ucraina si sta preparando «a nuovi tentativi della Russia di attaccare il Donbass, per consolidare le sue posizioni nel sud dell’Ucraina. Gli occupanti ancora non vogliono ammettere di essere in un vicolo cieco e che la loro cosiddetta operazione speciale è già fallita. Il popolo spingerà gli invasori al pieno riconoscimento della realtà”. Così Zelensky.

20:20 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha invitato il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan a non fornire nessun contributo nell’evacuazione di Azovstal. “Se i musulmani russi si sono sorpresi alla notizia che droni Bayraktar siano stati forniti all’Ucraina da un paese musulmano, immaginiamoci come potrebbero reagire se la Turchia fosse pronta ad aiutare ad evacuare gruppi di oppositori dell’Islam”, ha dichiarato Kadyrov.

19:30 – Oleh Psjuk, il frontman della Kalush Orchestra, band vincitrice dell’Eurovision Song Contest, ha salutato la sua ragazza per unirsi alla prima linea nella guerra in corso in Ucraina. Lo riporta il Daily Mail.

18.00 – Oggi il Partito socialdemocratico svedese ha dichiarato di essere favorevole all’adesione alla Nato. Si tratta di un passo annunciato, ma in ogni caso storico, dal momento che il partito ha modificato la sua tradizionale posizione sulla neutralità.

16.30 – I Kalush Orchestra hanno pubblicato il video ufficiale della canzone ‘Stefania’, con cui hanno vinto l’Eurovision 2022. Nel video sono mostrate le città ucraine distrutte dalla guerra.

15.27 – Secondo la polizia postale alcuni hacker filorussi avrebbero volevano sabotare la serata finale dell’Eurovision per impedire al gruppo ucraino Kalush Orchestra di vincere la competizione musicale.

14.37 – È martedì il giorno fissato dalla Svezia per la presentazione di adesione all’Alleanza Atlantica. Lunedì pomeriggio la storica decisione sarà assunta ufficialmente dal governo. Dopo 24 ore, la presentazione della domanda presso la sede Nato di Bruxelles.

14.00 – Sono 227 i bambini uccisi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina o oltre 420 sono rimasti feriti. Lo riferisce il servizio stampa della Procura generale su Telegram, riporta Interfax Ukraine. Si tratta di dati non definitivi perché il lavoro di ricognizione nei territori occupati e poi liberati e’ ancora in corso.

13.25 – “Quattro missili del nemico hanno colpito una delle infrastrutture militari nella regione di Leopoli. Il sito è completamente distrutto. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime. Nessuno ha chiesto assistenza medica”, scrive su Facebook il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyi, come riporta Ukrinform. I missili russi avrebbero colpito un’infrastruttura militare nel distretto di Yavoriv, vicino al confine con la Polonia.

12.10 – “Armamenti e altri aiuti stanno arrivando in Ucraina“: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al termine di un incontro con l’omologo statunitense Antony Blinken a Berlino.

11.00 – I russi hanno lanciato bombe incendiare o al fosforo contro l’acciaieria Azovstal. Lo denuncia il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, secondo quanto riportano i media ucraini.

08.00 – Un attacco missilistico russo ha colpito all’alba una infrastruttura militare nella regione di Leopoli. Lo riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform, citando l’amministrazione militare regionale

07.10 – Le forze ucraine hanno respinto 12 attacchi nel Donbass, secondo quanto riferisce The Kyiv Independent, citando il comando delle operazioni delle forze congiunte dell’Ucraina.

06.20 – La Turchia è pronta a inviare una nave a Mariupol per consentire l’evacuazione dei soldati e dei civili ucraini che si trovano nell’acciaieria Azovstal. Lo ha reso noto il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un’intervista alla Reuters.

05.00 – Proseguono gli attacchi russi con artiglieria e tank contro gli ucraini asserragliati all’interno dell’acciaieria Azovstal a Mariupol.

02.00 – L’Ucraina, con la Kalush Orchestra, ha vinto l’Eurovision Song Contest 2022.

14 maggio. Inflazione record in Russia, e Putin taglia l’elettricità alla Finlandia

22.00 – Ancora un massacro di civili in Ucraina. Lo ha denunciato l’arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Svevchuk, dopo il ritrovamento di una fossa comune con almeno 500 corpi, che avevano le mani legate e pallottole in testa.

21.00 – Allarme per un possibile attacco hacker all’Eurovision Song Contest 2022. Dopo l’endorsement del presidente Volodymyr Zelensky alla band Kalush Orchestra, che rappresenta l’Ucraina alla competizione con la canzone “Stefania”, che parla del ruolo delle madri anche durante la guerra.

20.35 – “L’Ungheria condanna l’aggressione della Russia contro un Paese sovrano, l’Ucraina”. Lo ha dichiarato la neopresidente ungherese Katalin Novak durante il discorso di insediamento oggi a Budapest.

19.30 – Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha dichiarato a Berlino: “La Nato è un’alleanza e in un’alleanza si è solidali. Svezia e Finlandia stanno supportando i terroristi del Pkk, che ci attaccano quotidianamente. È inaccettabile che alleati e amici supportino dei terroristi, perciò la maggioranza del popolo turco è contraria e ci sta chiedendo di bloccare l’ingresso nella Nato”.

18.00 – Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo finlandese Sauli Niinistö si sono sentiti telefonicamente. Dal Cremlino è arrivata un’altra minaccia alla Finlandia.

17.00 – A margine della convention organizzata dalla Lega a Roma, Matteo Salvini ha bocciato l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Le sue parole riportate da ‘La Repubblica’: “Io ragiono solo in termine di pace. Quello che avvicina la pace va fatto subito, quello che allontana la pace va messo in lista di attesa. Portare i confini della Nato ai confini con la Russia avvicina la pace? Lascio a voi giudicare”. E poi: “Io sono concentrato sull’oggi. L’oggi non è l’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato ma costringere Ucraina e Russia a parlarsi. Poi dell’allargamento dell’Unione europea e delle adesioni alla Nato avremo modo di parlare nei prossimi mesi”.

14:47 – “L’Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale contro la Russia. Ed è difficile prevedere quanto durerà”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov al meeting annuale con gli esperti del Consiglio esteri e difesa, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.

14.00 – Il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, ha annunciato a Vladimir Putin che Helsinki “deciderà di chiedere l’adesione alla Nato nei prossimi giorni”. Nel corso della telefonata, come riportato dall’agenzia ‘Tass’, il presidente russo ha affermato che “il rifiuto della neutralità della Finlandia sarebbe un errore” perché “non ci sono minacce alla sua sicurezza”.

13:25 – Le truppe ucraine hanno lanciato una controffensiva in direzione di Izyum nella regione di Kharkiv. Lo ha affermato Oleg Synegubov, capo dell’oblast di Kharkiv, riporta l’agenzia Unian. “Il punto più caldo rimane l’area in direzione di Izyum. Lì le nostre forze sono andate al contrattacco. Il nemico si sta ritirando in alcune aree”, ha detto Synegubov.

11:58 – I russi stanno ancora ritirando le loro truppe dalla regione di Kharkiv, nel nord dell’Ucraina, e ora il loro “principale obiettivo è stabilire il pieno controllo dei territori delle province di Donetsk e Lugansk (nell’est) e di Kherson (nel sud)” e “assicurare la stabilità del corridoio di terra con la Crimea”. Lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato dalla Bbc.

11:43 – La graduale liberazione dalle forze russe occupanti della regione ucraina di Kharkiv prova che l’Ucraina “non lascerà nessuno nelle mani del nemico”. Lo ha affermato oggi il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia Interfax Ucraina. “Ovviamente – ha aggiunto – ricordiamo ogni città e comunità che sono ancora sotto occupazione: Kherson, Melitopol, Berdiansk, Energodar, Mariupol e le città del Donbass”

11:00 – La guerra contro la Russia raggiungerà un punto di svolta entro la metà di agosto e si concluderà entro la fine dell’anno. Lo ha detto a Sky News il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov.

09:15 – “La Russia non vede ragioni reali che potrebbero indurre la Finlandia a fare un’inversione strategica ed entrare nella Nato“. Così il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko, come riportato da Ria Novosti. “È chiaro che questo cambiamento non può rimanere senza una reazione politica, nonché senza un’analisi molto approfondita delle conseguenze della nuova configurazione di forze che potrebbe formarsi a seguito del prossimo ampliamento dell’alleanza”.

09:00 – “Abbiamo già oltre 10mila casi in corso di crimini di guerra e già 40 sospettati”. Ad affermarlo è la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, in un tweet, proprio mentre nelle scorse ore si è aperto il primo processo in un tribunale ucraino contro un militare russo. “Sono sicura – ha aggiunto – che nel prossimo futuro vedremo altri casi approdare nei tribunali e autori dei crimini comparire davanti a giudici”.

08:45 – L’Ucraina ha “probabilmente vinto la battaglia di Kharkiv“. Lo afferma – come riportato dalla Bbc – l’equipe di esperti dell’Institute for the Study of War.

08:30 – Ieri c’è stata una telefonata Austin-Shoigu, “l’amministrazione vuole discutere con Mosca, ma finora il Cremlino ha dimostrato di non voler scendere a patti e dialogare con nessuno, se si esclude la Cina”. Così Ian Brzezinski, già sottosegretario alla Difesa nell’amministrazione di George W. Bush che lavora oggi all’Atlantic Council, in un’intervista a La Stampa

06:45 – La Russia taglierà a partire da oggi l’elettricità alla Finlandia. A comunicarlo è stata, nella giornata di ieri, RAO Nordic, l’azienda che gestisce il trasferimento di energia elettrica russa nei Paesi nordici per conto della holding di Stato russa Inter RAO. Le ragioni del taglio, secondo una nota della compagnia, risiedono esclusivamente nel fatto che la Finlandia non avrebbe pagato l’elettricità: ma la decisione è stata presa proprio il giorno dopo l’annuncio dei leader finlandesi sulla volontà di entrare nella Nato «senza indugi».

06:40 – In una intervista a Sky News Uk, Kyrylo Budanov – capo dell’intelligence ucraina – ha nuovamente parlato delle condizioni di salute di Putin. Secondo Budanov, Putin è gravemente malato di cancro e in Russia è già in corso un preparativo di golpe per rimuoverlo: un’affermazione che, almeno nella seconda parte, sembra alla maggior parte degli analisti ancora prematura, e per la quale Budanov non ha fornito dettagli o prove.

06:30 – È probabile che Putin annetterà le parti occupate dell’Ucraina meridionale e orientale alla Russia “nei prossimi mesi”, secondo Katherine Lawlor e Mason Clark, analisti dell’Institute for the Study of War, avvertendo che la mossa potrebbe quindi essere usata per minacciare l’Ucraina e i suoi alleati con un attacco nucleare.

06:30 – L’inflazione annuale russa è balzata al massimo degli ultimi due decenni con il 17,8% nel mese di aprile. È uno degli effetti delle sanzioni occidentali. L’inflazione dei prezzi dei generi alimentari, una grande preoccupazione per i russi a basso reddito, ha raggiunto il 20,5% su base annua, secondo Rosstat. La pasta è cresciuta del 29,6%, il burro del 26,1% e l’ortofrutta del 33%. L’inflazione annuale potrebbe raggiungere il 23% quest’anno prima di rallentare l’anno prossimo e tornare all’obiettivo del 4% nel 2024, secondo la Banca centrale.

13 maggio. Zelensky: “Distrutti centinaia di ospedali”. Prima chiamata tra gli Usa e la Russia dall’inizio della guerra

22.30 – Le autorità ucraina stanno indagando su diverse decine di militari russi sospettati di aver commesso crimini di guerra. Dovranno risponderne davanti a un tribunale ucraino.

21.00 – Prima chiamata tra i ministri della Difesa di Russia e Usa per il cessate il fuoco. È durata un’ora. I due non avevano contatti dalla settimana prima dell’inizio della guerra in Ucraina.

20.30 – Intervento nel programma Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber, la vicepremier Irina Vereshchuk, ha ribadito che la Crimea è un territorio dell’Ucraina e non sarà ceduto alla Russia.

17.53 – “Sull’Ucraina non si possano avere incertezze, non esistono zone grigie”. Lo ha detto Damiano dei Maneskin. “È una guerra ingiustificata e ingiustificabile – ha continauto – non c’è spazio per la discussione: è sbagliato sotto tutti i punti di vista. Putin è un dittatore moderno, un tiranno”. Il cantante e frontman della band rock ha urlato “fuck Putin” dal palco del festival internazione del Coachella (California).

17.46 – Il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte ha detto che “bisogna essere molto comprensivi ragionando di Finlandia. La loro richiesta va compresa e valutata con attenzione: credo sia comprensibile che voglia sentirsi rassicurata dall’adesione alla Nato“. Ha poi aggiunto: “È chiaro che può avere delle implicazioni ma non mi sento di offrire una risposta negativa di fronte ad un interesse così vitale espresso dalla Finlandia”. Nel frattempo si apprende che mercoledì Sanna Marin, premier della Finlandia, sarà in Italia per incontrare il premier Draghi.

15.49 – L’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato? “Un errore” per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il Paese, caratterizzato da un’organizzazione del potere di tipo autocratico, non partecipa alle sanzioni ai danni della Russia. Nel frattempo Putin ha convocato un consiglio di sicurezza proprio sull’allargamento ai paesi nordeuropei dello scudo Nato.

15.47 – Resta complicata la trattativa sull’embargo al petrolio russo da parte dei paesi Ue. Dovrebbe far parte del sesto pacchetto di sanzioni, ma manca un accordo comune: si fa strada, nelle ultime ore, l’ipotesi dei due tempi, che potrebbe aiutare a superare l’attuale impasse. Lo riferisce l’Ansa.

14.34 – “Alla ministeriale del G7 in Germania ho incontrato il collega ucraino Dmytro Kuleba“. Lo ha postato su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ribadendo il sostegno del nostro Paese a favore dell’ingresso nell’Ue di Kiev.

13.00 – Papa Francesco è tornato a parlare del conflitto in Ucraina. All’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha detto basta ai bombardamenti aerei. “Di fronte a questo scenario desolante – ha dichiarato – preme più forte al nostro cuore la speranza che i cieli siano sempre e soltanto cieli di pace”.

12.00 – Udite esplosioni a Kiev: a riportalo è Ukraina 24 su Telegram.

11.30 – Le forze armate russe hanno distrutto gli impianti di produzione di una raffineria di petrolio nella città di Kremenchuck, nella regione di Poltava. Colpiti anche i serbatoi di benzina e gasolio. Lo ha fatto sapere il portavoce del Ministero della difesa russo, Igor Konashenkov.

11.00 – Secondo il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov, citato dall’agenzia Interfax, “l’Ue si è trasformata da una piattaforma economica costruttiva in un attore aggressivo e militante che ha dichiarato le proprie ambizioni ben oltre il continente europeo”.

10.00 – Secondo le stime dell’esercito di Kiev, sono almeno 26.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. L’esercito elenca anche l’abbattimento di 200 caccia, 162 elicotteri e 405 droni, nonché la distruzione di  1.205 carri armati russi, 542 pezzi di artiglieria, 2.900 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 95 missili da crociera, 193 lanciamissili, 13 navi, 2.042 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 88 unità di difesa antiaerea e 41 unità di equipaggiamenti speciali.

9.00 – Mosca sta ritirando i propri soldati dai dintorni di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, dove sta perdendo terreno. Lo scrive il New York Times, citando funzionari ucraini e occidentali. Si tratterebbe della seconda più grande battuta d’arresto russa dal ritiro da Kiev del mese scorso.

7.00 – In un videomessaggio, il presidente ucraino Zelensky ha denunciato la distruzione da parte dell’esercito russo di “570 strutture sanitarie e 101 ospedali” dall’inizio del conflitto. Ma il leader ucraino ha promesso che ogni edificio distrutto sarà ricostruito. Cosa è successo stanotte

12 maggio. Mario Draghi da Washington: “L’Ucraina ha bisogno di un piano Marshall per la ricostruzione”

20.30 – Secondo il portavoce dell’Amministrazione militare regionale di Odessa, un’altra nave russa di supporto, la Vsevolod Bobrov, sarebbe andata a fuoco. La nave sarebbe stata rimorchiata verso Sebastopoli.

19.10 – Secondo l’Unhcr sono oltre 6 milioni le persone che hanno lasciato l’Ucraina dopo l’invasione russa. Mentre altri 8 milioni sono sfollati all’interno del Paese secondo l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

17.50 – Il consiglio per i diritti umani dell’Onu ha votato a larga maggioranza a favore dell’apertura di un’inchiesta sulle presunte atrocità che vengono attribuite alle forze russe in Ucraina.

17.00 – “Sono pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum. Il primo passo è che i russi lascino il nostro Paese”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyintervistato a “Porta a Porta”.

15.50 – Il gigante energetico russo Gazprom ha annunciato che non farà più passare il gas diretto all’Europa attraverso il gasdotto Yamal che passa in Polonia.

15.00 – Vadim Shishimarin è il primo militare russo a essere processato da un tribunale ucraino per crimini di guerra. Lo ha reso noto la procuratrice generale di Kiev, Iryna Venediktova, il cui ufficio ha fornito una nota che ricostruisce quanto accaduto: il soldato 21enne avrebbe ucciso un civile disarmato che viaggiava in bicicletta a Chupakhivka.

12:00 – “La Finlandia nella Nato è una minaccia per la Russia”. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov dopo l’annuncio di Helsinki di voler presentare richiesta di adesione all’alleanza militare occidentale. Poi aggiunge: “Siamo pronti a dare una risposta decisiva a chiunque cerchi di farsi coinvolgere in Ucraina ostacolando l’operazione speciale”.

11: 30 – Le truppe del battaglione Azov restano asserragliate e sotto assedio all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Il comandante della 36esima brigata dei marines dell’esercito ucraino, Serhiy Volyna, chiede supporto sui social a Elon Musk: “Dicono che sei stato trasportato da un altro pianeta per insegnare alle persone a credere nell’impossibile. Aiutaci a uscire“, ha scritto.

09.58 – “L’obiettivo principale dell’esercito russo è bloccare le uscite dai passaggi sotterranei, che sono stati indicati al nemico da un traditore. Tuttavia, i difensori di Mariupol stanno facendo tentativi di contrattacco, rischiando tutto. Non ci sono parole per descrivere l’eroismo dei difensori di Mariupol”. Così Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, su Telegram, citato da Ukrinform. È l’ultimo aggiornamento riguardo alla situazione all’acciaieria Azovstal, dove si sono rifugiati gli ultimi combattenti della città costiera.

09.55 – È stata l’ennesima notte di bombardamenti in Ucraina. Gli ordigni russi hanno colpito il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk (nella zona sudorientale del Paese). “Hanno bombardato tutta la notte”, usando anche le “munizioni vietate al fosforo e a grappolo“, ha riportato il quotidiano ucraino Ukrinform.

3.02 –  “L’Ucraina ha bisogno di un piano Marshall per la ricostruzione. Dobbiamo continuare a sostenere il coraggio degli ucraini, che combattono per la loro libertà e per la sicurezza di tutti noi”. Lo ha detto Mario Draghi mentre ritirava il premio per il politico dell’anno assegnato dall’Atlantic Council a Washington. Il premier di Roma era in visita negli Stati Uniti.

2.56 – “Nel medio termine prevalgono i rischi inflazionistici sebbene la loro influenza sia diminuita rispetto alla fine di febbraio”. È il punto della banca centrale russa nell’analisi delle condizioni economiche del Paese all’indomani delle sanzioni, disposte dall’Occidente, in risposta all’invasione dell’Ucraina. Lo ha riportato l’agenzia di stampa russa Tass.

2.27 – 18 missili russi hanno colpito l’insediamento urbano di Komyshuvakha, in Ucraina, nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha scritto su Telegram il governatore dell’Oblast (assimilabile a una regione italiana), situato nel sud – est del Paese sotto attacco. La notizia è poi stata rilanciata dal Kyiv Independent. I missili avrebbero colpito le aree residenzialiuccidendo una persona, ferendone tre e danneggiando decine di case.

11 maggio. Usa: “Putin potrebbe far ricorso all’uso di armi nucleari”

21.50 – “La guerra scatenata dalla Russia finirà quando l’Ucraina riconquisterà i suoi territori, le sue persone, la pace, la libertà e il diritto di scegliere”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conversazione online con studenti delle università francesi, come riporta Ukrinform.

20.10 – Non ci sarà un’offensiva ucraina per liberare gli ultimi difensori di Mariupol asserragliati nell’acciaieria Azovstal. Secondo i vertici militari di Kiev una operazione del genere costerebbe troppe vite umane, perché i russi hanno eretto potenti difese.

19.00 – Un attacco hacker, rivendicato da un collettivo filo russo, è stato lanciato contro l’Italia: cosa sta succedendo.

18.40 – Secondo il quotidiano russo ‘Moskovsky Komsomolets’, Vladimir Putin “non si ritirerà”, in quanto sarebbe “pronto a un lungo e prolungato combattimento”.

17.30 – Le autorità ucraine denunciano una nuova offensiva, per via aerea e con i carri armati, dell’esercito russo ai danni dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, in cui sarebbe scoppiato un nuovo incendio.

17.00 – Il presidente del Consiglio italiano ha incontrato il presidente americano Joe Biden per parlare della guerra in Ucraina. Riguardo i negoziati, Mario Draghi ha lanciato un avvertimento sul pericolo di una “finta pace.

16.30 – Per ricostruire l’Ucraina dopo il conflitto ci vorranno da 6oo a 1.000 miliardi di dollari. Lo riferisce il Comitato per l’organizzazione dell’autonomia locale, dello sviluppo regionale e dello sviluppo urbano pubblicato sul sito del parlamento ucraino. Sono in macerie 1.500 scuole, 350 ospedali e strutture sanitarie, 2.500 chilometri di strade e 300 ponti. In questi giorni 2,2 milioni di civili hanno fatto ritorno a Kiev trovando le proprie case distrutte.

15.30 – Nelle autoproclamate Repubbliche del Donbass, Lugansk e Donetsk, in Ucraina, sono stati banditi Instagram e Facebook. Nei territori sono ora in vigore le stesse politiche della Russia.

12:00 – Nuove accuse dalla Russia agli Stati Uniti. L’ex premier Dmitry Medvedev ha dichiarato che gli Usa hanno lanciato “una guerra per procura” dopo l’approvazione del piano di aiuti all’Ucraina per 40 miliardi di dollari. Secondo l’ex capo del Cremlino l’economia statunitense “soffrirà” per la decisione intrapresa.

11:30 – Come preannunciato nelle scorse ore, è scattato ufficialmente lo stop al gas russo diretto in Europa dal punto punto di accesso di Sokhranivka: il flusso è stato interrotto alle 7 di questa mattina. Al momento non risultano conseguenze nei rifornimenti in Italia.

10:41 – Sono 93 gli obiettivi colpiti, tra cui 2 postazioni di comando e 3 depositi di munizioni dell’esercito ucraino, 280 combattenti ucraini uccisi e 59 unità di armamenti distrutte: questi i risultati raggiunti dalle forze russe in Ucraina con le azioni svolte questa notte, secondo quanto riferisce Mosca nell’aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina. Nel bollettino viene inoltre affermato che la contraerea russa ha distrutto 9 droni.

10.10 – Al momento “è improbabile che in un prossimo futuro Lukashenko dia l’ordine al suo esercito di lanciare un’operazione terrestre contro l’Ucraina”. A dichiararlo è stato Vadim Denisenko, consigliere del Ministero dell’Interno ucraino, citato da Ukrinform.

09:20 – Al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro, papa Francesco incontrerà oggi le mogli di due ufficiali del Reggimento Azov, l’unità militare ucraina che resiste, nascosta nei sotterranei dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.

09:00 – Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova i contatti tra Russia e Ucraina per dei colloqui procedono. “I contatti sono in corso”, ha detto a Radio Sputnik citata dall’agenzia russa Tass.

Negli ultimi giorni si era tornato a parlare di colloqui e possibili trattative tra i due Paesi, dopo settimane di assenza di contatti.

07:55 – La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti militari, economici e umanitari all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden. I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57. Con molta probabilmente sarà approvato anche dal Senato entro la fine della settimana.

06:30 –  Zelensky ha affermato che le forze ucraine hanno riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kharkiv.

06:15 – Yaroslav Amosov, 29 anni, è una leggenda vivente dello sport ucraino: detiene la corona iridata dei pesi welter nelle arti marziali miste, l’Mma (Mixed Martial Arts). Quattro giorni prima dell’invasione ordinata da Vladimir, però, è tornato in patria, a Irpin, per mettere in salvo la moglie e il figlio di 6 mesi. E si è arruolato nelle forze territoriali per difendere la sua famiglia, la sua casa, il suo paese.

06:09 – “Oggi pomeriggio ho incontrato il primo ministro italiano Mario Draghi alla Casa Bianca con il quale abbiamo ribadito la forte e ampia partnership tra Stati Uniti e Italia e abbiamo sottolineato il nostro continuo impegno nel sostenere l’Ucraina e imporre costi alla Russia”. Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden a proposito dell’incontro a Washington con il presidente del Consiglio italiano.

05:45 – Vladimir Putin potrebbe considerare la prospettiva della sconfitta in Ucraina come una minaccia esistenziale per il suo regime e in questo caso potrebbe fare ricorso all’uso di armi nucleari. Questo il nuovo allarme lanciato dagli apparati Usa, nel corso di un’informativa resa da Avril Hainesal, direttore dell’intelligence, al Senato americano. Gli analisti prevedono una guerra lunga ed estenuante e in quest’ottica, qualora Putin dovesse aver paura di perdere il conflitto (ma anche il potere in Russia) potrebbe dare il via a una nuova escalation militare fino all’uso di armi nucleari, anche se al momento non ci sono segnali in questo senso.

10 maggio. Bombardamenti su Odessa e nuovo assalto sull’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lituania: “Putin va rimosso”

23.00 – Dall’inizio della guerra le truppe russe hanno lanciato 2.154 attacchi missilistici. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riferito da Ukrinform. “Sono state registrate 2770 apparizioni di aerei nemici nel nostro cielo. Il bombardamento russo dell’Ucraina non cessa né giorno né notte. In due giorni, l’8 e il 9 maggio, quando gli europei hanno onorato la memoria delle vittime della Seconda guerra mondiale e celebrato la Giornata dell’Europa, l’esercito russo ha lanciato 25 missili contro Odessa e la sola regione di Odessa. Tutti i 25 missili erano puntati su oggetti civili”, ha detto Zelensky.

21.35 – Il tenente Illya Samoilenko, responsabile dell’intelligence del battaglione Azov, ha detto che i militari ucraini asserragliati all’interno dell’acciaieria Azovstal “stanno subendo perdite pesanti”. “Ogni giorno per noi potrebbe essere l’ultimo”, ha dichiarato a Sky News.

20.35 – Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, a margine dell’incontro con Joe Biden alla Casa Bianca, ha detto che “la guerra ha ulteriormente rafforzato il legame tra Italia e Usa, due nazioni che erano già unite in modo forte”.

19.20 – I corpi di 44 civili sono stati trovati sotto le macerie di un edificio distrutto a Izyum, città dell’Ucraina orientale ora sotto il controllo russo. L’edificio era stato bombardato e distrutto a marzo. Lo ha riferito il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov.

17.50 – I russi hanno lanciato un nuovo attacco missilistico contro il ponte sull’estuario del fiume Dnestr, nella regione di Odessa, già danneggiato da precedenti attacchi. Lo rende noto il consiglio comunale di Odessa.

17.00 – La direttrice dell’Intelligence Usa, Avril Haines, in un’audizione alla commissione Difesa del senato ha affermato che è probabile che Putin dichiarerà la legge marziale in Russia per continuare a portare avanti l’offensiva in Ucraina. Il generale Scott Berrier, direttore dei servizi di intelligence militari americani, ha detto che “al momento in Ucraina non stanno vincendo né i russi né le forze di Kiev. C’è uno stallo nella guerra“.

16.10 – La Bielorussia ha schierato le forze speciali alle sue frontiere con l’Ucraina, sostenendo che si tratta di una mobilitazione difensiva a seguito del rafforzamento delle forze ucraine oltre confine.

15.20 – L’ambasciata tedesca a Kiev, chiusa a metà febbraio a causa della guerra, riaprirà ufficialmente. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, sul posto, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi.

13.50 – Secondo le Nazioni Unite, in Ucraina, al 3 maggio risultano oltre 8 milioni di sfollati interni.

13.00 – Nel giorno dell’incontro tra Mario Draghi e il presidente Usa Joe Biden, Matteo Salvini torna a ribadire con più forza il suo no all’invio di armi a Kiev. “Se ci fosse la richiesta di un nuovo invio di armi dovrei riunire la Lega perché io personalmente sono contrario”, ha detto il leader del Carroccio.

12:10 – Un’audizione del direttore generale della International Atomic Energy Agency, Rafael Mariano Grossi, davanti alla sottocommissione Sicurezza e Difesa del Parlamento Europeo, a Bruxelles, ha fornito molti dettagli sulla situazione preoccupante in cui versano le centrali nucleari ucraine.

11:40 – Durante le celebrazioni per la Giornata della Vittoria, ieri a Mosca sono stati fermati 82 attivisti per azioni contro la guerra.

11.00 – Secondo la Francia i 27 Paesi dell’Ue dovrebbero trovare l’accordo sull’embargo del petrolio russo in settimana, la misura dovrebbe essere incluusa nel sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca.

10.40 – La giornalista e blogger ucraina Oksana Gaidar sarebbe rimasta uccisa nei bombardamenti nella regione di Kiev. A dare la notizia è stato il presidente dell’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina, Sergiy Tomilenko, citato da Unian.

07.40 – È ripreso l’assalto russo all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo che nella giornata di ieri l’ultimo convoglio delle Nazioni Unite ha lasciato l’area e dopo che una bandiera ucraina è stata sventolata su un edificio dello stabilimento.

07.30 – Il ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis, ha dichiarato che l’unico modo per proteggere l’Occidente è rimuovere l’attuale capo del Cremlino, perché un Putin “ferito” dagli evidenti fallimenti in Ucraina potrebbe essere più pericoloso.

07.15 – Un attacco missilistico su Odessa ha provocato un morto e 5 feriti, oltre a diversi incendi nella città ucraina. Lo riporta il Comando operativo Sud ucraino citato dalla “Ukrainska Pravda”, secondo il quale le forze russe hanno lanciato nella notte 7 razzi vecchio modello.

9 maggio. È il giorno della grande parata militare russa. Il discorso di Putin

21.00 – Non si fermano gli aiuti militari dell’Occidente all’Ucraina. Il presidente degli Usa, Joe Biden, ha firmato una legge per velocizzare la fornitura di armi, allentando così alcuni requisiti per l’invio delle attrezzature all’esercito di Kiev.

20.00 – Sei elicotteri dell’esercito ucraino sarebbero stati abbattuti dalle forze russe ad Artsyz, nella regione di Odessa. Lo ha reso noto il portavoce del ministero della Difesa della Russia, Igor Konashenokov, citato dalla Tass. A distruggere i velivoli sarebbero stati dei missili lanciati dal mare.

17.47 – In gennaio, prima dell’invasione russa dell’Ucraina, la crescita dell’Europa era prevista a +4%. Si tratta di prospettive da ridimensionare per il commissario economico Ue per l’Economia Paolo Gentiloni: “È chiaro che la guerra avrà un impatto economico significativo e che le nostre precedenti previsioni dovranno essere tagliate“, ha detto.

17.14 – È oggi in visita a Odessa Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. Si è trattato di una visita a sorpresa, non priva di attimi di tensione: a causa di un allarme, scattato per avvertire la popolazione di un imminente raid missilistico dei russi, il funzionario europeo ha dovuto interropere un incontro con il premier ucraino Denys Shmygal e mettersi al riparo in un rifugio antiaereo.

13.37 – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere “alcun dubbio” sul fatto che quella che chiama “l’operazione militare speciale” in Ucraina “produrrà risultati”. Lo riferisce la Tass. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”, ha aggiunto Putin.

12.00 – I negoziati tra Russia e Ucraina stanno proseguendo in formato virtuale. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. Non è ancora il momento invece per i colloqui di persona, ha fatto capire Medinsky: “Per un incontro di persona c’è bisogno di qualcosa di più sostanziale”.

10.55 – “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2.194 giorni di guerra: colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. È condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky paragona Putin a Hitler in un video, un ‘contro-discorso’, girato in occasione del 9 maggio.

10.00 – Nel suo discorso alla parata per il Giorno della Vittoria, il presidente russo Vladimir Putin ha spiegato i motivi dell’invasione dell’Ucraina, sostenendo che la Nato e Kiev stavano creando una minaccia “inaccettabile” per la Russia. Non c’è stato però alcun annuncio importante, come alcuni avevano previsto.

09.00 – “Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa fecero i nostri antenati durante la seconda guerra mondiale, che uccise più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due giornate della vittoria in Ucraina mentre qualcuno non ne avrà nessuna”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio video postato su Telegram.

08.10 – Attesa per il discorso del presidente russo Vladimir Putin alla parata della Festa della Vittoria a Mosca.

07.00 – Sono già in strada a Mosca militari e blindati e che sfileranno sulla Piazza Rossa per l’attesa parata che celebra la vittoria della Russia sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale.

05.00 – Le truppe ucraine si sono ritirate dalla città di Popasna, nella regione di Lugansk. Lo ha annunciato il governatore della regione, Serhiy Gaidai, confermando che la città è stata conquistata dalle forze cecene di Kadyrov.

04.00 – Il Giappone ha annunciato un blocco progressivo delle importazioni del petrolio russo, in accordo con gli altri Paesi del G7. Il premier Fumio Kishida ha spiegato che per il Paese, fortemente dipendente dalle importazioni di materie prime, il blocco del petrolio dalla Russia dovrà avvenire in maniera graduale e avrà ricadute economiche.

01.00 – Il governo britannico ha annunciato nuove sanzioni commerciali contro Russia e Bielorussia che prevedono divieti all’esportazione per l’industria e l’aumento dei dazi doganali, in particolare sul palladio.

8 maggio. Oltre 300 civili hanno lasciato l’acciaieria Azovstal. Visite a sorpresa di Trudeau e Jill Biden

22:10 – “Ieri, nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili“. Lo ha riferito il presidente ucraino Zelensky durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7. Nella scuola, dove avevano trovato rifugio circa 90 persone, in 30 si sono salvati ma 60 sono rimasti sotto le macerie.

20:05 – “Insieme ai partner il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ribadito l’importanza di uno stretto coordinamento per sostenere l’Ucraina e perseguire la pace promuovendo un immediato cessate il fuoco e negoziati credibili”. Lo riferisce Palazzo Chigi dopo la videoconferenza del G7 allargata al presidente dell’Ucraina Zelensky. “Dobbiamo continuare a sostenere l’Ucraina — ha detto Draghi — e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Allo stesso tempo, dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati”.

19.00 – “Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina”. È quanto si legge nella dichiarazione finale della videoconferenza tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare ed inasprire le sanzioni contro la Russia di Putin. I leader dei paesi del G7 hanno inoltre concordato di continuare ad inviare aiuti militari all’Ucraina.

18.05 – “Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra”. Lo afferma il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel discorso alla nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria.

17.00 – Non solo la first lady Usa, anche il premier canadese Justin Trudeau è stato protagonista di una visita a sorpresa in Ucraina. Trudeau ha visitato Irpin, città alla periferia di Kiev che è stata sotto il controllo russo fino alla fine di marzo.

16.00 – Visita a sorpresa di Jill Biden in Ucraina. La first lady statunitense ha incontrato la moglie del presidente Zelensky, Olena Zelenska, in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia.

15.00 – Bono e The Edge degli U2 sono arrivati a Kiev e hanno improvvisato un concerto in una stazione della metropolitana, cantando alcuni classici della band.

14.13 – “La resa per noi è inaccettabile“. Lo ha detto Svyatoslav Kalina Palamar, vicecomandante del battaglione Azov. “Non avremmo grandi possibilità di sopravvivere se venissimo catturati”, ha spiegato, riferendosi ai militari asserragliati nelle Acciaierie di Mariupol. Il comandante ha inoltre detto di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati, come riferito in precedenza anche dal presidente Zelensky, il quale ha anche detto di voler savare i soldati dell’Azovstal.

14.10 – A Odessa e Mykolaiv sono state avvertite “forti esplosioni“. Lo riporta Ukraina 24. Nelle ultime 24 ore, a Mykolaiv, i missili russi, lanciati su zone residenziali, hanno ucciso un insegnate e ferito 27 persone.  Lo ha riferito Hanna Zamazieieva, capo del consiglio regionale, citato da Ukrinform.

12.13 – A Bilohorivka, Lugansk, i russi hanno bombardato una scuola utilizzata come rifugio per i civili: morte almeno 2 persone, mentre sono 60 i dispersi sotto le macerie. Lo ha detto Sergey Gaidai, governatore del distretto: “Probabilmente 60 persone sono morte sotto le macerie dell’edificio”, ha continuato. Il raid è stato condannato da Kiev come crimine di guerra.

12.06 – Avevano 11 e 14 anni i due ragazzi uccisi a Pryvillia ieri dalle bombe dei russi. Ferite anche due ragazze, giovanissime: 8 e 12 anni la loro età. Pryvillia si trova nel distretto di Sievierodonetsk, nella regione di Lugansk. Secondo le stime ufficiali, sono 200 i bambini uccisi durante la guerra.

08.29 – Il Regno Unito fornirà altri 1,52 miliardi di euro in aiuti all’Ucraina. Lo riporta il Guardian, sottolineando come, con questa cifra, l’impegno di spesa verrà praticamente raddoppiato. “Il brutale attacco di Putin non sta solo causando indicibili devastazioni in Ucraina, ma sta anche minacciando la pace e la sicurezza in tutta Europa”, ha commentato il premier britannico Boris Johnson in un comunicato.

07.02 – In un videomessaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che sono 300, tra donne e bambini, i civili messi in salvo dall’acciaieria Azovstal. “Sono grato alle squadre del Comitato Internazionale della Croce Rossa e delle Nazioni Unite per averci aiutato a concludere la prima fase della missione di evacuazione”, ha aggiunto Zelensky.

7 maggio. Nuovo pacchetto di aiuti militari in arrivo dagli Usa

22.00 – Il governatore di Lugansk Serhiy Haidai ha riferito su Telegram che i russi hanno lanciato una bomba su una scuola nel villaggio di Belogorovka, dove nel sotterraneo si nascondevano 90 persone. Almeno due persone sono morte, una trentina sono state tratte in salvo. Le operazioni di soccorso proseguono.

21.00 – Il ministero della Difesa russo ha confermato che si è conclusa l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol.

20.00 – Lo Stato maggiore ucraino ha annunciato che l’esercito ha liberato il villaggio di Tsyrkuny, nella regione di Kharkiv. Lo riporta il quotidiano The Kyiv Independent.

18.30 –  La vice prima ministra ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato che tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, assediata dalle forze russe.

17.00 – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una intervista al quotidiano tedesco ‘Die Welt’ ha dichiarato che “l’Ucraina deve vincere questa guerra perché difende il suo territorio” e che “i membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea”.

15.00 – La città e la regione di Odessa sono stati colpiti da 7 missili. I razzi sarebbero stati lanciati dal cielo e dalla regione di Kherson o da Melitopol. Secondo le fonti locali gli obiettivi sarebbero stati soprattutto militari, ma anche civili.

13.55 – L’esercito ucraino sostiene di aver distrutto un’altra imbarcazione russa, stavolta una nave da sbarco. Lo ha fatto sapere tramite Twitter.

12.00 – Cinquanta tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall’acciaieria di Azovstal oggi, ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk citata da Interfax Ukraine.

10.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vuole giungere a una soluzione diplomatica per evacuare dall’Azovstal anche i combattenti del battaglione Azov che stanno resistendo all’assedio russo.

09.05 – Secondo l’agenzia Unian, ieri i russi hanno sparato su una colonna di 15 auto civili che stavano lasciando una città occupata nella regione di Kharkiv (est). Il bilancio è di quattro persone uccise.

08.03 – “I silos di grano ucraini sono pieni e 44 milioni di persone nel mondo stanno marciando verso l’inedia”. Con queste parole il World Food Programme delle Nazioni Unite ha chiesto lo sblocco del porto di Odessa per consentire l’esportazione del grano. A Odessa, spiega l’Onu, ci sono “montagne” di grano che rischiano di andare sprecate.

07.05 – Dagli Usa nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha annunciato su Twitter Antony Blinken, segretario di Stato americano, che ha parlato di aiuti per 150 milioni di dollari. Nel dettaglio, la nuova fornitura comprende 25 mila proiettili per obici da 155 mm, tre radar antimissile AN/TPQ-36, apparecchiature per interferenze elettroniche e pezzi di ricambio.

6 maggio. Corridoi umanitari alle acciaierie Azovstal sotto attacco

21.15  – Il Pentagono non ha elementi che possano confermare che la fregata russa Admiral Makarov sia stata colpita dall’Ucraina. “È tutto il giorno che ci stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie”, ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.

20.35 – Le autorità di Kiev hanno reso noto che altri 50 civili sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal a Mariupol. Intanto il sindaco della cittadina di Bucha, Anatoliy Fedoruk, ha dichiarato che durante  il mese di occupazione russa “sono state uccise 456 persone” residenti nel centro nei sobborghi della capitale ucraina.

17.00 – Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel mar Nero. Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine.

16.00 –  I russi credono di poter restare “impuniti” rispetto “ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare”. Lo ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in video da Kiev alla Chatham House, noto think tank britannico, non senza definire l’attacco delle forze di Mosca all’Azovstal di Mariupol come un qualcosa che “non è un’azione militare” bensiì”un tortura”.

15.18 – Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.

14.08 –  Mykhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo la Azovstal ha dichiarato che la situazione nell’acciaieria di Mariupol “è critica e sta peggiorando. Dopo un pesante bombardamento sono morti almeno due civili. Ora non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi, perché non riusciamo a uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano”.

12.20 – Una nave da guerra russa è in fiamme al largo di Odessa. A renderlo noto è lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev. Si tratta della Admiral Makarov, la fregata più importante della flotta nel Mar Nero dopo la Moskva già affondata.

10.50 – “I negoziati tra Russia e Ucraina sono in una fase di stallo“. Lo rende noto in il vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo Alexei Zitsev.

8.30 – Almeno 223 bambini avrebbero perso la vita nella guerra in Ucraina.

7.00 – Gli impianti Azovstal sono ancora sotto attacco. Nella giornata di oggi sono previsti nuovi corridoi umanitari per portare in salvo i civili.

5 maggio. Notte di esplosioni, “inferno ad Azovstal”

23.08 “Credo che tutto verrà risolto sul campo. Dopo il summit a Istanbul abbiamo raggiunto alcuni accordi che sembrano validi e possono essere una base per il cessate il fuoco. Però i russi continuano ad attaccarci, e quindi noi non vediamo nessuna volontà da parte di loro di continuare a negoziare”. Sono le parole del consigliere militare di Zelenzky, Oleksiy Arestovych, a Sky TG24.

22.06 – Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha annunciato su Telegram che domani 6 maggio alle 12 (le 11 in Italia) comincerà la terza evacuazione dall’acciaieria Azovstal di Mariupol a Zaporizhia.

21.02 – Secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda, le forze ucraine hanno respinto due attacchi nella zona est del Paese. L’esercito russo avrebbe tentato un’offensiva nelle regioni di Kharkiv e Donetsk. Inoltre secondo quanto riferiscono i media ucraini le forze russe avrebbero provocato delle tensioni in Transnistria e sul territorio della Bielorussia.

20.00 – Le sirene di allarme sono suonate in quasi tutto il territorio ucraino. Lo riportano i media locali nominando le regioni di Kiev, Leopoli, Chernivtsi, Zakarpattia, Zhytomyr, Ivano-Frankivsk, Cherkasy, Kirovohrad, Lugansk e Vinnytsia.

19.10 – “Attenzione! L’assalto ad Azovstal continua! I difensori mantengono il controllo della fabbrica sotto pesanti bombardamenti. Il nemico usa aerei, artiglieria e fanteria”. Lo scrive sul suo account Telegram il reggimento Azov, pubblicando un video di bombardamenti sull’acciaieria, avvolta da un’enorme coltre di fumo.

18.00 – “La Russia è pronta a garantire un’uscita sicura dei civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi”. Lo ha detto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett

17.00 – “Quando parliamo di Bucha si parla certamente di genocidio. Perché 419 persone, civili, donne bambini sono stati uccisi senza alcun motivo”. Lo ha detto il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, intervistato dalla trasmissione In VivaVoce a Rai Radio1.

16.00 – L’Ucraina ha avviato operazioni di controffensiva nelle aree di Kharkiv e Izium. Lo ha comunicato il comandante delle forze armate di Kiev Valery Zaluzhny in un aggiornamento sul terreno con il generale Mark Milley, capo di stato maggiore americano, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

15.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato a Kiev Olaf Scholz e Frank-Walter Steinmeier, cancelliere e presidente della Germania. Lo ha reso noto la presidenza tedesca.

14.00 – La procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, ha affermato che il 90 per cento della città di Mariupol “è in rovina” e che “ci sono ancora 5mila civili da evacuare”.

13.00 – Le autorità russe hanno annullato la parata militare del 9 maggio nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.

12.00 – L’utilizzo di armi nucleari nella guerra in Ucraina sarebbe “inaccettabile”. Lo ha detto il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko in un’intervista ad Associated Press. “Se la Russia ne sia capace o meno, è una domanda che va posta alla leadership russa”, ha aggiunto.

11.00 – Un consigliere del sindaco di Mariupol ha descritto con sofferte parole la situazione all’acciaieria: “A partire da ora se c’è un inferno nel mondo è ad Azovstal. Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno”, riporta la Cnn.

10.00 – Lo Stato maggiore ucraino ha denunciato che la Russia ha ripreso l’offensiva sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, ignorando l’annuncio di un cessate il fuoco unilaterale per permettere i corridoi umanitari. Il presidente ucraino Zelensky, in un video, ha lanciato l’appello: “Per salvare le persone che si trovano nei sotterranei
di Azovstal, fra cui donne e bambini, dobbiamo mantenere il cessate il fuoco”.

9.00 – Nelle esercitazioni militari della Russia sono stati impiegati i missili balistici ipersonici Iskander, in grado di trasportare testate nucleari. Cosa sono e quali obiettivi potrebbero colpire

8.00 – Nella giornata di oggi e fino al 7 maggio, sono previsti dei corridoi umanitari per permettere l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal. Lo ha reso noto il comando russo, “in conformità con la decisione della leadership della Federazione russa, basata su principi di umanità”.

7.00 – È il 71esimo giorno di guerra in Ucraina. Nella notte sono risuonate le sirene d’allarme antiaeree, mentre esplosioni si sono verificate in tutte le grandi città. La Russia, intanto, simula attacchi nucleari: cos’è successo nella notte.

4 maggio. Acciaieria Azovstal sotto attacco. Kiev: “Rubate 400mila tonnellate di grano, rischio crisi alimentare”

23.00 – La vicepremier Iryna Vereshchuk fa sapere che sono stati evacuati 344 civili da Mariupol.

22.40 – Il comandante Denis Prokopenko, del discusso battaglione Azov, ha dichiarato che le forze ucraine presenti nelle acciaierie Azovstal di Mariupol stanno facendo uno “sforzo sovrumano” in “una situazione estremamente difficile”.

21.00 – Dall’amministrazione regionale di Odessa arriva la conferma della morte del giornalista ucraino Oleksandr Makhov, che si era unito alla guerra.

20.30 – I raid russi sull’area del Dnepr e nella città di Dnipro hanno colpito l’infrastruttura ferroviaria. Lo fa sapere l’azienda che gestisce i trasporti su rotaia ucraini.

20.00 – Le forze russe sono entrate nel complesso dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, l’ultima roccaforte ucraina della città, dove si trovano centinaia di civili, rifugiati nel sottosuolo. Lo fa sapere la Bbc.

19.55 – Ci sarebbero almeno 10 morti ad Avdiivka, nel Donetsk, per un raid aereo contro un deposito di bus.

18.00 – Il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha dichiarato alla Casa Bianca: “Siamo sempre aperti a nuove sanzioni contro la Russia, parlerò con i leader del G7 questa settimana per vedere i prossimi passi da fare”.

16.05 – Gli Stati membri dell’Unione europea hanno richiesto più tempo per esaminare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia presentato dalla Commissione europea. Lo si apprende da fonti europee.

16.00 – Il ministero della Difesa finlandese ha denunciato che un elicottero militare russo ha violato lo spazio aereo della Finlandia, che in questi giorni sta valutando la sua adesione alla Nato: “Il dispositivo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione era compresa tra 4 e 5 chilometri”.

14.00 – In conferenza stampa con il premier giapponese Kishida, Mario Draghi ha dichiarato: “Abbiamo riaffermato la condanna all’invasione russa dell’Ucraina. Italia e Giappone sono impegnate perché si arrivi il prima possibile a tregue, anche localizzate, per permettere le evacuazioni di civili e favorire i negoziati di pace. Continuiamo ad aiutare l’Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilità”.

12.50 – La Chiesa ortodossa russa ha dichiarato che Papa Francesco “ha travisato la sua conversazione con il patriarca Kirill“, rispondendo alle affermazioni del pontefice rilasciate in un’intervista al Corriere. La Chiesa russa ha poi detto di non temere le sanzioni valutate dall’Ue nei confronti del patriarca di Mosca.

12.45 – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha comunicato che Mosca non ha alcuna intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina in occasione della festa del 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Intanto, per la stessa occasione, i soldati russi starebbero liberando le strade di Mariupol da detriti e corpi per una grande parata militare, nella città ucraina che il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha dichiarato ufficialmente “sotto il controllo dell’esercito russo”.

10:05 – “La guerra in Ucraina avrà gli impatti più devastanti sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull’orlo della carestia”. È l’allarme contenuto nel Rapporto Globale annuale sulle Crisi Alimentari di Fao-Programma alimentare Onu-Ue. I Paesi che già affrontano alti livelli di fame acuta, “sono particolarmente vulnerabili ai rischi creati dalla situazione nell’Europa orientale, in particolare a causa della loro elevata dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli e per la vulnerabilità agli shock dei prezzi alimentari”. Di fronte a ciò, “è necessaria un’azione umanitaria urgente su vasta scala”.

10:00 – Quella tra Russia e Ucraina “sarà una lunga guerra” e non si concluderà entro maggio. È questa la previsione del segretario del Consiglio di sicurezza nazionale di Kiev, Alexei Danilov, citato dall’agenzia Unian. “Se parliamo di questa parte della fase calda della guerra, non sono ottimista sul fatto che finirà a maggio, sarà una lunga guerra e continuerà nel nostro territorio”, ha aggiunto. “Quanto tempo? Dipende da molti fattori. Innanzitutto, dal nostro esercito. E dipende dai nostri partner, dobbiamo riconoscerlo e dobbiamo parlarne. Perché senza il sostegno dei partner, sarebbe, sarà molto difficile fermare questa armata russa, che ha iniziato a muoversi verso di noi il 24 febbraio”.

09:45 – “Nella settimana in cui abbiamo ricordato il Giorno della Shoah, il ministro russo degli Esteri Lavrov ha scelto di diffondere bugie, terribili bugie che sanno di antisemitismo”. Così il presidente israeliano Isaac Herzog in una intervista ad Haaretz. “Non posso credere – ha aggiunto – che siano state pronunciate da un ministro russo. Mi hanno fatto arrabbiare e mi hanno provocato disgusto. Mi aspetto che ritiri le sue parole e che chieda scusa”.

09:25 – “Più sanzioni per la Russia, più armi pesanti per l’Ucraina”. È questa la richiesta fatta dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un tweet, in cui aggiunge che “il terrorismo missilistico russo deve essere punito». «La Russia – afferma – fatica ad avanzare e soffre perdite terribili. Da qui il disperato terrore missilistico in tutta l’Ucraina. Ma non abbiamo paura, e nemmeno il mondo deve avere paura”.

09:00 – Il presidente russo Putin e quello della Bielorussia, Lukashenko, hanno discusso alcune questioni dell’agenda bilaterale e della promozione dello Stato dell’Unione, nel contesto dell’operazione militare russa in Ucraina. “Sono stati toccati aspetti dell’interazione nel quadro delle associazioni d’integrazione nello spazio eurasiatico”, ha fatto sapere il Cremlino, “anche in connessione con la preparazione del prossimo incontro dei leader degli Stati membri dell’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva”. Mosca ha aggiunto che è stata confermata la reciproca intenzione di rafforzare ulteriormente le relazioni di partenariato e l’alleanza russa-bielorussa. La Bielorussia, alleata della Russia, ha lanciato oggi un’esercitazione militare «a sorpresa» per testare la capacità di reazione del suo esercito.

08:50 – “Ora affrontiamo la nostra dipendenza dal petrolio russo. Sia chiaro: non sarà facile. Alcuni Stati membri dipendono fortemente dal petrolio russo. Ma dobbiamo semplicemente lavorarci sopra. Ora proponiamo un divieto al petrolio russo. Questo sarà un embargo totale di importazione su tutto il petrolio russo, marittimo e da oleodotto, greggio e raffinato”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo.

08:50 – Bruxelles propone di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill.

08:05 – “Voi siete fuori di testa”. Così Sergei Kolotsey, che scrive dalla Bielorussia ed è furente. Nega di essere uno degli autori della strage di Bucha: “Io non c’entro niente”. E affida la sua difesa a un paio di post che divulga sulla sua pagina VKontakte, la più grande rete social della Russia: “Mi è successa una cosa che all’inizio mi sembrava impossibile”. La “cosa” è che la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, lo ha indicato come “il primo identificato sospettato degli omicidi di Bucha”. Ma Kolotsey nega di aver combattuto.

07:40 – Nella giornata di ieri l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici contro le città della regione di Lugansk — nel Donbass: l’area che Mosca ha proclamato di voler “proteggere” e “denazificare” — provocando almeno due morti e due feriti tra i civili. A rivelarlo è il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram. “I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa”, ha scritto. “A Lysychansk, il Centro per le malattie infettive pericolose e una scuola sono andati a fuoco. L’unica scuola di Sirotyn è stata distrutta”.

07:10– In una mossa che potrebbe prefigurare un prossimo allargamento del conflitto, le forze armate della Bielorussia hanno lanciato esercitazioni militari lampo di “forze di risposta”», secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa del ministero della Difesa bielorusso citato dall’agenzia Tass.

06:45 – Il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) afferma di aver intercettato una comunicazione tra un soldato russo e un suo amico in cui il militare afferma che la Russia ha perso più vite di soldati in Ucraina che in quattro anni in Cecenia. Lo riporta la Cnn. Nell’audio il soldato esprime malcontento per il fatto che i membri d’e’lite della guardia nazionale russa Rosgvardiya e della forza speciale di polizia Omon avrebbero lasciato l’Ucraina. “Sono maledettamente inutili – afferma -. Stanno tornando indietro. Tutti questi combattenti delle forze speciali `fantastici´ che avevamo si sono tutti ritirati, sono fuggiti in Russia e si rifiutano di andare avanti”.

06:50 – “La Russia non intende fermarsi”. Almeno questo sostiene Per Pjotr Tolstoj, trisnipote dell’autore di `Guerra e Pace´ e vicepresidente della Duma, la Camera Bassa del parlamento. “Andremo avanti gradualmente finché la Russia lo riterrà opportuno. Penso che finiremo quando arriveremo al confine con la Polonia”, ha detto, “quando l’Ucraina sarà totalmente denazificata e smilitarizzata, vale a dire quando non rappresenterà più una minaccia militare per la Federazione Russa e non ci sarà più la possibilità di trasformarla in una anti-Russia come l’Occidente ha cercato di fare negli ultimi 30 anni”.

06:45 – Vladimir Putin rischia di essere defenestrato con un colpo di stato? Fra sussurri, smentite e propaganda, la voce che vorrebbe come imminente una ribellione dei vertici della Russia contro il loro stesso “zar” è tornata a circolare, rilanciata dal giornale finanziario londinese City AM, secondo cui le manovre vedrebbero protagonisti ufficiali di alto livello dell’Fsb e degli altri servizi Gru e Fso, il cosiddetto gruppo `Silovski´

06:40 – L’Ucraina accusa la Russia di aver rubato 400 mila tonnellate di grano. Il rischio adesso è che il paese invaso possa trovarsi costretto ad affrontare una vera e propria emergenza alimentare. Lo riferisce Taras Vysotsky, primo vice ministro dell’agricoltura, citato da The Kyiv Independent. Il totale ammonta a circa un terzo di tutte le scorte di grano nelle regioni temporaneamente occupate di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk, Luhansk oblasts. Secondo Vysotsky, se i furti dovessero continuare, la situazione potrebbe precipitare e le regioni così come la popolazione potrebbe presto entrare in una fase di carestia alimentare.

 06:30 – L’Argentina è contraria all’esclusione della Russia dal G20 come invece chiesto dagli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri del paese sudamericano, Santiago Cafiero, ha affermato che il governo di Alberto Fernandez è contrario all’idea di “separare” la Russia dal G20. “L’Argentina non asseconda la separazione della Russia dal G20 perché crediamo nel multilateralismo e il multilateralismo si realizza con i Paesi seduti al tavolo2.

06:25 – “Continueremo a fare di tutto per far uscire tutta la nostra gente da Mariupol e Azovstal. È difficile, ma abbiamo bisogno di coloro che sono ancora lì, sia civili che soldati. Mi è stato detto molte volte che era impossibile invece oggi 156 persone sono giunte a Zaporizhzhia”: Volodymyr Zelensky, in una discorso video rilanciato da varie fonti, ha promesso ancora una volta il massimo impegno per salvare i propri connazionali assediati nell’acciaieria ormai quasi completamente distrutta dai russi. “Credo che ci sia la possibilità di salvare altre persone2, ha aggiunto.

06:20 – “Un terribile incidente stradale si è verificato nella regione di Rivne. Un autobus, un’auto e un camion di carburante si sono scontrati. Ci sono già 27 morti, ma potrebbero esserci altre vittime. Le mie più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso parenti e amici. Ho dato istruzioni di fornire tutta l’assistenza necessaria ai feriti”: così Volodymyr Zelensky in un video. L’incidente, secondo quanto trapelato, non sarebbe stato determinato da un’azione di guerra, ma non ci sono dettagli sulla dinamica.

06:15 – Sarebbero almeno 18 i missili da crociera lanciati dalla Russia sull’Ucraina negli attacchi effettuati su diverse città nel corso di martedì sera. Secondo gli analisti sarebbero la risposta della Russia all’esito del colloquio telefonico, avvenuto nelle scorse ore, fra Vladimir Putin e il leader francese Macron

3 maggio. Zelensky contro le parole di Lavrov. Il Papa pronto a incontrare Putin

22.40 – Per la prima volta dall’inizio della guerra un missile ha colpito la regione occidentale ucraina della Transcarpazia, vicino al confine slovacco. Il missile ha raggiunto una infrastruttura, ha reso noto il governatore locale, Viktor Mykyta, citato da Ukrinform

20.33 – I bombardamenti russi proseguono in tutta l’Ucraina. Oltre a Leopoli e Kiev, esplosioni sarebbero state udite anche nelle città di Dnipro e Vinnytsia.

19,30 – Il capo di stato maggiore dell’esercito Usa, Mark Milley, durante un’audizione al Senato, ha dichiarato che, con la guerra in Ucraina, “siamo entrati in un nuovo mondo, più instabile, dove il rischio di scontro tra superpotenze è più alto”.

18.30 – Stando a quanto riferito dal Cremlino, Putin, nel colloquio con Macron, ha denunciato crimini ucraini ai danni dei civili nella regione orientale del Donbass e ha detto anche che “l’Occidente potrebbe aiutare a fermare queste atrocità esercitando un’adeguata pressione sulle autorità di Kiev, nonché interrompendo la fornitura di armi” all’Ucraina.

17.45 – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha lanciato al presidente russo, Vladimir Putin, un appello affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina. Lo ha fatto sapere l’Eliseo dopo il colloquio telefonico con Putin.

17.30 – Il portavoce del primo ministro ungherese Viktor Orban, Zoltan Kovacs, ha smentito la notizia diffusa dalle autorità ucraine secondo la quale il governo ungherese sarebbe stato informato in anticipo delle intenzioni della Russia, in merito all’invasione in Ucraina, bollandola come “fake news”.

15.30 – È terminato il colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin. Secondo quanto riferisce la Tass, la Russia è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina, ha detto Putin. Cosa si sono detti

13:30 – L’esercito russo ha iniziato a prendere d’assalto l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo scrive l’agenzia ucraina Unian. L’attacco è confermato dal vice comandante del reggimento Azov.

13:25– “Sono fiducioso che il Consiglio imporrà in via imminente ulteriori sanzioni” alla Russia, “in particolare sul petrolio“. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha già avuto e continuerà ad avere gravi conseguenze per la sicurezza in Ue e nel mondo”, ha aggiunto Michel, sottolineando che l’obiettivo dell’Ue “è semplice: dobbiamo rompere la macchina da guerra russa”.

12:40 – Andrei Krukowski, direttore del resort sciistico del gigante russo Gazprom, è morto “cadendo da una scogliera” a Sochi. Lo rendono noto i media internazionali sottolineando che l’episodio è stato considerato un incidente ma ricordando che – scrive il sito polacco Onet – diversi manager legati a Gazprom o al Cremlino sono tragicamente morti negli ultimi tempi. Le circostanze dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, proseguono i media.

12:20 – Putin ha incaricato il governo di determinare, entro 10 giorni, un elenco di entità soggette a sanzioni di ritorsione russe. Nel decreto con contro-sanzioni firmato dal presidente russo si vieta di effettuare transazioni e adempiere agli obblighi nei confronti di persone fisiche e giuridiche straniere che sono cadute sotto sanzioni di ritorsione russe. Si vieta, inoltre, l’esportazione di materie prime e prodotti dalla Federazione russa verso le entità sanzionate in Russia, come riporta la Tass.

12:15 – “La guerra in Ucraina ha mostrato la profonda vulnerabilità di molti dei nostri Paesi nei confronti di Mosca. L’Italia è uno degli Stati membri più esposti”. Una simile dipendenza energetica “è imprudente dal punto di vista economico, e pericolosa dal punto di vista geopolitico. L’Italia intende prendere tutte le decisioni necessarie a difendere la propria sicurezza e quella dell’Europa. Abbiamo appoggiato le sanzioni che l’Ue ha deciso di imporre nei confronti della Russia, anche quelle nel settore energetico. Continueremo a farlo con la stessa convinzione in futuro”. Così il premier Mario Draghi al Parlamento Europeo di Strasburgo.

11:55 – “Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte”. Così il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, citato da Interfax Ukraine. Gli autobus “si perdono in questi centri di filtraggio, purtroppo, gli occupanti rapiscono i nostri residenti, e oggi questo sta succedendo”, ha aggiunto Boichenko.

11:46 – “La guerra in Ucraina pone l’Unione europea davanti a una delle più gravi crisi della sua storia. Una crisi che è insieme umanitaria, securitaria, energetica, economica”. Così il premier Mario Draghi, intervenendo al Parlamento europeo a Strasburgo. “E che avviene mentre i nostri Paesi sono ancora alle prese con le conseguenze della maggiore emergenza sanitaria degli ultimi cento anni”, osserva il premier, ricordando anche David Sassoli, ex presidente scomparso quest’anno.

11:45 – Un “messaggio significativo” quello che papa Francesco ha espresso chiedendo “un incontro diretto con il presidente russo per cercare di fermare la guerra”». Così Andrii Yurash, ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, commenta su Twitter la dichiarazione del Pontefice a Il Corriere della Sera in cui il Santo Padre esprime la volontà di andare a Mosca per incontrare Putin. Yurash, tuttavia, pensa che il presidente russo sia “sordo” a questa “nobile richiesta del Papa, ma anche alla voce della propria coscienza: scusate ho menzionato qualcosa che non esiste”.

11:20 – Continuano le tensioni a livello diplomatico tra Russia e Israele dopo le parole del ministro degli Esteri Serghei Lavrov che ha parlato, a Rete 4, delle origini ebraiche di Hitler. “Abbiamo prestato attenzione alle dichiarazioni antistoriche del capo del ministero degli Esteri israeliano Yair Lapid, che spiegano ampiamente il corso dell’attuale governo israeliano a sostegno del regime neonazista a Kiev”, ha twittato il dicastero degli Esteri di Mosca, riferendosi alle esternazioni di Lapid secondo il quale “incolpare gli ebrei di antisemitismo è palese razzismo”. L’origine ebraica del presidente Zelensky “non è garanzia di protezione dal neonazismo dilagante nel Paese”.

11:10 – In qualsiasi situazione internazionale, il dialogo con il Papa è sempre importante per la Russia. Così l’ambasciatore russo in Vaticano, Aleksandr Avdeev, all’agenzia di stampa Ria Novosti. “Il Pontefice è sempre un compagno gradito”, ha detto il diplomatico. In un’intervista pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera papa Francesco si è detto pronto a recarsi a Mosca per incontrare il presidente russo Putin.

11:05 – Il Regno Unito sta fornendo armi all’Ucraina per impedire che venga “sopraffatta e cancellata”. Così il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un’intervista rilasciata al programma Good Morning Britain su Itv nel giorno in cui parlerà al Parlamento ucraino. “Ciò che il Regno Unito sta facendo, ha fatto da quando è iniziata la crisi, è guidare il mondo nell’aiutare gli ucraini a difendersi dall’aggressione barbarica e insensata di Putin”, ha affermato Johnson, secondo cui “è molto importante che le persone capiscano i limiti di ciò che stiamo dicendo. Non lo stiamo facendo per qualche cambiamento geopolitico o per avere un risultato a Mosca. Il Regno Unito è indifferente a tutto questo”.

10:35 – Missili da crociera supersonici russi Oniks hanno colpito un centro logistico nell’area di Odessa, attraverso cui sono state consegnate armi straniere.

10:30 – “L’esercito russo è ora significativamente più debole, sia materialmente che concettualmente, a causa dell’invasione dell’Ucraina”. Così l’opinione dell’intelligence militare britannica. Secondo gli analisti del Regno Unito, inoltre, il recupero «sarà esacerbato dalle sanzioni» e questo «avrà un impatto duraturo sulla capacità della Russia di dispiegare forza militare convenzionale””.

10.10 – Nessuna modifica alle domande dell’intervista a Sergei Lavrov andata in onda su Rete 4. Lo ha specificato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova: “L’iniziativa non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani”, ha spiegato la portavoce, che aggiunge: “I giornalisti italiani sono stati insistenti, dicendo che era importante mostrare tutti i punti di vista”.

08.30 – Dopo il nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia sul settore energetico, altre banche russe “usciranno dal sistema di pagamento internazionale Swift”  che riguarderanno anche il settore energetico. Lo ha comunicato l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell.

08.00 – Boris Johnson sarà il primo leader internazionale dall’inizio della guerra a intervenire al Parlamento ucraino, collegandosi oggi con Kiev.

07.00 – In un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, Papa Francesco si è detto pronto a incontrare il presidente russo Vladimir Putin: “A Kiev per ora non vado. Sento che non devo andare. Prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso”.

06.40 – In un nuovo video il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato le parole di Lavrov: “Una tale spinta antisemita da parte del suo ministro mostra che la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale. O forse non hanno mai studiato quelle lezioni. C’è un grande scandalo in Israele riguardo alle parole” di Lavrov, ha affermato il premier Ucraino.

2 maggio. Nuove esplosioni a Belgorod e Odessa. Dall’Ucraina: “Russia ha piano per invadere la Moldavia”

23.35 – L’Ungheria sapeva dell’invasione russa in Ucraina. Lo dice il Kiev Independent, citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, secondo cui l’Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l’Ucraina. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin.

22.20 – Gli Stati Uniti hanno rapporti di intelligence “altamente credibili” secondo cui la Russia cercherà di annettere le regioni occupate dai separatisti di Donetsk e Lugansk “attorno a metà maggio” e che ci sono piani per creare una simile cosiddetta ‘repubblica popolare’ anche a Kherson.

21.00 –  “Al momento Biden non ha in programma nessuna visita in Ucraina“. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa rispondendo ad una domanda sulle dichiarazioni di Adam Schiff, presidente del Comitato di intelligence della Camera Usa, che una missione del presidente americano a Kiev “è solo questione di tempo”.

20.00 – La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha reso noto che le autorità hanno identificato il primo russo sospettato di aver condotto un massacro di civili a BuchaSi tratterebbe di Sergey Kolotsey, comandante di un’unità della Guardia nazionale russa.

19.30 – Dopo un bombardamento missilistico russo, sono segnalati morti e feriti a Odessa. Lo riporta l’agenzia Unian. Sarebbe morto anche un ragazzo di 13 anni. Per Interfax sarebbe stato colpito un luogo di culto.

19.20 – I russi hanno attaccato di nuovo lo stabilimento Azovstal di Mariupol, dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città. Lo dichiara Svyatoslav Palamar, vice comandante del reggimento Azov su Telegram.

19.00 – Le squadre di calcio russe sono state escluse dalla Champions League per la stagione 2022/2023. La nazionale femminile di Mosca non parteciperà agli Europei, lasciando il posto al Portogallo. Lo ha annunciato la Uefa.

18.55 – L’ong Gulagunet, che segue i casi di corruzione e tortura nelle carceri russe, annuncia che il Cremlino starebbe valutando di far sfilare 500 prigionieri ucraini alla parata della Vittoria del 9 maggio.

18.45 – Nella regione di Kiev, dopo la ritirata dei russi, sono stati trovati più di 1.200 corpi di civili massacrati. Lo rende noto il capo della polizia regionale.

18.40 – Sergey Shoigu e Hulusi Akar, ministri della Difesa di Russia e Turchia, hanno avuto un colloquio per fare il punto della situazione in Ucraina e sulle questioni umanitarie.

18.30 – La deputata ucraina Daria Volodina ha parlato ai microfoni dell’Ansa dell’intervista a Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, sui canali Mediaset, che ha fatto scoppiare un caso internazionale. “In democrazia è assolutamente giusto che i media facciano quello che ritengono di dover fare, anche mostrare diverse opinioni. Ma a volte fanno degli errori: questo non è giornalismo, è propaganda“.

16.08 – Per l’ong Ovd-Info almeno 32 attivisti che manifestavano a favore della pace sono stati fermati in Russia nella giornata di ieri, Paese le cui truppe hanno invaso l’Ucraina: lo riporta l’ong Ovd-Info, ripresa dal Moscow Times.

15.33 – Mattarella ha parlato della guerra in occasione dei David di Donatello: “Una guerra insensata non può mettere in discussione i legami spirituali e culturali che, nei secoli, si sono fortemente intrecciati nel mondo della cultura d’Europa”. Così l’inquilino del Colle. “La scelta sciagurata della Federazione Russa di fare ricorso alla brutalità della violenza e della guerra – ha continuato – non può e non deve lacerare quei preziosi legami tra i popoli europei che la cultura ha contribuito a costruire e a consolidare”.

13.18 – L’acciaieria Azovstal a Mariupol è di nuovo sotto i bombardamenti dei russi. Decine di civili sono stati evacuati dal sito. La fonte è il quotidiano Indipendent, che a sua volta ha citato un noto un funzionario ucraino. Ecco quanti civili sono rimasti nell’acciaieria.

11.35 – Delle esplosioni sono state udite a Odessa e a Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo riferisce Ukraina 24 su Telegram, citando testimoni oculari.

10.49 – All’interno dell’acciaieria Azovstal a Mariupol ci sono ancora 200 persone, inclusi 20 bambini. Lo ha detto Denys Shleha, comandante della 12/a Brigata Operativa della Guardia Nazionale ucraina alla Cnn: “Non appena l’evacuazione dei civili è stata completata ieri, il nemico ha iniziato a usare ogni tipo di armi. La notte è stata agitata”.

10.11 – Al largo dell’isola dei Serpenti sono state affondate due motovedette russe Raptor. Lo riporta il canale Telegram dell’esercito ucraino.

09.35 – Il foreign fighter italiano, Ivan Vavassori, è tornato in Italia.

09.04 – I capi di Stato che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra. Sono le parole, scritte su Telegram, dal presidente della Duma (la Camera Bassa del parlamento russo) Vyacheslav Volodin. “I leader degli Stati europei guidati dalla Germania possono trascinare i loro popoli in enormi problemi. Essi diventano parte del conflitto fornendo armamenti all’Ucraina. Tutti i capi di Stato che hanno deciso di fornire armi si sono sporcati e devono essere portati davanti alla giustizia come criminali di guerra”, sono le parole di Volodin riportate dalla Tass.

07.59 Proseguiranno anche oggi le operazioni di evacuazione da Mariupol. Lo ha detto il consiglio comunale della città assediata da oltre due mesi. “Ci sono buone notizie. Con il sostegno delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, oggi sono state concordate due ulteriori località per l’imbarco delle persone in una colonna di evacuazione che lascerà Mariupol”.

7.05 – La visita del presidente americano Biden in Ucraina “è solo questione di tempo”. Lo ha detto alla Cnn Adam Schiff, presidente del Comitato di intelligence della Camera degli Stati Uniti.

5.30 – Nuove esplosioni a Belgorod, regione russa al confine con l’Ucraina. Il governatore della regione ha parlato sui social di due esplosioni senza vittime e danni.

3.50 – Secondo i media ucraini, la Russia avrebbe un piano pronto per invadere la Moldavia per portare uno scenario “Donbass” nella regione. L’ex stato sovietico può contare su un esercito molto ridotto e Mosca sarebbe pronta a mobilitare le truppe presenti in Transnistria e a inviare rinforzi dalla Crimea.

2.30 – Il combattente volontario italiano Ivan Luca Vavassori ha intenzione di tornare a casa. L’ex calciatore, ferito in combattimento, ha pubblicato una storia su Instagram nella quale dice di essere stufo e di voler tornare a casa: “Ho messo tempo e vita a disposizione del popolo ucraino, ma è ora di riprendermi la mia vita”. Pochi giorni fa aveva detto di voler rimanere per combattere.

00.50 – Secondo quanto affermato da Martin Frick, funzionario del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp), attualmente ci sono quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano bloccate nei porti ucraini a causa dell’invasione russa.

1° maggio. Zelensky promette: “L’Ucraina sarà libera”

19.33 – Il ministero della Difesa russo ha confermato l’evacuazione di civili dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol, aggiungendo che sono stati consegnati ai rappresentanti dell’Onu e della Croce rossa. Lo riferisce l’agenzia Interfax.

17.32 – Circa 100 civili sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Lo afferma il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.

16.37 – L’operazione di evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal, a Mariupol, “continua” anche oggi. Lo afferma un portavoce dell’Onu a Ginevra, riferiscono i media internazionali.

13.30 – La portavoce della Camera dei rappresentanti statunitense Nancy Pelosi ha incontrato Volodymyr Zelensky. “Compiamo questa visita per ringraziarla per la vostra battaglia per la libertà. La vostra battaglia è per tutti. Il nostro impegno è essere qui fino alla fine della battaglia”, ha dichiarato la politica americana riferendosi al presidente ucraino e al suo polo.

13.00 – Il governo ucraino ha ordinato la chiusura dei porti di Berdiansk, Mariupol, Kherson e Skadovsk “fino al ripristino del controllo” su queste città.

12.00 –  Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in occasione della Festa dei lavoratori, ha dichiarato durante la manifestazione dei sindacati ad Assisi: “Il messaggio di questo Primo maggio è innanzitutto che bisogna fermare questa guerra assurda voluta da Putin e impedire che diventi una guerra mondiale”.

10.00 – Secondo il sindaco di Mariupol, l’esercito russo ha ucciso nella città presa d’assedio il doppio delle persone che furono uccise dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. “Nell’arco di due anni, i nazisti uccisero circa 10.000 civili a Mariupol. Gli occupanti russi ne hanno uccisi 20.000 in due mesi”, ha affermato il sindaco, parlando di “uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna”.

8.00 – Il presidente Zelensky, in un videomessaggio diffuso su Telegram, ha affermato: “L’Ucraina sarà libera, e su Kherson, Melitopol, Berdyansk, Dniprorudne e su tutte le altre città e comunità temporaneamente occupate” tornerà a sventolare la bandiera ucraina. Zelensky ha poi promesso per i cittadini ucraini un “ritorno alla vita normale”, accusando i russi di non riconoscere “l’apparente fallimento della loro cosiddetta operazione”.

30 aprile. Il giallo dei suicidi di sei oligarchi e l’attacco della Russia alla Nato: “Ostacola gli accordi di pace”

23.35 – Il premier britannico Boris Johnson, in una conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che intende continuare a rafforzare militarmente Kiev e che rimane impegnato a far sì che “Putin fallisca”. Lo riferisce la Bbc online.

20.50 – Un aereo da ricognizione russo ha violato lo spazio aereo svedese. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Stoccolma.

18.00 – Un gruppo di 25 civili ha lasciato l’acciaieria di Azovstal a Mariupol. Lo afferma l’agenzia stampa russa Tass. Tra di loro anche sei minori

17.50 – L’aeroporto di Odessa è stato bombardato e danneggiato durante un attacco con tre missili balistici che hanno colpito la zona occidentale di Odessa. Esplosioni sono state segnalate anche nel centro della città ucraina.

15.35 – L’acciaieria Azovstal, ultimo baluardo della difesa ucraina nella città assediata di Mariupol è stata distrutta quasi completamente. È quanto viene mostrato dalle ultime immagini satellitari di Maxar Technologies pubblicate dalla Cnn.

15.20 – Mosca lascerà la Stazione Spaziale Internazionale a causa delle sanzioni imposte per l’invasione dell’Ucraina. Lo ha comunicato a Bloomberg il direttore generale dell’agenzia spaziale russa, Dmitry Rogozin: “La decisione è già stata presa, non siamo obbligati a parlarne pubblicamente”, ha dichiarato

Ore 15.03 – Vladimir Putin potrebbe abbandonare il termine “operazione speciale” per indicare l’invasione dell’Ucraina e parlare di ‘guerra totale‘ a Kiev. Lo riporta l’Independent citando indiscrezioni di funzionari russi e occidentali.

Ore 13.42 – Il ministero della Difesa russo ha confermato ciò che l’esercito ucraino afferma da quasi una settimana: Mosca sta usando sottomarini nel Mar Nero per colpire obiettivi ucraini con missili da crociera. A riportare la notizia è la Cnn.

13.15 –  corpi di tre uomini imbavagliati, torturati e uccisi con un’esecuzione è stata trovata nei pressi del villaggio di Myrotske, nel distretto di Bucha. “Le vittime sono state torturate a lungo; ferite di proiettili sono state trovate negli arti. I tre uomini sono stati finiti con colpi di arma da fuoco a un orecchio. Questa è un’altra fossa comune scavata dai soldati russi nel distretto di Bucha”. Così il capo della polizia Andriy Nebytov.

12.49 – La polizia ucraina ha ricevuto più di 7mila segnalazioni di persone scomparse dall’inizio dell’invasione. Metà dei casi sono ancora irrisolti. Lo ha affermato il ministero dell’Interno ucraino.

11.05 – Un villaggio russo nel distretto di Starodubsky, nella regione di Bryansk al confine con l’Ucraina sarebbe stato colpito da 2 missili lanciati da un caccia ucraino. L’accusa arriva da Alexander Bogomaz, governatore della regione, le cui parole sono state riportate dall’agenzia di stampa russa Tass. Non ci sarebbero vittime o feriti.

10.19 – La pace tra Ucraina e Russia pare ogni giorno più lontana. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov ha parlato dell’ipotesi nucleare.

05:55 – I paesi della Nato “stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici”: così il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in una intervista all’agenzia di stampa Xinhua. “Stiamo assistendo alla manifestazione del classico doppio standard e dell’ipocrisia dell’establishment occidentale in questo momento. Esprimendo pubblicamente sostegno al regime di Kiev, i paesi della Nato stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione attraverso il raggiungimento di accordi politici”, ha affermato il ministro russo.

05:15 – Le forze russe mantengono la loro pressione sulle regioni orientali e meridionali dell’Ucraina, in particolare intorno a Kharkiv nel nord-est, dove stanno cercando di incrementare il loro controllo. Violente esplosioni sono state udite durante la notte a Kharkiv.

03:21 – Almeno sei uomini d’affari russi sono morti per apparente suicidio negli ultimi tre mesi, alcuni dei quali con le loro famiglie. Lo riferisce Cnn secondo cui quattro dei sei decessi sono associati a Gazprom o una delle sua controllate.

03:00 – “Il sostegno della Nato all’Ucraina ostacola il raggiungimento di un accordo politico per porre fine al conflitto”. Lo ha ripetuto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

01:25 –  Zelensky ha ringraziato i paesi che hanno ripreso le operazioni diplomatiche a Kiev. “L’ambasciatrice del Regno Unito in Ucraina Melinda Simmons è tornata oggi a Kiev”, ha detto. “Attualmente nella capitale del nostro paese operano 27 missioni diplomatiche estere. E questo è un gesto di sostegno all’Ucraina estremamente importante, per il quale siamo grati a tutti loro. Tali gesti, insieme a un forte sostegno difensivo, finanziario e politico da parte del mondo libero, significano che la necessità di porre fine alla guerra sta diventando sempre più evidente per la Russia. La sconfitta degli occupanti è inalterabile”, ha concluso Zelensky.

01:11 – “Le sanzioni sul gas e sul petrolio saranno decisive. Prima le introduciamo, prima finisce la guerra”: così Sergei Guriev, economista russo dissidente, ex consigliere del Cremlino. Guriev, rifugiato a Parigi nel 2013 dopo aver preso pubblicamente posizione contro Putin, insegna a Sciences Po.

00:15 – È slittato a oggi il vertice tra il presidente francese Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky, inizialmente previsto per venerdì.

29 aprile. Gli Usa invieranno armi all’Ucraina attraverso una legge della Seconda guerra mondiale

22.10 – Volodymyr Zelensky si dice pronto a parlare con Vladimir Putin. Ma a condizione che non avvengano altri massacri come quello di Bucha.

22.05 – Le sirene anti raid hanno iniziato a suonare di nuovo a Kiev.

21.50 – Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe stata trovata una nuova fossa comune con 900 cadaveri di civili nella regione di Kiev.

21.20 – Sui media russi è stata data la notizia che il missile intercontinentale Sarmat, nuova arma di Mosca, potrebbe raggiungere Berlino in 106 secondi, Parigi in 200 e Londra in 202, mostrando le traiettorie possibili.

20.45 – Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha dichiarato che la Federazione “non si considera in guerra con la Nato“. Uno sviluppo simile aprirebbe al rischio di una guerra nucleare, che non sarebbe nei piani di Mosca. “Sono i Paese occidentali che ne stanno parlando”, ha fatto sapere.

19.40 – Il segretario di Stato Antony Blinken, in occasione del 25esimo anniversario della Convenzione sulle armi chimiche, ha spiegato che gli Stati Uniti d’America hanno “chiarito” al governo russo che “andrà incontro a gravi conseguenze se dovesse utilizzare armi chimiche in Ucraina”.

18.30 – Secondo gli Stati Uniti d’America, la Russia starebbe tentando di impedire all’esercito ucraino di “rifornire le proprie scorte e rafforzarsi” attaccando, per esempio, gli impianti elettrici allo scopo di cercare di paralizzare il traffico dei treni. Lo ha dichiarato un funzionario della Difesa americana in un punto con la stampa.

17.30 – “La situazione all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol è “oltre la catastrofe umanitaria”. Lo ha detto alla ‘Cnn’ Sergiy Volyna, comandante della 36esima brigata di fanteria marina ucraina.

15.45 – “La Germania non si contrapporrebbe a un embargo del petrolio, ma ritiene che sarebbe ragionevole che ci fosse un’alternativa”. Lo ha affermato il portavoce del ministro dell’Economia e del Clima tedesco Robert Habeck. Le sanzioni vanno concordate con i partner, ha aggiunto.

13.35 – “Nel momento in cui la ripresa sembrava avviata, anche con ritmi maggiori rispetto a molte delle previsioni, è intervenuta una guerra insensata, provocata dall’aggressione militare russa contro il popolo ucraino, che va sostenuto nella sua resistenza”. Lo ha detto oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sua visita all’istituto Bearzi di Udine.

12.00 – È la giornalista di Radio Svoboda Vera Girich, 55 anni, la persona rimasta uccisa nell’attacco che ha colpito un edificio residenziale di Kiev. Lo hanno reso noto i suoi colleghi. La notizia è stata confermata all’ANSA sul posto. Girich abitava al secondo piano del palazzo. Lavorava anche per il canale televisivo ‘1+1’.

10.45 – Secondo il bollettino diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook, le perdite russe dall’inizio dell’invasione sarebbero di circa 23.000 uomini, 986 carri armati, 2.418 mezzi corazzati, 435 sistemi d’artiglieria, 151 lanciarazzi multipli, 73 sistemi di difesa antiaerea, 189 aerei, 155 elicotteri, 1.695 autoveicoli, 8 unità navali, 76 cisterne di carburante e 229 droni. Non è possibile verificare in modo indipendente le cifre dichiarate da Kiev.

10.00 – La Russia ha confermato di aver effettuato un attacco su Kiev con armi ad “alta precisione” durante la visita del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Le forze russe hanno distrutto con armi ad alta precisione a lungo raggio gli edifici del produttore ucraino di equipaggiamenti e armi aeronautiche Artyom nella città di Kiev”, ha riferito il ministero della Difesa russo in un briefing.

00.00 – La Camera Usa, dopo il Senato, ha approvato con 417 sì e 10 no una misura che consentirà a Joe Biden di usare una legge della Seconda guerra mondiale per fornire più rapidamente armi all’Ucraina. Il provvedimento invoca la Lend-Lease Act del 1941, la legge che permise agli Usa di armare l’esercito britannico contro Hitler. “Dobbiamo fare la nostra parte per aiutare gli Ucraini a lottare per la libertà – ha detto Biden – e contro l’aggressione di Vladimir Putin”.

28 aprile. Raid missilistico su Kiev durante la visita ufficiale Onu: feriti in zona residenziale

23.30 – Almeno dieci persone sono rimaste ferite dopo che un attacco missilistico russo ha danneggiato un edificio residenziale di 25 piani a Kiev. Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini, secondo quanto riporta Ukrinform.

22.44 –  Sono cinque i missili russi che hanno colpito oggi Kiev, quando il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres era ancora nella capitale ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riporta l’agenzia di stampa Ukrinform.

22.10 – I raid russi su Kiev erano mirati ad “umiliare l’Onu“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando l’attacco con due missili che ha colpito il centro della capitale, proprio durante la visita del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

21.32 – Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres si è detto “scioccato” dalla notizia dell’attacco missilistico di questa sera su Kiev, dove si è recato in visita.

20.30 – “La Russia ha colpito Kiev con missili cruise proprio quando il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il primo ministro bulgaro Kiril Petkov stanno visitando la nostra capitale. Con questo efferato atto di barbarie la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba.

20.10 – I missili russi hanno colpito una zona vicina al centro di Kiev. Sul posto sono accorsi polizia, militari e almeno due ambulanze. Lo ha constatato l’ANSA sul posto.

20.00 – Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha accusato “le truppe nemiche di aver bombardato Kiev“, lanciando “due colpi nel distretto di Shevchenkivsky”, dopo che sono state udite due esplosioni nella capitale ucraina.

19.02 – Identificati 10 militari russi, tutti membri della 64esima brigata di fanteria motorizzata, coinvolti nel massacro di Bucha. La notizia arriva dall’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina. “Questi soldati erano soliti prendere in ostaggio civili disarmati, farli soffrire la fame e la sete, li hanno tenuti in ginocchio con le mani legate con cavi e gli occhi bendati e torturati”, ha scritto su Facebook la procuratrice generale Iryna Venediktova.

18.00 Nella città di Belgorod, in Russia, sono state udite due potenti esplosioni. Lo hanno riferito alcuni testimoni alla Reuters. La Russia negli ultimi giorni ha riferito di una serie di attacchi delle forze ucraine alle regioni russe che confinano con l’Ucraina.

16.42 – Il presidente americano Joe Biden è pronto a chiedere al Congresso 33 miliardi di dollari di aiuti per sostenere l’Ucraina. Venti miliardi serviranno per aiuti militari. Lo ha riferito un alto dirigente dell’amministrazione Usa

15.20 – L’ospedale da campo interno all’acciaieria Azovstal di Mairupol sarebbe stato bombardato dalle forze russe. Lo hanno riferito su Telegram esponenti del Battaglio Azov parlando di diversi morti e feriti.

13.20 – Il presidente turco Erdogan ha assicurato a Vladimir Putin di essere pronto a continuare gli sforzi di mediazione per raggiungere la pace nella regione. Lo riferisce la stampa turca a seguito del colloquio telefonico tra i due Capi di stato nel quale “hanno discusso dello scambio di detenuti tra Russia e Usa avvenuto ieri in Turchia, nonché di eventi legati all’Ucraina”.

12.30 – La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakhrarova, ha dichiarato: “L’Ucraina non ha ancora risposto alla bozza di trattato inviata dalla Russia”.

11.10 – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa con la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola, ha annunciato: “Se Svezia e Finlandia decidono di entrare nella Nato verranno accolte a braccia aperte”.

11.00 – Parlando davanti a due edifici residenziali di Irpin distrutti dai bombardamenti russi, il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha affermato che “i civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo”.

10.00 – La Russia usa non solo il gas ma i rapporti commerciali più in generale come un’arma. Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

8.25 – La città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, passerà all’uso del rublo – la moneta russa – dal primo maggio. Il vice presidente dell’amministrazione militare e civile della regione, Kirill Stremousov, ha detto che il passaggio richiederà un periodo di quattro mesi.

7.00 – La Camera degli Stati Uniti ha approvato una legge che permette di utilizzare i proventi del sequestro dei beni russi per aiutare a ricostruire l’Ucraina. Lo ha detto uno dei relatori, Abigail Spanberger.

6.50 – “Ci attendono settimane estremamente difficili“. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa ucraino, Oleksij Reznikov.

27 aprile. Le prove degli orrori di Bucha e le controffensive ucraine. Zelensky: “Putin vuole smembrare l’Europa”

23.14 – Nella città di Kherson, occupata dall’esercito russo, sono state sentite forti esplosioni provocate da missili

22.30 – Secondo Antony Blinken, segretario di Stato americano, ci sono “notizie molto credibili” secondo le quali i russi hanno nascosto esplosivi in oggetti come lavatrici e giocattoli in modo che quando gli ucraini potranno tornare a casa e riprendere la loro vita normale siano uccisi o feriti.

21.40 – Volodymyr Zelensky ha parlato con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen chiedendo all’Ue di varare l’embargo sul petrolio russo. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina sul suo profilo Twitter

20.35 – Il ministero della Difesa dell’Ucraina, per festeggiare un milione di follower su Twitter, lanci una sorta di contest: “Abbiamo raggiunto 1.000.000 di follower e vi ricordiamo che la ricompensa per il trasferimento di un caccia o di una nave russa in Ucraina è di 1.000.000 di dollari. E questa non è una coincidenza”.

19.00 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da Strasburgo, ha dichiarato: “La richiesta russa di pagare il gas in rubli è una violazione del contratto. Prenderemo una decisione a livello europeo ma i nostri contratti prevedono il pagamento in euro e noi vogliamo pagare in euro”.

Sull’invio di armi all’Ucraina ha poi aggiunto: “Tutto ciò che abbiamo fatto in questi mesi e che continueremo a fare come governo si fonderà sempre sul diritto alla legittima difesa del popolo ucraino”.

Di Maio ha parlato anche dei rapporti con la Russia: “Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale, coordinandoci con gli altri Paesi, e la Russia sta rispondendo con espulsioni di funzionari e diplomatici, come sta accadendo per la Germania. Ci aspettiamo l’espulsione nei prossimi giorni di nostri diplomatici ma il canale con la Russia deve e resterà aperto”.

17.57 – Nell’acciaieria Azovstal di Mariupol ci sono 600 feriti tra civili e combattenti e mancano farmaci e condizioni per curarli. È quanto ha detto Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata dei Marine ucraini, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook di cui riferisce un giornalista di Politico, Christopher Miller. A riportarlo e’ il Guardian.

16.30 – “Il numero dei mercenari stranieri in Ucraina sta aumentando ed il ministero della Difesa russo mostrerà in pubblico alcuni di quelli che sono stati catturati”. Lo ha annunciato Vladimir Putin, come riporta la Tass.

15.00 – Le autorità regionali di Lugansk hanno denunciato che un raid russo oggi ha colpito l’ospedale di Severdonetsk, dove c’erano diversi pazienti, e una donna è morta. Lo riporta Ukrinform.

13.57 – Dopo l’interruzione delle forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria ci si chiede se un simile scenario non sia possibile anche per l’Italia: ecco cosa succederebbe se Putin smettesse di commercializzare la materia prima con il nostro Paese (che ne è molto dipendente).

13:31 – L’oligarca russo Sergey Protosenya è stato ucciso. Ne è convinto il figlio Fedor, che non crede a quanto sta emergendo dalle indagini. Ovvero che il padre avrebbe prima ucciso, con armi da taglio, la moglie Natalia, 55 anni, e la figlia Maria, 18 anni, per poi togliersi la vita, impiccandosi nel giardino della sua lussuosa casa vacanze in Costa Brava, nella regione della Catalogna. Le sue parole.

10:40 – Oggi non ci saranno corridoi umanitari per evacuare i civili da Mariupol: lo ha detto il consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko.

10:05 – La Bulgaria può soddisfare le esigenze di gas degli utenti per almeno un mese, ha detto il ministro bulgaro dell’Energia Alexander Nikolov.

09:55 – “L’annuncio di Gazprom che interromperà unilateralmente la consegna del gas ai clienti in Europa è l’ennesimo tentativo della Russia di utilizzare il gas come strumento di ricatto. Questo è ingiustificato e inaccettabile”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è intervenuta sul tema della chiusura del gas da parte della Russia a Polonia e Bulgaria. Un fatto che, spiega von der Leyen, “mostra ancora una volta l’inaffidabilità della Russia come fornitore di gas”. Tuttavia, aggiunge la presidente della Commissione Ue, “siamo preparati per questo scenario”. “Siamo in stretto contatto con tutti gli Stati membri. Abbiamo lavorato per garantire consegne alternative e i migliori livelli di stoccaggio possibili in tutta l’Ue. Gli Stati membri hanno messo in atto piani di emergenza proprio per questo scenario e abbiamo lavorato con loro in coordinamento e solidarietà”.

09:42 – “Vi chiedo di perseverare nella preghiera incessante per la pace. Tacciano le armi, affinché quelli che hanno il potere di fermare la guerra, sentano il grido di pace dell’intera umanità!”. Nell’udienza generale di oggi Papa Francesco è tornato ancora una volta sulla guerra in Ucraina.

09:25 – Secondo i numeri ufficiali resi noti dalla Procura generale su Telegram, il numero di bambini rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa è salito ad almeno 393. I bambini che hanno perso la vita sono 217.

09:09 – L’acciaieria Azovstal di Mariupol – dove si trovano un migliaio di soldati dell’esercito ucraino e di miliziani del battaglione Azov — è da settimane devastata dai colpi dell’esercito russo: eppure, finora, continua a resistere.

09:02 – Dominic Raab, vicepremier della Gran Bretagna, ha esplicitato una delle ragioni per cui l’Occidente non può permettersi una vittoria di Vladimir Putin — il segnale che questo invierebbe non solo al leader del Cremlino, ma anche ad altri autocrati. Parlando a Sky News, Raab ha assicurato che la Gran Bretagna rimarrà al fianco della Polonia per affrontare il ricatto energetico di Mosca: “La Russia sta diventando, sempre più, uno stato-paria: non solo a livello politico, ma anche economico. E questo aumenterà la pressione su Putin. C’è una cosa che deve essere molto chiara: non possiamo permettere che questo comportamento da bullo – in campo economico, o militare — possa avere successo”.

07:50 – La commissaria ai Diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, ha rivelato che sono già almeno 400 le denunce contro soldati russi per violenze sessuali compiute su donne e bambini arrivate dall’1 al 14 aprile al numero istituito dal Parlamento ucraino per presentare segnalazioni e ricevere assistenza psicologica.

Denisova ha detto che dopo aver messo a disposizione dei cittadini il numero pubblico, le segnalazioni continuano a crescere.

Da settimane si moltiplicano segnalazioni di stupri compiuti da militari russi: le prime erano state raccolte dal sindaco di Brovary, vicino a Kiev, e raccontate qui da Lorenzo Cremonesi.

07:35 – Zelensky ha accusato la Russia di Putin di volere smembrare e ridisegnare i confini dell’Europa centrale e occidentale. “L’obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intera Europa centrale e orientale e sferrare un colpo globale alla democrazia”, ha detto Zelensky: riferimento esplicito a quanto detto ieri da Patrushev (che parlava di uno smembramento dell’Ucraina come risultato finale delle “politiche messe in atto dal governo di Kiev e dai suoi alleati”).

06:58 – Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha invitato gli alleati dell’Ucraina a “muoversi alla velocità della guerra” per portare più armi a Kiev. Ne dà notizia l’Ap.

06:35 – Le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver colpito postazioni russe sull’Isola dei Serpenti, in particolare il posto di comando. Nel corso dell’attacco sarebbe stato distrutto un sistema missilistico antiaereo Strela-10.

05:45 – Un video esclusivo della Cnn sembra smentire la difesa delle autorità russe che hanno negato qualsiasi responsabilità sulla strage di civili a Bucha. Secondo quanto riferito e mostrato dall’emittente tv, in un video registrato da un drone fra il 12 e il 13 marzo e geolocalizzato per verificarne l’autenticità, si vedono mezzi e truppe di Mosca transitare in strada accanto ai cadaveri di civili.

04:45 – Un deposito di munizioni è in fiamme vicino al villaggio di Staraya Nelidovka nella regione di Belgorod, nella Russia occidentale, vicino al confine con l’Ucraina: lo scrive il governatore della regione Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram, secondo quanto riportato dalla Tass. “Intorno alle 3:35 sono stato svegliato da un forte rumore, come un’esplosione. Mentre stavo scrivendo questo post, si sono sentite altre tre esplosioni”, ha scritto Gladkov, secondo la Tass.

00:45 – “Non si può vincere una guerra nucleare. E ovviamente, il nostro obiettivo continua ad essere quello di invitare a ridurre la retorica”. Così Jen Psaki, portavoce della casa Bianca, nel consueto briefing.

00:30 – I club ucraini, riuniti martedì in assemblea generale, hanno deciso di terminare anticipatamente la stagione del campionato di calcio, sospeso a febbraio a causa dell’offensiva russa in Ucraina, senza assegnare il titolo di campione.

00:20 – Il Dipartimento della Difesa Usa ha istituito un centro di controllo per coordinare con gli alleati le spedizioni e “snellire la consegna” dell’assistenza militare all’Ucraina a Stoccarda, in Germania, all’interno dell’area di responsabilità del comando europeo degli Stati Uniti. Lo ha riferito ai giornalisti un alto funzionario della difesa statunitense, riporta la Cnn. Il centro di controllo Eucom dell’Ucraina, o Eccu, ha sede presso il quartier generale del comando europeo degli Stati Uniti a Stoccarda ed è gestito da un generale statunitense a due stelle, ha affermato il funzionario.

26 aprile: cresce la tensione. Russia: “Pericolo reale di una Terza guerra mondiale”

23.28 – “Gli alleati riuniti nella base Usa a Ramstein hanno stanziato 5 miliardi di dollari in forniture militari all’Ucraina dall’inizio dell’invasione, di cui 3,7 miliardi da parte degli Stati Uniti”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

21.33 – La principale società di gas polacca, la PGNiG, afferma di essere stata informata da Gazprom che a partire dalle 8 di mercoledì tutte le consegne di gas naturale saranno sospese.

20.08 – L’amministrazione Biden è aperta a un accordo di pace tra Kiev e Mosca che indichi l’Ucraina come nazione “neutrale” e “non allineata”. Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken. Blinken ha spiegato che se l’Ucraina decidesse di fare un accordo che cancelli le sue aspirazioni atlantiche, allora gli Usa rispetterebbero la scelta. ”

19.05 – I colloqui di pace “proseguono” ma “senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina”. Lo ha affermato Vladimir Putin incontrando il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

17.30 – Il capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley, ha dichiarato in un’intervista con la ‘Cnn’ da Ramstein, in Germania: “Monitoriamo con attenzione e prendiamo seriamente le minacce nucleari da parte della Russia”.

16.30 – Il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla ‘Tass’, ha annunciato che “l’esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali”. Lo stesso ministero ha spiegato che sarebbero “raid proporzionati contro i centri decisionali a Kiev, dove si trovano i consiglieri occidentali”, alla luce dei “tentativi di Londra di spingere le autorità ucraine” a colpire la Russia. In questo modo sono state precisate le parole pronunciate in precedenza dalla portavoce del ministero degli Esteri russo: la minaccia non riguarda il territorio di Paesi Nato, bensì i consiglieri occidentali presenti nei centri decisionali di Kiev.

15.27 – “Chiediamo a Mosca di restituire il controllo della centrale di Zaporizhzhia e di astenersi da qualsiasi azione contro gli impianti nucleari”. Lo ha scritto su Twitter l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell, aggiungendo che “nel 1986 abbiamo visto a Chernobyl uno dei più orribili incidenti nucleari della storia. Oggi l’aggressione della Russia in Ucraina mette in pericolo la sicurezza nucleare.

14.45 –  Il livello di radioattività della centrale nucleare di Chernobyl è “anormale”. A renderlo noto è il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). L’occupazione russa di Chernobyl è stata “molto, molto pericolosa”, ha aggiunto il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, in occasione della visita all’area della centrale nel giorno dell’anniversario della tragedia avvenuta il 26 aprile 1986.

13:18 – Le autorità di Kharkiv dicono che i russi avrebbero creato un “campo di concentramento” nella città di Vovchansk. Lo riporta Sky News. L’ufficio del procuratore locale ha affermato che “residenti pacifici” sono stati “torturati” con “violenze fisiche e mentali” nel presunto campo, che è stato allestito nei locali di una fabbrica.

13:05 – Il governo britannico di Boris Johnson considera “interamente legittimo” l’uso da parte ucraina di armi fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all’interno del territorio della Russia. Lo ha precisato il viceministro della Difesa, James Heappey, in un’intervista a Bbc radio dopo aver evocato in precedenza più genericamente un utilizzo di armi occidentali per colpire “oltre le linee” russe.

12:30 – Un attacco o un assedio di Mykolaiv. A lanciare l’allarme è il sindaco della città, Oleksandr Sienkevych, secondo il quale le autorità della città si stanno preparando “per un’invasione su larga scala” costruendo fortificazioni sia in periferia sia nelle zone centrali.

12:00 – I soldati ucraini rimasti bloccati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol chiedono di essere evacuati in Turchia invece che nelle zone dell’Ucraina sotto il controllo di Kiev: lo ha reso noto il leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Denis Pushilin, secondo quanto riporta la Tass.

11:49 – “Lavoriamo insieme ai nostri amici americani nella addestramento di truppe ucraine ai sistemi di artiglieria su suolo tedesco”. È quello che ha annunciato la ministra della Difesa tedesca Christine Lambrecht, parlando a Ramstein, secondo quanto riporta la Dpa, che pubblica il manoscritto del discorso.

10:35 – La deputata ucraina Lesia Vasylenko ha inviato un messaggio agli alleati della Nato riuniti oggi presso la base aerea di Ramstein, in Germania, – dov’è in corso una riunione dei ministri della Difesa -, per discutere della situazione in Ucraina. “I ministri della Difesa di 40 paesi si incontreranno oggi a Ramstein per discutere di armare l’Ucraina. E diciamo ancora e ancora: armi, armi, armi! Abbiamo bisogno di armi per restare in piedi e difendere i valori dell’umanità”, ha scritto Vasylenko su Twitter.

10:15 – “L’urgenza della situazione è nota a tutti. E noi possiamo fare di più”. Lo ha detto il segretario della Difesa americano Lloyd Austin a Ramstein, in Germania, aprendo un vertice straordinario a sostegno dell’Ucraina, dove oggi su invito degli Usa si incontrano i ministri della difesa di 40 Paesi. Anche il ministro della Difesa ucraino partecipa.

09:55 – Il pool antiterrorismo della Procura di Milano, guidato da Alberto Nobili, ha aperto un’inchiesta conoscitiva, quindi senza titolo di reato né indagati, sulla vicenda di Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore di 29 anni andato a combattere in Ucraina nelle brigate internazionali, a fianco dell’esercito di Kiev.

09:50 – La Cina non sta cercando la Terza guerra mondiale e lancia un appello per un accordo di pace in Ucraina: lo ha reso noto il ministero degli Esteri. Lo riporta la Tass.

09:05 – Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, il centro di trasmissione della radio russa in Transnistria è stato colpito ed è saltato in aria. L’Ucraina e la Moldova temono che Mosca stia conducendo operazioni per spingere la Russia a dichiarare la necessità di andare a sostenere la popolazione russofona della Transnistria dai “soprusi” del governo moldavo — una formula identica a quella usata per lanciare l'”operazione militare speciale” in Ucraina.

08:55 – “Mosca ha iniziato la guerra. È perfettamente legittimo che l’Ucraina colpisca obiettivi nel territorio russo, che prenda di mira infrastrutture logistiche russe”. E ancora: “Le armi che l’Occidente sta consegnando all’Ucraina hanno una gittata che consente di colpire al di là del confine”. Lo dice il ministro delle Forze armate di Londra, James Heappey,

08.00 – Mark Milley, il capo dello Stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, ha parlato dello scopo del vertice di oggi nella base di Ramstein, in Germania. Il punto principale del vertice, spiega Milley, è quello di garantire a Kiev il supporto che occorre per poter resistere alla Russia e, per usare l’espressione usata ieri dal capo del Pentagono, Lloyd Austin, “vincere la guerra”.

«Le prossime settimane saranno molto, molto critiche», ha detto Milley. Gli ucraini «hanno bisogno un supporto continuativo per poter avere successo sul campo di battaglia. E questo è, principalmente, lo scopo di questa conferenza».

In altre parole: i 40 Paesi convocati dagli Stati Uniti nella base aerea tedesca dovranno trovare il modo di coordinare la tipologia di armi da inviare a Kiev, il loro numero, i tempi di consegna e l’eventuale addestramento necessario.

La Russia — secondo gli analisti del Pentagono — farà ampiamente ricorso all’artiglieria pesante, cercando di distruggere la resistenza ucraina prima di muovere fisicamente le truppe. Ma gli stessi analisti ritengono che molte unità dell’esercito russo siano ora alle prese con una grave carenza di truppe: alcune avrebbero perso fino al 30 per cento dei militari. Insomma: le possibilità che Kiev vinca sul campo non sono remote.

Nella giornata di ieri, la Gran Bretagna ha sostenuto che Mosca abbia perso almeno 15 mila soldati in Ucraina, oltre a 2000 mezzi corazzati, 60 elicotteri e aerei. La Russia, finora, ha ammesso di avere perso 1.351 militari.

07:31 – Le mosse dell’esercito di Mosca. Per il ministero della Difesa della Gran Bretagna l’assalto arriverà, in primis, da sud, contro la città di Zaporizhzhia. “È probabile anche che le forze russe stiano tentando di circondare posizioni ucraine fortificate nell’est dell’Ucraina”, scrive la Difesa di Londra, che conferma la caduta della città di Kreminna e i pesanti combattimenti a sud di Izyum, “mentre le forze russe tentano di avanzare verso le città di Sloviansk e Kramatorsk da nord e da est”.

07:25 – Le parole di Lavrov sui rischi di una “Terza guerra mondiale” sono arrivate poche ore prima che il leader nordcoreano organizzasse una parata in cui è stato mostrato un nuovo missile balistico intercontinentale, in grado di portare testate nucleari e pronto a essere utilizzato sui sottomarini di Pyongyang.

E proprio alla corsa al riarmo nucleare — e ai suoi rischi — è dedicato il Dataroom firmato da Milena Gabanelli e Massimo Sideri, che si concentra sulle due potenze principali in questo ambito — Stati Uniti (che hanno meno atomiche, ma spendono molto di più) e Russia.

06:50 – “Non penso che Serghei Lavrov sia pronto per una conversazione seria”. Così il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un’intervista all’Associated Press, sottolineando di non ritenere che la “Russia sia pronta a trovare soluzioni al tavolo dei negoziati”. Se tuttavia, ha aggiunto Kuleba, “vedrò che il loro atteggiamento cambierà supererò il mio disgusto e mi siederò al tavolo con Lavrov. Prima il presidente russo Vladimir Putin accetterà di incontrare Volodymyr Zelensky, più sarà probabile che si avvicini la fine della guerra”. “Non do una garanzia al 100%, ma ho fiducia nel mio presidente. È preparato e sa come negoziare”, ha rimarcato, ripetendo la posizione di Zelensky il quale ha ribadito che continuare l’escalation a Mariupol rischia di mandare all’aria i negoziati con la Russia. “Quella sarà la linea rossa”, ha detto. “La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il sostegno all’Ucraina. Da qui il discorso di un “reale” pericolo della Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina”, ha scritto su Twitter Kuleba. “Per questo il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale”, ha evidenziato.

06:45 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, di insistere con Putin per l’evacuazione della città di Mariupol nella sua visita al Cremlino che si terrà oggi. Si stima che circa 100.000 persone siano intrappolate nella città. “È una cosa che l’Onu è in grado di fare”, ha detto il ministro di Kiev in un’intervista all’Associated Press esprimendo tuttavia la preoccupazione che Guterres possa “cadere nella trappola” di Mosca.

06:25 – La Russia ha avvertito circa il pericolo “reale” di una Terza guerra mondiale. La ha spiegato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov: “Una guerra nucleare è inaccettabile. I rischi sono molto significativi, questo pericolo non deve essere sottovalutato, anche se ci sono molti pronti a gonfiare artificialmente questa minaccia. La Russia vuole continuare i negoziati di pace”. “La buona volontà ha i suoi limiti. E se non è reciproca questo non contribuirà al processo negoziale ma noi continueremo a portare avanti negoziati con la delegazione del presidente  Volodymir Zelensky, e i contatti proseguiranno”, ha concluso Lavrov.

25 aprile. Incendio a Bryansk, nuovi attacchi in Ucraina e aiuti Usa in arrivo

17.30 – Alcune esplosioni si sarebbero verificate a Tiraspol, capitale della Transnistria, la regione russofona e separatista della Mooldova. Lo riporta l’agenzia russa Tass, che riferisce di tubi lanciagranate ritrovati in strada vicino ad uffici governativi.

16.20 – Scoppia la bufera politica in Germania dopo le dichiarazioni dell’ex cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder rilasciate al New York Times. “Non farò alcun mea culpa. Non è roba per me” ha detto rifiutando un passo indietro rispetto ai rapporti con Vladimir Putin, per il quale Schröder ha espresso dubbi sul suo coinvolgimento nel massacro di Bucha.

15.55 – Cinque stazioni ferroviarie nell’Ucraina centro-occidentale sono state bersaglio di attacchi missilistici da parte della Russia che avrebbero provocato 5 vittime.

14.55 –  Il sindaco della città satellite dove risiedono i lavoratori della centrale nucleare di Cernobyl ha detto: “Non potevamo aspettarci che (i russi, ndr) si impadronissero delle centrali nucleari. La nostra regione sarà sempre in pericolo fino a quando il sistema in Russia non cambierà”.

14.17 – L’Ansa ha riferito che il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, quello che includerebbe anche il petrolio, potrebbe slittare oltre questa settimana, quindi non essere sul tavolo durante la riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi Ue che si terrà il prossimo mercoledì. Le fonti dell’agenzia di stampa non hanno tuttavia escluso accelerazioni dell’ultimo minuto.

14.16 – In seguito agli appelli lanciati su internet per l’organizzazione di proteste non autorizzate, il presidente Putin ha ordinato misure immediate contro la diffusione di fake news. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Tass.

14.14 – “L’Occidente sta tentando di spaccare la società russa e distruggere la Russia dall’interno”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin. Lo risporta l’agenzia di stampa turca, Anadolu.

14.07 – “I corridoi umanitari si aprono in base agli accordi delle due parti. Il corridoio, annunciato unilateralmente, non fornisce sicurezza e quindi, di fatto, non è un corridoio umanitario“. È la risposta di Kiev al corridoio umanitario annunciato da Mosca per consentire l’evacuazione dei civili rimasti con i combattenti ucraini nel complesso metallurgico Azovstal, a Mariupol.

12.41 – Cessate il fuoco della Russia a Mariupol. Lo stop per consentire l’evacuazione dei civili rimasti con i combattenti ucraini nel complesso metallurgico Azovstal, sotto assedio. “Cessare unilateralmente le ostilità alle 14 ora di Mosca, ritirare le unità a distanza di sicurezza” per consentire la partenza dei civili, questa la promessa del Cremlino, comunicata una nota del ministero della Difesa.

11.42 – Il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, ha dichiarato ai cronisti di non sapere nulla di un referendum che le forze di Mosca starebbero organizzando nella regione di Kherson, l’unica in Ucraina il cui capoluogo è stato conquistato dai russi, per sancirne l’annessione, sul modello della Crimea.

11.00 – Vladimir Putin non starebbe pensando alla diplomazia per risolvere la guerra in Ucraina. Il presidente russo ha obiettivi ben diversi.

10.35 – Le forze russe hanno lanciato nove missili sull’impianto termoelettrico e sulla raffineria di Kremenchuk, uccidendo una persona e ferendone sette. Lo ha dichiarato su Telegram il governatore della regione di Poltava, Dmytro Lunin.

10.00 – Cinque stazioni ferroviarie nel centro e nell’ovest dell’Ucraina sono state colpite da missili russi, ha denunciato il direttore delle Ferrovie ucraine, Olexandr Kamishin, precisando che gli attacchi hanno provocato vittime.

9.30 – Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, che ieri ha incontrato a Kiev il segretario di Stato americano Antony Blinken e il segretario della Difesa, Lloyd Austin, ha sottolineato “l’assistenza senza precedenti degli Stati Uniti all’Ucraina”.

9.00 – La difesa aerea russa ha abbattuto due droni ucraini nella zona del villaggio di Borovskoye nella regione di Kursk, vicino alla frontiere con l’Ucraina, e non vi sarebbero vittime né danni materiali. Lo rende noto il governatore della regione Roman Starovoit.

8.00 – La Russia sta concentrando le sue forze militari vicino a Huliaipole, nella regione ucraina sudorientale di Zaporizhzhia. Lo rendono noto le autorità locali, citate dal Kyiv Independent.

7.20 – Un vasto incendio si è sviluppato nell’area di un deposito di carburante a Bryansk, il capoluogo di una regione russa che confina a Sud con l’Ucraina. Lo riferisce, si legge sui media russi, la direzione principale regionale del Ministero delle situazioni di emergenza. Non ci sono informazioni al momento sulle possibili cause del rogo, ma già rimbalzano le accuse tra Mosca e Kiev.

7.00 – Un colpo di artiglieria sparato dal territorio ucraino è caduto vicino a un villaggio nella regione russa di Belgorod. Lo affermato su Telegram il capo dell’amministrazione distrettuale Vladimir Pertsev, citato dalla Tass, specificando che si tratta del villaggio di Otradnoye, a 7 chilometri dal confine.

6.30 – Scambio di tweet tra il presidente americano Joe Biden e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Da Washington, il capo della Casa Bianca ha sottolineato che “due mesi dopo che Putin ha lanciato un attacco non provocato e non giustificato all’Ucraina, Kiev ancora resiste. Il presidente Zelensky e il suo governo democraticamente eletto resta al potere”

24 aprile. Rimpallo di accuse tra Mosca e Kiev su rischio di attacco chimico a Odessa

23.08 – La Russia ha deportato a forza finora quasi un milione di cittadini ucraini dai territori militarmente occupati in Ucraina: per l’esattezza 951.000, di cui 174.689 bambini. Lo scrive il sito del giornale ucraino Kyiv Independent, citando il ministero russo della Difesa.

22.12 – Il segretario di stato Usa Antony Blinken è arrivato a Kiev e sta avendo un incontro con Volodymyr Zelensky. Lo rende noto un consigliere del presidente ucraino.

21.05 – “Sono convinto che un giorno in Ucraina ci sarà una festa nazionale per la vittoria contro i nazisti, come e’ accaduto in Europa. Noi siamo dalla parte giusta della storia, come lo è stata la resistenza italiana”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Che tempo che fa su Rai 3.

20.00 – L’Ucraina ha proposto alla Russia colloqui nei pressi del sito dell’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo rende noto la presidenza ucraina.

19.00 – Qualificate fonti italiane di Intelligence hanno riferito all”ANSA’ che allo stato attuale “non risulta” che 11 ‘foreign fighters’ di nazionalità italiana sarebbero rimasti uccisi sul campo di battaglia in Ucraina in operazioni contro le forze russe. Le stesse fonti hanno precisato, tuttavia, che “sono in corso verifiche”.

18.30 – Secondo il ‘Financial Times’, che cita 3 fonti informate sui colloqui avuti dal presidente russo, Vladimir Putin avrebbe “perso interesse” nei negoziati e adesso punterebbe a conquistare più territorio ucraino possibile.

17.30 – L’ambasciata russa in Iran, su ‘Twitter’, ha dichiarato che “le informazioni apparse in alcuni media sulla fornitura di armi iraniane alla Russia sono false e non corrispondono alla realtà”.

17.20 – Un nuovo tentativo di aprire un corridoio umanitario per consentire la fuga dei civili da Mariupol è fallito. Lo ha annunciato la vice primo ministro ucraina Irina Vereshchuk.

17.00 – Il Viminale ha comunicato che, a oggi, in Italia, i profughi ucraini sono 100.306, di cui 51.880 donne, 12.426 uomini e 36.000 minori.

15.00 – Il presidente Zelensky, in un video realizzato in occasione della Pasqua ortodossa, ha affermato: “Lo scorso anno abbiamo celebrato la Pasqua a casa a causa della pandemia. Anche quest’anno non celebriamo la resurrezione del Cristo come eravamo abituati a fare. A causa di un altro virus. A causa della peste chiamata guerra. Ma entrambe le minacce sono unite da un’unica cosa: niente può sconfiggere l’Ucraina”.

13.30 – Amin Awad, coordinatore dell’Onu per la crisi in Ucraina, sollecita uno “stop immediato” ai combattimenti a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili intrappolati nella città sul Mar d’Azov. “Le vite di decine di migliaia di persone, fra cui donne, bambini e anziani, sono a rischio a Mariupol. Abbiamo bisogno di una pausa nei combattimenti in questo momento per salvare vite. Più aspettiamo, più vite sono a rischio. Devono poter lasciare la città ora, oggi. Domani potrebbe essere troppo tardi”, ha detto.

12.15 – Proseguono senza sosta i bombardamenti dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol. Lo ha detto su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, membro della squadra di negoziatori di Kiev al tavolo con Mosca.

11.32 – Secondo gli ultimi dati del Viminale, sono 100.306 i profughi ucraini finora accolti in Italia. Si tratta, nello specifico, di 51.880 donne, 12.426 uomini e 36.000 minori. Rispetto a ieri l’incremento è di 518 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

9.50 – Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, si recherà domani (lunedì 25 aprile) ad Ankara. Successivamente, secondo quanto reso noto dall’Onu, raggiungerà Mosca e Kiev

08.30 – È di almeno otto morti e due feriti il bilancio dei bombardamenti dell’artiglieria russa nella regione di Lugansk, nel Donbass, ancora controllata dall’Ucraina: lo ha detto il governatore dell’Oblast di Lugansk, Serhiy Haidai, alla Bbc.

07.00 – Nell’attacco al comando militare russo a Kherson di sabato sarebbero stati uccisi 50 alti ufficiali dell’esercito di Mosca, compresi due generali. Lo ha affermato Oleksiy Arestovych, ex agente dei Servizi segreti di Kiev e ora consigliere del presidente ucraino Zelensky.

06.35 – Alcuni osservatori militari dell’Osce sono stati “arrestati” nelle regioni di Donetsk e Lugansk, nell’Ucraina orientale. Lo denuncia la stessa Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza europea, che afferma di essere a lavoro su tutti i canali disponibili “per il rilascio dello staff”.

06.00 – Russia e Ucraina si rimpallano le accuse sul rischio di attacco con armi chimiche a Odessa. Mosca ha affermato che i servizi speciali di Kiev starebbero pianificando un’operazione provocatoria con l’uso di sostanze chimiche nel porto Yuzhny a Odessa, per attribuirne la colpa alle forze armate russe e accusarle di aver preso di mira i civili. Per Kiev dietro questa accusa si nasconderebbe invece l’intenzione di un attacco chimico proprio da parte di Mosca.

23 aprile. Zelensky: “Arrivate le armi che abbiamo chiesto”. Fossa comune a Mariupol

23.56 – Vladimir Putin ha preso parte alla veglia per la Pasqua ortodossa celebrata dal Patriarca della Chiesa ortodossa di Russia, Kirill. La cerimonia, che si è tenuta nella cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, è stata trasmessa sulla tv russa.

23.00 – La mossa della Turchia: stop ai voli militari e civili russi. La posizione di Ankara sul conflitto in Ucraina esclude tuttavia le sanzioni.

22.03 – Per recuperare il relitto della Moskva, l’ex ammiraglia della flotta russa affondata dagli ucraini, Putin ha inviato la nave più antica del mondo: come è fatto il catamarano Kommuna.

19.25 – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken sarà domani in visita a Kiev. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

18:30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito oggi che la “soluzione migliore” per arrivare ad un accordo diplomatico e fermare la guerra sarebbe un incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin. “Dobbiamo cercare di raggiungere questo obiettivo – ha affermato Zelensky in una conferenza stampa – ma dalla Russia non vediamo questo. Dicono una cosa e poi fanno l’opposto”.

17:45 – Mosca ha denunciato che le forze ucraine hanno nuovamente bombardato un checkpoint al valico di frontiera con la regione russa di Kursk. I raid avrebbero colpito un ufficio federale, che ha preso fuoco. L’accusa arriva dal governatore locale, citato dalla Tass.

17:00 – Altri due generali russi sono stati uccisi vicino a Kherson ed un terzo è in condizioni critiche. Lo ha comunicato il Ministero della Difesa ucraino, come riporta il Guardian.

16:30 – L’attacco missilistico russo di questo pomeriggio su Odessa ha provocato almeno cinque morti. Lo riferisce la presidenza ucraina, che rivendica anche la distruzione di due droni nemici, che sarebbero stati utilizzati per correggere la traiettoria dei razzi.

15:40 – Evitare assembramenti nelle chiese per Pasqua. L’invito arriva da Vladimir Timoshko, a capo della polizia nazionale nella regione di Kharkiv, che chiede ai residenti della regione di rimanere a casa il più possibile nella domenica di Pasqua, 24 aprile, e di astenersi dal visitare le chiese in questo giorno.

15:30 – Secondo fonti ucraine, Putin avrebbe promosso a colonnello il responsabile del massacro di Bucha.

14:33 – L’Europa “non durerebbe una settimana” senza le forniture di gas russo. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. “La Commissione europea ha consentito i pagamenti del gas in rubli e ritiene che il decreto del presidente russo sia ancora applicabile alle imprese europee”, ha detto Medvedev, “apprezziamo la coerenza e l’integrità dei nostri partner europei. Soprattutto alla luce dei nuovi dati del Fondo monetario internazionale secondo cui l’Europa durerebbe al massimo sei mesi senza il nostro gas”. “Beh, in realtà non durerebbe nemmeno una settimana”, ha chiosato.

14:00 – A poche ore dall’inizio dei festeggiamenti per la Pasqua ortodossa due missili hanno colpito Odessa. In città si sono sentite quattro esplosioni.

13:50 – Le forze armate russe hanno ricominciato gli attacchi aerei e terrestri contro l’acciaieria Azovstal, a Mariupol: lo ha riferito un consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.

13.47 – Più di 700 civili sono stati uccisi nella città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, ha denunciato Oleksandr Lomako, a capo del Consiglio cittadino, in una intervista alla Bbc.

13.45 – La Finlandia entrerà nella Nato. Il parlamento ha deciso di dare il via libera all’adesione. Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri Pekka Haavisto aveva sottolineato l’importanza di fare questo passo in contemporanea alla Svezia, in riferimento a possibili reazioni da parte della Russia, che ha minacciato da tempo i due Paesi.

12.35 – “In questo momento, nell’ambito della cooperazione internazionale, il governo ha deciso l’invio di esperti forensi per supportare la corte internazionale per verificare e dimostrare i crimini di guerra perpetrati in Ucraina. È un lavoro importante, l’Italia vuole accertare i crimini di guerra commessi dalle forze di occupazione russe”. Lo ha riferito il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, intervenendo al congresso di Art.1, a Roma.

12.10 – “Le lacrime di Maria sono un segno del pianto di Dio per le vittime della guerra che sta distruggendo non solo l’Ucraina, ma tutti i popoli coinvolti nella guerra: perché la guerra distrugge non solo il popolo sconfitto, distrugge anche il vincitore, e chi guarda con occhi superficiali. La guerra distrugge tutti. Al suo Cuore immacolato abbiamo affidato la nostra supplica, e siamo certi che la Madre l’ha accolta e intercede per la pace, lei che è la Regina della Pace”. Così Papa Francesco durante l’udienza nella Sala Nervi ai partecipanti al pellegrinaggio della Comunità pastorale “Madonna delle Lacrime” di Treviglio.

11.40 – Le forze russe hanno conquistato decine di piccoli centri del Donbass, dove continuano intensi i combattimenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Lo riferisce Kiev, contraddicendo quanto dichiarato dall’intelligence britannica, secondo cui nelle ultime 24 ore i russi non hanno compiuto passi avanti in Ucraina

11.05 – Il ministero della Difesa russo afferma che gli Stati Uniti stanno preparando provocazioni per accusare la Russia di usare armi di distruzione di massa in Ucraina.

10.55 – Il ministero della Difesa ucraino ha annunciato che le sue forze armate hanno finora ucciso 21.600 soldati russi, di cui 400 nelle ultime 24 ore.

9.00 – “Le forze russe non hanno ottenuto grandi progressi nelle ultime 24 ore poiché i contrattacchi ucraini continuano a ostacolare i loro sforzi”. È quanto emerge dall’ultimo report dell’intelligence della Difesa britannica, riportato da Bbc.

7.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato: “Siamo stati ascoltati finalmente” e l’Ucraina sta ricevendo “esattamente quello che abbiamo chiesto”. Il presidente ucraino lo ha detto in un videomessaggio diffuso nelle scorse ore ripreso da Interfax.

6.50 – Una fossa comune con mille civili alla periferia di Mariupol, nel villaggio di Vynohradne, denunciata dal servizio stampa del consiglio comunale di Mariupol su Telegram: “Le immagini satellitari scattate da Planet il 20 aprile mostrano una fossa comune lunga 45 metri e larga 25. Almeno mille residenti di Mariupol uccisi dai fascisti russi possono essere sepolti qui”.

22 aprile. Nessuna tregua per la Pasqua ortodossa

22:30 – Il ministero della Difesa russo ha ammesso ufficialmente la morte di un membro dell’equipaggio dell’incrociatore russo Moskva, affondato nel Mar Nero. Ha poi parlato di 27 dispersi. Gli altri 396 membri dell’equipaggio sono stati evacuati e portati in salvo, ha aggiunto il ministero, citato dalla Tass. Inizialmente, il ministero della Difesa russo aveva detto che l’intero equipaggio della Moskva, che secondo i media era di circa 500 persone, era stato portato in salvo. La Russia non ha riconosciuto che la nave è stata attaccata. Ha continuato a sostenere che a bordo è scoppiato un incendio dopo l’esplosione di munizioni.

21:30 – La Commissione europea, con delle Faq pubblicate ad hoc per le aziende europee, indica che i pagamenti del gas russo possono continuare a essere effettuati in euro o in dollari nonostante il decreto varato dal Cremlino lo scorso 31 marzo, secondo il quale i contratti in essere sono rispettati solo dopo la conversione in rubli delle somme dovute. “Le società dell’Ue possono chiedere” alla Russia “di adempiere ai propri obblighi contrattuali come previsto prima dell’adozione del decreto, ovvero depositando l’importo dovuto in euro o dollari”.

20:55 – “Ovviamente ci sono state difficoltà per l’economia del nostro Paese, come per i Paesi che hanno prodotto le sanzioni. Abbiamo detto che sono un’arma a doppio taglio. Ma sono sicuro che noi resteremo in piedi”. Così l’ambasciatore russo in Italia Serghei Razov a Stasera Italia su Rete 4. Mentre sull’invio di armi pesanti da parte dell’Italia in Ucraina ha dichiarato che “peggiorerà i rapporti tra i nostri due Paesi. Ma non tutti sono favorevoli in Italia”.

20:30 – Un’altra fossa comune sarebbe emersa da Mariupol, secondo un consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko. “Abbiamo ricevuto notizia di una fossa comune di residenti di Mariupol, scavata nel tentativo di nascondere le conseguenze dei crimini di guerra. Si trova nel distretto di Livoberezhnyi nei pressi del cimitero del borgo di Vynohradne. Ciò conferma ulteriormente che gli occupanti stanno operando seppellimento e cremazione di massa dei residenti di Mariupol morti in tutti i distretti della città” ha affermato su Telegram Andriushchenko secondo quanto riferisce Ukrinform.

19.30 – Il presidente russo Vladimir Putin riceverà martedì a Mosca il segretario generale dell’Onu, Antonio Guteress: lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

18.10 – Mario Draghi sta valutando una visita a Kiev, per un incontro faccia a faccia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

17.50 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina non ha ricevuto alcuna bozza di documento dalla Russia nell’ambito dei colloqui sulla fine della guerra. La notizia è riportata dall’Ukrainska Pravda, che cita quanto riferito da Zelensky al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

16.30 – Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione ha dichiarato a ‘SkyTg24’ che “i ragazzi e ragazze ucraine nelle nostre scuole a ieri pomeriggio (giovedì, ndr) sono 16.045”.

15.50 – I colloqui russo-ucraini sono “in stallo”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall’agenzia ‘Tass’.

13.30 – La Russia è pronta a dichiarare una tregua per consentire a civili e militari ucraini di lasciare l’acciaieria Azovstal a Mariupol se le truppe decideranno di arrendersi. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca.

12.15 – Il presidente Putin terrà oggi un incontro con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza russo, come confermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Previsto anche un colloquio telefonico con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

11.30 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere in un’intervista alla radio France Inter che, se verrà rieletto dopo il voto di questa domenica, non esclude la possibilità di parlare ancora con il suo omologo russo Vladimir Putin. Cosa succede se vince Macron, cosa cambia se vince Le Pen

10.10 – A Mariupol ci sono ancora circa 100mila persone da evacuare. È l’appello lanciato alla tv ucraina dal sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko.

09.00 – Mistero su due oligarchi russi che sono stati trovati morti assieme alla loro famiglia nel giro di due giorni, uno in Spagna e l’altro a Mosca. In entrambi in casi sembra si tratti di omicidio-suicidio.

08.20 – Oggi in Ucraina “non ci saranno corridoi umanitari”, ha scritto la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram.

08.10 – Il sito di news russo Readovka, vicino al Cremlino, avrebbe messo in rete, e subito dopo cancellato, l’annuncio con il quale il ministero della Difesa di Mosca ammette la morte di circa 20mila soldati in Ucraina. Lo riporta il sito di opposizione bielorusso Nexta, che ha pubblicato uno screenshot del tweet rimosso.

07.10 – La Banca Mondiale fornirà all’Ucraina quasi 96 milioni di dollari come contributo per la ripresa economica. Lo ha annunciato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal sul suo account Telegram.

06.55 – “La battaglia di Kiev è stata una vittoria storica per gli ucraini. È stata una vittoria per la libertà ottenuta dal popolo ucraino con un’assistenza senza precedenti da parte degli Stati Uniti e dei nostri alleati”. Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden.

06.50 – Il premier britannico Boris Johnson, riporta il Guardian, ha rivelato che dei soldati ucraini si stanno addestrando nel Regno Unito per usare i 120 veicoli corazzati inglesi che verranno forniti a Kiev.

21 aprile. Kadyrov: oggi l’acciaieria cadrà nelle mani dei russi. L’Estonia parla ufficialmente di genocidio

23.15 – “Sfortunatamente la Russia ha respinto la proposta di stabilire una tregua pasquale“, lo ha detto in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Questo – ha aggiunto – dimostra molto bene come le autorità di questo Stato considerano effettivamente la fede cristiana, e una delle feste più gioiose e importanti”.

22.30 – “Fino a 9.000 residenti di Mariupol potrebbero essere sepolti in una fossa comune a Manhush, una cittadina a 20 chilometri a ovest della città portuale ucraina assediata dalle forze di occupazione russe”. Lo sostiene l’amministrazione locale di Mariupol secondo la quale le immagini satellitari della fossa comune pubblicate da Maxar, suggeriscono che lì potrebbero essere sepolte dalle 3.000 alle 9.000 persone.

22.00 – La ricostruzione dell’Ucraina costerà almeno 600 miliardi di dollari. Lo afferma il premier ucraino Denys Shmyhal nel corso di un incontro a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale.

21.21 – L’Ucraina ha bisogno di 7 miliardi di dollari al mese per affrontare le “devastanti perdite economiche” inflitte dalla Russia. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un collegamento video ai leader del Fmi e della Banca mondiale.

21.10 – Un raid missilistico russo ha colpito e “completamente distrutto” la rete ferroviaria nella regione di Dnipro. Lo ha riferito il governatore Valentyn Reznichenko, citato dal Kiev Independent, secondo cui non è chiaro se e quando potrà riprendere la circolazione.

21.03 – “Noi capiamo che le forze ucraine continuano a tenere la loro posizione a Mariupol e c’è ogni ragione di credere che lo show del presidente Putin e del suo ministro della difesa per i media che abbiamo visto nelle ultime ore sia ancora disinformazione del loro trito e ritrito copione”: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Ned Price.

19.43 – La situazione nell’acciaieria Azovstal a Mariupol è “vicina a una catastrofe”. Lo ha detto alla Cnn Yuriy Ryzhenkov, il ceo della compagnia che possiede l’impianto.

18.15 – Bombardato il territorio intorno all’acciaieria di Azovstal, nonostante le dichiarazioni di Putin su un presunto rifiuto di assaltare l’impianto. “Sono certo che gli occupanti non si fermeranno fino alla completa distruzione di chi è dentro Azovstal. Solo un intervento esterno e garanzie di sicurezza da parte dei nostri partner stranieri possono salvare la situazione”. Lo scrive su telegram il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko.

17.10 – “Sono grato al presidente degli Stati Uniti e al popolo americano per la leadership nel sostenere il popolo ucraino nella lotta contro l’aggressione russa. Questo aiuto oggi è necessario più che mai! Salva la vita dei nostri difensori della democrazia e della libertà e ci avvicina al ritorno della pace”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l’annuncio di nuovi aiuti militari a Kiev da parte di Joe Biden.

16.45 – Un consigliere del sindaco di Mariupol, Andryushchenko, ha affermato che l’area dell’Azovstal sarebbe stata “bombardata in questo momento, nonostante il fatto che Putin abbia detto che avrebbe annullato l’assalto all’impianto”. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian, citando le parole del consigliere.

16.00 – Anche gli Stati Uniti chiudono i propri porti alle navi russe. Lo ha annunciato oggi Joe Biden. “Nessun nave battente bandiera russa, che sia di proprietà o gestita da interessi russi, sarà fatta entrate in porti degli Stati Uniti”, ha affermato il presidente americano

15.40 – Joe Biden ha annunciato altri 800 milioni di aiuti militari per l’Ucraina, affermando che si è in una “fase cruciale” in cui bisogna “muoversi più velocemente possibile” per far arrivare agli ucraini le armi di cui hanno bisogno per difendersi nella nuova offensiva russa nel Donbass.

13.40 – Mosca ha chiuso tutti gli uffici consolari di Estonia, Lettonia e Lituania, dichiarando i loro dipendenti personae non gratae.

13.30 – L’Estonia è il primo Paese ad aver riconosciuto ufficialmente le azioni della Russia in Ucraina come genocidio, attraverso una mozione del parlamento.

12.50 – La Commissione Ue ha iniziato le operazioni di valutazione del questionario compilato dall’Ucraina per il riconoscimento di Paese candidato all’adesione all’Unione Europea.

12.00 – Proseguono i bombardamenti a Kharkiv, dove si trovano ancora molti civili, circa 1 milione di persone.

10.02 – Pedro Sanchez e Mette Frederiksen, primi ministri di Spagna e Danimarca, sono arrivati a Kiev per colloqui con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il governo spagnolo.

09.15 – Secondo Alexei Arestovich, consigliere del presidente ucraino Zelensky, i militari russi presenti in Ucraina al momento sono circa 90mila, mentre altri 22mila si trovano lungo il confine.

08.34 – Quattro pullman carichi di civili hanno lasciato la città assediata di Mariupol, lo ha reso noto il governo di Kiev.

07.59 – “Questo è il momento storico in cui possiamo imprimere la massima velocità per accelerare il nostro ingresso nell’Unione Europea”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky, che ha sottolineato come le istituzioni e lo stato abbiano dimostrato di saper resistere anche alla guerra. ”Stiamo già facendo per proteggere la libertà nel continente europeo più di quanto non abbiano mai fatto altre nazioni”, ha aggiunto.

07.05 – “L’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di paesi Nato”. Lo ha detto l’alto funzionario del ministero degli Esteri russo Alexey Polishchuk all’agenzia di stampa Tass.

06.31 – Serve un nuovo approccio per la promozione della sicurezza nel mondo che “rispetti la sovranità di tutti gli Stati e il percorso di sviluppo che ognuno sceglie”. Sono le parole pronunciate dal presidente cinese Xi Jinping durante il Forum Boao, noto come “il Davos asiatico” in corso di svolgimento sull’isola di Hainan. “Rispettiamo la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi. Aderiamo alla non interferenza negli affari interni degli altri e rispettiamo ugualmente il percorso di sviluppo che ciascuno sceglie”, ha detto Xi.

05.43 – “Prima o dopo l’ora di pranzo (di oggi) l’Azovstal sarà sotto il pieno controllo delle forze della Federazione Russa”. Lo ha scritto su Twitter il leader ceceno Ramzan Kadyrov. La conquista dell’acciaieria segnerebbe la conquista definitiva di Mariupol da parte delle forze russe.

04.15 – Il presidente degli Usa Joe Biden annuncerà oggi nuovi stanziamenti di aiuti militari per l’Ucraina. Secondo le indiscrezioni, si tratterebbe di un pacchetto di 800 milioni di dollari, che porterebbe l’aiuto complessivo a circa 3,4 miliardi di dollari solo per l’assistenza militare all’Ucraina.

03.05 – Justin Trudeau, primo ministro del Canada, ha confermato che il Paese nordamericano invierà artiglieria pesante all’Ucraina, in accoglimento della richiesta fatta da Zelensky. Chrystia Freeland, vice primo ministro canadese e ministro delle Finanze, ha twittato mercoledì che Ottawa e Washington stanno lavorando “per garantire che il regime di Putin paghi l’intero costo della sua brutale guerra”.

02.30 – Serhiy Gaidai, governatore della regione di Luhansk, nell’Ucraina orientale, ha detto che le forze russe controllano l’80% del territorio.

01.31 – “I nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze e di cosa abbiamo esattamente bisogno: non tra settimane o tra un mese, ma immediatamente, in questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi”. Sono le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’ultimo videomessaggio.

20 aprile. Ucraina: “Mariupol non si arrende”. Cina all’Occidente: “Fornire armi a Kiev non aiuta a portare pace”

22.50 – L’Unione europea fornirà altri 1,5 miliardi di aiuti militari all’Ucraina. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Michel da Kiev.

22.20 – L’Ucraina ha offerto alla Russia un nuovo round di negoziati a Mariupol. Lo ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky e parte del team dei negoziatori di Kiev.

21.35 – Si è parlato del conflitto in Ucraina nel corso del dibattito tv per le presidenziali francesi: Emmanuel Macron ha affermato che il ruolo della Francia è di sostenere Kiev, mentre Marine Le Pen si è detta contraria alle sanzioni su gas e petrolio russo.

20.25 – Gli Stati Uniti hanno messo a punto un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina: misure che vanno a colpire diverse società, tra cui la banca commerciale Transkapitalbank, e individui. Lo riferisce la Cnn.

19.35 – È iniziato l’addestramento delle forze di Kiev per usare gli obici Howitzer inviati nell’ultimo pacchetti di armi varato da Joe Biden. Lo hanno detto funzionari della Difesa alla Cnn, senza precisare in quale Paese si stia svolgendo. I soldati di Kiev che stanno ricevendo il training “sono poco più di 50”.

17.30 – Il presidente Zelensky, in occasione di un punto stampa col presidente del Consiglio europeo Michel, in visita a Kiev, ha detto: “Vogliamo che venga approvato il prossimo potente sesto pacchetto di sanzioni. Chiediamo l’intero embargo energetico, inclusi il petrolio e il gas. Senza di essi questo pacchetto sarà vuoto e non abbastanza potente”.

17.00 – Il ministero della Difesa russo ha annunciato il lancio del missile balistico intercontinentale Sarmat al cosmodromo di Plesetsk.

16.30 – Il comitato organizzatore di Wimbledon ha ufficializzato l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi dalla prossima edizione dei tornei.

16.00 – Un militare ucraino ha rivelato all’agenzia ‘Adnkronos’ che ci sono “informazioni che danno per certo che i russi stiano preparando un attacco nucleare e con armi chimiche ‘preventivo’ sull’Ucraina”.

14.30 – L’ultimatum fissato alle ore 14 di Mosca (le 13 in Italia), concesso dalla Russia alle forze ucraine a Mariupol per deporre le armi, è scaduto, senza che ci sia stato alcun segno di resa da parte dei militari ucraini. Lo si legge sulla ‘Bbc’. Secondo il network britannico, la città portuale, sebbene sia circondata dalle forze russe, non è ancora caduta.

13.57 – Secondo una stima dell’Onu, dall’inizio della guerra a oggi sono 5 milioni gli ucraini che hanno lasciato il paese a causa della guerra.

13.22 – “I militari russi vogliono fare di Mykolaiv una seconda Mariupol. Non abbiamo acqua a causa dei bombardamenti di strutture vitali per la popolazione e ora stanno provando a farlo con l’elettricità”. Lo riporta l’ANSA citando le parole di un adetto stampa dell’amministrazione della città sotto attacco.

12.18 – Chi è Evgenij Prigozhin, il cosiddetto “cuoco di Putin“. È a capo del gruppo Wagner.

11.32 – “Mi scrivono da Mariupol: ‘Italiani pazzi a darci armi'”. Così le madri ucraine a Orsini. Ne ha parlato l’esperto a #Cartabianca nel corso della puntata in onda il 19 aprile su Rai Tre.

9.53 – “Siamo riusciti a ottenere un accordo preliminare su un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani”. Lo ha detto Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell’Ucraina. Il riferimento è a un accordo per un corridoio umanitario per evacuare i civili da Mariupol.

8.10 – Resta stabile il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, mentre aumentano quelli feriti. È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Ufficio del Procuratore generale di Kiev. “La mattina del 20 aprile, il numero ufficiale dei bambini morti non è cambiato: 205. Il numero dei feriti è cresciuto a 373” (erano 367 ieri), riferisce l’Ufficio del Procuratore su Telegram.

7.50  – La presenza militare russa al confine orientale dell’Ucraina continua ad aumentare, mentre i combattimenti nel Donbass si stanno intensificando: lo riporta l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra.

6.10 – La Russia ha emesso un nuovo ultimatum per la resa degli ucraini che si trovano ancora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo che il precedente ultimatum è stato ignorato. “Le forze armate russe, sulla base di principi puramente umanitari, propone di nuovo ai combattenti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari di cessare le loro operazioni militari dalle 14 ora di Mosca (le 13 ora italiana ndr.) del 20 aprile e di deporre le armi”, fa sapere il ministero della Difesa russo.

5.10 – La Cina ha bocciato il blocco di beni di altri Stati perché “minano la stabilità internazionale” e “l’economia mondiale”. Inoltre le forniture di armi “non porteranno pace”. La posizione di netta contrarierà di Pechino alle iniziative dell’Occidente è stata espressa dall’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun. “Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi — ha detto il diplomatico cinese nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza — violano la sovranità. Va eliminato l’impatto negativo delle sanzioni”. Secondo la Cina la comunità internazionale dovrebbe fare di tutto per mantenere inalterate le forniture di cibo e energia, in modo di calmierare i prezzi al consumo, per “evitare” un effetto domino su tutte le economie mondiali. Il rappresentante di Pechino ha lanciato un appello ad astenersi dall’invio di armi in Ucraina: “Continuare a farlo — ha aggiunto — non porterà pace, ma renderà ancora più grave la catastrofe umanitaria”.

3.50 – Le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo “gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno”. Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: “Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo”.

3.30 – “Non deporremo le armi”. Il comandante delle ultime forze ucraine a Mariupol, in un’intervista al Washington Post, ha annunciato che i suoi soldati non si arrenderanno, “nemmeno quando le forze russe si avvicineranno con una raffica di fuoco costante”. La 36a brigata marina, l’ultima roccaforte dell’Ucraina a Mariupol, ha finora resistito nonostante fosse ampiamente in inferiorità numerica: il maggiore Serhiy Volyna ha detto al Post che lui e i suoi soldati continueranno “a condurre operazioni di combattimento e a completare i nostri compiti militari fintanto che li riceviamo … Non deporremo le nostre armi”. I soldati russi usano costantemente “aviazione, artiglieria e artiglieria navale di vari sistemi” e cercano di “condurre azioni d’assalto con la copertura di carri armati e veicoli da combattimento di fanteria”, ha detto Volyna, secondo cui nell’acciaieria di Mariupol, dove stanno cercando rifugio soldati e centinaia di civili, almeno 500 persone sono ferite. “È nel seminterrato dove le persone marciscono. Non ci sono farmaci”, ha detto. “Speriamo vivamente che il presidente Biden ci ascolti e ci aiuti a risolvere la nostra situazione”, ha aggiunto Volyna. “Combattiamo fino all’ultimo, ma abbiamo pochissimo tempo a disposizione”.

3.20 – “Il Canada invierà artiglieria pesante in Ucraina”, ha detto in una conferenza stampa il primo ministro canadese Justin Trudeau citato dall’agenzia Ukrinform. “Siamo stati in stretto contatto con il presidente Zelensky sin dall’inizio e siamo molto sensibili a ciò di cui hanno specificatamente bisogno”, ha affermato Trudeau. Gli ucraini “stanno combattendo per i valori che sono alla base di cosi’ tante nostre società libere e democratiche. Ecco perché il mondo deve continuare a farsi avanti, perché il Canada continua a stare con l’Ucraina”, ha sottolineato il primo ministro. Il bilancio statale del Canada di quest’anno — ricorda Ukrinform — prevede oltre 400 milioni di dollari in assistenza alla difesa all’Ucraina.

2.45 – Le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea)e la centrale nucleare di Chernobyl sono state ripristinate, a oltre un mese dalla presa della centrale da parte delle forze russe.

2.34 – Tra gli ultimi armamenti che il Regno Unito intende inviare all’Ucraina figurano anche missili antinave, lanciamissili corazzati e i razzi britannici Brimstone da montare su veicoli.

1.38 – Nove “bersagli aerei” russi sono stati abbattuti dall’aviazione ucraina, secondo quanto riporta l’aeronautica militare citata dal Kiev Independent. Le unità di difesa aerea hanno abbattuto un aereo, un elicottero, un missile e cinque mezzi a pilotaggio remoto.

00.40 – La situazione a Mariupol rimane “brutale”. Così Zelensky aggiungendo che le forze russe stanno bloccando i corridoi e le evacuazioni dalla città. Nel suo ultimo videomessaggio, il leader dell’Ucraina ha annunciato anche di aver firmato un decreto per onorare le forze armate ucraine che difendono Mariupol. Nelle ultime ore l’intensita’ del fuoco russo sulle regioni di Kharkiv e del Donbass è “aumentata in modo significativo”, secondo Zelensky.

19 aprile. Offensiva russa nel Donbass, ultimatum a Mariupol

11.50  – Twitter ha sospeso l’account ufficiale delle Forze Armate Ucraine. Al momento il profilo è infatti non accessibile, senza foto e con solo una pagina bianca con la scritta ‘Account sospeso. Sospendiamo gli account che vìolano le Regole di Twitter’

10.30 – Il presidente americano Joe Biden annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina nei prossimi giorni, di importo uguale a quello appena varato: 800 milioni di dollari. Lo riferisce una fonte informata al New York Times senza specificare quali mezzi faranno parte del nuovo invio. Qualche ora fa il presidente americano aveva parlato dell’invio di altra artiglieria alle forze di Kiev.

19.30 – Il vice comandante del battaglione Azov Svyatoslav Palamar ha fatto sapere che l’acciaieria Azovstal a Mariupol “è stata praticamente quasi distrutta”.

18.30 – “Continuo sostegno all’Ucraina” e “sforzi per far pagare alla Russia le sue azioni”: sono questi, secondo quanto riferito dal ‘Corriere della Sera’, gli argomenti trattati nel corso di una videochiamata tra Biden e gli Alleati europei.

18.00 – Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmitry Medvedev, la Russia deve essere pronta a possibili azioni aggressive da parte della Nato. Lo ha detto nel corso di una riunione del Presidium del Consiglio per la scienza e l’istruzione, stando a quanto riportato dall’agenzia ‘Tass’.

16.30 – Il parlamentare ucraino Sergiy Taruta ha denunciato su ‘Twitter’ che i russi hanno lanciato una potente bomba su un ospedale vicino all’Azovstal (nei pressi di Mariupol, ndr). “Secondo le mie informazioni”, ha scritto Taruta, “ci sono circa 300 persone sotto le macerie, compresi bambini”. Il parlamentare ucraino ha spiegato che nell’ospedale erano rifugiati diversi civili “perché non ci sono altri posti dove nascondersi in una città distrutta”.

14.25 – Il servizio di sicurezza ucraino ha diffuso l’intercettazione di una telefonata in cui un militare russo parla di un ordine della leadership di radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol. Lo riferisce l’agenzia ucraina Ukrinform.

14.00 – L’intelligence britannica ha informato il governo Johnson dell’inizio di una nuova fase in Ucraina segnata da una guerra “di logoramento che potrebbe durare diversi mesi“. Lo ha detto un portavoce di Downing Street, correggendo il tiro rispetto a previsioni precedenti secondo cui Mosca, in caso di mancato sfondamento iniziale, avrebbe corso il rischio di ritrovarsi rapidamente senza risorse sufficienti a proseguire il conflitto.

13.28 – Più di 420 cadaveri di civili sono stati trovati a Bucha, nella regione di Kiev. Lo riferisce il capo della polizia della regione Andriy Nebytov su Facebook citato da Ukrinform: “A partire da sabato sera, più di 420 corpi sono stati trovati solo a Bucha. La gente torna a casa e trova tombe temporanee nei cortili, negli scantinati, nei pozzi”.

13.00 – La Russia accusa l’Occidente di “fare di tutto per far durare” le ostilità in Ucraina.È l’accusa lanciata dal ministro della Difesa di Mosca Sergey Shoigu.

12.10 – Il leader ceceno Ramzan Akhmatovic Kadyrov ha detto che le forze russe conquisteranno “oggi” l’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliate le forze ucraine del Battaglione Azov. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti. Secondo alcune informazioni di stampa, all’interno dell’acciaieria ci sarebbero anche alcuni civili.

11.20 – “La Russia ha iniziato la seconda fase dell’operazione speciale in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov citato da Interfax.

10.38 – Le forze russe hanno sganciato bombe anti-bunker sull’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove si trovano centinaia di civili oltre a membri del reggimento nazionalista Azov: lo ha detto il comandante del reggimento, il tenente colonnello Denys Prokopenko. Lo riporta Sky News.

09.33 – Il Regno Unito consegnerà presto all’Ucraina i sofisticati lanciamissili Stormer, veicoli equipaggiati con i potenti missili Starstreak che Kiev prevede di usare per abbattere i jet e gli elicotteri russi: lo riporta il Sun.

08.32 – Nella notte l’esercito russo ha bombardato massicciamente il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk, nell’est dell’Ucraina. Lo ha detto il capo dell’amministrazione militare Oleksandr Vilkul citato da Unian.

07.00 – È iniziata ieri l’offensiva russa nel Donbass. Il governatore ucraino della regione di Lugansk, Sergei Gaïdaï, ha scritto su Facebook: “È un inferno. L’offensiva è iniziata, quella di cui si parla da settimane”. Si apre così una nuova fase della guerra. Cosa aspettarci nelle prossime settimane

18 aprile. Bombardamenti russi su Leopoli e Dnipro

18.50 – Alexander Chirva, comandante della nave russa “Caesar Kunikov”, è morto oggi. L’annuncio è arrivato dal governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev. Il comandante è deceduto probabilmente a causa delle ferite riportate nell’attacco ucraino del 24 marzo, in cui era stata distrutta un’altra nave da sbarco, la Saratov.

17.40 – Vladimir Putin ha insignito di una onorificenza la brigata dell’esercito russo che è stata accusata dei massacri commessi nella città di Bucha, a pochi chilometri da Kiev.

15.30 – Una scheggia di un missile ha colpito l’area di un orfanotrofio di Leopoli. “I bambini sono tutti salvi. I danni all’orfanotrofio sono minimi, solo poche finestre dell’edificio”, ha riferito all’agenzia Ukrinform il capo dei servizi per i minori della città, Volodymyr Lys

13.40 – Vladimir Putin ha parlato all’agenzia Tass della situazione economica in Russia: “L’economia si sta stabilizzando e il rublo sta tornando ai livelli dei mesi scorsi”. Putin ha aggiunto che le sanzioni hanno danneggiato l’economia occidentale.

12.30 – Due cittadini britannici che combattevano con le truppe ucraine e fatti prigionieri dai russi sono apparsi alla televisione di Mosca e hanno lanciato un appello al premier Boris Johnson chiedendo di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l’oligarca e deputato dell’opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall’intelligence di Kiev.

11.30 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha risposto a Zelensky, che aveva detto di essere pronto a combattere per 10 anni: “Finiremo uno di questi giorni“.

10.30 – Il figlio sedicenne del sindaco di Zaporizhzhia, Oleh Buriak, è stato rapito dai soldati russi al checkpoint di Vasylivka mentre tentava di evacuare da Melitopol. Lo ha reso noto lo stesso Oleh Buriak, che ha spiegato di non sapere dove si trovi il figlio.

9.30 – La ferrovia di Dnipro sarebbe stata distrutta nel corso degli attacchi di stamattina nel distretto di Pavlograd.

9.00 – Oltre ad aver colpito Leopoli, i russi hanno condotto nella mattinata di lunedì alcuni attacchi missilistici anche contro la regione di Dnipro, nell’Ucraina centrale. Lo ha confermato il governatore Valentyn Reznichenko.

17 aprile. Nessuna tregua pasquale in Ucraina, stop ai corridoi umanitari. Mariupol resiste

20.00 – Il Parlamento di Kiev ha completato il questionario per l’ingesso dell’Ucraina nell’Unione Europea.

17.00 – La città di Mariupol “non è ancora caduta” e i soldati “combatteranno fino alla fine”. Lo ha dichiarato il premier ucraino Denys Smihal all’Abc, spiegando che “nessuna grande città a parte Kherson è sotto il controllo della Russia”.

15.10 – Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Cnn, dichiara ancora una volta che non cederà il Donbass alla Russia.

15.05 – I russi hanno bombardato il centro di Kharkiv. Ci sono almeno 5 morti e 13 feriti tra i civili.

15.00 – Sale ad almeno 1.000 il bilancio dei corpi dei civili giustiziati trovati nella regione di Kiev dopo la ritirata delle truppe russe.

14.50 – Le forze russe starebbero in queste ore programmando uno sbarco a Mariupol. La città è ormai quasi totalmente distrutta.

12.33 – “Si scelga la pace. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre”. Così Papa Francesco durante la benedizione Urbi et Orbi in occasione della Pasqua.

11.35 – “Ho visto le fosse comuni, circa ottanta morti di Bucha in una sola grande fossa davanti a noi”. Così al Corriere della Sera il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa.

11.12 – L’Ue ha annunciato lo stanziamento di altri 50 milioni di euro in fondi umanitari per le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Di questi 5 milioni andranno alla Moldavia, che ospita oltre 400mila rifugiati ucraini.

10.45 – Nessuna tregua pasquale e stop ai corridoi umanitari. Le autorità ucraine hanno annunciato la sospensione dei corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina orientale a causa della mancanza di un accordo con i russi sul cessate il fuoco.

10.20 – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato alla tedesca Bild am Sonntag che il nuovo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia, il sesto, prenderà di mira il petrolio e le banche.

09.30 – Secondo il cancelliere austriaco Karl Nehammer, intervistato dalla Nbc, Putin è “perso nei suoi pensieri di guerra” ed è “convinto che la Russia stia vincendo”.

08.45 – Secondo lo Stato maggiore ucraino la Russia starebbe preparando una operazione di sbarco in Ucraina.

08.20 – Caduto un altro generale russo. Si tratta di Vladimir Frolov, vicecomandante dell’ottava armata del distretto meridionale impegnata nell’assedio di Mariupol. La notizia, riportata dall’agenzia russa Ria Novosti, arriva dal governatore della regione di San Pietroburgo, Aleksander Beglov, secondo cui il generale è stato sepolto a San Pietroburgo dopo essere morto in battaglia.

06.30 – Scaduto l’ultimatum delle forze russe ai pochi difensori rimasti di Mariupol.

05.50 – Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato in quasi tutte le regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

01.30 – Un funzionario della Casa Bianca ha riferito alla Cnn che le prime armi del pacchetto di aiuti americani da 800 milioni di dollari sono arrivati a Kiev.

00.05 – I russi, secondo quanto riporta l’agenzia Tass, hanno offerto ai difensori ucraini di Mariupol, asserragliati nell’acciaieria Azovstal, di deporre le armi e avere salva la vita. L’ultimatum scade alle 6 del mattino di Mosca (le cinque in Italia).

16 aprile. Oltre 2.500 soldati ucraini uccisi, 10 mila feriti: il bilancio di Volodymyr Zelensky

23.00 – “Non dovremmo aspettare il momento in cui la Russia deciderà di usare armi nucleari. Dobbiamo prepararci per questo. Possono usare qualsiasi arma, ne sono convinto”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando con i giornalisti a Kiev, secondo quanto riporta ‘The Guardian’.

22.25 – Tracce di presunte armi chimichesarin e altre sostanze, sono stati trovati nel villaggio di Bilka, nella regione di Sumy, dopo la sua liberazione dagli occupanti russi, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Trostyanets Yuriy Bova alla radio ucraina.

21.05 – La città di Kharkiv in serata è stata nuovamente colpita da razzi, dopo l’attacco missilistico di questa mattina, in cui sono morti due civili e ne sono stati feriti 18. A darne notizia in un collegamento con il canale ucraino Ictv è stato il sindaco di Kharkiv Igor Terekhov, che fa sapere anche che una persona è morta nel nuovo attacco.

20.05 – Le forze armate russe hanno abbattuto un aereo militare ucraino carico di armi fornite dai Paesi occidentali. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, secondo Ria Novosti. “I sistemi di difesa aerea russi nella regione di Odessa hanno abbattuto un aereo da trasporto militare ucraino in volo, che trasportava un grande lotto di armi fornite all’Ucraina dai Paesi occidentali”, ha affermato.

20.00 – Il ministero della Difesa russo afferma di avere “ripulito completamente l’area della città di Mariupol da tutti i miliziani del battaglione Azov, dei mercenari stranieri e delle truppe ucraine”.

19.45 – Il `Centro di controllo´ di Kiev, il bunker da cui lavora il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, potrebbe essere l’obiettivo delle forze russe per vendicarsi dell’attacco e perdita dell’incrociatore Moskva. Lo riporta Unian. Si tratterebbe di un “attacco inquietante”, afferma l’esperto militare Oleg Zhdanov, spiegando che “il centro decisionale è ben protetto. È stato costruito con successo in epoca sovietica in previsione di un attacco atomico”.

19.40 – Serve “una soluzione a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina”. Così Boris Johnson in un colloquio telefonico con Zelensky. I due hanno “discusso della necessità di una soluzione di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina e il primo ministro ha affermato che continuerà a lavorare a stretto contatto con alleati e partner per garantire che l’Ucraina possa difendere la sua sovranità nelle settimane e nei mesi a venire”.

19.15 – I rifugiati ucraini devono rientrare nel Paese per far ripartire l’economia. Perché “un mese i nostri partner ci possono aiutare, due mesi anche, ma non potrà essere per sempre”. Lo ha detto Zelensky.

18.30 – Zelensky, parlando ai media ucraini, come riportato da ‘Ukrainska Pravda’, ha dichiarato: “A oggi non abbiamo firmatari, ma c’è la dimostrazione da Regno Unito, Stati Uniti, Italia, Turchia” della disponibilità a fare da garanti sulla sicurezza.

17.30 – Il presidente Volodymyr Zelensky, citato dal ‘Kyiv Independent’, ha affermato che la distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol “metterà fine ai negoziati con la Russia”.

17.00 – Il ministero degli Interni ucraino ha diffuso alcune immagini di ordigni che sarebbero stati nascosti dai soldati russi in ritirata dalle regioni di Kiev e Chernihiv. Gli ordigni sono stati posizionati in vari posti, dai sacchetti della spesa ai cestelli della lavatrice, ed erano pronti a esplodere a distanza di tempo uccidendo i civili che piano piano stanno facendo ritorno alle loro abitazioni.

16.00 – Secondo la tv russa, la Terza Guerra Mondiale sarebbe già iniziata. Olga Skabeyeva, conduttrice di ‘Rossiya 1’: “Quella in cui siamo sfociati può essere tranquillamente chiamata Terza Guerra Mondiale. Questo è assolutamente certo”.

15.00 – Da domenica 17 aprile, i porti italiani saranno off limits per le navi russe e il divieto sarà in vigore anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La misura è stata annunciata in una circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto.

13.00 – Ancora minacce nei confronti del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ma questa volta gli autori sono stati individuati. “Muori male, e magari per mano del popolo”, “Te la faremo pagare” il tenore dei messaggi pubblicati sui social, in particolare in seguito alle dichiarazioni del responsabile della Farnesina sulla guerra in Ucraina.

11.40 – Divieto di ingresso in Russia al premier britannico, Boris Johnson, e ad altri ministri del suo governo. Lo ha annunciato Mosca, spiegando tramite una nota del ministero degli Esteri russo, che si tratta di un atto “in risposta alla sfrenata campagna informativa e politica di Londra volta a isolare la Russia a livello internazionale e a creare condizioni per strangolare la nostra economia”.

11.05 – Secondo l’agenzia Unian, per vendicare l’affondamento l’affondamento dell’incrociatore Moskva l’esercito russo starebbe puntando alla distruzione del bunker sotto l’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky. Per questo si prevede un aumento dei bombardamenti sul centro di Kiev

09.55 – Sono nove i corridoi umanitari concordati per oggi in Ucraina. L’annuncio arriva dalla vicepremier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Guardian. Tra le città coinvolte anche Mariupol, che si potrà lasciare con auto private, oltre ad altre cinque città nell’est del Paese.

08.40 – Libero accesso alle famiglie bloccate nelle aree assediate. È quanto richiesto dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) che spiega come la mancanza di accesso rappresenti il più grande ostacolo alle sue operazioni nel Paese. Il Pam ha finora assistito 1,4 milioni di persone in Ucraina e punta a raggiungere 2,3 milioni di persone questo mese.

8.30 – Trovati nella regione intorno a Kiev i corpi di circa 900 civili, che ,secondo Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale della capitale ucraina, sarebbero stati “giustiziati” e abbandonati nelle strade o sotterrati con sepolture sommarie.

07.05 – Nelle ultime 24 ore l’esercito ucraino ha respinto 10 attacchi russi nelle zone di Donetsk e Lugansk distruggendo tre carri armati, un veicolo blindato per il trasporto delle truppe, due auto e tre sistemi di artiglieria. Lo riporta il Guardian, che cita fonti militari di Kiev.

4.00 – L’Ucraina si sveglia sotto i bombardamenti. Le sirene antiaereo suonano a Kiev, Leopoli, Rivne, Ivano Frankivsk, Volyn, Khmelnytsky, Vinnytsia, Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Cherkasy, Donetsk, Odessa, Kharkiv, Poltava e Mykolaiv.

2.45 – Volodymyr Zelensky ha dichiarato alla Cnn che tutti i Paesi del mondo dovrebbero essere pronti alla possibilità che Vladimir Putin usi le armi nucleari tattiche.

2.3o – Tra i 2.500 e i 3 mila soldati ucraini sarebbero morti in guerra. Quelli feriti sarebbero invece 10 mila ed è “difficile dire quanti sopravviveranno”. Lo comunica Volodymyr Zelensky alla Cnn.

15 aprile. Ancora esplosioni a Kiev, sono passati 50 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina

22.18 – Nella capitale ucraina Kiev sono tornate a suonare, in serata, le sirene di allarme che segnalano attacchi aerei. Lo riporta il Guardian, che cita il proprio inviato a Kiev Luke Harding

21.22 – Volodymyr Zelensky ha chiesto al presidente americano Joe Biden di inserire anche la Russia nella lista nera degli Stati che sponsorizzano il terrorismo. La notizia è stata riportata dal Washington Post. La richiesta sarebbe arrivata un paio di giorni fa, durante l’ultima telefonata tra i due capi di Stato.

20.02 – Secondo il dipartimento di Stato Usa, non ci sono ancora le condizioni per riportare l’ambasciata statunitense a Kiev. “Quando valuteremo che ci saranno le condizioni, non esiteremo a spostare tutti dalla Polonia all’Ucraina”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa.

19.00 – L’Ambasciata italiana a Kiev ha riaperto. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato a ‘Radio1’: “Poco fa ho finito di parlare con l’ambasciatore Zazo, che è arrivato poco fa a Kiev. L’ambasciata è stata riaperta e sarà pienamente operativa da lunedì. L’ambasciatore Zazo è sempre rimasto in Ucraina, era a Leopoli, ha raggiunto Kiev dopo un viaggio di 10 ore”.

18.01 – Dagli Stati Uniti d’America è emersa una nuova indiscrezione sulla durata della guerra tra Russia e Ucraina: le parole di Antony Blinken agli alleati.

18.00 – Mosca ha espulso dalla Russia 18 membri della rappresentanza dell’Ue dalla Russia. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo.

17.27 – La Russia ha evocato “conseguenze imprevedibili” dall’invio di sistemi d’arma “più sensibili” a Kiev. Il messaggio è contenuto in una nota diplomatica intercettata dal Washington Post.

17.21  – “No, non manderemo il presidente in Ucraina“. Lo dice Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca. Tuttavia l’amministrazione di Washington si sta muovendo per mandare un esponente a Kiev: portrebbe essere il capo del Pentagono Lloyd Austin o Antony Blinken, segretario di Stato.

15.44 – Vladimir Kara-Murza ha denunciato più volte di essere stato avvelenato da Mosca, di recente ha scoperto di essere stato pedinato dagli agenti segreti dell’Fsb: ecco chi è l’oppositore di Putin in Russia.

14.39 – L’imprenditore italiano De Benedetti non usa mezzi termini per descrivere gli scenari futuri causati dalla guerra tra Ucraina e Russia: dalla guerra totale alla crisi, fino alla carestia, ecco le sue oscure profezie in tv.

14.00 – Il comandante dell’incrociatore russo Moskva affondato a largo di Odessa, Anton Kuprin, sarebbe morto durante l’esplosione e l’incendio a bordo della nave prima dell’affondamento. Lo riferisce il consigliere del ministro degli Affari interni ucraino Anton Gerashchenko.

12.35 – Gli autobus usati per le evacuazioni vicino a Kharkiv, nell’Ucraina orientale, sarebbero stati obiettivo di un attacco russo che avrebbe provocato 7 vittime tra i civili e altri 7 feriti. A dirlo è l’Ufficio del procuratore generale ucraino, secondo cui l’attacco è avvenuto nella giornata di ieri.

12.00 – Pechino ha accusato gli Usa di diffamazione e di voler provocare uno scontro, dopo le parole del direttore della Cia William Burns sull’intenzione della Cina di essere un “partner silente ” della Russia e di volere rimpiazzare gli Stati Uniti come “potenza preminente” nell’Indo-Pacifico.

11.35 – La Russia ha minacciato gli Stati Uniti di conseguenze per l’invio di armi a Kiev. In settimana Mosca ha inviato a Washington una nota diplomatica formale avvertendo che le spedizioni Usa e Nato di sistemi d’arma “più sensibili” all’Ucraina stanno “alimentando” il conflitto e potrebbero portare a “conseguenze imprevedibili“.

11.30 – “Non siamo mai stati equidistanti. Siamo dalla parte degli aggrediti” lo ha chiarito il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, in risposta alle polemiche sulla posizione dell’associazione in merito alla guerra in Ucraina. Presentando le celebrazioni organizzate dall’associazione per il 25 aprile ha aggiunto che”le bandiere della Nato sono inappropriate in questa circostanza. Dobbiamo parlare di pace e non mi sembra che la Nato sia una organizzazione di pace”.

10.30 – Secondo fonti dell’esercito ucraino, i russi starebbero ambendo alla conquista delle città di Popasna e Rubizhne, nella regione di Lugansk.

9.50 – A Mariupol i russi avrebbero iniziato a disseppellire i corpi degli ucraini uccisi e starebbero impedendo nuove sepolture. Non è chiaro il motivo.

9.45 – Sono stati aperti nuovi corridoi umanitari da Mariupol, Berdiansk, Tokmak, Enerhodar e Sievierdonetsk.

8.10 – Il Canada prevede l’invio immediato di un centinaio di truppe in Polonia per aiutare i rifugiati. Lo fa sapere il premier Justin Trudeau.

8.00 – Sono almeno 198 i bambini uccisi nella guerra in Ucraina. Lo rende noto The Kyiv Independent. Almeno 355 i minori feriti.

7.20 – “Grazie a Dio, alle forze armate ucraine e al nostro popolo, abbiamo difeso la maggior parte del nostro Paese”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video diffuso su Telegram, sottolineando i 50 giorni trascorsi dall’inizio del “brutale assalto” da parte della Russia.

7.00 – Nella notte sono state avvertite nuove esplosioni in tutta la zona di Kiev.

14 aprile. Incrociatore russo colpito dai missili, rivendicazione di Kiev. Esplosioni a Odessa

22.05 – Il ministero della Difesa russo ha reso noto che l’’incrociatore “Moskva” è affondato mentre veniva rimorchiato “durante una tempesta”.

21.04 – Il presidente statunitense Joe Biden ha affermato di essere pronto ad andare a Kiev.

20.10 – Il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan ha dichiarato che gli Stati Uniti non sono in grado di verificare in “modo indipendente” se l’incrociatore russo “Moskva” sia stato colpito da un missile ucraino.

18.45 – Il New York Times riferisce che l”Unione europea sta lavorando all’embargo sul petrolio russo.

18.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato i Paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo di pagare con “soldi sporchi del sangue di altre persone“, denunciando in particolare da parte di Germania e Ungheria gli ostacoli agli sforzi per un embargo sulle vendite di energia.

17.45 – Il governatore di Kiev ha annunciato che dalle 21 del 14 aprile alle 6 del 15 aprile sarà in vigore il coprifuoco in tutta la regione per le operazioni di sminamento del territorio.

17.40 – Il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino ha respinto le accuse sull’attacco nel territorio russo di Belgorod sostenendo che “i servizi speciali russi hanno lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l’Ucraina“.

15.30 – Mosca denuncia un altro bombardamento da parte dell’Ucraina su due villaggi russi nella regione al confine di Belgorod. Secondo il governatore della regione, citato dalla Tass, non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati.

16.00 – Il Pentagono ha confermato che sulla “Movska” c’è stata almeno un’esplosione ma anche che l’incrociatore è a galla e “in grado di navigare ed è quello che sta facendo, sta procedendo verso est”.

14.45 – L’incrociatore lanciamissili russo “Moskva” colpito nel Mar Nero da un missile anti nave Neptune delle forze di Kiev, si è capovolto e sta affondando. Lo ha reso noto l’ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. Perché potrebbe cambiare le sorti della guerra

14.15 – Il presidente russo Vladimir Putin ha commentato i tentativi da parte dei Paesi occidentali di rendersi indipendenti dal gas russo: “Adesso non c’è possibilità di sostituire il gas russo in Europa”, ha detto Putin, citato da Interfax. “Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi”, ha aggiunto.

13.45 – “Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk“. Lo ha detto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass. “Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo — ha dichiarato — il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l’assistenza medica necessaria”.

13.25 – Quasi un milione di ucraini che avevano lasciato l’Ucraina nelle settimane iniziali dell’invasione sono rientrati in patria: sono rientrati circa 970mila ucraini, a un ritmo di 25mila/30mila al giorno.

13.20 – “Sono in atto manovre per trainare l’incrociatore “Moskva” in porto“, ha sottolineato il ministero russo.

12.40 – L’incrociatore “Moskva” della flotta russa del Mar Nero non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato. “Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L’incrociatore rimane a galla”, si legge nella nota.

12.30 – Non ci sono notizie sulla possibilità di un incontro tra i presidenti Putin e Zelensky: lo ha detto l’addetto stampa del capo dello Stato russo, Dmitri Peskov.

12.10 – L’incrociatore russo Moskva “non è affondato” e “l’armamento missilistico principale” a bordo dell’ammiraglia nel mar Nero “non è stato danneggiato nell’incidente”. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, specificando che “l’equipaggio è stato evacuato sulle navi della flotta del Mar Nero presenti nella zona”. “La causa dell’incendio è in corso di accertamento”, ha aggiunto il dicastero assicurando che “le fiamme a bordo sono state contenute”.

11.50 – Le forze russe stanno sferrando attacchi sull’intera linea del fronte nella regione del Donetsk e continuano a colpire con razzi e mortai la regione di Lugansk.

11.45 – “Non saranno le minacce a fermare l’azione del governo. Noi abbiamo preso una posizione molto ferma nei confronti dell’invasione dell’Ucraina ma teniamo canali aperti con Mosca e con Kiev. Mi preoccupa invece questo negazionismo che circola in Italia”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato su Rai 1.

11.40 – Si aggrava il bilancio delle vittime della strage dello scorso 8 aprile alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale. Le ultime notizie delle autorità locali riportate da Ukrinform parlano di “59 morti” dopo il decesso di “altri due bambini”.

11.10 – Anche l’ex presidente Donald Trump, come Joe Biden, ha parlato di “genocidio” in riferimento alle stragi di civili in Ucraina, pur se per attaccare il suo successore. In un’intervista a Fox News, Trump, dopo aver attaccato le politiche economiche di Biden a fronte dell’inflazione record, ha proseguito: “E ora aggiungete a ciò quello che sta accadendo in Ucraina. Quello è un genocidio”. “È in corso un genocidio”, ha ripetuto Trump che ha poi sottolineato che “abbiamo la forza nucleare più forte ed efficace al mondo grazie a quello che ho fatto” e quindi “nessuno ci dovrebbe maltrattare”. Trump ha affermato più volte che, se fosse rimasto alla Casa Bianca, Putin non avrebbe mai attaccato l’Ucraina. “Credo che tra cent’anni le persone guarderanno indietro e si domanderanno perché siamo rimasti a guardare e perché la Nato è rimasta a guardare”, ha affermato l’ex presidente Usa.

11.05 – Sono circa 19.900 i soldati russi morti in Ucraina, secondo quanto reso noto dall’esercito di Kiev sui social, che afferma di aver distrutto 753 carri armati nemici, 1968 veicoli corazzati da combattimento, 366 sistemi d’artiglieria, 64 sistemi di guerra antiaerei, 160 aerei, 144 elicotteri, 1437 veicoli, 7 navi, 134 droni.

11.00 – “Credo che un incontro tra Putin e Zelensky non sia lontano“, ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a Ntv. “Tutto dipende dal consenso e dalla posizione di Putin. In linea di principio, il leader russo non è contrario”.

10.56 – Il Comitato investigativo di Mosca ha aperto un’indagine sulle accuse di torture ai danni dei soldati russi in Ucraina. In particolare si indaga sui soldati russi che, secondo l’accusa, sono stati catturati dalle forze di Kiev nelle regioni di Zaporizhzhia e Mykolaiv e detenuti illegalmente dai servizi di sicurezza ucraini.

10.55 – Sono 6492 i presunti crimini di guerra commessi dai militari russi in Ucraina per cui sono state aperte inchieste. Lo riporta la procura generale di Kiev sul proprio sito.

10.45 – L’Occidente “cerca di ripristinare e consolidare permanentemente il proprio predominio negli affari internazionali al fine di perseguire ulteriormente i propri obiettivi egoistici a scapito degli interessi nazionali di altri membri della comunità internazionale e a loro spese”. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlando alla conferenza Digital International Relations 2022. “Con il pretesto della crisi ucraina, l’Occidente ci ha dichiarato una guerra ibrida essenzialmente totale. Copre una varietà di aree, compresa l’informazione”. L’Occidente “si è appropriato del titolo di faro della democrazia, come sapete, e sta violando gravemente i suoi obblighi internazionali di garantire la libera espressione di opinione e la parità di accesso alle informazioni”, ha concluso.

10.40 – La Russia dovrà rafforzare seriamente le forze di terra e di difesa aerea, e schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia quando Finlandia e Svezia si uniranno alla Nato: così su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, secondo l’agenzia Ria Novosti. Se Svezia e Finlandia aderiranno alla Nato, la lunghezza dei confini terrestri dell’alleanza con la Federazione Russa sarà più che raddoppiata, ha osservato, ricordando comunque che in caso di adesione “la risposta della Russia sarà nel Baltico”.

10.20 – “Col presidente Biden abbiamo parlato di nuovi aiuti per quanto riguarda la difesa: abbiamo concordato 800 milioni di dollari in armi, munizioni, artiglieria, elicotteri, veicoli corazzati”. A svelarlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

9.37 – Due esplosioni sono state udite dall’ANSA non lontane dal porto di Odessa questa mattina poco dopo le 10 locali (le 9:00 in Italia). “A causa delle esplosioni appena sentite in città, vi chiediamo di mantenere la calma e rimanere al riparo. Al momento non c’è pericolo per la popolazione civile“, ha affermato il servizio stampa del comando operativo meridionale sulla sua pagina Facebook.

8.50 – L’esercito ucraino ha riferito su Twitter che un drone ha distrutto un’intera colonna di mezzi militari russi, diretti a Izyum, che stava attraversando un ponte, fatto nel frattempo saltare da cariche esplosive piazzate dalle forze di Kiev.

8.00 – “Abbiamo conferme sul fatto che la nave russa sia stata colpita. Ora temiamo che il nemico prepari una risposta sulla città. C’è un’alta probabilità di attacchi missilistici nella nostra città e regione”. Così questa mattina il portavoce dell’amministrazione della città di Odessa, Sergei Bratchuk, dopo la conferma che l’equipaggio russo ha abbandonato l’incrociatore Moskva a largo di Odessa dopo un incendio che gli ucraini sostengono sia stato causato dai loro missili Neptune

7.48 – Nel mezzo delle tensioni tra Berlino e Kiev per il rifiuto di quest’ultima di invitare Frank-Walter Steinmeier, Volodymyr Zelensky afferma che Berlino non ha mai proposto la potenziale visita del presidente tedesco a Kiev.

7.00 – L’incrociatore missilistico Moskva della flotta russa del Mar Nero è stato colpito dai missili ucraini Neptune ed è finito in fiamme al largo di Odessa. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian.

6.02 –  L’amministrazione Biden sta valutando di inviare un funzionario di alto livello a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Volodymyr Zelensky, lo riferisce Politico citando due fonti.

3.15 – Quella della Russia in Ucraina “non è una guerra, è terrorismo“. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda in visita a Kiev.

1.15 – Se la Russia non riesce a perseguire un accordo di pace, deve lasciare per sempre la comunità internazionale. Lo ha detto, nel suo consueto discorso notturno alla nazione, il presidente ucraino Volodymr Zelensky.

13 aprile. Per il Pentagono la guerra in Ucraina durerà anni. Sanguinosa battaglia a Mariupol

23.50 – Al termine dell’incontro a Kiev con il presidente polacco e quelli dei tre stati baltici, il presidente ucraino Volodymyr Zelesnki ha dichiarato che non c’è stata alcuna richiesta di visita ufficiale da parte del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier o del suo ufficio.

22.00 – A partire dall’11 maggio, l’adesione della Russia all’Agenzia per l’energia nucleare in ambito Ocse sarà sospesa. Lo rende noto l’agenzia russa Tass.

20.05 – Kiev si dice “delusa” dal presidente francese Emmanuel Macron che non vuole riconoscere il “genocidio” commesso dai russi in Ucraina, come fatto invece dal presidente Usa, Joe Biden. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, citato dall’agenzia di stampa Ukrinform.

19.20 – La Russia colpirà i centri di comando dell’Ucraina, anche a Kiev, se l’esercito ucraino continuerà nei suoi tentativi di attaccare strutture in Russia. L’avvertimento è arrivato dal ministero della Difesa di Mosca, secondo quanto riporta Interfax.

18.37 – “Ci prepariamo a nuovi pacchetti di sanzioni, diamo il massimo mandato alla Commissione europea per stabilire quali debbano essere i prossimi passi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista alla Cnn.

17.15 – La ‘BBC’ ha smentito di aver prodotto il video che accusava l’Ucraina di aver colpito volontariamente Kramatorsk per poi dare la colpa alla Russia.

17.00 – Sul web spunta un nuovo simbolo pro Putin: è una fascia bianca, indossata al braccio. Cosa significa

16.00 – Il Cremlino ha definito “inaccettabile” che il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden abbia accusato Vladimir Putin di genocidio.

15.22 – Putin valuta di espropriare o mettere in amministrazione fiduciaria le aziende occidentali come risposta alle sanzioni: rischiano anche le italiane.

15.20 – Steinmeier, presidente tedesco, è stato bloccato da Kiev mentre si apprestava a una visita nella capitale dell’Ucraina. Il cancelliere della Germania ha definito la mossa “irritante” aggiungendo che, per il momento, neanche lui andrà a Kiev.

15.18 – I veicoli degli Stati Uniti e quelli della Nato che trasportano munizioni destinate ai soldati ucraini sono obiettivi legittimi per la Russia. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri di Mosca, Sergey Ryabkov.

15.15 – Due persone indagate dalla procura di Roma per le ingiurie, pubblicate su Telegram, rivolte al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo che l’esponente di governo ha pubblicamente dichiarato il sostegno all’Ucraina.

15.11 – Mezzi armati russi si sono spostati a confine con la Finlandia, la prova in un video verificato da Sky News. Le pressioni di Putin mentre si incontrano a Stoccolma le premier di Svezia e Finlandia.

13.30 – “L’Ucraina è una scena del crimine” ha detto il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan, che oggi ha visitato la città di Bucha. “Siamo qui perché abbiamo motivi ragionevoli per credere che vengano commessi crimini all’interno della giurisdizione del tribunale. Dobbiamo dissolvere la nebbia della guerra per arrivare alla verità”, ha detto ai giornalisti.

13.20 – Sono 13 i crematori mobili che le forze russe stanno utilizzando a Mariupol per rimuovere i corpi dei civili uccisi, secondo quanto rende noto su Telegram il dipartimento di intelligence del ministero della Difesa ucraino.

13.10 – “La Russia è il nostro vicino. Abbiamo un lungo confine con loro e vediamo come si comportano in Ucraina adesso. È una guerra in Europa che non volevamo accadesse, ma ora purtroppo è così. Pertanto, dobbiamo ovviamente porci la domanda su come possiamo fare in Finlandia per evitarlo”. Così la prima ministra finlandese Sanna Marin. “Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti. Le minacce provenienti dalla Russia come attacchi informatici, ibridi e così via devono ovviamente essere prese in considerazione”, ha aggiunto.

13.05 – Oltre 500 mila ucraini sono stati portati con la forza in Russia dalle autorità di Mosca: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky durante il suo discorso al Parlamento estone.

12.50 – Negli obitori della città ucraina di Dnipro ci sono i cadaveri di “oltre 1.500 soldati russi”: lo ha detto oggi all’emittente Current Time Tv il vicesindaco della città, aggiungendo che le salme rimangono nei frigoriferi mortuari perché “nessuno vuole portarle via”.

12.45 – Il governo tedesco punta a prendere il controllo dei fornitori di gas, anche espropriandoli, “per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento”, nel mezzo del conflitto tra Russia e Ucraina. Lo conterrebbe un progetto di legge consultato da Afp.

12.30 – La Russia non ha nascosto, nei giorni scorsi, di vedere con fastidio la possibilità che Svezia e Finlandia possano presentare richiesta per entrare nella Nato. Oggi, mentre la discussione nei due Paesi per formalizzare questo passaggio entra nel vivo, Mosca ha deciso di inviare un segnale meno diplomatico delle parole usate dal ministro degli Esteri nelle scorse ore.

11.55 – Il “rifiuto di alcuni Paesi occidentali a cooperare normalmente” con la Russia, “incluso nella sfera energetica, ha già colpito gli europei e gli Usa”, ha dichiarato Putin, sottolineando che ora “l’inflazione aumenta”. La Russia può trovare mercati esteri alternativi per le sue risorse, ha aggiunto.

11.30 – Alle parole di Biden, che ha parlato di “genocidio”, ha risposto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian: la Cina “ha sempre sostenuto che sull’Ucraina la massima priorità per tutte le parti interessate è mantenere la calma e la moderazione, cessare il fuoco e fermare la guerra il prima possibile, evitando una crisi umanitaria su larga scala”. “Qualsiasi sforzo della comunità internazionale dovrebbe raffreddare la tensione, non alimentarla, e dovrebbe spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari”, ha aggiunto Zhao.

11.25 – Macron ha evitato di usare la parola genocidio, utilizzata invece dal presidente Usa Joe Biden, in riferimento all’attacco russo in Ucraina. “Quello che sta succedendo è di una brutalità senza precedenti, ma allo stesso tempo guardo ai fatti e voglio cercare il più possibile di continuare a essere in grado di fermare questa guerra e ricostruire la pace, quindi non sono sicuro che l’escalation delle parole serva alla causa”, ha detto Macron a France 2.

11.05 – Zelensky ha accusato l’esercito russo di aver impiegato bombe al fosforo in Ucraina.

10.45 – In Ucraina vi sono “chiari schemi di violazioni del diritto internazionale umanitario da parte delle forze russe nella loro condotta delle ostilità”. È quanto emerge dal rapporto visionato dall’Ansa della missione di esperti indipendenti dell’Osce”. Secondo l’Organizzazione, vi sono “prove credibili” che “i diritti umani più fondamentali” siano stati violati.

9.45 – Monta la polemica per la barzelletta raccontata da Vladimir Putin che riguarda gli oligarchi russi.

9.30 – L’esercito russo sta cercando di controllare l’impianto siderurgico Azovstal a Mariupol. Attorno allo stabilimento si sta consumando una feroce battaglia senza esclusione di colpi. Fonti ucraine riferiscono anche di combattimenti corpo a corpo.

9.15 – I servizi di sicurezza di Kiev hanno catturato il deputato ucraino filo russo Viktor Medvedchuk, membro del partito filo-russo Opposition Platform For Life, che era stato accusato di tradimento ed era evaso dai domiciliari a febbraio. Zelensky ha proposto a Mosca uno scambio con dei prigionieri ucraini.

9.00 – Kiev fa sapere che nella giornata di oggi non saranno aperti corridoi umanitari perché “è troppo pericoloso”.

8.40 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov annuncia su Telegram la ritirata da Mariupol di oltre 1.000 soldati ucraini.

8.00 – Fonti vicine al Pentagono dichiarano che durante l’ultimo summit della Difesa americana si sarebbe parlato della possibilità che la guerra in Ucraina possa “durare anni“.

7.45 – Anche oggi è una giornata di bombardamenti su Kharkiv e Mariupol.

7.30 – Sarebbero almeno 20 i giornalisti uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina, come confermano le autorità ucraine alla Bbc.

12 aprile. Zelensky: “Russi hanno fatto di tutto per uccidere e mutilare la nostra gente”. Putin: “In Ucraina tragedia, ma non avevamo scelta”.

23.35 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrebbe accusato di “genocidio” Vladimir Putin. “Il vostro bilancio, la vostra capacità di fare il pieno dell’auto – ha detto parlando in Iowa di inflazione – non può dipendere da un dittatore che dichiara guerra e commette un genocidio dall’altra parte del mondo”.

22.05 – I servizi di sicurezza di Kiev hanno catturato il deputato ucraino filo russo Viktor Medvedchuk, membro del partito filo-russo Opposition Platform For Life, che era stato accusato di tradimento ed era evaso dai domiciliari a febbraio. Lo ha annunciato su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

20.20 – “Abbiamo informazioni credibili che i russi possano usare gas lacrimogeni, o altri strumenti anti-sommossa, mescolati ad agenti chimici nell’ambito della loro offensiva contro Mariupol”. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando con la stampa.

19.38 – La Caritas di Mariupol è stata attaccata e distrutta dai carri armati russi. Il bilancio fin qui accertato è di sette vittime, la struttura era utilizzata come rifugio.

18.00 – Il vicesindaco di Mariupol, Serghei Orlov, ha confermato la denuncia del battaglione Azov di un presunto attacco chimico russo sulla città, che sarebbe stato compiuto con bombe al fosforo. “Non possiamo fornire informazioni più dettagliate” sulla natura degli ordigni. “Ma abbiamo la conferma dai militari che e’ avvenuto”, ha detto Orlov, citato da Unian.

16.55 – “Se Mariupol non si arrende la distruggeremo come esempio per le altre città”. La frase, riportata dal giornalista ucraino Denis Kazansky, è stata pronunciata dal suo collega russo Aleksandr Sladkov, corrispondente dal fronte, e pubblicata su YouTube.

16.00 – I corpi di oltre quattrocento civili morti durante l’occupazione della città da parte delle truppe russe sono stati trovati a Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato il sindaco Fedoruk. Continuano, intanto, i lavori per la ricerca dei dispersi.

15.15 – “Quello che sta accadendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta”, così Putin a margine della visita al Cosmodromo insieme al presidente bielorusso Alexander Lukashenko.

15.12 – “Putin in Ucraina è stato sconsiderato come mai avremmo potuto vedere otto, dieci anni fa. Ma il pericolo c’è sempre stato”. Lo ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama parlando per la prima volta di Putin e della guerra. La sua intervista è andata in onda sulla tv americana.

14.27 – Chi è Sanna Marin, il capo di stato più giovane al mondo che ha lanciato la sfida a Putin.

13.43 – “La Bielorussia resterà sempre al fianco della Russia, in qualsiasi modo evolva la situazione”. Lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko che ha incontrato oggi Putin nella Russia orienta.e

13.10 – Il Guardian riporta che la Russia starebbe ricevendo armi, munizioni e materiale militare dall’Iran, attraverso reti di contrabbando dall’Iraq.

12.53 – La vice ministra degli Esteri Marina Sereni ha dichiarato a Rai Radio1 che l’ambasciata italiana a Kiev riaprirà dopo Pasqua.

12.14 – Senza il bando totale del gas russo non si potrà mettere fine ai crimini di guerra di Mosca. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky intervenendo in videocollegamento al Parlamento della Lituania: i russi “sanno che resteranno impuniti perché l’Europa preferisce ancora continuare cooperazione, commercio e business as usual”.

11.10 – Parlando a una cerimonia di premiazione al cosmodromo di Vostochny, Vladimir Putin ha affermato che non aveva altra scelta che lanciare un’operazione militare in Ucraina per proteggere la Russia e le persone del Donbass e che uno scontro con le forze anti-russe dell’Ucraina era solo questione di tempo. Putin ha aggiunto che la Russia non ha intenzione di isolarsi dal resto del mondo e che lavorerà con i partner che vorranno interagire.

10.20 – L’esercito ucraino riporta che nella regione di Mykolaiv dei soldati russi in abiti civili, a bordo di tre auto, hanno cercato di infiltrarsi utilizzando i corridoi umanitari, spacciandosi per profughi. Gli ucraini li hanno individuati e neutralizzati.

10.08 – Il portavoce delle milizie separatiste filorusse dell’autoproclamata repubblica del Donetsk, Eduard Basurin, ha negato, in una dichiarazione all’agenzia Interfax, l’utilizzo di armi chimiche per snidare i difensori asserragliati nell’acciaieria Azovstal, ultimo bastione di resistenza ucraina a Mariupol.

09.45 – “India e Russia sono ‘alleati naturali‘, ma questo rapporto non incide negativamente sulla cooperazione del Paese con gli Stati Uniti”. Lo ha affermato il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, in un’intervista esclusiva all’Hindustan Times. “Non credo che la Russia influenzerà i legami dell’India con gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti sanno che l’India e la Russia sono alleate naturali e che le nostre relazioni sono molto stabili”.

09.20 – Putin è arrivato a Blagoveshchensk, all’estremo Est della Russia, dove incontrerà il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Lo riporta il sito dell’agenzia russa Ria Novosti. “Si prevede che prima dell’incontro bilaterale, i capi di Stato esamineranno la costruzione del cosmodromo di Vostochny e delle infrastrutture da un elicottero, quindi parleranno con i lavoratori e assegneranno i piloti-cosmonauti”. Putin e Lukashenko discuteranno anche delle “misure per contrastare le sanzioni occidentali” per la guerra in Ucraina e dello “sviluppo della cooperazione bilaterale”.

09.10 – In Ucraina, bambini, famiglie e comunità sono sotto attacco. Dei 3,2 milioni di bambini che si stima siano rimasti nelle loro case, quasi la metà potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza cibo. Gli attacchi alle infrastrutture del sistema idrico e la mancanza di energia elettrica hanno lasciato circa 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua in Ucraina. Altri 4,6 milioni di persone hanno solo un accesso limitato. Lo fa sapere l’Unicef in un comunicato. Inoltre, Il 10 aprile, l’Ohchr aveva verificato 142 bambini uccisi e 229 feriti.

09.05 – Le forze armate russe continuano a provare a prendere il controllo di Mariupol, per poi catturare Popasna e lanciare successivamente un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk. Lo scrive su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine, secondo quanto riporta la stampa ucraina. Ci sono anche segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea nelle aree di Melitopol e Ilovaisk.

08.50 – I russi hanno fatto cadere un drone contenente sostanze tossiche sulla città di Mariupol. Lo ha dichiarato la parlamentare ucraina e capo del comitato parlamentare sull’integrazione dell’Ucraina Ivanna Klympush, secondo quanto riporta il Guardian, spiegando che “molto probabilmente” le sostanze sconosciute erano armi chimiche.

08.50 – “La svolta, per la Finlandia, è arrivata il 24 febbraio, il giorno che la Russia ha attaccato l’Ucraina. Siamo sempre stati al 50% contrari e al 20% a favore. Nell’ultimo sondaggio, il 68% dei finlandesi vuole l’adesione alla Nato e solo il 12% è contrario. E quando la decisione sarà presa, io penso che i favorevoli saliranno all’80%”. Così l’ex premier Alexander Stubb, leader del Partito di coalizione nazionale, lo stesso del presidente Sauli Niisto. Stubb ha spiegato a Repubblica i motivi per i quali la Finlandia vuole entrare nella Nato: “La ragione è molto semplice: paura razionale. Se Putin è in grado di massacrare i suoi fratelli ucraini, figuriamoci noi finlandesi. Non vogliamo mai più essere soli”.

08.45 – Bombardamenti sono avvenuti la notte scorsa nella regione di Lugansk, nell’Ucraina orientale. Una dozzina di case sono state distrutte nelle aree residenziali di Rubezhnoye, Lysychansk, Severodonetsk e Novodruzhesk. Lo riferisce l’amministrazione statale regionale di Lugansk. Il bilancio è di un morto e tre feriti a Lysychansk. I bombardamenti hanno danneggiato anche delle infrastrutture e sono stati segnalati numerosi incendi.

07.30 – Oltre 10mila civili sono morti a Mariupol. Lo ha dichiarato il sindaco della città Vadym Boychenko all’Associated Press. Secondo il primo cittadino il bilancio delle vittime potrebbe arrivare a superare i 20mila, in una città da settimane sotto attacco e dove lo scarseggiare di cibo e forniture ha lasciato molti corpi sulle strade. Boychenko ha anche accusato le forze russe di aver bloccato per settimane i convogli umanitari che cercavano di entrare in città.

06.40 – “Il nemico sta cercando di completare il raggruppamento e il trasferimento delle truppe nelle aree di concentrazione delle regioni di Belgorod e Voronezh nella Federazione Russa, nonché il trasferimento delle forze aeree e spaziali negli aeroporti nelle immediate vicinanze dei confini orientali dell’Ucraina”. Lo riferisce lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel report quotidiano. “Nella direzione di Slobozhansky – prosegue – le truppe nemiche continuano a bloccare parzialmente la città di Kharkiv”. Combattimenti si segnalano nell’area della città di Izyum e nelle direzioni di Donetsk e Tavriya. “Vi sono segnali di rafforzamento del sistema di difesa aerea – conclude il report – nelle aree di Melitopol e Ilovaisk. È probabile che in futuro il nemico cercherà di prendere il controllo della città di Mariupol, catturare Popasna e condurre un’offensiva in direzione di Kurakhove per raggiungere i confini amministrativi della regione di Donetsk”.

06.05 – Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà oggi l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko per discutere della situazione in Ucraina e delle sanzioni occidentali, riportano le agenzie di stampa dei due Paesi. Il faccia a faccia avrà luogo presso la base spaziale di Vostochny. Sede non casuale: il 12 aprile in Russia e in altre ex repubbliche sovietiche si celebra il giorno della cosmonautica, in ricordo del primo volo spaziale di un essere umano, Yuri Gagarin, nel 1961.

01.50 – “Le truppe russe hanno lasciato mine ovunque. Nelle case, nelle strade, nelle auto, nelle porte. Hanno fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste aree. Hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile della nostra gente quando sono stati costretti a ritirarsi dalla nostra terra”. Così in un videomessaggio notturno di Zelensky, ripreso dal Guardian. Sono stati ritrovati, ha aggiunto il presidente ucraino, “centinaia di migliaia di oggetti pericolosi, mine e proiettili inesplosi” nelle regioni del nord del paese.

01.45 – Il Regno Unito sta cercando di verificare le informazioni secondo le quali la Russia ha usato armi chimiche nella città portuale assediata di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina. “Le forze russe potrebbero aver usato agenti chimici in un attacco contro la popolazione di Mariupol. Stiamo lavorando urgentemente con i partner per verificare la notizia”, ha detto Lizz Truss su Twitter. “Qualsiasi uso di queste armi è un’escalation crudele in questo conflitto e lo terremo in considerazione”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

01.25 – Il Pentagono ha spiegato di essere a conoscenza di notizie sui social media che affermano che le forze russe hanno schierato una potenziale arma chimica a Mariupol, “ma – ha detto il portavoce John Kirby – non siamo in grado di confermarle, continueremo a monitare la situazione”. “Queste notizie se vere sono profondamente preoccupanti e riflettono i timori che abbiamo avuto sul potenziale della Russia di utilizzare in Ucraina gas lacrimogeni mescolati ad agenti chimici”.

00.50 – L’India deve prendere le proprie decisioni su come affrontare “l’invasione della Russia in Ucraina ed è importante che tutti i paesi facciano pressione su Putin per porre fine al la guerra”. Così il segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa con il ministro degli Esteri indiano S Jaishankar a Washington. L’India ha continuato ad acquistare petrolio dalla Russia e si è sempre astenuta nei voti contro Mosca all’Onu. “La guerra della Russia contro l’Ucraina è un attacco al popolo ucraino. È anche un attacco a quell’ordine basato su regole a cui aderiamo e che difendiamo”. Gli Stati Uniti, ha dichiarato Blinken, “continueranno ad aumentare il loro sostegno al governo e al popolo ucraino e inviteranno le altre nazioni a fare lo stesso, così come chiediamo a tutte le nazioni di condannare le azioni sempre più brutali di Mosca”. Il segretario di stato americano ha anche sottolineato che l’invasione dell’Ucraina “è in netto contrasto con la visione che gli Usa e l’India condividono di un Indo-Pacifico libero e aperto”.

00.35 – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha tenuto una sessione straordinaria sulla difficile situazione delle donne e dei bambini in Ucraina e terrà un altro incontro la prossima settimana sulla situazione umanitaria nel Paese. Sima Bahous, direttore esecutivo dell’agenzia Un Women, ha espresso profonda preoccupazione per le crescenti segnalazioni di stupri e violenze sessuali. “Sentiamo sempre più spesso parlare di stupri e violenze sessuali”, ha detto. “Queste denunce devono essere oggetto di un’indagine indipendente per garantire la giustizia e trovare i responsabili”. “Bisogna porre fine ora a questa guerra. I bambini dell’Ucraina non possono permettersi di aspettare”, ha aggiunto Manuel Fontaine, direttore del programma di emergenza dell’Unicef. Bahous, che è tornata da un viaggio nel Paese devastato dalla guerra, ha aggiunto che “la combinazione di un massiccio sfollamento con l’ampia presenza di coscritti e mercenari e la brutalità contro i civili ucraini ha fatto sollevare tutte le bandiere rosse”.

00.05 – La procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venediktova, ha dichiarato che al momento sono oltre “5.800 i casi” di crimini di guerra compiti dalla Russia in Ucraina. Venediktova inoltre ha parlato del massacro a Bucha, dove domani effettuerà un nuovo sopralluogo. “Qui stiamo ancora riesumando cadaveri dalle fosse comuni”, ha detto in un’intervista alla Cnn sottolineando che quello che ha constatato sul campo non sono solo “crimini di guerra ma anche contro l’umanità“. Quanto agli eventuali processi contro gli autori delle atrocità, questione che si sta discutendo da giorni anche negli Stati Uniti e in Europa, la procuratrice ha dichiarato che l’Ucraina “vuole perseguire questi criminali nel Paese, in tribunale ucraini”. Ma “ovviamente c’è anche il percorso della Corte penale internazionale”, ha aggiunto. Al momento ci sono oltre 500 sospettati, inclusi alti ufficiali militari e alti funzionari russi.

11 aprile. Mariupol “è distrutta”. Centinaia di mezzi russi verso l’Ucraina orientale

23.45 – Sono 4.354 le persone evacuate oggi dall’Ucraina attraverso i corridoi umanitari. A dirlo è la vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, aggiungendo che per il terzo giorno consecutivo l’esercito russo ha impedito a un convoglio di autobus da Zaporizhzhia di evacuare civili da Berdyansk, Tokmak e Energodar.

21.15 – Parigi ha espulso sei spie russe che si trovavano in Francia “sotto copertura diplomatica”.

19.47 – “La battaglia per Mariupol continua”, ha detto alla Bbc il vicesindaco Serhiy Orlov, dopo che i separatisti filorussi hanno rivendicato la conquista dell’area portuale della città.

19.10 – Grazie alle immagini satellitari il Pentagono ha confermato oggi che la Russia sta spostando centinaia di veicoli militari verso l’Ucraina orientale, in vista della prossima offensiva.

18.15 – “Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo” ha dichiarato il premier Mario Draghi dopo la firma dell’accordo sull’energia con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. “Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre”.

17.05 – “Il colloquio con Putin è stato molto duro e diretto” è il commento del cancelliere austriaco Karl Nehammer, volato a Mosca per incontrare il presidente russo. “Un incontro non amichevole“, ha detto alla fine del colloquio di 90 minuti, citato dall’agenzia austriaca Apa. “Putin diffida della comunità internazionale e del diritto internazionale”, ha aggiunto Nehammer.

16.30 – Le milizie separatiste filorusse hanno anunciato di aver conquistato l’intera area del porto di Mariupol. Lo riporta l’agenzia Tass citando Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata repubblica del Donetsk.

16.10 – Secondo la Turchia le mine navali di fabbricazione russa trovate nelle scorse settimane vicine alla costa turca nel mar Nero potrebbero essere state piazzate intenzionalmente per “fare entrare navi dragamine della Nato nel mar Nero, per metterci in una posizione difficile”. A renderloil ministro della Difesa, Hulusi Akar,

15.05 – Gli 007 ucraini avrebbero individuato gli autori dei crimini commessi a Borodyanka, nella regione di Kiev: sarebbe il 234 reggimento d’assalto aviotrasportato della Federazione Russa, unità militare di stanza a Pskov in Russia. I servizi segreti di Kiev hanno diffuso una lista con nomi, posizioni, data di nascita e dettagli di parenti stretti dei militari ritenuti responsabili del massacro di civili.

14.30 – Secondo i servizi segreti ucraini, l’esercito russo starebbero tentando di corrompere con soldi i minorenni ucraini per avere in cambio informazioni sulla dislocazione delle forze militari. Lo riporta Pravda Ukraina.

14.10 – Il ministero deli Esteri russo Sergej Lavrov ha commentato le parole del capo della politica estera dell’Ue Josep Borrell, il quale aveva dichiarato che l’Ucraina avrebbe “vinto la guerra sul campo di battaglia”. “Devo dire che ciò che Borrell ha detto in questo contesto aggressivo e senza precedenti, davvero, cambia significativamente le regole del gioco” ha riferito Lavrov

14.00 – Per l’atto vandalico alla ambasciata russa di Roma è stato fermato e denunciato a piede libero dalla polizia un 43enne di nazionalità ucraina.

13.53 – L’Unicef ha contato 7 milioni di sfollati in Ucraina dall’inizio del conflitto, la metà dei quali sarebbero bambini. Queste le dimensioni della tragedia umanitaria secondo l’ONG.

13.43 – Il prezzo del petrolio è in calo, ma la guerra in Ucraina non c’entra: ecco cosa è successo.

12.31 – Ecco quanto potrebbero essere costate alla Russia le sanzioni dell’Occidente: hanno partecipato 37 paesi, che equivalgono a quasi il 60% del Pil mondiale.

12.29 – Il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere austriaco Karl Nehammer, che si incontreranno oggi a Mosca, potrebbero discutere anche della questione del gas russo, un argomento che, per il Cremlino, è particolarmente importante per l’Austia.

12.07 – Per Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, un allargamento della NATO a Svezia e Finlandia non contibuirà alla sicurezza del continente.

11.50 –  Il ministero della Cultura e delle Politiche dell’Informazione Ucraina ha comunicato che sono 166 siti culturali distrutti o danneggiati a causa della guerra. “Non sappiamo ancora di alcuni siti che si trovano nei territori completamente occupati”, ha aggiunto Oleksandr Tkachenko, ministro della Cultura del Paese.

10.45 – Mariupol “è distrutta. Ci sono decine di migliaia di morti”. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dalla Repubblica popolare di Donetsk arriva invece la notizia che i russi avrebbero fatto evacuare centinaia di persone dalla città.

10.30 – La Germania annuncia che invierà un volo, al confine con la Polonia, per portare in salvo e curare i feriti ucraini. È la prima volta che un Paese interviene in questo modo dall’inizio della guerra.

9.30 – Fonti russe affermano che è iniziata l’offensiva definitiva al Donbass, forse in vista della fine della guerra prevista per il 9 maggio. Lo conferma anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

8.30 – L’Ucraina fa sapere che le perdite della Russia ammonterebbero ad almeno 19.500 soldati, 725 carri armati, 1.923 mezzi corazzati, 347 sistemi di artiglieria, 111 lanciarazzi multipli, 55 sistemi di difesa antiaerea, 154 aerei, 137 elicotteri, 1.387 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 112 droni. Numeri da Paese sconfitto.

8.00 – È pronto alla Duma un disegno di legge per impedire l’espatrio di dirigenti di banche, istituti assicurativi e fondi pensioni. Il rischio è quello che portino con sé ingenti quantità di denaro.

3.30 – Intorno alle 4.30 locali, le sirene che segnalano possibili attacchi aerei hanno iniziato a suonare in tutto il territorio dell’Ucraina. L’allarme è scattato nelle regioni di Kiev, Leopoli, Dnipro, Termopil, Volyn, Zakarpattia, Chernivtsi, Rivne, Ivano Frankivsk, Khmelnytsky, Kirovohrad, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia e Sumy.

3.00 – Ramzan Kadyrov, capo della repubblica russa della Cecenia e comandante delle milizie cecene impegnate in Ucraina ha dichiarato, in un video pubblicato su Telegram, che “ci sarà un’offensiva” che riguarderà gran parte del Paese e le principali città. Prima “libereremo completamente Lugansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città”.

10 aprile. Trovata nuova fossa comune a Kiev. Fonti ucraine: “Sparite da Cernobyl 133 sostanze”

23.10 – In nuovo messaggio diffuso sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha assicurato: “L’Ucraina fermerà tutto questo. Niente aiuterà la codardia russa. Verrà il giorno in cui dovranno ammettere tutto, ammettere la verità”. “Quando le persone non hanno il coraggio di ammettere i propri errori, scusarsi, adattarsi alla realtà e imparare, diventano dei mostri. E quando il mondo lo ignora, i mostri decidono che il mondo deve adattarsi a loro” ha detto Zelensky.

20.30 – Il bilancio dei morti del bombardamento alla stazione ferroviaria di Kramatorsk è salito a 57, mentre i feriti sarebbero 100. Lo rende noto il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko,  al Guardian online.

19.57 – Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, ha detto che lunedì viaggerà a Mosca per incontrare Vladimir Putin. L’Austria è da un punto di vista militare neutrale, ma condanna apertamente la guerra.

17.45 – Quali missili monta la nave più potente della flotta russa e qual è il suo ruolo nella guerra contro l’Ucraina.

16.21 – Continua la tragedia umanitaria degli ucraini in fuga dal Paese sotto attacco da parte della Russia. Secondo le ultime stime dell’Unhcr (l’Alto Commissario per i Rifugiati dell’Onu), sono 4,5 milioni gli ucraini che hanno lasciato le proprie case e hanno attraversato i confini della nazione per cercare salvezza all’estero. L’Europa non vedeva un simile afflusso di profughi dalla Seconda Guerra Mondiale.

16.17 – L’Agenzistatale ucraina ha comunicato che i russi avrebbero rubato da Cernobyl sostanze radioattive provenienti dai laboratori di ricerca, abbastanza pericolose da poterli uccidere. Le sostanze rubate sarebbero state 133: “Anche una piccola parte è mortale se gestita in modo non professionale”, ha scritto su Facebook l’Agenzia.

13.54 – L’esercito russo ha annunciato oggi la distruzione di una base militare nell’est del Paese, sede del battaglione Dniepr, che ospitava “mercenari stranieri”. Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, ha dato notizia di un attacco con missili ad alta precisione lanciati dal mare” contro la base la notte scorsa, dopo l’arrivo di “rinforzi di mercenari stranieri”.

13.05 – “Per volere la pace bisogna essere in due: Putin non sta dimostrando di volere la pace, in questo momento sta dimostrando di voler semplicemente continuare una guerra”. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Maddaloni per un saluto agli operatori della Croce Rossa e l’inaugurazione del Punto di ascolto per la comunità straniera.

12.25 – “Nessuno vuole negoziare con una persona o con persone che hanno torturato la nostra nazione. Questo è comprensibile. Come uomo, come padre, lo capisco molto bene”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista all’Ap rilanciata sul suo profilo Telegram.

12.00 – “A Mariupol, gli occupanti russi hanno organizzato una ‘operazione di pulizia’ tra i civili“. Lo annuncia il consigliere del sindaco di Mariupol Petr Andryushchenko su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. “Nel processo di pulizia, gli occupanti non esitano a uccidere i civili proprio per strada, per poi scattare foto, vantandosi della ‘vittoria'”, ha spiegato Andryushchenko.

11.00 – Una fossa comune con decine di corpi di civili ucraini è stata scoperta a Buzova, un piccolo centro liberato a pochi chilometri a ovest della capitale Kiev: lo hanno reso noto funzionari locali, secondo quanto riporta il Guardian.

9.15 – “Torno con una lista di armi di cui gli ucraini hanno bisogno. E noi la seguiremo” ha detto al Corriere della Sera l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell, dopo la visita a Kiev.

7.00 – La Nato sta lavorando a piani per schierare una presenza militare permanente ai propri confini per contrastare una futura aggressione della Russia. Lo riporta il Telegraph, citando il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg.

00.30 – “L’aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite. L’intera Europa è un obiettivo per la Russia“. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video citato da Ukrinform.

9 aprile. Zelensky: “Dopo Kramatorsk serve una risposta mondiale contro Putin”. S&P: “Rating Russia declassato a SD, cioè i default selettivo”

22.20 – “Sostenere la volontà ucraina di pace non è solo un obbligo morale di tutti i Paesi democratici dell’Europa, ma anche una strategia di difesa per ogni Paese civile”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un video pubblicato su Telegram. ” Tutto il progetto europeo è nel mirino della Federazione russa”, ha aggiunto.

20.40 – “Viviamo giorni terribili. Siamo travolti da immagini che pensavamo aver consegnato per sempre all’archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente. L’aggressione compiuta contro l’Ucraina, contro la libertà e la stessa vita dei suoi cittadini, da parte del governo della Federazione Russa, costituisce una ferita che colpisce la coscienza di ciascuno e la responsabilità degli Stati… È in gioco il destino dell’intera Europa”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite della cerimonia per Procida Capitale della Cultura 2022

20.00 – Mario Draghi fa sapere che l’Italia ha accolto 85 mila rifugiati ucraini, principalmente donne e bambini. Il nostro Paese ha inoltre donato 610 milioni di euro per i profughi.

19.00 – Il Regno Unito fornirà 120 veicoli corazzati e missili antinave all’Ucraina. Lo hanno dichiarato Boris Johnson e Volodymyr Zelensky dopo il summit a Kiev. Il presidente ucraino

17.00 – L’Ucraina potrebbe ottenere lo status di Paese candidato a entrare nell’Unione Europea già a giugno. Lo riferisce il presidente Volodymyr Zelensky.

16.00 – Il premier britannico Boris Johnson si è recato a sorpresa a Kiev, dove ha incontrato il presidente ucraino.

15.00 – Nuova apertura di Zelensky: l’Ucraina, ha dichiarato il presidente, è “sempre pronta” al dialogo con la Russia.

14.00 –  Secondo quanto denunciato dalla commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova su ‘Telegram’, i russi “stanno uccidendo e torturando membri della stampa”.

13.00 – I media occidentali hanno fatto nuove drammatiche scoperte sulle azioni dei soldati russi a Chernobyl. Proprio tali azioni avrebbero pericolosamente esposto i soldati alle radiazioni.

12.00 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che, dopo Pasqua, riaprirà l’ambasciata italiana a Kiev: “Siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev e saremo tra i primi a tornarci”, ha detto Di Maio all’Unità di Crisi assieme all’ambasciatore italiano in Ucraina Francesco Zazo in collegamento da Leopoli e all’ambasciatore Giorgio Starace da Mosca.

10.41 – L’organizzazione umanitaria Direct Relief ha fatto sapere di aver risposto a una richiesta del ministero della Salute di Kiev per 220.000 fiale di un farmaco, l’atropina, che può essere utilizzato per attenuare gli effetti di armi chimiche. Lo riporta il Wall Street Journal.

09.20 – C’e’ stato un bombardamento russo sulle aree residenziali a Severodonetsk, dove il numero delle vittime deve ancora essere confermato. Lo riferisce il capo dell’amministrazione statale regionale di Lugansk Serhiy Haidai citato dal Kiev Independent. Le forze armate ucraine spiegano su Facebook che le truppe russe stanno continuando ad attaccare l’Est del Paese, “al fine di stabilire il pieno controllo sui territori del Donetsk e del Lugansk”.

8.45 – Sono almeno 176 i bambini rimasti uccisi a causa della guerra in Ucraina. E 324 quelli feriti. Lo denuncia l’ufficio del procuratore generale ucraino, secondo un bilancio aggiornato riportato dai media locali. Il bollettino di ieri segnalava 169 bambini morti. Il bilancio diffuso sempre ieri dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani registrava un totale di 1.626 morti tra i civili e 2.267 feriti.

8.26 – La Slovacchia ha trasferito un sistema di difesa missilistica S-300 all’Ucraina, soddisfacendo una delle principali richieste del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di aiutare il paese a difendersi dalla campagna di bombardamenti della Russia. Il presidente Biden ha ringraziato il governo slovacco in una dichiarazione e ha affermato che gli Stati Uniti riposizioneranno un sistema missilistico Patriot in Slovacchia.

8.15 – Per la giornata di oggi in Ucraina sono stati concordati 10 corridoi umanitari. Lo annuncia la vice premier Iryna Vereshcuck su Telegram. Per la città assediata di Mariupol lo spostamento (verso Zaporizhzhia) è previsto sempre con mezzi propri.

7.50 – Le forniture di armi e munizioni all’Ucraina da parte dell’Occidente causano “ulteriore spargimento di sangue”, sono “pericolose e provocatorie” e possono portare “gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto“: lo ha detto in un’intervista a Newsweek l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Mosca fa tutto il possibile per evitare vittime civili e danni all’infrastruttura dell’Ucraina.

6.18 – Il generale Alexander Dvornikov, veterano della guerra in Siria, guiderà l’esercito di Putin in Ucraina con il fine di raggiungere “qualche successo” prima del 9 maggio, data in cui la Russia festeggia la vittoria della Seconda Guerra Mondiale. Lo rende noto il sito The Kyiv Independent, citando anonime fonti occidentali .

4.40 – Zelensky ha chiesto una “ferma” risposta mondiale dopo l’attacco missilistico che ha visto la morte di almeno 52 persone, di cui cinque bambini, a Kramatorsk. “Si tratta di un altro crimine di guerra russo”, ha detto in un messaggio su Telegram, “le potenze mondiali hanno già condannato questo attacco ed ora ci attendiamo una ferma risposta mondiale”.

3.55 – Il rating del debito russo in valuta estera a lungo termine è stato declassato da S&P da CC a SD, cioè in default selettivo.

2.50 – L’organizzazione umanitaria americana Direct Relief ha detto al Wall Street Journal che, su richiesta del ministro della Salute ucraino, ha inviato a Kiev circa 220.000 fiale di un farmaco che può essere utilizzato per contrastare gli effetti di armi chimiche come gli agenti nervini. Si tratta dell’atropina che viene utilizzata per aumentare la frequenza cardiaca o ridurre le secrezioni di muco nei polmoni o nelle vie respiratorie. In pratica, è in grado di bloccare gli effetti da avvelenamento causato da agenti nervini. si tratta dello stesso farmaco distribuito agli operatori sanitari in Siria nel 2017.

2.00 – I russi si sentono sotto pressione perché vogliono ottenere una vittoria in Ucraina entro il 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Lo riferiscono funzionari europei e americani alla Cnn. Secondo le fonti, le forze russe si stanno riorganizzando e puntando sull’est e sud dell’Ucraina perché li considerano obiettivi più piccoli e più raggiungibili rispetto alla conquista di tutto il Paese. La pressione di una scadenza il 9 maggio, sottolineano i funzionari, da una parte potrebbe tradire i russi e portarli a commettere errori ma potrebbe anche spingerli a compiere altre atrocità come quelle di Bucha e Kramatorsk.

1.43 – A Melitopol, da un giorno le truppe di occupazione stanno trattenendo otto autobus per l’evacuazione. Lo denuncia su Facebook la vicepremier del Paese, Iryna Vereshchuk. “Ci sono trattative per sbloccare questi autobus nel loro percorso – scrive – e, secondo accordi, si potrebbe effettuare lo sgombero dei residenti locali”. Nelle ultime ore nella stessa cittadina, come dichiarato dal sindaco Ivan Fedorov, più di cento persone sono state rapite “senza motivo” dalle forze russe.

0.25 – Il patriarca ecumenico Bartolomeo durante l’udienza concessa a un gruppo di giovani studenti accorsi a Fanar, ha dichiarato con fermezza che nessun problema o questione nel mondo può essere risolto tramite lo strumento della guerra. L’unica via per affrontare e risolvere i problemi è il dialogo e “ne sono convinto – ha aggiunto – che se avessero scelto la via del dialogo avrebbero trovato sicuramente una soluzione”. I russi hanno fatto male – ha aggiunto Bartolomeo – ad invadere l’Ucraina. Il patriarca di Costantinopoli ha anche espresso il suo profondo rammarico per le prese di posizione del patriarca di Mosca Kirill, poiché quest’ultimo si è identificato così tanto con le posizioni del presidente russo Vladimir Putin da definire come “guerra santa” l’invasione dell’Ucraina

0.00 – Un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti ha affermato che alcune unità russe in Ucraina sono “completamente eliminate” e che la potenza di combattimento di Mosca è tra l’80% e l’85% dei livelli pre-invasione. “Abbiamo visto indicazioni di alcune unità che sono state letteralmente, a tutti gli effetti, eliminate”, ha affermato il funzionario secondo quanto riportato dai media americani.

8 aprile. Bomba sulla stazione di Kramatorsk. La scritta sul missile, “per i bambini”. Cresce il numero di morti e feriti

23.00 – Volodymyr Zelensky, via Telegram, ha fatto sapere di aver ricevuto il questionario per l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. Entro una settimana il parlamento di Kiev dovrebbe preparare le risposte.

22.30 – Il Pentagono smentisce Mosca. La stazione di Kramatorsk è stata colpita dai russi, secondo quanto dichiarato da John Kirby, portavoce della Difesa statunitense. Quanto avvenuto, ha precisato, “è ancora una volta espressione della brutalità della Russia”. La smentita del Cremlino è “poco convincente”.

21.40 – “Grazie per le sanzioni, ma non bastano“. Così il presidente ucraino rivolgendosi all’Unione Europea.

21.20 – Secondo l’intelligence americana, la Russia starebbe cercando di reclutare altri 60 mila soldati da inviare in Ucraina.

21.00 – Per l’Onu sono almeno 1.626 le vittime civili dall’inizio del conflitto in Ucraina. Tra loro anche 132 bambini.

20.15 – Il ministero della Giustizia di Mosca fa sapere di aver chiuso tutte le sedi russe di Amnesty International e di Human Rights perché violerebbero la legge.

20.00 – Ursula von der Leyen, intervenuta in conferenza stampa a Kiev, ha dichiarato che “l’Ucraina vincerà questa guerra”, annunciando investimenti dall’Europa a Kiev e l’ingresso del Paese tra i membri dell’Unione. Nel mentre “la Russia affonderà nel degrado economico, finanziario e tecnologico”.

19.45 – I soldati avrebbero deportato con la forza, dall’Ucraina alla Russia, almeno 600 mila civili, di cui 121 mila bambini. Lo denuncia Lyudmila Denysova, responsabile dei diritti umani al Parlamento ucraino, riferendosi a quanto sarebbe avvenuto nella città occupata di Izyum, nella regione di Kharkiv.

19.30 – Il presidente ucraino Zelensky, in conferenza stampa a Kiev con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “Tutti devono essere uguali di fronte alla legge. L’Ucraina ha sempre supportato questo principio. A differenza della Federazione russa, non cerchiamo di influenzare col potere la corte internazionale, perché siamo un Paese democratico, quindi vogliamo una corte indipendente. Sono convinto che tutte le azioni da parte delle forze armate ucraine debbano essere eque e giuste, ma siamo sul nostro territorio e non abbiamo ucciso civili russi o bielorussi”.

18.50 – La polizia ucraina ha accusato l’esercito russo di aver torturato e bruciato vivi dei civili, tra cui un bambino, nel villaggio di Husarivka, nel distretto di Izium.

17.55 – “Qui è successo l’impensabile. Abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, la sconsideratezza e la spietatezza di chi ha occupato la città”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, in visita a Bucha.

17.05 – La Slovacchia fornirà all’Ucraina sistemi di difesa antiaerea S-300, appartenenti all’era dell’Unione sovietica: l’annuncio del premier Heger.

17.02 – Sarebbero almeno 50, di cui 10 bambini, i morti nell’attacco alla stazione di Kramatorsk secondo i media ucraini, che citano il governatore di Donetsk Pavlo Kyrylenko.

16.35 – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si è recata a Bucha.

15.57 – I prezzi del cibo sono alle stelle a causa delle conseguenze della guerra sulle esportazioni dei cereali ucraini e russi. Lo riferisce l’Onu.

15.56 – “Ancora non abbiamo idea di quanti bambini siano stati uccisi e feriti nell’attacco alla stazione di Kramatorsk “ma temiamo il peggio”. Lo ha dichiarato un rappresentante dell’UNICEF in Ucraina, Murat Sahin.

15.52 – Secondo un funzionario del governo turco, “sia la Russia che l’Ucraina sono disponibili a tenere nuovi colloqui in Turchia”, pur restando “lontani da un accordo su un testo comune”.

14.54 – Si chiama Oliwia Dabrowska e tramite i suoi account social sta raccontando l’emergenza umanitaria dei rifugiati ucraini al confine polacco e lanciando appelli per raccogliere aiuti: è la bambina con il cappotto rosso di Schindler’s List.

12.50 – Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico di Boris Johnson, si dice inorridita per le notizie dell’attacco missilistico sulla stazione di Kramatorsk, in Ucraina, e accusa le forze di Mosca. “Sono sconvolta – twitta – dalle orrende denunce sull’attacco di un missile russo contro civili nella stazione ferroviaria di Kramatorsk, in Ucraina orientale. Prendere di mira i civili è un crimine di guerra e noi chiameremo la Russia e (Vladimir) Putin a rispondere” anche di questo.

12.35 – “I russi sapevano che la stazione ferroviaria di Kramatorsk era piena di civili in attesa di essere evacuati. Eppure l’hanno colpita con un missile balistico, uccidendo almeno 30 persone e ferendone un centinaio. Questo è stato un massacro deliberato. Porteremo ogni criminale di guerra alla giustizia”. Così su Twitter il ministro degli Esteri russo Dmytro Kuleba.

12.30 – L’attacco missilistico dei russi alla stazione ferroviaria di Kramatorsk è stato preceduto da un’approfondita ricognizione dell’obiettivo. Lo afferma su Facebook Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, come riporta Ukrinform. “Le truppe russe hanno colpito la stazione ferroviaria di Kramatorsk con un missile Iskander. Dovrebbe essere chiaro che tali attacchi sono preceduti da un’attenta ricognizione di obiettivi, almeno UAV (droni, ndr)”. “Hanno visto molto bene che la mattina presto c’erano migliaia di persone che cercavano di evacuare dalla stazione in quel momento, famiglie, bambini, anziani”, ha sottolineato Arestovych.

12.30 – La Russia “spera di mettere fine all’operazione speciale in Ucraina in un futuro prevedibile”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

12.08 – Il ministero della Difesa russo ha negato il coinvolgimento nell’attacco alla stazione di Kramatorsk e ha riferito che sul sito sono stati trovati frammenti del missile Tochka-U, utilizzato dalle forze armate ucraine. Lo riporta l’agenzia russa Tass.

12.00 – Nella stazione ferroviaria di Kramatorsk alle 10.30, quando è avvenuto l’attacco, c’erano 4mila persone. Lo ha detto il sindaco della città Alexander Goncharenko, secondo quanto riporta la tv Ukraine 24 sul proprio canale Telegram.

11.56 – “È orribile vedere che la Russia ha colpito una delle principali stazioni usate dai civili che evacuano la regione dove Mosca sta intensificando il suo attacco. È necessario agire: più sanzioni alla Russia e più armi all’Ucraina sono in arrivo dall’Ue: il quinto pacchetto di sanzioni Ue è stato appena approvato”. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. “Condanno fermamente l’attacco indiscriminato contro una stazione ferroviaria a Kramatorsk da parte della Russia, che ha ucciso decine di persone e ha lasciato molti altri feriti. Questo è l’ennesimo tentativo di chiudere le vie di fuga per coloro che scappano da questa guerra ingiustificata e di causare sofferenze umane”. Così l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, su Twitter.

11.55 – Sul missile che si è abbattuto sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk si legge la scritta, in russo, “per i bambini“. Così la tv ucraina Ukraine 24, pubblicando un video in cui vede il missile, parzialmente distrutto, con la scritta bianca in cirillico. È impossibile al momento stabilire chi abbia scritto la frase sul razzo.

11.35 – Il presidente Zelensky ha parlato di “malvagità senza limiti” a proposito dell’attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, che avrebbe causato almeno 39 morti (tra cui quattro bambini). “Stanno distruggendo in modo cinico la popolazione civile”, ha dichiarato Zelensky in un comunicato, “questa è una malvagità che non ha limiti. E, se non viene punita, non si fermerà”. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha scritto su Telegram che le forze russe hanno colpito la stazione con missili balistici Iskander: “I russi sapevano bene dove miravano. Volevano seminare panico e paura e colpire quante più persone possibile”.

10.45 – I prezzi alimentari mondiali hanno raggiunto i “livelli più alti di sempre” a marzo spinti dalla guerra in Ucraina, che “causa choc” nei mercati dei cereali e dell’olio vegetale. Lo riferisce la Fao, spiegando che l’indice elaborato dall’agenzia Onu che traccia la variazione mensile dei prezzi internazionali di un paniere di prodotti alimentari di base, aveva già battuto il record a febbraio dalla sua creazione nel 1990, e ha registrato un ulteriore aumento del 12,6% a marzo. L’aumento è principalmente imputabile all’Indice Fao dei prezzi dei cereali, che “ha registrato un aumento del 17,1% rispetto a febbraio, trainato dai forti aumenti dei prezzi del grano e di tutti i cereali minori, principalmente a causa della guerra in Ucraina”.

10.40 – “L’Italia ha ricoverato oltre 150 bambini. Anche il Vaticano si è dato da fare, accogliendo i nostri piccoli all’Ospedale Bambino Gesù, dove anche il Papa è andato a visitarli e a benedirli. Invito tutti gli italiani e le istituzioni italiane, che possono farlo, ad ospitare i nostri bambini: per offrirgli un riparo, trattamenti medici, riabilitazione”. È l’appello di Olena Zelenska, first lady ucraina, in un’intervista al Gr1. “Oggi i diritti dei bambini ucraini sono violati dall’invasore, che bombarda ospedali, scuole e condomini. Ne sono morti già 250”.

10.25 –  Due razzi russi si sono abbattuti su stazione ferroviaria a Kramatorsk, in Ucraina orientale, causando vittime. Lo ha detto la compagnia ferroviaria statale ucraina, citata dal Guardian. La stazione in queste ore viene usata per evacuare i civili dalle aree dell’Est del Paese che sono sotto i bombardamenti. Il cronista di France Presse sul posto ha riferito di aver visto i corpi di almeno 30 persone in sacchi per cadaveri e ha affermato che centinaia di persone erano assiepate nella stazione nella speranza di riuscire a lasciare la città, minacciata da una grande offensiva russa.

10.18 – Pesanti bombardamenti e lanci di razzi hanno martellato per tutta la notte il Donbass, nell’est dell’Ucraina. Le sirene hanno risuonato di continuo facendo correre nei rifugi la popolazione della città di Slavyansk, come riferisce la Bbc.

9.27 – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha dichiarato: “È quasi sicuro che per Vladimir Putin la data del 9 maggio debba essere il giorno per l’annuncio della vittoria, e dunque credo che i russi concentreranno le loro forze nel Donbass, dove nei prosssimi giorni e nelle prossime settimane dovremo vedere delle scene molto difficili”.

8.20 – La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il responsabile della politica Estera dell’Ue, Josep Borrell, sono diretti a Kiev, dove incontreranno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

7.30 – Il presidente ucraino Zelensky ha invitato le ambasciate di tutto il mondo a tornare a Kiev. “Abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche a livello di simboli e gesti diplomatici. Per favore tornate nella nostra capitale e continuate il vostro lavoro, è un segnale alla Russia che Kiev è nostra”.

6.00 – Vladimir Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. Lo sostiene il ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin, secondo il quale il presidente russo “pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, catturare molto rapidamente questa capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi per prendere la capitale e ora si sia concentrato sul sud e sull’est del Paese”.

00.30 – La situazione a Borodianka, vicino a Kiev, è “decisamente più orribile” che a Bucha. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

7 aprile. 11 milioni di ucraini hanno lasciato la casa. Zelensky sulle nuove sanzioni: “Bene ma non abbastanza”

22.50 – Il Congresso americano ha approvato a stragrande maggioranza la sospensione dei rapporti commerciali con la Russia e dell’importazione del suo petrolio.

21.10 – Gli ambasciatori dei 27 Paesi Ue hanno dato il via libera definitivo al quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Tra le misure decise c’è il graduale embargo all’importazione del carbone russo.

20.35 – “Gli alleati forniranno più armi all’Ucraina secondo le sue esigenze in questa fase della guerra, insieme ad aiuti umanitari e finanziari”. Lo ha detto il vicesegretario della Nato, Mircea Geoana. Secondo la Nato, ha aggiunto, la Russia sta preparando un attacco massiccio per occupare interamente la regione del Donbass e il corridoio di terra verso la Crimea.

19.40 – Le forze russe hanno subito “perdite significative” nella guerra in Ucraina. Lo ha ammesso a Sky News Uk il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, senza però fornire numeri.

19.20 – Il G7 ha annunciato tramite un comunicato nuove sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia.

18.30 – L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la richiesta degli Stati Uniti d’America di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra.

16.30 – “Abbiamo concordato che dobbiamo rafforzare l’aiuto all’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa, dopo la conclusione del consiglio atlantico. “Non posso entrare nello specifico per ragioni operative ma gli alleati stanno aumentando il loro sostegno: la divisione tra armi offensive e armi difensive è un po’ strana, ha poco senso, visto che l’Ucraina si sta difendendo da un’aggressione e ha il diritto di farlo”.

15.20 – Quelle di Bucha “sono immagini raccapriccianti. Il modo in cui ci si è accaniti contro la popolazione civile è inspiegabile. Credo davvero, come è stato rilevato da più parti, che questi episodi segnino un punto di svolta di questa guerra e spero facciano riflettere tutti sulla necessità di mettere fine a questa guerra”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, a margine di un incontro.

14.o0 – “Confronto costruttivo con Josep Borrell. L’Unione europea deve continuare a mostrarsi compatta contro l’aggressione russa dell’Ucraina e agire per raggiungere al più presto una tregua, ristabilendo la pace”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

13.05 – “Siamo convinti che ora sia il momento di sospendere l’adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani” dell’Onu. È quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla “guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”. “Mosca verificherà le notizie riportate dai media secondo le quali alcuni leader del G20 si oppongono alla partecipazione di Putin al vertice: in base alla situazione prenderemo una decisione”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, “Chiariremo questa cosa”, ha aggiunto. “Dopotutto, l’Indonesia è il Paese che presiede e organizzatore. Naturalmente, saremo orientati in primo luogo verso gli organizzatori. La posizione riguardo alla partecipazione sarà determinata in base a come si sviluppa la situazione”.

12.45 – Il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione per chiedere più sanzioni contro la Russia e un emendamento che chiede un embargo completo e immediato dell’Ue sulle importazioni russe di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas. L’emendamento è stato approvato è passato con 413, 93 contrari e 46 astenuti. La risoluzione è stata approvata con 513 voti a favore, 22 contrari e 19 astenuti.

12.43 – “A ieri sera erano 320 le vittime civili, il numero dei corpi ritrovati cresce ogni giorno”. Così il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, citato da Unian. I cadaveri “si trovano in tenute private, parchi, piazze, dove era possibile seppellire i corpi quando non c’erano bombardamenti. La gente cercava di seppellire i morti in modo che i cani non li trovassero” ha detto il sindaco Bucha, “in quasi il 90 per cento dei corpi c’erano ferite da proiettile, non schegge”.

12.20 – Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito le nuove sanzioni contro Mosca una continuazione della “linea frenetica” dell’Occidente. “La Russia risponderà senza dubbio e lo farà come ritiene opportuno”, riporta la Tass.

11.40 – Rifornire l’Ucraina di armi non contribuirà al successo dei colloqui tra Mosca e Kiev. Così il Cremlino citato dalla Tass. Viene reso noto, poi, che “la partecipazione di Putin al G20 dipende dagli sviluppi della situazione”.

11.00 – Nuove atrocità in Ucraina trapelano dai racconti. Il sindaco di IrpinAlexander Markushin, ha raccontato che i russi in città hanno prima sparato alle persone e poi sono passati sui corpi con i carri armati. “Dopo la liberazione di Irpin abbiamo dovuto raccogliere i resti con le pale” denuncia il sindaco in una conferenza online organizzata dalla commissione d’inchiesta ucraina. “Gli occupanti hanno iniziato a dividere le famiglie, portare via uomini e lasciare bambini e donne. Gli uomini sono stati portati via in cambio di prigionieri”. “Oltre a uccidere e molestare le donne, gli invasori russi hanno saccheggiato spietatamente le case di Irpin, hanno preso di tutto, dalle lavatrici alla biancheria intima”.

10.50 – Si terrà domani l’incontro tra Zelensky e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Lo ha reso noto l’addetto stampa del capo di stato Sergei Nikiforov secondo quanto riferisce Ukrinform. Martedì Bruxelles aveva confermato che la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen e l’alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell si sarebbero recati questa settimana a Kiev per incontrare Zelensky.

10.45 – Kiev accusa l’Ungheria di “aiutare Putin” nella guerra contro l’Ucraina, il giorno dopo le dichiarazioni di Viktor Orban che si è detto pronto ad acquistare gas russo in rubli, a differenza di altri paesi dell’Unione europea. “Budapest ha fatto il passo successivo: aiutare Putin a continuare la sua aggressione contro l’Ucraina”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, dicendo che l’Ungheria sta “distruggendo l’unita’ dell’Ue” con questa posizione.

10.45 – Ammonterebbero a 18.900 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 18.900 uomini, 698 carri armati, 1.891 mezzi corazzati, 332 sistemi d’artiglieria, 108 lanciarazzi multipli, 55 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 150 aerei, 135 elicotteri, 1.358 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 111 droni.

10.40 – Il governo di Parigi ha convocato l’ambasciatore russo dopo che stanotte la rappresentanza diplomatica in Francia ha postato immagini del massacro di Bucha scrivendo “Set cinematografico, città di Bucha”. Il governo ha risposto subito con un tweet del ministro per gli Affari europei, Clement Beaune: “Oltre la vergogna. Stop“. Il messaggio di Beaune è stato ritwittato dalla ministra del Lavoro, Elisabeth Borne, e dalla vicecapogruppo di En Marche all’Assemble’e Nationale, Aurore Berge’, poi la convocazione dell’ambasciatore.

10.35 – Una “aggressione inaccettabile” all’Ucraina da parte della Russia. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente di Acri, Francesco Profumo, in occasione del XXV Congresso dell’associazione, che prende il via questa mattina a Cagliari. “Saluto, con particolare intensità, la scelta di porre al centro del congresso di Acri il tema delle disuguaglianze, che si sono particolarmente accentuate durante la pandemia. Esprimendo nel contempo – ha scritto il capo dello Stato – apprezzamento per l’impegno dispiegato in questi anni nell’affrontare le numerose criticità che si sono manifestate, a livello territoriale, sociale, generazionale, di crisi internazionale, come nel caso delle migrazioni e ora delle conseguenze dell’inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa”.

10.27 – Chi sono Maria e Katerina, le figlie di Putin colpite dalle sanzioni dell’Occidente contro la guerra in Ucraina. La figura di entrambe è parzialmente avvolta nel mistero.

10.00 – “La guerra condotta dalla Federazione Russa contro l’Ucraina costerà al nostro Paese più di 1 trilione (mille miliardi) di dollari”. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino Denis Shmygal in un’intervista a Bbc News Ukraine, secondo quanto riporta Ukrinform. “Le perdite dirette alla prima decade di marzo – sia secondo la Kyiv School of Economics che il Ministero dell’Economia – ammontavano a oltre 560 miliardi di dollari. E se calcoliamo le perdite di Pil a lungo termine dal fatto che impianti di produzione distrutti, infrastrutture distrutte, l’ammontare delle perdite è molto più di 1 trilione di dollari. Questo è ciò che il nostro Paese perderà a causa della guerra”, ha sottolineato Shmygal.

09.19 – Fonti locali hanno riferito che i russi si starebbero avvalendo di “forni crematori mobili” e “terroristi locali” per far sparire i corpi dei civili uccisi e quindi le prove degli orrori commessi nella città costiera assediata.

07.34 – Secondo le Nazioni Unite11 milioni di ucraini hanno lasciato le proprie case: si tratta di un cittadino su 4. Sono invece 4 milioni, sempre nella stima dell’Onu, quelli che hanno lasciato il Paese in guerra. I numeri evidenziano la più grande crisi dei rifugiati, in Europa, dalla Seconda Guerra Mondiale.

05.13 – Per Zelensky il nuovo pacchetto di sanzioni deciso dall’Occidente “sembra efficace“, ma non rappresenta una risposta commisurata agli orrori di Bucha, che proseguono, sottolinea nel suo consueto messaggio sui social network, a Mariupol e Kharkiv.

03.33 – Secondo Nbc news 1700 profughi dall’Ucraina sono arrivati al confine tra Messico e Stati Uniti, in attesa di passare il confine ed entrare negli Usa. Sono 150 i profughi di guerra accolti ogni giorno, secondo quanto stabilito da Joe Biden (che ha detto che l’America ne accoglierà un totale di 100mila).

6 aprile. Bombardamenti nei pressi di Leopoli. A Bucha un video mostra soldati russi che sparano a un ciclista

23.00 – “L’Italia ha espulso per ragioni di sicurezza nazionale 30 funzionari russi. Abbiamo agito insieme ai nostri partner. Ci aspettiamo una reazione, ma questo non vuol dire che chiudiamo i canali diplomatici con la Russia, perché l’obiettivo è arrivare alla pace”, ha dichiarato Luigi Di Maio a Porta a Porta.

22.40 – Secondo fonti dell’intelligence statunitense, ci potrebbero essere ancora stragi di civili come quella di Bucha.

17.00 – Le nuove sanzioni varate dagli Usa, in raccordo con G7 e Ue, contro la Russia colpiranno le figlie di Vladimir Putin, Maria e Iekaterina, e la figlia del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. Lo ha confermato un alto funzionario dell’amministrazione Usa in un punto con la stampa.

15.53 – “Ci sono prove sufficienti che la Russia non sia colpevole di crimini a Bucha“. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dalla Tass, accusando l’Ucraina di aver attuato una “provocazione” e “i media occidentali” di esserne “complici”

15.12 – Il premier ungherese Viktor Orban ha annunciato di aver parlato con il presidente russo Vladimir Putin esortandolo a dichiarare “un cessate il fuoco immediato”

14.04 – A Mariupol i soldati russi hanno allestito crematori mobili per bruciare i corpi degli abitanti uccisi e coprire le tracce dei crimini contro i civili. Lo riferisce il Comune di Mariupol su Telegram, citato da Unian. Testimoni oculari hanno detto che l’esercito di Mosca ha reclutato “terroristi locali” e di Donetsk in forze speciali per raccogliere e bruciare i corpi.

13.45 – I Paesi Ue hanno espresso un consenso sul quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia, ma per dare il tempo di approfondire questioni tecniche la decisione formale è stata rinviata a domani. Lo si è appreso da fonti europee al termine della riunione del Comitato a cui partecipano gli ambasciatori dei 27 presso le istituzioni Ue.

12.58 – “La mostruosa messinscena” di Bucha deve essere chiarita attraverso “un’indagine obiettiva e indipendente”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov citato dalla Tass, in riferimento al massacro avvenuto nella cittadina ucraina.

12.21 – Almeno due persone sono morte in bombardamenti russi su un centro per la distribuzione di aiuti umanitari nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Lo riferisce il governatore locale, aggiungendo che almeno 5 persone sono rimaste ferite.

12.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimproverato gli europei per “l’indecisione” sulle sanzioni contro la Russia in un videomessaggio al parlamento irlandese. Il leader di Kiev ha chiesto all’Irlanda di mostrare “più leadership nella coalizione contro la guerra” e di convincere l’Unione Europea a introdurre sanzioni più rigide contro Mosca.

11.34 – Oltre agli 85.057 profughi ucraini già giunti in Italia, il nostro Paese accoglierà anche 1.000 persone in fuga dalla guerra che si sono rifugiati in Moldavia. Lo ha annunciato il Ministero dell’Interno.

11.15 – Al termine dell’udienza generale in Vaticano, Papa Francesco ha mostrato ai fedeli, baciandola, una bandiera ucraina: “Questa bandiera viene dalla guerra, proprio da quella città martoriata, Bucha”.

10.52 – Oltre 400 persone sarebbero scomparse dalla città di Gostomel, vicino Kiev, sede dell’aeroporto preso d’assalto dai russi in dalle prime ore dell’invasione. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare locale, Taras Dumenko, citato dalla Bbc, secondo cui gli scomparsi potrebbero essere stati rapiti e poi fucilati dai russi.

09.48 – “Bisogna far cessare la guerra il prima possibile”, “ma non in qualunque maniera possibile”, perché “non vogliamo che finisca con un Paese distrutto e dominato”. Per questo “dobbiamo continuare ad appoggiare l’Ucraina fornendole armi”. Così l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Josep Borrell, al Parlamento europeo.

09.35 – Un deposito di petrolio a poca distanza da Dnipro, nell’Est dell’Ucraina, è stato distrutto dai bombardamenti delle forze russe. Ad annunciarlo è stato il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Valentin Reznitchenko, su Telegram. L’incendio è stato spento dopo 8 ore di lavoro

08.17 – Un’auto lanciata a forte velocità si è schiantata contro il cancello d’ingresso dell’ambasciata russa di Bucarest. Il conducente è deceduto dopo l’incendio della vettura. Secondo le autorità romene non si esclude che il gesto sia stato intenzionale

07.00 Un video girato durante l’occupazione russa di Bucha mostra soldati russi che sparano a un civile, un uomo che spinge una bicicletta. Il corpo della vittima è stato poi trovato a terra, in strada, quando la città è tornata sotto il controllo ucraino

05.54 “Sono almeno 5mila i crimini di guerra su cui stiamo indagando”, a riferirlo è Irina Venediktova nel corso di un briefing a Bucha. La notizia è stata riportata da vari media ucraini. “Anche in questa situazione così crudele, i crimini di guerra sono i primi ad apparire nell’ordine, seguiti dai crimini contro l’umanità e dal genocidio”, ha detto Venediktova.

03.30 Il governo Usa ha annunciato l’invio di ulteriori aiuti militari, per un valore di 100 milioni di dollari, all’esercito ucraino. Verranno forniti i missili anticarro Javelin. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Blinken a Bruxelles

01.30 – Testimoni oculari riferiscono di esplosioni e allarmi aerei che continuano a suonare nei pressi di Leopoli, nella zona ovest dell’Ucraina. “Le forze di difesa aerea stanno lavorando, stanno proteggendo i nostri cieli”, ha detto Maxim Kozitsky, amministratore regionale di Leopoli, a Ukrainska Pravda

5 aprile. Riprendono i bombardamenti. Gli orrori di Bucha arrivano al Consiglio di sicurezza dell’Onu

22.20 – Delle esplosioni sono state udite a Radekhiv, a circa 70 km da Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina. Lo riferiscono le autorità locali.

21.58 – Il Portogallo ha dichiarato persone non grate 10 dipendenti dell’ambasciata russa. Lo comunica il ministero degli Esteri di Lisbona.

21.14 – Sono almeno 1.480 i civili uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha riferito l’inviata dell’Onu Rosemary DiCarlo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, citando i dati dell’Alto commissariato Onu per i Diritti umani (Ohchr). Secondo l’Ohchr però i numeri reali sarebbero molto più alti a causa dell’alto numero di vittime non documentate ufficialmente.

20.50 – I soldati russi “hanno preso di mira i civili e ciò costituisce un crimine di guerra“. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a SkyTg24.

20.10 – Nel bombardamento russo all’ospedale di Mykolaiv potrebbero essere state usate bombe a grappolo. Lo denuncia Medici Senza Frontiere dopo che un suo team ha visitato la città e l’ospedale colpito.

19.49 – Con le “fake news” sulle atrocità commesse dalle forze di Mosca a Bucha, l’Ucraina ha tentato di sabotare “le promettenti trattative” con la Russia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato da Interfax.

19.26 – L’inviato della Cina al Consiglio di sicurezza dell’Onu, Zhang Jun, non ha condannato la Russia per gli orrori di Bucha ma ha chiesto approfondimenti. Zhang ha detto che “le immagini dalla cittadina ucraina sono inquietanti, ma i fatti devono essere stabiliti da un’indagine indipendente. Le questioni umanitarie non devono essere strumentalizzate”.

17.45 – Nel suo discorso al Parlamento spagnolo, Zelensky ha paragonato la distruzione provocata dalla guerra in Ucraina a quella di Guernica. E ha chiarito come l’attacco dell’Esercito russo in Ucraina abbia portato alla distruzione del 90% degli edifici di Mariupol.

17.40 – “Voi dite che non ci sono nazisti in Ucraina ma purtroppo ci sono e stanno guidando il gioco”. Così l’ambasciatore russo all’Onu Vasili Nebenzia. “Questi nazisti uccidono non solo soldati e prigionieri russi ma anche la loro gente”, ha aggiunto, sostenendo di avere “centinaia di prove di questi atti”.

17.35 – Intervenendo al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha proposto ufficialmente di sospendere la Russia dal consiglio dei diritti umani di Ginevra, sostenendo che “mina la credibilità del consiglio di sicurezza stesso”. “Ogni giorno – ha dichiarato – vediamo quanto poco la Russia rispetti i diritti umani. Ecco perché ieri ho annunciato che gli Stati Uniti, in coordinamento con l’Ucraina e molti altri Paesi membri dell’Onu, chiederanno la sospensione di Mosca dal Consiglio per i diritti umani. La Russia sta usando la sua appartenenza all’organo come piattaforma di propaganda”. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili – ha concluso l’ambasciatrice – “gli Usa hanno valutato che membri delle forze russe hanno commesso crimini di guerra”.

17.33 – “È arrivato il momento di trasformare” il sistema di sicurezza internazionale e per questo motivo “propongo una conferenza mondiale, da tenere a Kiev“. Così Zelensky, rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza Onu. “Dobbiamo consegnare alle prossime generazioni un’Onu efficace che possa rispondere in maniera preventiva alle sfide in materia di sicurezza per garantire la pace”, ha aggiunto. Dopo qualche problema tecnico, ha anche mostrato ai membri del Consiglio di Sicurezza un filmato con immagini agghiaccianti di civili, inclusi bambini, uccisi a Irpin, Dymerka, Motyzhin. “Quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto in altri posti”, ha chiosato.

16.50 – “La Russia porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra” ha scandito Volodymyr Zelensky parlando all’Onu. “Bisogna processare i generali russi per crimini di guerra, serve un tribunale modello Norimberga“.

16.40 – “L’Onu non sta garantendo la sicurezza, difenda tale diritto o può chiudere”: così Zelensky parlando in remoto al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite . “La Russia vuole uccidere più civili possibili e Bucha ne è solo uno degli esempi. La Russia ci vuole schiavi silenziosi” ha aggiunto.

16.10 – “La Commissione Europea ha appena annunciato un nuovo pacchetto dì sanzioni nei confronti di Mosca. L’Italia è pienamente allineata al resto dell’Unione Europea e appoggia con convinzione le misure restrittive presentate dalla Presidente von der Leyen”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in occasione della firma del Patto per Torino, a Palazzo Civico nel capoluogo piemontese. “Nella giornata di oggi abbiamo espulso 30 diplomatici russi, una decisione presa in accordo con altri partner europei e atlantici”, ha aggiunto.

16.00 – “Combattere per la liberazione del Donbass, occupati dal 2014, ci costerebbe tra i 40.000 e i 50.000 uomini e i russi tornerebbero il mese dopo”. Così il presidente ucraino Zelensky, citato da Kyiv Independent.

15.45 – Il governo britannico ha annunciato il congelamento di oltre 350 miliardi di dollari delle riserve in valuta estera della Russia di Vladimir Putin, il 60% su un totale di 604 miliardi. Lo afferma la ministra degli Esteri, Liz Truss, dopo i colloqui a Varsavia col suo omologo polacco, Zbigniew Rau. La responsabile del Foreign Office ha ribadito che si devono incrementare le sanzioni occidentali e l’invio di armi all’esercito di Kiev e sottolineato che “la guerra in Ucraina può finire solo con la sconfitta di Putin”. Per Truss, inoltre, le sanzioni coordinate coi Paesi alleati “stanno riportando l’economia russa nell’era sovietica“.

15.15 – “L’Occidente sta cercando di scaricare i propri errori economici sulla Russia, per risolvere i problemi alle spese” di Mosca. Lo ha dichiarato Vladimir Putin, citato dalla Tass. Alla luce delle nuove sanzioni, Putin ha affermato che la Russia dovrà essere “più prudente” con le esportazioni di cibo “specialmente verso i Paesi ostili”.

15.10 – “La Repubblica Ceca ha inviato vecchi carri armati dell’era sovietica in Ucraina, fornendo armi pesanti indispensabili alle truppe ucraine”. Lo rivela il Wall Street Journal. La Repubblica Ceca e la Slovacchia si sarebbero anche offerte di “riparare e riadattare le attrezzature militari ucraine danneggiate”.

14.55 – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato il quinto pacchetto di sanzioni contro Russia e Bielorussia, che prevede l’embargo al carbone russo: “Imporremo un divieto di importazione di carbone dalla Russia, del valore di 4 miliardi di euro all’anno. Ciò taglierà un’altra importante fonte di entrate per la Russia”. Nel complesso le nuove sanzioni — che comprendono anche prodotti tecnologici — vanno a colpire l’export dall’Ue alla Russia per un valore complessivo di 10 miliardi. “Continueremo a degradare la capacità tecnologica e industriale della Russia”, ha aggiunto.

14.55 – “La Russia non vincerà la sua guerra prescelta. Ma paralizzare la macchina da guerra del Cremlino ora è vitale per fermare le atrocità commesse in Ucraina. Non c’è altro modo che inasprire le sanzioni”. Così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in un tweet.

14.40 – L’ambasciatore Serghei Razov ha esplicitamente espresso critiche “contro la decisione immotivata della parte italiana” sull’espulsione di 30 diplomatici russi, “che porterà ad un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali”. Lo si legge in un commento, diffuso dalla rappresentanza diplomatica della Federazione a Roma, in cui si ribadisce che “questo passo non rimarrà senza risposta da parte russa”. L’espulsione è stata eseguita “per motivi di sicurezza”, c’è scritto nella nota russa. Ma “di tali azioni non è stata fornita alcuna prova”.

14.30 – “Vediamo le truppe russe che si ritirano da Kiev, si raggruppano, si rifocillano, e si concentrano sull’est del Paese. Siamo a una fase cruciale della guerra, in cui Mosca tenterà di prendere tutto il Donbass e l’area di terra che arriva in Crimea”. Ad affermarlo è il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg alla vigilia del consiglio atlantico, sottolineando che non mancherà l’appoggio della Nato all’Ucraina, aumentando anche il sostegno militare. Per quanto riguarda i negoziati Stoltenberg è chiaro: “Decide Keiv che tipo di accordo di pace accettare”.

14.10 – A Rubizhne, nella regione di Lugansk, l’esercito russo ha colpito un carro armato con acido nitrico, cioè un composto molto pericoloso se è inalato. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Serhiy Gaidai su Telegram, come riporta il Parlamento ucraino su Twitter scrivendo: “Le conseguenze sono simili all’uso di armi chimiche o biologiche”. Gaidai ha invitato i cittadini a non lasciare i rifugi e a chiudere porte e finestre. “L’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e a contatto con la pelle e le mucose — ha spiegato Gaidai —. I fumi acidi sono irritanti per le vie respiratorie. Per avvelenamenti deboli ci sono segni di bronchite, bronchiolite lieve, capogiro, sonnolenza, mentre con grave avvelenamento c’è il rischio di edema polmonare”.

13.50 – Ci sono molti edifici crollati a Borodyanka, a venti chilometri da Bucha. Gran parte della città, dalla quale i russi si sono ritirati il primo aprile, è stata distrutta dai bombardamenti aerei e si stanno recuperando i corpi sotto le macerie. In un altro punto è stato trovato il cadavere di un uomo con segni di torture: aveva la mani legate e una busta alla testa. È quanto ha appurato l’inviato dell’agenzia Ansa sul posto. Secondo il presidente Zelensky, nella cittadina “il numero delle vittime potrebbe essere ancora maggiore” che a Bucha. “Ci sono i corpi di circa 200 civili sotto le macerie dei palazzi colpiti a Borodyanka dai bombardamenti russi — ha spiegato il sindaco di Borodyanka, Georgiy Erko, all’inviato dell’Ansa — . Il 24 febbraio siamo stati la prima città ad essere bombardata. Stiamo cominciando adesso a portare via i corpi perché i russi non ce lo hanno permesso fino a quando c’è stata l’occupazione. Ci hanno detto che potevamo evacuare ma sparavano a chiunque uscisse in strada, affiggendo cartelli affinché restassimo in casa e disegnando il simbolo dell’occupazione ovunque”.

13.40 – Secondo l’agenzia Tass, il Cremlino non esclude la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, ma lo ritiene realizzabile solo dopo che si sia trovato un accordo su una bozza di intesa.

13.31 – Anche la Spagna e la Svezia, dopo Italia, Danimarca, Germania e Francia, hanno deciso per l’espulsione di alcuni diplomatici russi. Madrid ha espulso 25 funzionari, Stoccolma tre. Per il Cremlino, queste misure dimostrano la “mancanza di lungimiranza” europea.

13.30 – Il Cremlino ha definito “inaccettabili” gli attacchi del presidente americano Joe Biden al presidente russo Vladimir Putin. Il leader statunitense aveva definito il presidente russo “un criminale di guerra”. “Gli insulti personali al presidente continuano, e questo è un male. Li consideriamo inaccettabili e lo consideriamo non degno di un presidente degli Stati Uniti”, ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

13.25 – Come riportato da diverse agenzie di stampa europee, in mattinata avrebbero ricominciato a suonare le sirene d’allarme in molte città ucraine, a cominciare da Kiev e da altri centri abitati della zona. I bombardamenti potrebbero dunque riprendere già durante il pomeriggio di oggi.

12.40 – “Numerosi casi di tortura di civili si registrano nei territori liberati dagli occupanti razzisti”. Lo denuncia il difensore civico ucraino Lyudmila Denisova su Telegram. “Bambini di meno di 10 anni uccisi con segni di stupro e tortura sono stati trovati nella città di Irpin“, aggiunge.

11.55 – Il Sun, quotidiano inglese, riferisce di scene scioccanti da Bucha: i cani, affamati, avrebbero mangiato i cadaveri dei civili uccisi.

11.05 – Il ministero degli Esteri di Mosca fa sapere che ci saranno pesanti conseguenze contro l’espulsione dei diplomatici russi dall’Italia.

10.45 – Il ministro Luigi Di Maio, contro cui sono arrivate minacce di morte da ambienti filoputiniani, ha dichiarato di aver escluso dall’Italia 30 diplomatici russi per ragioni legate alla sicurezza nazionale.

10.00 – In un discorso diffuso dalla televisione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che non incontrerà il suo omologo russo Vladimir Putin. Ha però sottolineato che i negoziati sono “l’unica opzione” per arrivare alla pace, nonostante le nuove frizioni a causa dei massacri di civili in Ucraina.

9.40 – Le milizie russe hanno occupato e minato l’ospedale di Zaporizhzhia, vietando l’ingresso ai medici e ai pazienti ucraini.

8.00 – Nuove sanzioni del Giappone contro Mosca. Riguardano in particolare l’export dei beni di lusso.

7.30 – Wang Yi, ministro degli Esteri della Cina, ha parlato al telefono con Dmytro Kuleba, il suo omologo ucraino. La chiamata sarebbe avvenuta ieri, ma la notizia è stata divulgata soltanto questa mattina.

7.05 – Secondo quanto emerge da fonti governative ucraine, la Russia starebbe raggruppando le truppe a Est, con l’obiettivo di stabilire il pieno controllo delle regioni di Donetsk e Lugansk, nel Donbass.

7.00 – “Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini“. Lo riporta l’ultimo bollettino quotidiano sulla guerra in Ucraina.

6.55 – Kharkiv è bloccata dai russi, che cercano di controllare Mariupol, con continui bombardamenti che distruggono quartieri residenziali ed edifici civili.

01.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che oggi si rivolgerà al Consiglio di sicurezza dell’Onu per le stragi dei civili a Bucha e nelle altre città ucraine, dicendosi interessato a una “indagine più completa e trasparente” possibile, con risultati “fatti conoscere e spiegati all’intera comunità internazionale”.

4 aprile. Orrore a Bucha e l’ira di Zelensky: “Soldati russi assassini, torturatori e stupratori”

23.35 – “Stiamo ricevendo notizie credibili di torture, stupri ed esecuzioni di civili con le loro famiglie”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, alla stampa

21.10 – “Reagiremo a atto ostile della Germania”, così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sulla decisione del governo tedesco di espellere 40 diplomatici russi

19.30 – La Polonia è pronta a ospitare armi nucleari americane sul suo territorio: “Se gli americani ce lo chiedessero, noi saremmo pronti a farlo. Sarebbe una mossa che rafforzerebbe in modo netto la deterrenza nei confronti della Russia“. Sono le parole di Jaroslav Kaczynski, vicepremier della Polonia, al quotidiano tedesco Welt am Sontag

16.45 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha chiesto che Vladimir Putin venga processato per crimini di guerra. “Quello che sta accadendo a Bucha è un crimine di guerra”, ha detto Biden, annunciando che la sua amministrazione sta studiando nuove sanzioni contro Mosca. “Putin è brutale, quello che è successo a Bucha è orribile”, ha aggiunto.

16.40 – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha sospeso per decreto una procedura semplificata di visto per funzionari e giornalisti di paesi europei ritenuti “ostili”. Un provvedimento motivato dalla “necessità di adottare urgentemente misure di ritorsione contro le azioni ostili dell’Unione europea”.

15.15 – “L’Ue ha istituito assieme all’Ucraina un team investigativo per raccogliere prove su crimini di guerra e crimini contro l’umanità” lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, in merito al massacro di Bucha.

14.00 – Come riportato dall’agenzia ‘Unian’, l’esercito ucraino ha trovato a Bucha una camera di tortura utilizzata dai soldati russi con i cadaveri di 5 civili piegati in avanti e con le mani legate dietro la schiena. La truppe russe avrebbero utilizzato il seminterrato di un sanatorio locale per bambini chiamato ‘Radiant’.

13.19 – Le atrocità di Bucha evocano il passo indietro dell’Italia sul gas russo, che potrebbe quindi diventare il bersaglio delle sanzioni. Lo ha detto Luigi Di Maio, ministro delgi Esteri: “L’Italia non porrà veti su sanzioni al gas russo”.

12.26 – Prosegue l’evacuazione di Mariupol anche nella giornata di lunedì, sia per chi è munito di auto, sia con “15 autobus” che sarebbero già partiti. Lo ha reso noto Iryna Vereshchuk, Capo del Ministero della Reintegrazione.

10.50 – Il Patriarca russo Kirill difende nuovamente la guerra. In una celebrazione di ieri con le forze armate, ha detto: “Siamo un Paese che ama la pace” e “non abbiamo alcun desiderio di guerra. Ma amiamo la nostra Patria e saremo pronti a difenderla nel modo in cui solo i russi possono difendere il loro Paese”. Per il Patriarca di Mosca “la maggior parte dei Paesi del mondo è ora sotto l’influenza colossale di una forza, che oggi, purtroppo, si oppone alla forza del nostro popolo”. “Allora – ha aggiunto – dobbiamo essere anche molto forti. Quando dico “noi”, intendo, in primis, le forze armate ma non solo. Tutto il nostro popolo oggi deve svegliarsi”.

10.40 – “L’Unione europea condanna con la massima fermezza le atrocità commesse dalle forze armate russe in una serie di città ucraine occupate, che ora sono state liberate”. Lo afferma l’alto rappresentante della Ue per la politica estera Josep Borrell in una nota. “L’Ue continuerà a sostenere fermamente l’Ucraina e avanzerà con urgenza nell’elaborazione di ulteriori sanzioni contro la Russia”.

10.25 – “È difficile dire come, dopo tutto quello che è stato fatto, possiamo avere qualsiasi tipo di negoziato con la Russia. Questo è a livello personale. Ma come presidente, devo farlo. Ogni guerra deve finire“. Così Volodymyr Zelensky alla CBS, citato dal Kyiv Independent.

10.20 – I russi si stanno preparando ad “una enorme svolta” nella regione di Lugansk, “c’è un enorme accumulo di personale e attrezzature”. Lo annuncia il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Serhiy Gaidai, come riporta Ukrinform. “Di notte – ha detto Gaidai – c’è stato un tentativo di sfondamento nell’area di Rubizhne, ma i nostri difensori hanno respinto l’attacco e vediamo che l’accumulo è molto, molto forte”. Gaidai ha fatto appello ai residenti della regione di Lugansk per evacuare tutti, perché il nemico “distruggerà semplicemente tutto sul suo cammino”.

10.10 – Fonti dei media ucraini hanno diffuso stamattina informazioni circa l’identità del presunto comandante delle truppe russe a Bucha, responsabili del massacro nella città appena liberata. Secondo gli attivisti di InformNapalm l’unità militare 51460, 64a brigata di artiglieria motorizzata coinvolta nelle uccisioni di civili nella località ucraina, sarebbe stata comandata dal tenente colonnello Omurbekov Asanbekovich, del quale si riportano anche i recapiti privati.

9.57 – Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha parlato lunedì di un possibile “genocidio” in Ucraina dopo il massacro di civili scoperto a Bucha, in seguito al ritiro delle truppe russe. “Faremo tutto il possibile per garantire che coloro che hanno perpetrato questi crimini di guerra non rimangano impuniti e possano comparire davanti ai tribunali, in questo caso specifico davanti alla Corte penale internazionale, per rispondere di questi presunti casi di crimini contro l’umanità, crimini di guerra e, perché non dirlo anche, genocidio”, ha dichiarato Sanchez durante un forum economico.

9.25 – “Fermare le guerre e le distruzioni è possibile, affermando in ogni dove le ragioni della civiltà umana alle quali non intendiamo derogare”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale per l’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi, indetta dalle Nazioni Unite, nel messaggio inviato alla presidente della Campagna italiana contro le mine Onlus, Santina Bianchini. E ha aggiunto: “Le stragi di cittadini sono un crimine contro l’umanità”.

8.50 – Il presidente francese Emmanuel Macron, ospite e France Inter, ha chiesto nuove sanzioni contro la Russia dopo la strage di Bucha e ha parlato della necessità di coordinarsi con gli alleati europei. “Ci sono indizi molto chiari che indicano crimini di guerra in Ucraina”, ha affermato, dopo un messaggio su Twitter nelle scorse ore. “L’esercito russo sembra responsabile e i responsabili dovranno pagare”, ha aggiunto.

8.40 – I video dei civili morti ripresi nella città ucraina di Bucha sono stati “ordinati” dagli Stati Uniti nell’ambito di un complotto per incolpare la Russia: così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta il quotidiano britannico Guardian. “Chi sono i maestri della provocazione? Naturalmente gli Stati Uniti e la Nato”, ha affermato Zakharova in un’intervista alla tv Stato. L’immediata protesta dell’Occidente per quelle immagini, secondo la portavoce, indica che i video fanno parte di un piano per infangare la reputazione di Mosca.

8.30 – “Qualcuno mi ha domandato, più di uno”, di andare a Kiev. “Ho detto che la disponibilità sempre c’è, non c’è il ‘no’. Sono disponibile”, “è sul tavolo. Ma non so se si potra’ fare, se e’ conveniente farlo, se e’ per il meglio o se devo farlo” . È quanto detto da Papa Francesco nell’intervista rilasciata ai giornalisti durante la conferenza stampa nel volo di ritorno da Malta, dopo le dichiarazioni dello stesso tenore di qualche giorno fa. “Io sono disposto a fare tutto quello che si possa fare – ha ribadito il Papa -. La Santa Sede, soprattutto la parte diplomatica, sta facendo di tutto, il card. Parolin e mons. Gallagher, stanno facendo di tutto. Non si può pubblicare tutto quello che fanno per prudenza e riservatezza”.

7:15 – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha fermamente condannato gli attacchi ai civili segnalati nelle città ucraine alla periferia di Kiev “come violazione del diritto internazionale”. I leader europei hanno già condannato gli attacchi, come reazione alle immagini di corpi in strada, tra cui alcuni con le mani legate dietro la schiena. Kishida ha affermato che “il Giappone eseguirà fermamente ciò che dovrebbe fare” mentre coopererà con la società internazionale in possibili ulteriori sanzioni contro la Russia. “Dobbiamo condannare fermamente le violazioni dei diritti umani e le azioni che violano il diritto internazionale”, ha aggiunto Kishida. Il Giappone ha imposto una serie di sanzioni contro la Russia in linea con gli Stati Uniti e le altre nazioni occidentali.

7.05 – La società di immagini satellitari Maxar ha pubblicato l’immagine di uno scavo, con ogni probabilità una fossa comune lunga circa 14 metri, accanto a una chiesa di Bucha. Nelle scorse ore, un reporter dell’agenzia Reuters è arrivato nel medesimo luogo, trovando una fossa comune ancora aperta. Ha visto cadaveri coperti da sacchi neri di plastica; altri erano stati buttati con “mani e piedi che spuntavano dalla terra rossa che era stata gettata sopra i corpi”.

6.45 – Vladimir Putin potrebbe essere ricercato dalla Corte penale internazionale. Ipotesi plausibile? “Direi proprio di sì. In Ucraina si commettono crimini di guerra ogni giorno”. Per un mandato di cattura nei confronti del presidente russo e dei suoi generali si dovranno aspettare anni? “Non credo, ci si potrebbe arrivare entro la fine dell’anno. In questa guerra non bisogna andare lontano per individuare i responsabili e raccogliere le prove”. Così, al Corriere della Sera, Cuno Tarfusser, 67 anni, dal 2009 al 2019 è stato giudice della Corte penale internazionale con sede all’Aia.

6.30 – La Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati. Lo riferisce l’esercito ucraino, nel rapporto operativo, dicendo che Mosca ha lanciato una “mobilitazione nascosta” per ricostituire le unità perse in Ucraina. Le forze di Kiev, aggiunge il rapporto, hanno sventato sette attacchi nel territorio di Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore.

6.10 – Odessa è stata colpita nella notte da un missile. Lo riferisce il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Sergey Bratchuk.

4.15 – Zelensky è intervenuto alla cerimonia di consegna dei premi Grammy, il più prestigioso riconoscimento nell’industria musicale e dello spettacolo degli Stati Uniti: “Riempite il silenzio della guerra con la vostra musica. Cosa c’è di più antitetico alla musica? Il silenzio di città in rovina e persone uccise”.

3.35 – Dalle ore 4 del 24 febbraio 2022, quando cioè è iniziato l’attacco armato della Federazione Russa contro l’Ucraina, alla mezzanotte del 2 aprile 2022, l’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha registrato 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra i morti si contano 293 uomini, 201 donne, 22 ragazze e 40 ragazzi, oltre a 59 bambini e 802 adulti il cui sesso è ancora sconosciuto. Tra i feriti si contano anche 92 bambini.

2.10 –  “Assassini, torturatori e stupratori“. Così Volodymyr Zelensky descrive i militari russi in un discorso fatto a tarda notte. Il presidente afferma che “centinaia di persone sono state uccise” e che i “civili sono stati torturati e giustiziati”. “Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel”, ha sottolineato Zelensky.

00.45 – Le forze armate ucraine hanno liberato tre villaggi nella regione di Chernihiv: Kolychivka, Yahidne e Ivanivka. Lo rende noto il comando operativo “Nord”, spiegando che ora le tre zone sono controllate dai militari ucraini.

3 aprile. Zelensky: “La Russia vuole il Donbass”

23.30 – Il Kyiv Indipendent parla di forti esplosioni che sono state avvertite a Odessa e successivamente a Kherson, capoluoghi regionali entrambi nel Sud dell’Ucraina.

21.30 – “I fatti di Bucha hanno scatenato una giusta indignazione, ora non escludiamo che nelle prossime ore possa esserci un dibattito sull’opzione ‘zero gas’ dalla Russia. Abbiamo visto foto riservate e sono agghiaccianti, aiuteremo la Corte internazionale a fornire prove di questo crimine di guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Che Tempo Che Fa.

20.50 – “L’attacco a un Paese alleato della Nato provocherebbe la reazione dell’alleanza, siamo pronti a difendere ogni centimetro del nostro territorio”, lo ha detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, ospite di Che tempo che fa su Rai Tre

18.40 – “Sono profondamente scioccato dalle immagini dei civili uccisi a Bucha, in Ucraina”. Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, ha commentato così la notizia dei corpi scoperti nella città ucraina, aggiungendo che “è essenziale che un’indagine indipendente porti a una responsabilità effettiva”.

17.17 – Mosca respinge le accuse di crimini di guerra denunciati dall’Ucraina a Bucha. “Tutte le fotografie e i materiali video pubblicati dal regime di Kiev, che mostrano una sorta di ‘crimini’ da parte del personale militare russo nella città di Bucha, nella regione di Kiev, sono un’altra provocazione“, ha affermato il ministero della Difesa russo secondo quanto riporta Ria Novosti. “Durante il periodo in cui Bucha era sotto il controllo delle forze armate russe, nessun residente locale ha subito azioni violente”, ha aggiunto.

16.40 – “È necessaria con urgenza una inchiesta indipendente”, ha scritto su Twitter la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, riguardo a “gli orrori indicibili nelle zone da cui la Russia si sta ritirando”.

16.30 – “Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti” scrive così in una nota il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in merito alle accuse di crimini di guerra nella città ucraina rivolti alla Russia. “La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini” scrive il premier.

15.55 – Cinquantasette corpi sono stati trovati in una fossa comune a Bucha. Lo denuncia il capo dei soccorritori Serhii Kaplytchny. Una dozzina di corpi erano visibili, alcuni solo parzialmente sepolti.

15.10 – Un’esplosione si è verificata oggi nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 km dal confine dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky, Oleg Medvedev. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraino su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.

14.25 – Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l’esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare. “Lo stupro è un’arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Federazione Russa”,.

12.28 – Le forze russe hanno distrutto la più grande raffineria dell’Ucraina a Kremenchuk, durante un attacco missilistico. Lo riferisce il Kyiv Independent, aggiungendo che Mosca continua a prendere di mira i depositi di petrolio nel Paese, compresi Leopoli e Dnipro.

12.05 – L’Europa lavora alla messa a punto di nuove sanzioni contro la Russia e a nuovi sostegni all’Ucraina. Lo riferisce il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.

11.30 – La Polonia si è detta “aperta” al dispiegamento di armi nucleari statunitensi sul suo territorio “qualora servisse”. Lo ha detto il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski.

11.00 – A Bucha, a nord di Kiev, ci sono fosse comuni, cadaveri di civili per la strada, gente fucilata con le mani legate dietro la schiena. Lo ha riportato l’inviato del ‘Corriere della Sera’ Lorenzo Cremonesi.

10.30 – Una raffineria di petrolio e 3 impianti di stoccaggio di carburante nei pressi di Odessa, che fornivano carburante al gruppo di forze ucraine vicino a Mykolaiv, sono stati distrutti da missili di precisione guidati dal mare e dall’aria. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkov, come riportato da ‘Interfax’. Il sindaco della città Gennady Trukhanov ha commentato così l’attacco: “Fortunatamente non ci sono feriti. Le case sono danneggiate. Forniremo tutta l’assistenza necessaria a coloro che hanno alloggi danneggiati. La situazione è attualmente sotto controllo. Voglio chiedere ai cittadini di rimanere calmi”.

5.45 – Forti esplosioni sono state segnalate poco dopo le 6 locali (le 5 in Italia) a Odessa. Lo riferiscono sui social media gli abitanti della città ucraina.

5.15 – Nel videomessaggio notturno, Zelensky ha parlato degli obiettivi della Russia: “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente”.

5.00 – Nel consueto videomessaggio notturno, il presidente dell’Ucraina Zelensky ha puntato il dito contro il primo ministro ungherese Viktor Orban: “È praticamente l’unico in Europa a sostenere apertamente Putin”, riporta il Guardian. “Questa è l’onestà che manca al signor Orban, potrebbe averla persa da qualche parte nei suoi contatti con Mosca”, ha chiosato Zelensky.

2 aprile. Almeno 5 mila morti a Mariupol, nuovo corridoio umanitario

22.07 – Dall’Italia un aiuto sul gas da un Paese forse insospettabilementre la Russia cerca nuovi partner offrendo petrolio a prezzo scontato.

20.46 – Il sindaco di Bucha ha detto che “ci sono quasi 300 persone sepolte in ‘fosse comuni‘ fuori Kiev”.

20.21 – La viceministra della difesa ucraina Hanna Malyar ha annunciato che Irpin, Bucha, Gostomel e l’intera regione di Kiev sono state liberate dai russi.

19.42 – Marianna Vyscemyrska, la ragazza protagonista di una delle foto simbolo dell’ospedale pediatrico di Mariupol bombardato dai russi, sarebbe stata rapita dall’esercito del Cremlino. A muovere questa accusa è l’Ucraina, col giornale Obozrevatel che ne ha denunciato la scomparsa.

19.00 – “Ci sono quasi 300 persone sepolte in ‘fosse comuni’ a Bucha fuori Kiev”. Lo ha detto il sindaco della città a nord-ovest della capitale ucraina, appena liberata dall’occupazione russa.

18.06 – Il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, in un discorso televisivo, si è detto convinto che le forze ucraine riprenderanno “Mariupol, l’Est dell’Ucraina e il Sud” avvertendo però che “non sarà facile”.

17.33 – Almeno 20 corpi di uomini in abiti civili sono stati trovati in una strada di Bucha, città a nord-ovest di Kiev appena liberata dall’occupazione russa. Uno dei cadaveri aveva le mani legate, a quanto testimoniato da giornalisti sul posto.

17.00 – I centri di Studenko e Sviatohirsk nella regione di Kharkiv sono stati raggiunti dalle acque del fiume Seversky Donets, esondato in seguito all’esplosione della diga di Oskol colpita in un attacco. Lo riportano i media ucraini.

16.10 – Le autorità ucraine hanno annunciato la riconquista di Brovary, insediamento chiave a Est di Kiev. Lo ha annunciato il sindaco della città, riporta il Guardian. Le truppe russe in ritirata avrebbero però minato l’area, ha avvertito il sindaco.

15.49 – Il Papa ha risposto di  ai giornalisti che gli chiedevano se fosse effettivamente in programma un viaggio a Kiev. “Sì, è sul tavolo”, ha risposto il Santo Padre.

14.00 – In una intervista al quotidiano Le Temps, l’ex procuratrice per i crimini di guerra Carla Del Ponte ha chiesto alla Corte penale internazionale di emettere un mandato d’arresto per il presidente russo Vladimir Putin.

13.30 – “La Russia metterà fine alla sua collaborazione con la Stazione Spaziale Internazionale (Iss)”. Lo ha annunciato sui social Dmitry Rogozin, direttore generale dell’agenzia spaziale russa Roscomos. Rogozin ha detto che la Russia tornerà a collaborare con gli altri partner solo quando saranno rimosse le sanzioni contro Mosca.

12.40 – Lo Stato maggiore ucraino riferisce che i russi hanno iniziato a mobilitare truppe in Transnistria, la regione moldava governata da uno Stato non riconosciuto dalla comunità internazionale. Le truppe russe stanziate nella regione verrebbero impiegate per condurre azioni al confine con l’Ucraina.

12.18 – È stato ritrovato morto il fotoreporter e documentarista ucraino Maxim Levin. Lo ha confermato su Telegram il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak. Era scomparso dal 13 marzo nella zona di Kiev, dove stava riprendendo i combattimenti in corso dalla prima linea. Quaranta anni, Levin collaborava con diverse testate nazionali e internazionali tra cui Reuters, Bbc e Ap.

11.45 – Secondo le forze armate ucraine sono 17.800 i militari russi uccisi dall’inizio della guerra.

11.15 – “Il viaggio a Kiev è sul tavolo”, lo ha detto Papa Francesco ai giornalisti durante il volo verso Malta.

10.50 – Le forze armate russe hanno distrutto le piste aeree di Poltava e Dnipro. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo alla Tass.

10.05 – Gli Usa sono pronti ad aiutare alcuni Paesi alleati a trasferire in Ucraina carri armati di fabbricazione sovietica. I mezzi corazzati verranno utilizzati dall’esercito di Kiev per rispondere all’offensiva russa. Lo rivela il New York Times, che cita una fonte americana.

08.40 – Sarebbero almeno 158 i bambini che sono stati uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina. Quelli feriti sarebbero almeno 254.

08.30 – Intervistato da Fox News il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo popolo “non accetterà nessun risultato diverso dalla vittoria”. Ha sottolineato di non essere disposto ad accettare cessioni territoriali per la pace.

08.10 – Volodymyr Zelensky denuncia in un videomessaggio che ci sarebbero almeno 5 mila morti a Mariupol. Oggi la Croce Rossa tenterà un nuovo corridoio umanitario per evacuare parte dei 170 mila cittadini che stanno vivendo senza cibo, acqua ed elettricità.

08.00 – Lasciando la Residenza di Santa Marta per recarsi alla volta di Fiumicino, per prendere un aereo diretto a Malta, Papa Francesco ha incontrato alcune famiglie di rifugiati provenienti dall’Ucraina.

07.00 – Ammontano a 300 milioni di dollari gli interventi e le forniture militari che gli Stati Uniti hanno previsto di dare all’Ucraina.

06.50 – La Bulgaria ha espulso il primo segretario dell’ambasciata russa a Sofia, accusato di essere una spia del Cremlino.

1° aprile. Nuovo round di negoziati

22.05 – “Gli Usa stanno fornendo all’Ucraina materiale nel caso la Russia usi armi chimiche“. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

20.28 – Il segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov, ha smentito che Kiev sia responsabile dell’attacco contro un deposito di combustibile nella località russa di Belgorod. “Per un qualche motivo dicono che lo abbiamo fatto noi, ma in base alle nostre informazioni ciò non corrisponde alla realtà”, ha detto alla televisione di Stato ucraina.

19.40 – Il responsabile dei servizi umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, si recherà in missione domenica a Mosca per discutere della situazione umanitaria in Ucraina e tentare di ottenere una tregua. Lo ha fatto sapere il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Dopo la tappa a Mosca, Martin Griffiths si sposterà a Kiev.

19.00 – La cittadina di Bucha, nel nord ovest di Kiev, è stata liberata. Lo ha annunciato il sindaco Anatolii Fedoruk in un video postato da ‘Kiev Independent’. Il primo cittadino ha ringraziato le forze armate ucraine per la liberazione della città, occupata dall’esercito russo il 27 febbraio. Nei giorni scorsi era stata liberata la vicina cittadina di Irpin.

17.45 – “Per ordine del presidente Volodymyr Zelensky, si è appena svolto il secondo scambio di prigionieri” con i russi. “Abbiamo riportato a casa 86 dei nostri soldati, 15 di loro sono donne”, ha fatto sapere via Facebook la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.

17.30 – Fonti Ue anticipano che i leader europei saranno compatti nel ribadire la loro contrarietà ai pagamenti in rubli a Gazprom, il gigante russo dell’energia.

17.00 – È stata “completamente distrutta” l’Università Nazionale Vasyl Karazin di Kharkiv, tra i principali atenei del Paese. Ne dà notizia il ministero dell’Istruzione ucraino.

16.50 – In un colloquio con Vladimir Putin, Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, ha ribadito la disponibilità di ospitare i negoziati con l’Ucraina ad Ankara.

16.45 – Xi JinPing, presidente della Cina, ha chiesto ai leader dell’Ue di intervenire per garantire la pace.

16.30 – La censura russa colpisce Wikipedia. Vladimir Putin impone una multa milionaria all’enciclopedia libera.

16.00 – Secondo quanto si apprende da fonti russe, il presidente Vladimir Putin sarebbe malato: avrebbe il cancro.

15.30 – Parlando della guerra in Ucraina in tv su La7 Michele Santoro ha attaccato l’Occidente e ha difeso il professore della Luiss Orsini.

15.00 – Vitaliy Klitschko, sindaco di Kiev, ha parlato di enormi battaglie a sud e a nord della capitale dell’Ucraina.

14.45 – Aumenta il numero di rifugiati in fuga dall’Ucraina e raggiunge la drammatica cifra di 4,1 milioni. Lo riferisce l’Onu.

14.30 – È in corso l’evacuazione di 2mila civili a Mariupol. Lo riferisce il quotidiano inglese The Guardian citando le autorità locali.

13.15 – Un negoziatore russo ha annunciato l’inizio dei colloqui tra Russia e Ucraina. I negoziati saranno portati avanti tramite videocollegamento.

13.00 – La Cina ha chiesto all’Unione Europea di non esercitare pressioni affinché Pechino si schieri a favore o contro la Russia. Il portavoce del ministro degli Esteri ha definito l’atteggiamento di Bruxelles una mentalità da “Guerra Fredda”.

12.50 – Gazprom ha sottolineato che a marzo sono stati aumentati i flussi di gas naturale in alcuni paesi, tra cui l’Italia, ha inoltre comunicato di fornire il gas ai clienti in “linea con le richieste e i contratti sottoscritti”, nonostante le notizie di una possibile interruzione dei flussi ai “paesi ostili”.

10.30 – Alcuni veicoli del convoglio della Croce Rossa hanno lasciato Zaporizhzhia, dopo che il giornalista della Bbc ne aveva affermato l’impossibilità a partire. I mezzi sono diretti a Mariupol per facilitare le operazioni di evacuazione.

8.30 – Un convoglio della Croce rossa che trasporta aiuti umanitari e medici verso Mariupol è rimasto bloccato a Zaporizhzhia perché non sono ancora state ricevute le garanzie di sicurezza necessarie per la squadra. A riferirlo è un giornalista della Bbc sul posto.

7.30 – È scoppiato un incendio in un deposito di petrolio nella regione di Belgorod, in Russia, non lontano dal confine con l’Ucraina. Mosca ha accusato due elicotteri delle forze ucraine dell’attacco. Ne ha dato notizia il governatore dell’Oblast di Belgorod, citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime.

5.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio rilasciato durante la notte, ha dichiarato che le forze armate russe si stanno riposizionando nell’est dell’Ucraina in previsione di “potenti attacchi”, in particolare contro la città portuale assediata di Mariupol. Proprio a Mariupol è previsto oggi un nuovo tentativo di evacuazione dei civili.

31 marzo. I russi si ritirano da Chernobyl. Ucciso miliziano italiano

23.00 – Edy Ongaro, un 46enne veneziano, è rimasto ucciso da una bomba a mano mentre combatteva con le milizie separatiste del Donbass. Chi era e perché lottava coi separatisti

22.00 – Nella telefonata avvenuta in serata, il premier Mario Draghi e il cancelliere tedesco Olaf Scholz si sono confrontati sul tema delle sanzioni alla Federazione Russa e sui recenti sviluppi in merito alle importazioni di gas dalla Russia. Lo riporta Palazzo Chigi in una nota. Draghi e Scholz hanno concordato circa l’importanza di mantenere in vigore l’impianto sanzionatorio verso la Russia, che si sta dimostrando molto efficace.

20.30 – “Putin sembra isolato, pare che abbia licenziato alcuni suoi consiglieri. Non gli permetteremo di usare le risorse energetiche della Russia come un’arma”: ha detto così  il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca annunciando un nuovo piano per l’energia.

19.30 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi avrà alle 21 una telefonata con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere della guerra in Ucraina. Lo ha riferito Palazzo Chigi.

18.00 – Le truppe russe hanno abbattuto un convoglio di autobus con volontari nelle vicinanze di Chernihiv, a nord di Kiev. Lo ha annunciato su ‘Facebook’ la commissaria per i diritti umani di Verkhovna Rada Lyudmila Denisova. Stando al primo bilancio, una persona è morta e quattro sono rimaste ferite gravemente.

17.23 – Mosca vieta l’ingresso in Russia ai vertici dell’Ue, in risposta alle sanzioni. Lo rende noto Ria Novosti citando il ministero degli Esteri. “Le restrizioni si applicano ai vertici dell’Unione europea, inclusi numerosi commissari e capi delle strutture militari dell’Ue, nonché la stragrande maggioranza dei membri del Parlamento europeo che promuovono politiche anti-russe”, si legge in una nota.

17.20 – Gli Usa hanno decretato nuove sanzioni contro una serie di aziende tecnologiche russe, tra cui il più grande produttore di chip della Federazione. Nel mirino ci sono 21 entità e 13 individui, ha specificato una nota del Tesoro.

16.59 – “Il gas si paga in euro, ho detto a Putin che resterà così. Abbiamo guardato i contratti per le forniture di gas, dicono che i pagamenti vengono fatti in euro, a volte in dollari” e “durante il colloquio con il presidente russo ho chiarito che resterà così”. È quanto riferito dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, parlando a Berlino.

16.52 – Il decreto del Cremlino relativo al gas, siglato da Putin, stabilisce che i “Paesi ostili” potranno continuare a pagare il gas naturale in valuta straniera tramite una banca russa che convertirà il denaro in rubli. È quanto si egge dal testo pubblicato dai media di Stato russi. Oggi Putin ha usato parole dure affermando che la Russia iniziaerà ad accettare i pagamenti in rubli per le sue forniture di gas dai “Paesi ostili” a partire da venerdì 1 aprile e che i contratti verranno interrotti se i compratori non accetteranno le nuove condizioni. Per comprare il gas i clienti “dovranno aprire conti in rubli in banche russe”, ha evidenziato Putin. Il decreto del Cremlino relativo al gas al comma 9 prevede la possibilità che alcuni pagamenti di gas da parte di compratori stranieri possano non essere effettuati in rubli, ma per questi casi sarà necessaria un’autorizzazione che verrà emessa dalla Commissione governativa russa per il controllo degli investimenti stranieri.

16.50 – Il ministero della Difesa russo ha una corrispondenza tra Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, con i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo cruciale nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina. Lo ha riferito il capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov in conferenza stampa, come riporta la Tass. “L’esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali”, ha aggiunto.

16.40 – Le forze russe hanno iniziato a ritirarsi dal sito nucleare di Chernobyl, di cui avevano preso il controllo nei primi giorni dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha riferito l’agenzia nucleare di Kiev Energoatom, precisando che “due colonne” sono partite verso la frontiera tra Ucraina e Bielorussia. Non resta che “un piccolo numero” di soldati russi sul posto, ha concluso.

16.30 – A margine di una bilaterale, i ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, e francese, Bruno Le Maire, hanno annunciato che i governi di Francia e Germania “si coordineranno in modo stretto e quotidiano” per reagire all’aumento dei prezzi e allo choc energetico collegato all’annuncio di Putin sul gas.

16.00 – Il livello dell’inquinamento radioattivo della centrale di Chernobyl non è monitorato dal 25 marzo 2022. Il capo della State Agency for Exclusion Zone Management, Yevhen Kramarenko, ha annunciato che il sistema di controllo non sta funzionando e riferito che il livello radioattivo ha superato le soglie minime consentite per 7 volte.

15.45 – Vladimir Putin ha firmato il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti Paesi ostili per il pagamento in rubli. Lo ha comunicato il leader russo, spiegando che entrerà in vigore da domani primo aprile.

15.30 – Una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent, secondo cui potrebbe essersi trattato di un missile russo abbattuto dalla contraerea oppure che il missile abbia centrato il suo obiettivo.

14.32 – “La situazione a Chernobyl è catastrofica, i russi non hanno il controllo della situazione. Si rischiano effetti ad ampio raggio. L’area della centrale deve essere de-militarizzata”. Lo ha detto la vicepremier Iryna Vereshchuk.

13.34 – “Non c’è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia”. Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk, incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli. Inoltre, ha spiegato, “non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l’eventuale violazione del cessate il fuoco”.

12.00 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello ai Paesi Bassi a boicottare le esportazioni russe di materie prime per la produzione di energia. “Siate disponibili a bloccare le esportazioni di energia della Russia, in modo da non dare miliardi per la guerra”.

11.37 – “Quando sono partito la città era completamente distrutta. La strada dove vivo non esiste più. La città, come appare, è Stalingrado. Sono solo rovine”. È la testimonianza di Andrei Marusov, un giornalista di 50 anni che ha raccontato alla Bbc lo stato di Mariupol, città assediata e distrutta dai russi negli ultimi giorni.

10.50 – Secondo i media ucraini, che citano fonti bielorusse, alcuni soldati russi che hanno lasciato l’area di Chernobyl sono stati ricoverati con sintomi da esposizione a radiazioni.

10.05 – La Russia, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, sta per avviare delle esercitazioni delle Forze missilistiche strategiche, ramo delle forze armate di Mosca che controlla i missili balistici intercontinentali. Alle esercitazioni, al via nella regione di Orenburg, non lontano dal confine col Kazakistan, parteciperanno 3mila soldati.

09.45 – Secondo i media svedesi i due aerei russi che il 2 marzo scorso hanno violato lo spazio aereo della Svezia erano equipaggiati con armi nucleari.

09.37 – Il ministro degli Esteri turco ha annunciato che i suoi colleghi di Ucraina e Russia potrebbero incontrarsi entro due settimane, facendo segnare un passo avanti nelle trattative.

09.05 – Il quotidiano russo Kommersant, vicino al Cremlino, riporta che Gazprom starebbe valutando la possibilità di un blocco totale delle forniture di gas ai “paesi ostili”

08.30 – Le forze russe si starebbero ritirando dalla zona della centrale nucleare di Chernobyl. Non è ancora chiaro quale sia la situazione nell’area.

06.20 – Il ministero della difesa russo ha annunciato un cessate il fuoco a Mariupol per consentire l’evacuazione dei civili verso Zaporizhzhia, attraverso il porto di Berdiansk controllato dalle forze russe.

02.05 – Il sindaco della città ucraina di Irpin, nella regione di Kiev, Oleksandr Markushin, ha detto alla Cinn che metà della città è stata distrutta.

00. 30 – Dopo l’ultimo round di negoziati che si è concluso in Turchia, Russia e Ucraina riprenderanno i colloqui di pace online il 1 aprile: lo riferisce un alto funzionario ucraino.

30 marzo. Ancora bombardamenti a Kiev e Mariupol, il Cremlino frena sulla pace

23.20 – “De escalation russa? No, noi non crediamo a nessuno”.Così il presidente dell’Ucraina Zelensky. “I negoziati continuano ma per ora si tratta solo di parole”, ha aggiunto in un nuovo video. Circa la presunta de-escalation annunciata dalla Russia nelle zone di Kiev e Chernihiv, il leader ucrainospiegato che è “la conseguenza del lavoro dei nostri difensori, ma allo stesso tempo vediamo aumentare i militari (russi, ndr) nel Donbass”. “Se qualcuno crede di poter dire ai nostri militari come combattere e come difendere allora meglio che vada direttamente al fronte invece di parlare dal divano di casa sua”, ha concluso Zelensky.

22.50 – Altre accuse da parte delle autorità ucraine verso le forze russe. Secondo Kiev i militari di Mosca hanno sparato bombe al fosforo nella cittadina di Marinka. “I russi hanno usato di nuovo bombe al fosforo oggi a Marinka”, ha detto il capo dell’amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavel Kyrylenko. “Una dozzina di incendi (causati da questi proiettili, ndr) sono stati localizzati e posti sotto controllo dal personale del Servizio nazionale per le situazioni di emergenza”, ha sottolineato Kyrylenko aggiungendo che “anche le città di Georgievka, Novokolinovo e Otcheretino sono state bombardate”.

22.33 – Secondo il portavoce del Pentagono John Kirby, le forze russe sono “molto, molto vicine” al centro della città di Mariupol assediata. Kirby ha accusato la Russia di aver preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e ospedali. Lo riporta la Bbc.com.

21.45 – Secondo il portavoce del Pentagono John Kirby, i militari russi starebbero abbandonando l’area della centrale di Chernobyl. Secondo fonti della difesa americana, “l’area della centrale nucleare, occupata dai russi dal 24 febbraio, è una delle zone che le forze di Mosca stanno lasciando per riposizionarsi in Bielorussia”. “Non possiamo ancora dire se ne siano andati tutti”, ha sottolineato il funzionario del Pentagono.

21.20 – “Non è il momento di complottare con Vladimir Putin”: così la direttrice della comunicazione della Casa Bianca Kate Bedingfield ha risposto ad una domanda sulla richiesta di Donald Trump al presidente russo di diffondere qualsiasi informazione dannosa abbia contro Hunter Biden, il figlio del presidente Usa.

21.00 – “Abbiamo visto nelle ultime 24 ore un riposizionamento di una piccola percentuale delle truppe russe nella zona di Kiev, crediamo che alcune di quelle, meno del 20%, si stiano riposizionando in Bielorussia”. Così il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Ma soltanto una parte e questo è un punto importante, perché se i russi si stessero veramente ritirando le avrebbero spostate tutte”, ha sottolineato.

20.40 – La Russia ha offerto un cessate il fuoco a Mariupol. Non è la prima volta che succede: due settimane fa ai resistenti nella città sotto assedio era stato offerta una tregua momentanea in cambio della deposizione delle armi e dell’evacuazione della città stessa. Questa volta il cessate il fuoco partirebbe dalle 10 di domattina.

20.30 – Crimea e Donbass saranno “questioni risolte” solo quando l’Ucraina avrà ripristinato la sua sovranità su questi territori. Lo ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, rispondendo al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che oggi ha dichiarato che ai negoziati di Istanbul “le questioni di Crimea e Donbass sono state risolte”.

20.20 – Attacco missilistico delle forze russe contro Dnipro. Lo rende noto su Facebook il sindaco della città, Borys Filatov, spiegando che non è ancora chiaro quale sia l’obiettivo del bombardamento. Dnipro, città di un milione di abitanti nell’Ucraina centrale, era stata bersaglio finora solo di un paio di attacchi missilistici, incluso uno che ha gravemente danneggiato il suo aeroporto. Se confermata, la notizia segnerebbe il cambio di strategia russo che sta concentrando i suoi sforzi sul fronte sud orientale della guerra.

20.00 – La Francia non vede “nessuna svolta” nei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo ha riferito il suo ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian.

19.53 – Nella telefonata a Putin, Mario Draghi avrebbe sottolineato l’urgenza di un cessate il fuoco immediato, mentre Putin avrebbe illustrato al premier italiano un sistema per pagare il gas in rubli, un’ipotesi che Draghi a fino a ora sempre rigettato.

18.30 – “Ho appena finito una conversazione di un’ora con Joe Biden. Valutazione condivisa della situazione sul campo di battaglia e al tavolo delle trattative. Si è parlato di supporto difensivo specifico, un nuovo pacchetto di sanzioni rafforzate, aiuti macrofinanziari e umanitari”. Lo ha scritto su Twitter il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky.

17.15 – Il governo di Kiev ha denunciato la violenza sessuale di una donna davanti al figlio da parte degli occupanti russi: “A Mariupol gli occupanti hanno violentato una donna per diversi giorni di fronte al figlio di sei anni”, ha reso noto il ministero della difesa ucraino, aggiungendo che la donna “è morta in seguito alla ferite”.

17.10 – Sarebbe durata circa un’ora la telefonata tra il premier Mario Draghi e il presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, durante il colloquio il presidente russo ha riferito sugli sviluppi dei negoziati di ieri a Istanbul tra le delegazioni di Mosca e Kiev e sulla richiesta di Mosca in rubli il pagamento per le forniture di gas.

16.54 – Le autorità tedesche hanno messo in guarda i rifugiati ucraini. Soprattutto donne e bambini, restano infatti vulnerabili nel loro viaggio verso una meta sicura: i ladri li hanno presi di mira, soprattutto nelle stazioni di treni e bus della Germania.

13.47 – I bombardamenti russi hanno colpito un edificio della Croce Rossa a Mariupol. Lo fa sapere una responsabile ucraina.

12.16 – Niente di “promettente” né alcuna “svolta” nei colloqui russo-ucraini. E’ il commento del Cremlino all’indomani dei negoziati tenuti in Turchia dalle delegazioni di Mosca e Kiev.

12.00 – “Nelle prossime ore il premier Mario Draghi sentirà il presidente Vladimir Putin”. Lo ha annunciato il ministro Luigi Di Maio a Berlino.

11.00 – La cooperazione tra la Cina e la Russia “non ha limiti. Lo dichiara il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino dopo l’incontro bilaterale tra i due Paesi.

10.14 – A Mariupol oltre 70 persone, tra cui donne e personale e medico, sono state evacuate con la forza dai russi: erano nel reparto maternità di un ospedale già bombardato nei giorni scorsi.

10.11 –  Il governatore di Chernhiv, Viacheslav Chaus, ha denunciato su Telegram, che la città è stata colpita dagli attacchi russi per tutta la notte, nonostante l’annuncio di Mosca di ridurre le operazioni militari nella città.

06.37 – Secondo l’esercito ucraino, il ritiro delle truppe russe sarebbe stato annunciato in modo “ingannevole”. Si tratterebbe di una semplice “rotazione di singole unità” con l’obiettivo di “fuorviare la leadership militare” ucraina. Lo sottolinea un rapporto pubblicato dal ministero della Difesa, che afferma che “secondo alcune indicazioni, il nemico russo sta raggruppando le unità per concentrare i suoi sforzi principali sull’est”.

00.49 – Nuovi bombardamenti nel nord-ovest di Kiev, nonostante i russi abbiano annunciato la riduzione delle operazioni militari sul fronte della capitale. I reporter della Bbc riferiscono di esplosioni a circa 20 km dalla città, senza essere in grado di chiarire se a sparare siano i russi o gli ucraini. In precedenza anche la Cnn aveva dato conto di pesanti colpi di artiglieria e razzi nell’area di Kiev.

29 marzo. Nuovi negoziati a Istanbul: c’è anche Abramovich

23.55 –  Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la revoca delle sanzioni contro la Russia “può essere prevista solo a guerra finita”.

22.15 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato su Telegram il primo giorno di negoziati in Turchia. “I segnali che arrivano dalla piattaforma negoziale possono essere definiti positivi – ha detto -. Naturalmente, vediamo tutti i rischi e non vediamo alcun motivo per fidarci delle parole di alcuni rappresentanti di uno Stato che continua a combattere per la nostra distruzione”.

20.51 – Nella telefonata tra Joe Biden e i dirigenti europei, i leader “hanno ribadito la loro determinazione a continuare ad aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina: lo rende noto la Casa Bianca.

19.30 – Linea della fermezza ribadita dai leader di Usa, Regno Unito, Francia, Germania e Italia nel video vertice tenuto oggi sull’Ucraina. Lo riferisce Downing Street,

18.05 – È terminato dopo un’ora, alle 17,30, il colloquio telefonico fra i presidenti di Francia e Russia, Macron e Putin. lo ha riferito l’Eliseo.

17.50 – Durerà dalle ore 20 di oggi fino alle 5 di giovedì il coprifuoco a Nizhyn, nella regione di Chernihiv. Lo hanno reso noto i media locali.

17.00 – Il capo negoziatore russo Medinsky, citato dalla Tass, aveva inizialmente parlato di “colloqui costruttivi” per poi precisare però che la “de-escalation su Kiev non è un cessate il fuoco” e che “il percorso verso la pace è ancora lungo”.

15.00 – “Oggi è stato raggiunto il progresso più significativo nei negoziati in corso tra Russia e Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che è atteso in futuro un nuovo incontro tra i ministri degli Esteri dei due Paesi, Dmytro Kuleba e Serghei Lavrov, senza però specificare una data. Cavusoglu ha parlato di “riconciliazione” tra le parti dopo l’incontro di oggi.

13.33 – La Turchia ha annunciato la conclusione dei negoziati iniziati martedì mattina a Istanbul tra la delegazione russa e quella ucraina. Si attende un comunicato con l’esito del primo giorno di colloqui.

12.40 – Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha respinto le affermazioni del Wall Street Journal e di fonti statunitensi secondo cui Roman Abramovich e due negoziatori ucraini avrebbero sofferto di sintomi che suggeriscono un possibile avvelenamento dopo un precedente giro di colloqui. “Questo fa parte della guerra d’informazione” contro la Russia, ha detto in un punto stampa, aggiungendo che “queste informazioni non sono ovviamente vere“.

12.00 – Il conflitto militare sta mettendo le centrali nucleari ucraine e altre strutture con materiale radioattivo in un pericolo senza precedenti“. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi

11.31 – L’attacco di questa mattina al palazzo del governatore regionale di Mykolaiv da parte delle forze russe ha provocato almeno due morti: finora le squadre di soccorso hanno estratto dalle macerie 18 sopravvissuti, secondo Ukrinform.

11.01 – “Il numero di persone uccise dalle truppe russe a Chernihiv (130 chilometri di Kiev) potrebbe arrivare a 400”. Lo ha detto il sindaco di della città, Vladyslav Atroshenko, citato da Unian.

09.50 – Roman Abramovich ha assistito al discorso del presidente turco Erdogan: lo testimonia una foto scattata dalla giornalista del quotidiano turco Hurriyet Nalan Kocak.

9.05 – Le delegazioni di Russia e Ucraina hanno iniziato i colloqui a Istanbul, con la partecipazione del presidente turco Tayyip Recep Erdogan. Lo riferisce Interfax.

7.00 – Il presidente francese Emmanuel Macron avrà oggi un nuovo colloquio telefonico con Vladimir Putin. Lo riferisce l’agenzia Tass.

01.00 – Il presidente Joe Biden, dopo il discorso in cui ha attaccato duramente Putin al punto da costringere l’Europa e la stessa Casa Bianca a dissociarsi dalle sue posizioni, è tornato a parlare del suo omologo russo. Ma stavolta l’ha fatto dal suo account twitter personale, e non quello ufficiale della Presidenza degli Stati Uniti, @POTUS. “Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore di un popolo per la libertà. La brutalità non distruggerà mai la volontà di essere liberi. L’Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia”, ha scritto Biden.

00.00 – Attesi oggi nuovi negoziati a Istanbul, si tratta del quarto incontro per  i colloqui di pace. Il Financial Times ha anticipato che la Russia sarebbe intenzionata a lasciare che l’Ucraina si unisca all’Ue a patto che resti militarmente non allineata. Nella bozza dell’accordo di pace sono spariti anche i riferimenti alla “denazificazione” e “smilitarizzazione” dell’Ucraina.

28 marzo. G7: “Inaccettabile pagare gas russo in rubli”

21.15 – “Non ritratto nulla” ha detto il presidente Joe Biden a proposito delle frasi su Vladimir Putin che hanno suscitato le critiche degli alleati. il Capo della Casa Bianca ha sottolineato di aver espresso “il suo sdegno” per la guerra in Ucraina e precisando che si trattava di “un’opinione personale” e non di un’indicazione politica su un eventuale cambio di regime.

20.15 – Il capo dei negoziatori di Kiev e consigliere del presidente ucraino Zelensky, Podolyak, ha smentito il tentativo di avvelenamento di due componenti del team negoziale. “Ci sono molte speculazioni”, ha detto parlando di “varie teorie del complotto” e invitando ad attenersi a “comunicazioni ufficiali”

20.10 – “Digli che li spazzerò via” avrebbe detto così, secondo ‘Times’, Vladimir Putin a Roman Abramovich, in risposta a una lettera del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, contenente le condizioni per un accordo di pace.  L’oligarca russo, incaricato di fare da tramite tra Mosca e Kiev, ha consegnato la missiva dopo una tappa a Istanbul e dopo un incontro con Zelensky. Abramovich ha rivelato oggi di avere subito un avvelenamento non andato a segno.

19.50 – Due dipendenti della centrale nucleare di Chernobyl, citati dal ‘Guardian’, hanno riferito che i soldati russi che hanno preso il controllo della centrale e della zona circostante nel nord dell’Ucraina hanno guidato senza protezione in una zona altamente tossica chiamata “Foresta rossa”, sollevando nuvole di polvere radioattiva.

19.20 – Il presidente ucraino Zelensky, dopo il suo colloquio con il presidente del Consiglio Draghi, ha espresso su ‘Twitter’ “apprezzamento per la volontà dell’Italia di unirsi alla creazione di un sistema di garanzie di sicurezza per l’Ucraina”.

17.45 – L’oligarca russo Roman Abramovich avrebbe accusato alcuni sintomi di avvelenamento e lo stesso avrebbero denunciato i componenti della delegazione ucraina per le trattative di pace con la Russia. La notizia è stata diffusa dall’agenzia ‘Bloomberg’ e dal ‘Wall Street Journal’. L’episodio risalirebbe all’inizio del mese e tutte le vittime sono fuori pericolo.

17.00 – Il sindaco di Irpin Alexander Markushin ha annunciato su ‘Telegram’ che la città è stata liberata: “La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina”.

16.00 – Durante una telefonata con il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini. Lo hanno riferito fonti di palazzo Chigi.

15.30 – I Paesi del G7 ritengono “inaccettabile” pagare il gas russo in rubli. Nel frattempo, Putin ha dato disposizioni di accettare solo i pagamenti con la valuta russa a partire già dalla fine del mese. Ecco cosa succederà dopo il 31 marzo.

13.19 – Cancellare Mariupol dalla faccia della Terra insieme ai suoi abitanti, questo lo scopo dei russi rispetto alla città nel sud del Paese assediato secondo il sindaco Vadym Boychenko. La città ha dato prova di grande resistenza, fermando l’avanzata degli invasori, ma che è anche stata distrutta da indiscriminati bombardamenti.

13.17 – I movimenti dei russi nei pressi di Cernobyl preoccupano la vice ministra ucraina Iryna Vereshchuk, che ha sollecitato un intervento dell’ONU per smilitarizzare la zona. Il Cremlino avrebbe messo a rischio centinaia di migliaia di europei con azioni spregiudicate e incuranti dell’integrità dell’impianto nucleare.

13.13 – Il portavoce del Cremlino, Dmitri S. Peskov ha sottolineato che non sono stati fatti passi in avanti significativi nei colloqui per la pace tra Russia e Ucraina. Una nuova tornata di consultazioni ci sarà questa settimana, gli interlocutori si vedranno di persona, un aspetto che per Peskov potrebbe essere determinante in quanto gli incontri potranno essere portati avanti in un modo “più concentrato”.

13.08 – Continua a far discutere la frase di Biden, pronunciata sabato in Polonia, sul fatto che Putin non può restare al potere. Dopo essere stato oggetto di un’immediata replica del Cremlino, seguita da un chiarimento della casa Bianca (qui il botta e risposta), il portavoce di Mosca Dmitri S. Peskov è tornato sul punto: “Questa dichiarazione ci fa preoccupare“, ha detto, aggiungendo che la Russia continuerà a monitorare da vicino eventuali nuove dichiarazione del presidente Usa.

11.32 – Niente più Heineken in Russia. La compagnia aveva annunciato lo stop agli investimenti nel Paese a inizio marzo, adesso arriva la decisione (da attuare) di abbandonare del tutto la Russia: il business “non è più sostenibile – ha fatto sapere la società – né praticabile nell’ambiente attuale”.

10.20 – Mariupol è sull’orlo di una “catastrofe umanitaria” e deve essere completamente evacuata. Lo ha detto il sindaco della città, Vadym Boichenko.

09.54 – Da Dubai l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi  afferma che “l’Eni non pagherà il gas russo in rubli“. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. “Eni non ha rubli; i contratti prevedono il pagamento del carburante in euro e i contratti dovrebbero essere modificati per cambiare i termini”, ha detto Descalzi.

09.30 – Polemiche e accuse per un video che circola sui social che mostrerebbero soldati russi prigionieri gambizzati dagli ucraini.

09.23 – Secondo quanto reso noto dall’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina. è salito a 143 il numero dei bambini uccisi nella guerra, 216 quelli rimasti feriti.

08.30 – A Kiev riaprono le scuole. Lo ha annunciato il sindaco Vitali Klitschko spiegando che “le lezioni saranno tenute online, saranno adattate alle condizioni attuali, e useremo le piattaforme educative disponibili”.

07.20 – L’intelligence britannica nel suo ultimo rapporto riferisce che la Russia sta avanzando a Sud, verso Mariupol, ma si è fermata nel resto dell’Ucraina.

05.20 – “Mentre Mariupol è assediata e bombardata, la gente lotta per sopravvivere. La situazione umanitaria in città è catastrofica. Le forze armate russe stanno trasformando la città in polvere”. Così in un tweet il ministero degli Esteri ucraino.

03.10 – L’esercito ucraino riferisce che la Russia sta ritirando in Bielorussia le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative, per ripristinare la loro capacità di combattimento. I russi hanno lasciato anche la città di Slavutych, appena fuori dalla centrale nucleare di Chernobyl.

27 marzo 2022. Biden chiama Putin “un criminale”. Gli ucraini respingono i russi a Odessa

21.00 – L’Ucraina “sta prendendo attentamente in considerazione la questione della neutralità” ed è pronta a “un compromesso sul Donbass”. Lo ha detto Zelensky nell’intervista rilasciata ai media russi.

20.00 – Il sito anti-Putin Meduza ha pubblicato l’intervista rilasciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai media russi, nonostante il divieto del Cremlino che aveva minacciato azioni legali. Nel video-colloquio Zelensky, tra le altre cose, ha rivelato che  “probabilmente ci sono stati diversi tentativi” di eliminarlo.

19.40 – Vasti incendi sono scoppiati nella zona di Chernobyl a causa degli intensi bombardamenti da parte dei russi. Lo ha riferito il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova nel suo canale Telegram, citata da Unian.

18.50 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo messaggio sui social ha accusato l’Occidente di non aver abbastanza “coraggio” quando si tratta di aiutare l’Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev.

17.52 – Il prossimo round di colloqui tra Ucraina e Federazione Russa si svolgerà in presenza dal 28 al 30 marzo in Turchia. Lo ha annunciato uno dei membri della delegazione ucraina, David Arahamiya su Facebook.

17.00 – Il ministero dell’Interno dell’Ucraina accusa le truppe russe di avere usato bombe a grappolo nella regione di Donetsk, nella zona residenziale di Krasnohorivka. Lo riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian

16.10 – Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, in Italia sono arrivati 71.940 profughi, secondo i dati diffusi dal Viminale: 37.082 sono donne, 6.661 uomini e 28.197 sono minori. Rispetto a ieri, l’incremento è di 1.156 ingressi nel territorio nazionale: le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

14.00 – Tramite un post sui social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato una serie di immagini che raccontano le devastazioni causate dai bombardamenti russi in tutto il Paese “in modo che la responsabilità per i crimini contro il popolo ucraino diventi inconfutabile e la più grave possibile per l’esercito russo”.

12.00 – Gli Stati Uniti non hanno una strategia per un cambio di regime a Russia. Lo ha ribadito durante la visita di Stato in Israele il segretario di Stato Antony Blinken, intervenendo sulla polemica sorta dopo le parole pronunciate ieri a Varsavia dal presidente Joe Biden e successivamente chiarite dalla Casa Bianca.

10.30 – L’amministratore delegato della catena francese Auchan, Yves Claude, replica alle critiche del presidente ucraino Zelensky per non avere aderito all’appello di lasciare il mercato russo. “È inutile mettere le persone l’una contro l’altra. La cosa più importante per noi è mantenere i nostri dipendenti e garantire l’adempimento della nostra missione principale: continuare a sfamare la popolazione di entrambi i Paesi. Non abbiamo altro obiettivo. Sono pronto ad accettare l’opinione pubblica che non è d’accordo con noi. È facile criticarci, ma noi esistiamo, siamo aperti e agiamo per la popolazione civile”, ha spiegato Claude in un’intervista a Le Journal du Dimanche.

9.45 – “Le parole di Biden su Putin rendono ancora più pericolosa la situazione”. L’uscita del presidente Usa, secondo cui «Putin non può rimanere al potere” ha provocato nette critiche da parte del diplomatico statunitense Richard Haass. Queste parole “hanno reso una situazione difficile ancora più difficile e una situazione pericolosa ancora più pericolosa”, ha twittato Haass, presidente del Council on Foreign Relations degli Stati Uniti. “Putin vedrà questo come una conferma di ciò in cui ha sempre creduto. Una brutta mancanza di disciplina che rischia di estendere la portata e la durata della guerra”, sottolinea Haas. “Questo è ovvio – ha aggiunto -. Meno ovvio è come riparare il danno, ma suggerisco ai suoi assistenti principali di raggiungere le loro controparti e chiarire che gli Stati Uniti sono pronti a trattare con questo governo russo”.

8.40 – Le truppe russe hanno utilizzato bombe a grappolo in una zona residenziale di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk: lo riferisce il ministero dell’Interno su Telegram: “Il nemico ha sparato dai lanciarazzi multipli Tornado-C nel settore residenziale di Krasnohorivka. Le truppe russe hanno usato munizioni a grappolo vietate. Le munizioni sono cadute nelle strade del settore privato”.

8.18 – Le forze russe provano ad accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell’est del Paese: lo ha spiegato o in un tweet il ministero della Difesa britannico nel suo rapporto di intelligence quotidiano sulla guerra in Ucraina. Allo contempo i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud, ma il campo di battaglia nell’Ucraina settentrionale “rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze”.

8.15 – Gli invasori russi hanno evacuato circa 40.000 ucraini dalle zone di guerra, portandoli nei territori occupati o direttamente in Russia. Lo ha riferito la ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk, citata da Ukrinform: “La Russia sta creando una “realtà umanitaria” alternativa e sta cercando di aprire le proprie cosiddette “vie di evacuazione” per i residenti di Mariupol in Russia. Stiamo già parlando di decine di migliaia di ucraini reinsediati con la forza in questo modo”.

6.30 – Le forze ucraine hanno recuperato terreno sul campo, riprendendo il controllo di alcuni centri urbani. Secondo il Kyiv Independent le due cittadine di Poltavka e Malynivka, nella regione sudorientale di Zaporizhzhia,sono state liberata, mentre precedentemente aveva reso noto che i militari di Kiev avevano ripreso la città di Trostyanets, nella regione settentrionale di Sumy. Nel frattempo la Cnn spiega di avere verificato diversi video che mostrano le truppe ucraine nuovamente in controllo di diversi villaggi nella regione di Sumy, oltre a Vilkhivka, un centro a 32 Km dalla frontiera con la Russia nel nord-est.

4.52 – Il sindaco di Leopoli Andriy Sadovy: “Con questo attacco gli aggressori mandano i loro saluti al presidente Biden che si trova in Polonia”, ha detto Sadovy: “Leopoli è a soli 70 chilometri dalla frontiera polacca e credo che il mondo debba capire che la minaccia è molto molto seria”.

4.45 – Il generale russo Yakov Rezantsev è stato ammazzato in un attacco vicino a di Kherson. La conferma è arrivata dal ministero ucraino della Difesa citato dalla Bbc.

3.50 – “Il presidente della nazione più potente al mondo è venuto a Varsavia e ha parlato molto chiaramente dell’aggressione russa: ha detto ai russi che c’è sempre tempo per cambiare un dittatore. È stata un’esperienza molto commovente e profonda”. Così il portavoce polacco Lukasz Jasina ha commentato il discorso di Joe Biden, che da Varsavia ha dichiarato che Putin “non può restare al potere”. “Putin – ha aggiunto il rappresentante polacco – non può essere riaccettato nella nostra società, non può essere ascoltato, non è un partner di cui ci fidiamo”.

3.35 – Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha detto che c’è “preoccupazione” per i lavoratori alla centrale nucleare di Chernobyl dopo che le forze russe hanno preso il controllo di Slavutych, dove molti di loro vivono. Il capo dell’Aiea ha fatto riferimento alla “capacità del personale di Chernobyl di ruotare regolarmente e tornare alle proprie case nella vicina città di Slavutych per riposare. Non c’è stata rotazione del personale presso la centrale nucleare per quasi una settimana, ha riferito l’ente regolatore” ucraino. “”Non ci sono informazioni su quando o se” ci sarà un nuovo cambio di turno di lavoro, ha riferito”, ha sottolineato Grossi.

1.19 – I funzionari della Casa Bianca sono stati colti di sorpresa da Joe Biden: nel discorso pronunciato a Varsavia non c’era nessun riferimento al fatto che Vladimir Putin non potesse restare al potere. Il presidente americano lo ha detto a braccio. Lo riporta il Washington Post menzionando alcune fonti. Non è comunque la prima volta che Biden decide di lanciare un messaggio autonomamente. Lo ha fatto nei giorni scorsi parlando di Putin come un criminale di guerra e lo ha fatto molte volte in passato.

00.15 – “Le forze aeree e missilistiche russe continuano a colpire obiettivi in tutta l’Ucraina, inclusi molti obiettivi in aree civili densamente popolate“. Così l’aggiornamento sulla situazione in Ucraina dell’intelligence del ministero della Difesa britannico. “La Russia continua a fare affidamento su munizioni ‘stand-off’ lanciate dallo spazio aereo russo, con l’obiettivo ridurre l’esposizione dei propri aerei alle forze di difesa aerea ucraine”, continua l’analisi di Londra. Gli Stati Uniti registrano tassi di fallimento fino al 60% e questo “aggraverà il problema russo di scorte sempre più limitate costringendole a tornare a missili meno sofisticati o ad accettare maggiori rischi per i loro aerei”.

00.05 – Nuovo appello su Facebook di Volodymyr Zelensky in riferimento ad avere altri aiuti militari, dai carri armati ai sistemi di difesa antiaerea: “Ce li hanno i nostri partner, ma semplicemente si stanno ricoprendo di polvere. Tutto questo serve per la libertà non solo dell’Ucraina ma anche dell’Europa; è impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei”. E ancora: “L’Ucraina non può abbattere i missili russi con fucili e mitragliatrici. Vorrei che coloro che stanno decidendo già da un mese se darci gli aerei avessero almeno l’1% del loro coraggio. La posizione dell’Ucraina deve essere ascoltata. E se non la volete ascoltare sentite almeno le esplosioni che avvengono vicino al confine polacco. Oppure state aspettando che arrivino i carri russi?”.

Zelensky ha poi accusato la Russia di star «facendo di tutto affinché nel nostro Paese avvenga la de-russificazione perché, per colpa vostra, gli ucraini che hanno sempre parlato in russo scelgono ora di allontanarsi da questa lingua associandola con esplosioni ed omicidi», ha aggiunto. I militari russi hanno l’ordine di distruggere «ospedali, scuole, chiese, memoriali dell’Olocausto, tutto ciò che rende il nostro un popolo. Ottanta anni fa i nazisti hanno cercato di prendere l’Europa allo stesso modo in cui agiscono gli occupanti dell’Ucraina. Nessuno glielo perdonerà. Dovranno risponderne, probabilmente non a Norimberga ma il senso sarà quello. Vedrete. Lo garantiremo».

26 marzo 2022. Biden chiama Putin “un criminale”. Gli ucraini respingono i russi a Odessa

23.47 – Paura a Kharkiv, la città a nord est dell’Ucraina assediata dai russi e difesa dalla popolazione resistente. Per la seconda volta, sarebbe stato colpito il centro di ricerca nucleare dell’Istituto di Fisica e di tecnologia.

23.14 – Justin Trudeau, primo ministro canadese, e Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea, parteciperanno a “Stand Up for Ukraine”, l’iniziativa lanciata dal primo ministro di Kiev, Volodymyr Zelensky, per raccogliere, tramite il contributo di “musicisti, attori, sportivi, imprenditori, politici”, fondi da destinare all’Ucraina. La raccolta fondi ci sarà il 9 aprile.

22.21 – Davanti al Castello Reale di Varsavia, Joe Biden ha pronunciato un discorso di fuoco, chiamando Vladimir Putin “un criminale” e dicendo che “non può restare al potere”. In particolare quest’ultimo passaggio sembra aver irritato il Cremlino, che è intervenuto dando vita a un botta e risposta con la Casa Bianca.

21.15 – Missili su Lviv, la città a ovest dell’Ucraina vicino al confine con la Polonia. Per il sindaco del comune sotto attacco, il bombardamento sarebbe “un saluto” dei russi al presidente Usa Joe Biden, che contemporaneamente si trovava in Polonia, a Varsavia, quindi non distante dagli attacchi.

19.30 – Confermati attacchi aerei a Leopoli, vicino al confine polacco.

18.20 – La Russia accusa l’Azerbaigian di aver violato la tregua nel Nagorno.

16.30 – La Rai riprende le attività in Russia.

14.15 – Il presidente Usa Joe Biden ha garantito “ulteriori sforzi per aiutare l’Ucraina a difendere il suo territorio”. L’intento di Biden è far sì che il presidente russo Vladimir Putin “risponda per la brutale aggressione da parte della Russia, comprese nuove sanzioni“. La decisione è stata resa nota dalla Casa Bianca dopo l’incontro del presidente americano con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e quello della Difesa Oleksii Rezniko.

13.00 – Le forze ucraine hanno respinto un tentativo di sbarco a Odessa da parte di un gruppo di sabotaggio e ricognizione russo. Ne ha dato notizia l’agenzia Ukrinform, citando l’ufficiale del Comando Operativo Sud ucraino, Vladislav Nazarov.

12.00 – Le truppe russe hanno preso la città di Slavutych, nel nord dell’Ucraina, non lontano da Chernobyl, secondo quanto riferisce l’Independent. Il sindaco Yuri Fomichev è stato rapito, mentre l’ospedale cittadino è stato occupato. Lo ha reso noto il governatore della regione di Kiev, Oleksandr Pavlyuk.

10.55 – La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l’apertura per oggi di dieci corridoi umanitari per far evacuare i civili dalle zone di Kiev e di Lugansk, nel Donbass.

10.10 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è intervenuto in video al Forum di Doha, in Qatar, e ha chiesto ai Paesi produttori di energia di aumentare la produzione di petrolio e gas in modo da sfuggire al “ricatto” della Russia.

08.05 – The Kyiv Independent riferisce che una fornitura di 1.500 missili antiaerei è arrivata in Ucraina dalla Germania.

07.40 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), citata dalla Bbc, riferisce che finora in Ucraina ci sono stati più di 70 attacchi separati contro ospedali, ambulanze e medici.

06.50 – Il Pentagono riferisce che le forze russe hanno fermato l’avanzata verso Kiev e si trovano ora in posizione difensiva.

02.00 – Il viceministro dell’Interno ucraino Anton Gerashchenko ha scritto su Facebook che il ministro russo della Difesa Shoigu sarebbe colpito da un infarto a metà marzo: per questo non è più apparso in pubblico fino alla breve comparsata di ieri.

01.45 – Markian Lubkivskyi, alto consigliere del ministro della Difesa ucraino, ha detto alla Cnn che i mercenari del gruppo russo Wagner hanno tentato di uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Shmyhal e che il piano è stato sventato dai servizi segreti e dalle forze speciali ucraine.

25 marzo 2022. Bombardamenti nei pressi di Cernobyl, 300 i morti nel teatro di Mariupol

23.15 – Più della metà dei bambini ucraini sono ora sfollati, dopo un mese di guerra: lo afferma l’Unicef. Il portavoce James Elder lo ha detto parlando alla Cnn.

22.00 – Il Consiglio europeo ha convenuto di istituire un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina invitando i propri partner internazionale a partecipare e chiede che i preparativi partano senza rinvii. Alla Commissione Ue si chiederà di fornire assistenza tecnica per aiutare l’Ucraina a implementare le necessarie riforme. Lo si legge nelle conclusioni del Consiglio Ue.

20.00 – “L’Ucraina non cederà nessuno dei suoi territori e nessuna sovranità alla Russia”. Lo ha affermato il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak.

17:15 – “La posta in gioco non è solo la difesa dell’Ucraina ma la democrazia nel mondo” lo ha detto Joe Biden parlando alle truppe Usa in Polonia, ricordando che “siamo nel mezzo di una battaglia tra democrazie e autocrazie”. Il presidente ha inoltre minacciato la Russia per un possibile utilizzo delle armi nucleari da parte di Washington per rispondere all’avanzata di Mosca in Ucraina.

15:48 – “Di fatto, non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche”. Lo ha detto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, a proposito dei colloqui tra Russia e Ucraina.

14:54 – Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell’intera regione del Donbass, nell’est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass. “Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass”

14:31 – Le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione di Donetsk. Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. “Il nemico è riuscito in parte a creare un corridoio terrestre tra la Repubblica Autonoma di Crimea temporaneamente occupata e parte della regione di Donetsk”, hanno riferito le fonti ucraine.

13.48 – Gli Stati Uniti non hanno intenzione di usare le armi chimiche qualunque siano le circostanze. Lo afferma un funzionario della Casa Bianca.

13.15 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto “aperture molto importanti” sulla Nato e su questioni territoriali che riguardano la Crimea e il Donbass “ma Putin non dà segnali”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Rainews 24

12.54 – La comunità internazionale “dovrebbe davvero incoraggiare la pace e promuovere i colloqui, creare le condizioni per una soluzione politica della questione e spingere per un rapido ritorno alla pace in Ucraina“. E’ la “posizione di principio della Cina” sulla guerra tra Ucraina e Russia esposta dal presidente Xi Jinping in un colloquio telefonico avuto nel pomeriggio con il premier britannico Boris Johnson.

12.33 – Nella città di Kherson, una grande bandiera dell’Ucraina è stata calata dal tetto del municipio. Le immagini hanno fatto il giro dei social e testimoniano che la resistenza ucraina, a volte fatta di gesti puramente dimostrativi, continua anche nelle città conquistate dai russi (Kherson è nelle mani degli invasori dal 2 marzo).

11.11 – Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, molte persone hanno iniziato a inviare donazioni: ma le truffe online sono aumentate vertiginosamente. Ecco come riconoscerle.

11.08 – Secondo le autorità locali, sono 300 le persone morte nel bombardamento del teatro nella città costiera di Mariupol, a sud dell’Ucraina. La struttura era stata utilizzata come rifugio dai civili.

10.22 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, hanno annunciato un incremento delle vendite di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti all’Europa di una quantità pari a 15 milioni di metri cubi, così da limitare la dipendenza dell’Ue dalle scorte russe.

7.33 – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha lanciato l’allarme per le operazioni dei russi nei pressi della centrale nucleare di Cernobyl. L’esercito invasore starebbe bombardando alcuni checkpoint nei pressi delle abitazioni dello staff che si occupa della manutenzione dell’impianto, ponendo a rischio la sicurezza dello stesso. Cernobyl è sotto controllo dei russi dai primi giorni dell’invasione.

3.20 – “L’Unione Europea continuerà ad assicurare aiuti finanziari, politici, materiali ed umanitari all’Ucraina. Sinora ha approvato sanzioni massicce contro Russia e Bielorussia, che stanno avendo effetti pesanti, ed è pronta a chiudere scappatoie“. Lo si legge nelle conclusioni del Consiglio Europeo.

24 marzo 2022. Incendio domato vicino alla centrale nucleare di Chernobyl

23.40 – Zelensky, ha chiesto ai leader europei di adottare sanzioni sull’energia contro Mosca. Lo riferiscono fonti diplomatiche a margine del vertice Ue. Nel corso del suo intervento in videoconferenza, durato una decina di minuti, il presidente ucraino si è rivolto ai capi di Stato e di governo europei dicendosi grato del sostegno mostrato fin qui da parte dell’Unione, indicando però la necessità del suo Paese di ricevere di più per sostenere il conflitto la Russia.

23.00 – Il Cremlino ha fatto sapere alle forze armate russe che la guerra in Ucraina deve concludersi entro il 9 maggio, il giorno in cui la Russia celebra la vittoria sulla Germania nazista. Sono le informazioni di intelligence che lo stato maggiore di Kiev sostiene di aver ricevuto, secondo quanto riportano i media ucraini.

22.06 – L’esercito ucraino afferma che negli ultimi tre giorni le forze russe hanno bloccato gli aiuti umanitari a Mariupol.

21.55  – “Oggi, gli Stati Uniti annunciano che sono pronti a fornire più di 1 miliardo di dollari in nuovi finanziamenti per l’assistenza umanitaria per le persone colpite dalla guerra russa in Ucraina e dai suoi gravi impatti in tutto il mondo nei prossimi mesi. La Commissione europea ha messo a disposizione 550 milioni di euro in aiuti umanitari e di emergenza”. Lo si legge nella dichiarazione congiunta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del presidente Usa, Joe Biden.

21.40 – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente americano, Joe Biden, hanno annunciato l’istituzione di una “task force congiunta per affrontare le esigenze immediate di sicurezza energetica dell’Ue e accelerare la transizione verso l’energia pulita”. “La sicurezza energetica e la sostenibilità per l’Ue e l’Ucraina sono essenziali per la pace, la libertà e la democrazia in Europa”, si legge in una dichiarazione congiunta dei due leader. “L’Ue ha confermato il suo obiettivo di raggiungere l’indipendenza dal gas russo ben prima della fine del decennio, lavorando al contempo per garantire forniture di energia affidabili, convenienti e pulite ai cittadini e alle imprese nell’Ue e nel suo vicinato. Gli Stati Uniti intendono collaborare con l’Ue in questi sforzi”, si legge ancora.

20.55 – “Tutti comprendiamo che la situazione è estremamente difficile, abbiamo elogiato gli ucraini per il loro coraggio. Gli Alleati Nato stanno fornendo un significativo sostegno militare all’Ucraina”, che è «”la chiave per resistere” all’invasione russa, e questo “Putin lo ha sottovaluto”. Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista al Tg2. “Qualsiasi uso di armi nucleari, biologiche o chimiche cambierebbe radicalmente la natura del conflitto, sarebbe una inaccettabile e flagrante violazione del diritto internazionale”, ha aggiunto Stoltenberg.

20.45 – Il G7 si dice unito nel riportare la pace e la stabilità e si impegna a lavorare “insieme a sostegno della raccolta di prove per i crimini di guerra” in Ucraina. Lo afferma il medesimo G7 nel comunicato diffuso al termine della riunione.

20.15 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter: “Le azioni bellicose della Russia stanno mettendo in pericolo il commercio marittimo globale. Stiamo facendo del nostro meglio per proteggerlo. Tenendo conto della minaccia di potenziali operazioni sotto falsa bandiera da parte della marina russa, esortiamo tutte e gli equipaggi a evitare i porti russi per la propria sicurezza”.

20.00 – L’Ucraina accusa Mosca di aver trasferito con la forza in Russia centinaia di migliaia di persone dalle città ucraine devastate. Solo da Mariupol l’esercito avrebbe deportato illegalmente 15 mila cittadini ucraini. La denuncia arriva su Telegram dal sindaco Vadim Boychenko: “Gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus, li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini, dei cellulari. Li portano in campi di smistamento e poi in diverse città remote della Russia. Deportati come fecero i nazisti durante la Seconda guerra mondiale”. L’obiettivo sarebbe usarli come “ostaggi”.

19.50 – “Risponderemo all’uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden.

19.20 – Boris Johnson ha promesso l’invio di altri 6mila missili e 25 milioni di sterline in aiuti alle forze armate di Kiev. A proposito dell’uso di armi chimiche da parte della Russia, Johnson ha detto che “sarebbe catastrofico” per Putin stesso.

18.38 – “Sollecitiamo tutti i Paesi a non dare alla Russia assistenza militare o di qualsiasi altro genere” che possa aiutare Mosca a portare avanti la sua aggressione contro l’Ucraina. È il testo delle conclusioni del vertice del G7.

18.05 –  “Abbiamo esaminato” la pretesa di Mosca di ricevere pagamenti solo in rubli, e per il gas esistono “contratti fissi” che specificano che i pagamenti devono essere effettuati in euro o in dollari. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ha aggiunto: “Questo è quello che conta”.

17.30 – I leader del G7 hanno concordato di impedire ogni transazione con la Banca centrale russa. Lo riferisce un alto funzionario americano anticipando i contenuti del documento finale del vertice.

17.00 – L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la risoluzione umanitaria in Ucraina proposta dagli occidentali che chiede “l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili”, l’accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari.

16.00 – Per ordine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto luogo il primo scambio di prigionieri di guerra. Lo ha annunciato il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk.

13.48 – Diverse agenzie di stampa europee riportano come l’incendio divampato nella notte nei pressi della centrale nucleare di Chernobyl sia stato domato da parte dei Vigili del fuoco ucraini dopo diverse ore di intervento. Molti i timori per i fumi emanati dalle scorie incendiate.

13.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto “aiuti militari senza restrizioni” alla Nato nel vertice in corso a Bruxelles. Queste le sue parole: “Avete almeno 20.000 carri armati. L’Ucraina ha chiesto l’uno per cento di tutti i vostri carri armati. Dateceli o vendeteceli. Ma non abbiamo una risposta chiara”

12.05 – “Circa 15mila residenti di Mariupol sono stati deportati illegalmente in Russia”. Questa la rivelazione pubblicata su Telegram dal sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, precisando che “gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus e li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini”.

11.30 – Il centro di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, nel nord-est del paese, è stato attaccato dalle forze russe con missili da crociera ‘Kalibr’ lanciati dal Mar Nero.

11.20 – La Cina accusa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di “diffondere disinformazione” sul sostegno di Pechino alla Russia.

11.00 – È iniziato a Bruxelles il vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi della Nato.

10.40 – La Federazione internazionale di nuoto (Fina) ha annunciato che i nuotatori e le nuotatrici di Russia e Bielorussia saranno banditi dalle competizioni per tutto il 2022.

10.30 – Arrivano nuove sanzioni alla Russia dal Regno Unito. “Putin ha superato il limite delle barbarie”, ha dichiarato Boris Johnson.

9.30 – Anonymous ha hackerato la banca centrale russa e dice di voler rendere pubblici 35 mila documenti con accordi economici segreti.

8.30 – Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, sottolinea di essere contrario alla no fly zone in Ucraina, che estenderebbe il conflitto fuori dai confini del Paese.

8.00 – Sarebbero sotto controlli gli incendi vicino alla centrale di Chernobyl. Lo fanno sapere fonti governative di Kiev.

7.45 – Si rincorrono voci sull’uso di bombe al fosforo da parte dell’esercito russo nella regione di Lugansk.

02.30 – Secondo la Nato sarebbero tra i 7 mila e i 15 mila i soldati russi morti nella guerra in Ucraina.

01.40 – L’ultimo rapporto dell’intelligence britannica fa sapere che le forze russe sarebbero in difficoltà a Kiev, nonostante sia ripresa a pieno ritmo l’avanzata sulla capitale.

00.00 – L’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, dichiara che sono scoppiati incendi nei boschi adiacenti la centrale nucleare di Chernobyl. Fa sapere inoltre che ci sono stati leggeri aumenti delle concentrazioni di cesio nell’aria di Kiev e di due centrali nucleari ucraine.

mappa 24 marzoFonte foto: Virgilio Notizie
La mappa dell’Ucraina con le zone occupate dall’esercito russo

23 marzo 2022. Convoglio umanitario sequestrato dai russi a Mariupol

23.57 – Le autorità di Kiev, come riporta il Kyiv Independent, hanno informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica che una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme.

23.30 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha invitato le persone di tutto il mondo a protestare pubblicamente domani, 24 marzo, a un mese dall’inizio dell’invasione russa.

23.20 – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha bocciato come da attese la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina.

22.00 – L’accesso al servizio Google News è stato limitato sul territorio della Russia per la presenza di materiali contenenti informazioni inaffidabili sull’andamento dell’operazione militare speciale in Ucraina. Lo scrive la Tass.

21.00 – La giornalista russa di ‘The Insider’ Oksana Baulina è stata uccisa a Kiev mentre stava riprendendo la distruzione del quartiere Podolsk . Lo riferisce ‘The Insider’.

20.00 – Il ministero degli Esteri russo ha consegnato all’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca un elenco di diplomatici americani che sono stati dichiarati persone non gradite e saranno espulsi.

18.00 – Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, è tornata in mani ucraine. Lo ha detto il sindaco della capitale, Vitalij Klitshcko.

15.40 – Il presidente del Consiglio si è spostato al Senato, dove riferisce sempre in merito al Consiglio europeo. Queste le sue parole: “La comunità euroatlantica intende ribadire la sua unità e determinazione nel sostegno all’Ucraina. Un impegno comune per tutelare la pace, la sicurezza, la democrazia che l’Italia ha riaffermato ieri in quest’aula alla presenza del presidente Zelensky“.

14.00 – “Davanti agli orrori della guerra l’Italia lavora con determinazione per la cessazione delle ostilità“. Questo l’inizio del discorso di Mario Draghi nel corso delle comunicazioni alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo al via giovedì 24 marzo 2022. “Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca” ha detto, sottolineando però come sia “fondamentale che l’Unione europea sia compatta nel mantenere spazi di dialogo con Pechino“. Poi è arrivato un monito proprio nei confronti della Cina: “Dobbiamo ribadire l’aspettativa che Pechino si astenga da un supporto alla Russia e sostenga lo sforzo di pace”.

13.23 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ringraziato il Parlamento per “l’ambizione e la lungimiranza” dimostrate nella risposta alla guerra in Ucraina. Il premier è alla Camera per le comunicazioni in vista dell’imminente Consiglio Europeo.

11.30 – Nonostante il recente pagamento degli utili su alcune obbligazioni, resta “molto alto” il rischio di default per la Russia. Lo ha detto l’agenzia di rating Moody’s.

11.20 – Ci sono stati due scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev. Ne ha dato notizia il ministero degli Esteri russo, secondo quanto riferisce la Tass.

10.18 – Bombardato nella notte un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent.

9.28 – Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina, ma non per uscire da Mariupol. Lo afferma la vice primo ministro dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk, citata da diversi media internazionali. Ha aggiunto che non c’è nessun accordo con la Russia per stabilire un corridoio sicuro dal cuore di Mariupol.

8.51 – “Usare le armi nucleari sarebbe tragico non solo per l’Ucraina ma per tutto il mondo. Ma non possiamo escludere niente in questa situazione. Noi non abbiamo attaccato alcun Paese, noi difendiamo solo la nostra terra”. Lo ha dichiarato Yaroslav Melnyk, ambasciatore ucraino in Italia, ai microfoni di Sky Tg24.

8.00 – A Rubizhne un edificio è stato attaccato dai russi. Secondo quanto riferito dal governatore Serhiy Gaidai sul suo canale Telegram, citato da The Kyiv Independent, due bambini e un adulto sono rimasti uccisi per l’esplosione di un colpo dell’artiglieria russa.

7.00 – Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto l’inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

5.00 -“Continuiamo a lavorare su diversi livelli per assicurarci che la Russia si convinca che questa guerra atroce debba essere fermata. Continuiamo i nostri difficili negoziati. È impegnativo. A volte scandaloso”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky fornendo un aggiornamento sui colloqui tra Kiev e Mosca sulla pagina FB del governo.

4.00 – “Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri” dalle forze russe: “Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di carichi umanitari”. Lo ha detto in un intervento su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi al sequestro da parte di Mosca del convoglio umanitario di 11 autobus che si dirigeva verso Mariupol.

2.33 – Un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città è stato sequestrato dalle forze russe insieme agli autisti dei mezzi e a diversi operatori dei servizi di emergenza: lo ha reso noto il governo ucraino, secondo quanto riporta la Cnn.

22 marzo 2022. Zelensky in collegamento col Parlamento italiano

22.25 – l Pentagono ritiene che le forze ucraine stiano “riguadagnando terreno” nel sud dell’Ucraina, vicino  a Kherson. Lo ha detto il portavoce della Difesa americana in un briefing con la stampa.

20.44 – La Russia utilizzerà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, citato dalla Tass

19.25 – “Le conseguenze dell’aggressione del Cremlino all’Ucraina si estendono ben oltre l’Europa. L’Ucraina è il granaio del mondo. L’Ucraina da sola fornisce più della metà della fornitura di grano del Programma alimentare mondiale”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum umanitario europeo. “Paesi come la Somalia dipendono interamente da Ucraina e Russia per le loro importazioni di grano. Questa guerra creata dal Cremlino sta minacciando la sicurezza alimentare in tutto il mondo“, ha aggiunto.

19.10 – Giovedì saranno annunciate nuove sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan. Giovedì sono previsti a Bruxelles i vertici di Nato e G7 e il Consiglio Ue.

18.40 – Il presidente della Croce Rossa Internazionale, Peter Maurer, incontrerà domani a Mosca le autorità russe per affrontare le questioni umanitarie relative alla guerra in Ucraina. Lo ha riferito un portavoce dell’organizzazione umanitaria.

17.50 – I russi hanno liberato la giornalista ucraina Victoria Roshchyna, che era stata catturata lo scorso 16 marzo. Lo riferisce Hromadske, la testata online ucraina per cui lavora la reporter.

16.35 – Secondo fonti Nato citate dalla Cnn la Bielorussia si starebbe preparando ad entrare nel conflitto al fianco della Russia.

15.30 – Il Kiev Indipendent riporta che i russi hanno bombardato l’ospedale pediatrico di Severdonetsk, nella regione di Luhansk. Diversi bambini e adulti sono stati evacuati dalla struttura.

15.10 – “Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno portato illegalmente in Russia 2.389 bambini delle regioni di Donetsk e Luhansk”. Così in un tweet l’ambasciata Usa a Kiev.

14.00 – Dieci ospedali ucraini sono stati completamente rasi al suolo dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko alla televisione nazionale, citato da The Guardian:Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile”. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze.

13.40 – Alexei Navalny è stato condannato a 9 anni di carcere in una prigione di massima sicurezza. La sentenza di colpevolezza era stata emessa poche ore fa.

13.30 -L’ambasciata statunitense a Kiev ha rilanciato una notizia del ministero degli Esteri ucraino secondo cui le forze armate russe hanno portato illegalmente in Russia, dalle province di Donetsk e Luhansk, 2.389 bambini ucraini: “Non è assistenza, è un rapimento”, dicono le autorità americane.

12.40 – “Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca”. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei “segnali” di questi contrattacchi da parte di Kiev. “I russi sono in difficoltà”, ha evidenziayo il portavoce della Difesa.

12.35 – Srene anti-aereo ad Odessa. L’allarme è suonato attorno alle 13.20 ora locale al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero.

12.20 – Serhiy Orlov, vicesindaco di Mariupol, afferma: “Metà delle bombe cadute in Ucraina sono state indirizzate a Mariupol. Il 90% della città, delle sue case e delle due infrastrutture, è danneggiato o distrutto. È una seconda Hiroshima, con la differenza che Hiroshima fu distrutta in un giorno solo, invece Mariupol viene distrutta colpo su colpo. Il numero delle vittime civili è salito oltre i tremila, ma non abbiamo più statistiche esatte. La nostra città è presa di mira ogni giorno da quattro navi da guerra ogni giorno. Quello che subiamo è un genocidio e metà di coloro che sono stati uccisi sono di etnia russa. Vladimir Putin e il suo esercito stanno commettendo crimini contro l’umanità”.

12.05 – Fonti americane dichiarano che ci sarebbe stata una fortissima esplosione a Kiev.

12.00 – Ci sarebbero più di 3,5 milioni di rifugiati fuggiti dall’Ucraina. Lo rende noto l’Onu.

11.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è collegato con il Parlamento italiano. Ai deputati e ai senatori e al Governo ha chiesto più aiuti per l’Italia, ricordando che l’Ucraina ha sostenuto il nostro Paese con la pandemia di Covid.

9.00 – Il presidente americano Joe Biden lancia un’accusa a Vladimir Putin: starebbe per usare armi chimiche e biologiche. A stretto giro arriva la risposta del Cremlino.

8.00 – Pubblicati nella notte in Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge che introduce le norme per ridurre le accise sui carburanti e di conseguenza il prezzo di vendita. Gli effetti dei decreti sono quindi in vigore da oggi.

7.00 – È previsto alle ore 11 di oggi l’intervento del presidente ucraino Zelensky, in collegamento con il Parlamento italiano. Alcuni parlamentari hanno già annunciato che non saranno presenti all’evento, scatenando non poche polemiche.

3.00 – Secondo l’Onu, il bilancio dei civili uccisi durante le operazioni militari russe in Ucraina è salito ad almeno 925 vittime.

2.00 – Il presidente Usa Joe Biden ha ribadito che le accuse da parte dei russi sulle presunte armi biologiche di Kiev “sono false”, e rappresentano un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “sta valutando di usarle entrambe”. Biden ha aggiunto che il suo omologo russo “è con le spalle al muro”.

mappa ucraina 22 marzoFonte foto: Virgilio Notizie
La mappa dell’Ucraina con le zone occupate dall’esercito russo

21 marzo 2022. Respinto l’ultimatum di Mosca, battaglia finale a Mariupol. Coprifuoco a Kiev

20.45 – Il quotidiano russo vicino al Cremlino, Komsomolskaya Pravda, ha riportato che i soldati russi morti nelle prime tre settimane di conflitto sarebbero 9.891 e i feriti oltre 15.000. Poche ore dopo l’articolo è stato modificato e le cifre cancellate. Finora Mosca non aveva mai fatto cenno alle vittime russe nel conflitto in Ucraina. Sul suo canale Telegram, Komsomolskaya Pravda ha detto che il suo sito è stato hackerato.

19.45 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è tornato a lanciare l’allarme sul rischio di cyber-attacchi da parte della Russai. “Avevo avvertito che la Russia potrebbe condurre attacchi informatici contro gli Stati Uniti. Oggi ribadisco quell’allarme basandomi su informazioni di intelligence: il governo russo sta esplorando la possibilità di sferrare cyber-attacchi”, ha scritto Biden in un tweet.

19.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che un eventuale accordo con la Russia dovrebbe essere sottoposto ad un referendum in Ucraina. Lo riportano la Tass e altri media.

19.20 – Il Consiglio europeo ha formalmente approvato lo Strategic Compass, la cosiddetta bussola strategica, “in un momento in cui siamo testimoni del ritorno della guerra in Europa”. Lo rende noto un comunicato definendolo “un piano ambizioso di azione per rafforzare la sicurezza dell’Unione europea e la politica di Difesa entro il 2030”.

18.02 – Da Bruxelles il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dichiarato che sono scesi a 239 gli italiani rimasti bloccati in Ucraina e che vogliono uscire. Una settimana fa erano 400. “Laddove non ci sono le condizioni di sicurezza – ha aggiunto il ministro – consigliamo di restare al sicuro e aspettare le azioni sul campo delle agenzie umanitarie di corridoi di evacuazione. Porteremo via tutti quelli che ci stanno contattando”.

17.05 – Oltre 3mila persone avrebbero perso la vita a Mariupol, la città costiera vittima degli intensi bombardamenti dei russi.  Lo ha riferito il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko, alla Cnn.

16.59 – “Non è una questione se lo vogliamo o no, ma quanto siamo dipendenti e per esempio la Germania importa molto petrolio dalla Russia e come noi altri Paesi dell’Ue. Ecco perché è importante che parliamo tra noi, capire come possiamo ridurre questa dipendenza. Ora stiamo preparando i passi da implementare molto presto nel futuro”, lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock a Bruxelles.

15.54 – Il ministero degli esteri russo ha consegnato una nota all’ambasciatore americano in Russia, in seguito ai commenti del presidente Usa Biden, che aveva definito Putin un “criminale di guerra” e un “dittatore assassino”. Secondo la Russia, i rapporti tra Washington e Mosca sarebbero a rischio proprio a causa delle parole di Biden.

15.40 – Il presidente di Confindustria Ucraina, Marco Toson, ha detto che ci sono 300 italiani nelle aziende italiane in Ucraina, la cui vita è da considerare “a rischio”.

15.20 – Interfax ha riferito che un tribunale di Mosca ha definito Instagram e Facebook coinvolte in attività “estremiste” e per questo ha deciso di bandirle da Paese.

14.59 – Previsti colloqui per tutta la giornata di oggi lunedì 21 marzo, l’esito è però incerto. Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky, ha infatti definito “non serio” l’atteggiamento della Russia al tavolo di pace. Lo riferisce la BBC.

14.00 – Secondo l’Onu sono 3,5 milioni i profughi ucraini fuggiti dal paese sotto assedio dall’inizio della guerra.

12.11 – “Se possiamo considerare quelli della Russia dei crimini di guerra? Stiamo in costante contatto con le autorità ucraine, stiamo raccogliendo tutte le prove” ha riferito l’ambasciatore francese in Ucraina, Etienne de Poncins, incontrando i media internazionali a Leopoli.

11.42 –  Secondo il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, potrebbe non bastare una settimana per prendere il controllo di Mariupol. Citato da Interfax, ha dichiarato: “Non sono così ottimista sul fatto che bastino due o tre giorni o anche una settimana per chiudere la questione. La città è grande”.

10.53 –  Il sindaco di Kiev ha annunciato un nuovo coprifuoco nella capitale, da stasera a mercoledì 23 marzo.

10.27 – Due navi russe sono apparse in un’incursione a distanza nel porto di Odessa e hanno aperto il fuoco “in modo indiscriminato”. Lo ha riferito il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk.

8.40 – In Ucraina è stata arginata la perdita di ammoniaca dall’impianto chimico Sumykhimprom di Sumy, nell’est del Paese, che ha contaminato una vasta area diffondendosi nel raggio di circa 2,5 chilometri in tutte le direzioni. Lo annuncia il governatore regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky.

7.47 – La Russia ha lanciato due missili contro un campo d’addestramento militare a Rivne, nell’Ucraina occidentale. Lo ha affermato il capo dell’amministrazione regionale Vitaliy Koval, precisando che i raid sono avvenuti nella notte.

06.55 – È di almeno sei morti il bilancio del bombardamento del centro commerciale “Retroville” a Kiev da parte delle truppe russe. Lo riferiscono i media locali, sottolineando che le forze di Mosca che stanno ancora cercando di circondare la capitale ucraina.

Ore 1.00 – L’Ucraina ha respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha risposto alla Russia affermando che “la resa non è un’opzione”. Lo riporta il Kyiv Independent. In una lettera il ministero della Difesa russo sosteneva che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa.

20 marzo 2022. Il sindaco di Mariupol parla di deportazioni di civili in Russia. La vice premier ucraina: “Donne stuprate e uccise”

23.04 – “Nonostante l’apertura quotidiana di corridoi umanitari, i neonazisti ucraini continuano a tenere come scudo umano più di 4,5 milioni di civili a Kiev, Kharkov, Chernihiv, Sumy e più di due dozzine di altri grandi insediamenti bloccati, oltre a 6.838 cittadini stranieri provenienti da 18 stati”. Lo ha affermato il capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev. Lo riporta la Tass.

22.45 – La Russia ha raggiunto un accordo con il generale Khalifa Haftar per coinvolgere i mercenari libici nel conflitto in Ucraina. Lo riferiscono le Forze armate ucraine citate dal Kiev Independent. Secondo i militari di Kiev, Mosca ha raggiunto l’accordo con il comandante dell’autoproclamato esercito nazionale libico durante una sua visita a Mosca.

22.15 – Sul versante energetico, ”tutti i Paesi che ho visitato nelle ultime tre settimane hanno accettato di aumentare la partnership energetica con l’Italia, che ci permetterà di affrontare entro l’inverno l’eventuale criticità derivante da un ricatto russo”. Il ministro degli Esteri Di Maio, intervenuto a Che tempo Che Fa, ha citato ”il Qatar, l’Algeria, l’Angola, il Congo e ieri il Mozambico”. ”C’è sempre un’alternativa per potenze democratiche come l’Italia. Non dipendiamo mai da un solo Paese e grazie alla nostra storia possiamo costruire sempre strade alternative a eventuali ricatti”, ha concluso.

22.10 – Di Maio a Che Tempo Che Fa: ”Adesso sono 276” gli italiani presenti in Ucraina e ”stiamo seguendo i casi che ci chiedono aiuto – ha detto il ministro degli Esteri – Stiamo lavorando alacremente alle evacuazioni” e ”da 400 in una settimana siamo passati a 276, la maggioranza di loro dichiara di voler restare in Ucraina. Ma le cose cambiano di ora in ora”. In Russia sono stati ”oltre 15mila gli arresti” di manifestanti contro la guerra, perché ”il popolo russo non sostiene l’invasione dell’Ucraina” ha detto sempre Di Maio. ”Con la sua propaganda, con gli arresti di chi manifesta contro di lui, Putin sta continuando a nascondere la verità”, “in Russia non c’è nessuna possibilità di essere raggiunti da informazioni credibili. E nonostante questo ci sono migliaia di persone che manifestano in piazza” contro la guerra. ”Questo dimostra che non è il popolo russo a sostenere l’invasione dell’Ucraina. E’ il governo di Putin, del governo russo”.

22.00 – Quella della Russia contro l’Ucraina ”è la guerra di Putin, del governo russo. Noi continueremo a indebolirlo con sempre più sanzioni finché non si sarà fermato, finché non gli ridurremo i soldi che gli servono per finanziare questa guerra”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo a ‘Che tempo che fa’ su Rai Tre.”Ci sono negoziati in corso per un accordo di pace” in Ucraina, ”ma prima di raggiungerlo dobbiamo lavorare a tregue umanitarie localizzate sul campo. E domani l’Italia, al consiglio dei ministri degli Affari esteri della Ue, chiederà di stabilire un tavolo permanente con la Croce Rossa e l’Unhcr, i presupposti per stabilire delle tregue localizzate prendendo anche il modello di Sumy o Mariupol, dove sono state portate via migliaia di persone e portare dentro aiuti umanitari”. ”Dobbiamo riuscire in questa impresa perché non abbiamo tempo di aspettare accordi di pace”, ha rimarcato, e ”la priorità deve essere data alle aree dove ci sono gli orfanotrofi. Da lì dobbiamo cominciare sotto una iniziativa della Ue che può riuscire”. ”Domani mattina sentirò il mio collega turco Mevlut Cavusoglu. La Turchia ha un grande ruolo per il raggiungimento di questo accordo di pace” tra Russia e Ucraina, ha detto il titolare della Farnesina. ”Con Cavusoglu siamo in costante coordinamento per far avanzare il processo di pace”, ha aggiunto.

21.30 – La Russia aspetterà la risposta di Kiev alle misure proposte sull’evacuazione dei civili da Mariupol fino alle 05:00 ora di Mosca (le 3 di stanotte in Italia) di domani 21 marzo. Lo ha detto Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia: “Chiediamo alle autorità di Kiev di tornare in sé e annullare le precedenti istruzioni che obbligavano i combattenti a sacrificarsi e diventare “i martiri di Mariupol”. Inoltre, insistiamo sulla risposta scritta ufficiale della parte ucraina fino alle 05:00 domani, 21 marzo, a tutte le proposte summenzionate e puramente umane della Russia”. Secondo Mizintsev, citato dalla agenzia tass, chi rifiuterà la resa comparirà davanti a un tribunale militare.

21.15 – La situazione a Mariupol è drammatica per ammissione stessa della Russia che parla di “catastrofe umanitaria“. La città portuale è sotto assedio fin dai primi giorni del conflitto. Il console greco di Mariupol ha affermato che la città è ormai completamente rasa al suolo e ne ha paragonato il destino a quello della siriana Aleppo. In 5 giorni 41.000 abitanti sono stati evacuati. Il governo ucraino si appresta a inviare 50 autobus per mettere in salvo domani altre persone

20.55 – I russi hanno proposto un “cessate il fuoco” a Mariupol che alcuni stanno però interpretando come una “richiesta di resa”. Secondo l’agenzia Interfax, il ministero della Difesa russo ha chiesto alle formazioni militari ucraine della città portuale di “esporre domani bandiere bianche per mostrare di essere pronti a un cessate il fuoco temporaneo” che partirebbe alle 09:30 di Mosca, ovvero le 7:30 italiane. Da quel momento gli assediati avranno due ore per deporre le armi e abbandonare Mariupol.

20.40 – “Sono sconvolto dalle atrocità russe a Mariupol, compresi gli attacchi alle scuole che ospitano i civili e il rapimento e la deportazione di ucraini. Putin sta ricorrendo a misure disperate perché non sta raggiungendo i suoi obiettivi. Putin e il suo regime saranno chiamati a rispondere”. Così, in un tweet, è la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss.

20.30 – Le truppe russe hanno sferrato poco fa un attacco aereo sul villaggio di Zabuyannia, distretto di Bucha, nella regione di Kiev. Lo ha riferito la Polizia, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravd

19.40 – “I piani strategici del presidente russo, Vladimir Putin sono falliti. Non ha conquistato alcuna grande città. Alcune sono sotto assedio ma non sono state conquistate dopo 25 giorni di guerra”. Così, intervistata dal canale all news francese Lci, la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk. Dal canto suo il ministero russo afferma che le truppe hanno effettuato oggi una significativa avanzata essendo penetrate per ulteriori 12 chilometri nel territorio del Donbass.

19.30 – L”Ansa’ riporta che l’ambasciata italiana in Ucraina sta seguendo da vicino e con attenzione la vicenda di Andrea Cisternino, bloccato vicino Kiev nel suo rifugio di animali: “Sappiamo della sua situazione e seguiamo il caso”, si spiega. Dall’ambasciata, allo stesso tempo, è stato fatto notare come la collocazione dell’italiano sia al momento difficilmente raggiungibile. Il 12 febbraio scorso, la Farnesina ha diramato il primo invito agli italiani a lasciare temporaneamente l’Ucraina visto l’aggravarsi delle condizioni di sicurezza.

18.30 – Il ministro israeliano delle comunicazioni, Yoaz Hendel, a proposito del discorso di Zelensky alla Knesset, ha scritto su ‘Twitter’ che Israele “apprezza il Presidente dell’Ucraina e sostiene il popolo ucraino nel cuore e nei fatti, ma è impossibile riscrivere la terribile storia dell’Olocausto. Genocidio commesso anche sul suolo ucraino. La guerra è terribile, ma il confronto con gli orrori dell’Olocausto e la soluzione finale è scandaloso”.

17.30 – Parlando alla Knesset, il Parlamento israeliano, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i russi stanno utilizzando contro l’Ucraina termini come “la soluzione finale”, gli stessi usati 80 anni fa dai nazisti. Secondo il presidente ucraino, la Russia “vuole distruggere tutto ciò che rende ucraini gli ucraini. A Mosca la chiamano la ‘soluzione finale’ nei siti web e nei media ufficiali. Sono parole che non dovrebbero essere più pronunciate e che invece sono state dette in un incontro a Mosca e in diversi eventi ufficiali. Sono le stesse parole usate 80 anni fa da Hitler per il popolo ebraico”.

16.30 – Secondo l’intelligence di Kiev, starebbe prendendo quota l’ipotesi di un complotto russo ai danni di Vladimir Putin, che prevederebbe l’eliminazione dell’attuale presidente russo.

15.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere pronto a trattare con Vladimir Putin, ma ha avvisato che, se i tentativi di negoziato dovessero fallire, ciò potrebbe significare che il conflitto tra Mosca e Kiev potrebbe portare a “una terza guerra mondiale”.

14.55 – Secondo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, Russia e Ucraina sono “vicine a un accordo”.

14.46 – Dopo aver distrutto l’infrastruttura critica di Mariupol, distrutto il sistema di condutture per l’acqua, impedito ai convogli umanitari di raggiungere la popolazione affamata, danneggiato il sistema di comunicazioni, bombardato le scuole dove i bambini hanno trovato rifugio, i russi starebbero deportando i cittadini della città costiera dell’Ucraina oltre il confine orientale della nazione, in Russia. Ne ha parlato il sindaco di Mariupol con il New York Times. Il totale potrebbe ammontare a 4600 persone. Si tratta di accuse alle quali Mosca non ha risposto, anche se potrebbero essere state indirettamente confermate dall’affermazione del Cremlino riguardo alla presunta volontà di alcuni civili di lasciare il paese assediato e raggiungere la Russia.

14.43 – “Siamo in contatto permanente con il governo italiano a tutti i livelli. Io so personalmente quanto nel Parlamento italiano si sta lavorando per noi e questo rappresenta una svolta nei nostri rapporti bilaterali. L’Italia ha messo da parte ogni, per così dire, romanticismo nei confronti della Russia. L’Italia non è mai stata al nostro fianco in questo modo”. Lo ha detto Olga Stefanishyna, vice premier dell’Ucraina, durante un incontro con i media a Leopoli.

12.18 – Olha Stefanishyna, vice premier ucraina, ha accusato i soldati russi di aver stuprato e ucciso donne ucraine. “Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne – ha dichiarato a Sky News – donne ucraine, noi rimarremo unite e prevarremo”.

11.30 – L’agenzia ucraina Unian fa sapere che la città di Mariupol è stata colpita da armi pesanti sparate da quattro navi della Marina russa. Lo ha riferito il reggimento Azov su Telegram: “Il nemico continua a distruggere cinicamente la città ucraina, usando tutto l’arsenale disponibile”.

11.00 – Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Interfax,  le forze armate russe hanno colpito 62 obiettivi militari nemici in Ucraina durante la notte.

10.00 – La Turchia si offre di ospitare un vertice trilaterale con Russia e Ucraina, con i presidenti Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky, e Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass.

08.15 – Una scuola d’arte che ospitava circa 400 rifugiati è stata bombardata a Mariupol dall’esercito russo. Lo ha denunciato il Consiglio municipale della città sotto assedio. L’edificio sarebbe stato distrutto e sotto le macerie ci sarebbero centinaia di donne, anziani e bambini.

06.30 – Sulla guerra in Ucraina “il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della Storia“. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri della Repubblica popolare, Wang Yi, secondo il quale Pechino “è sempre stata a favore del mantenimento della pace, e contro la guerra” e che la sua posizione è sempre stata “oggettiva e giusta, in linea con i desideri dei diversi Paesi”.

05.30 – Con un nuovo video diffuso sui social, il presidente ucraino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ad accusare la Russia di “crimini di guerra” contro la popolazione di Mariupol: “Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a venire”.

00.00 – Vadym Boichenko, sindaco della città di Mariupol, sotto assedio dell’esercito russo, ha dichiarato che migliaia di suoi concittadini sono stati “deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale”. Lo riferisce Ukrinform riportando un comunicato postato su Telegram dal primo cittadino: “Nell’ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone.”

19 marzo 2022. Zelensky chiede un incontro con Putin. La Russia lancia missili supersonici

23.00 – La direzione delle ferrovie ucraine ha annunciato l’interruzione dei collegamenti ferroviari tra Bielorussia e Ucraina. Alla base dello stop, che complica il rifornimento delle truppe russe, ci sarebbero forme di ribellione e opposizione alla guerra da parte dei lavoratori ferroviari bielorussi.

21.40 – Alla luce dell’attuale situazione, la cooperazione bilaterale fra la Russia e la Cina “si rafforzerà”: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

20.50 – Il governo della Bulgaria ha annunciato che non rinnoverà il contratto di fornitura di gas naturale con la russa Gazprom, in scadenza a fine anno.

20.00 – Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha denunciato su Telegram che migliaia di residenti sono stati portati via illegalmente in Russia, “deportati come fecero i nazisti durante la Seconda Guerra mondiale”.

19.50 – Sono 228 i civili uccisi a Kiev dall’inizio dell’invasione russa, quattro sono bambini. Lo hanno riportato le autorità della capitale ucraina.

18.20 – “Esprimo piena solidarietà al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del governo e mio personale.” Lo afferma il premier Mario Draghi.

16.00 – Due bambini e una donna sono stati ritrovati morti sotto le macerie a seguito dei bombardamenti nella città di Rubizhne nella regione di Lugansk. Lo riferisce l’esercito ucraino su Telegram.

14.50 – La Farnesina “respinge con fermezza le dichiarazioni minacciose del Direttore del Dipartimento europeo del Ministero degli Esteri russo Alexei Paramonov, secondo cui eventuali nuove sanzioni” alla Russia “comporterebbero conseguenze irreversibili per l’Italia e invita il Ministero degli Esteri” russo ad “agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione” nei confronti dell’Ucraina, “che la Farnesina condanna fortemente”.

13:27 – La Russia e la Cina rafforzeranno la loro cooperazione. Ne è convinto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Credo che l’interazione si rafforzerà, considerato che l’Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistema internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire”, ha spiegato Lavrov citato da Interfax.

12:39 – Un totale di 816 civili ucraini sono stati uccisi e 1.333 feriti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio, secondo l’ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite, riportato dal Guardian. Tuttavia, poiché l’Onu riporta solo i conteggi che può verificare, ammette che le cifre sottostimino notevolmente il bilancio reale.

11:31 – “Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la totale guerra finanziaria ed economica alla Russia, trovasse seguaci in Italia, perchè questo porterebbe a delle conseguenze irreversibili“. E’ quanto ha affermato da Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo. “Ci aspettiamo che Roma torni in sé, ricordandosi degli interessi profondi del suo popolo”.

10:44 – Nuovo allarme antiaereo a Leopoli. Le sirene hanno cominciato a suonare nella seconda mattinata mentre le strade del centro storico erano piene di residenti. Dagli altoparlanti installati in tutta la città le autorità militari ucraine hanno invitato i cittadini a recarsi nei rifugi.

10:30 – “La Russia è in grado di condurre la sua operazione in Ucraina da sola, nessuno ci chiede di intervenire”. Ad affermarlo il leader bielorusso, Alexander Lukashenko, citato dalla Tass.

08.21 – La Russia ha affermato di aver utilizzato missili ipersonici in Ucraina. A riferirlo è il Ministero russo della Difesa, citato dalla Tass.

08.06 – Un altro generale russo è morto in Ucraina: è Andrei Mordvichev, ucciso a Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria. Lo ha reso noto l’esercito ucraino in un post su Facebook citato dalla Bbc.

07.48 – Il governatore della regione ucraina di Lugansk ha annunciato l’apertura di un corridoio umanitario per evacuare i civili.

02.12 – In un video pubblicato sui social, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto colloqui significativi di pace e sicurezza “senza indugio” con Mosca: “È l’unico modo per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori, è tempo di parlare, è tempo di giustizia per l’Ucraina.

01.51 –  Il testo di un possibile trattato tra Russia e Ucraina deve essere approvato prima ancora di menzionare la possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo ha affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dalla Tass.

18 marzo 2022. Allarme Pentagono: “Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare”

21.30 – A margine dell’ultimo Consiglio dei Ministri per il decreto Energia, il ministro del Mef Daniele Franco ha dichiarato che l’Italia pensa di stanziare 400 milioni per i profughi ucraini.

21.00 – Suonano ancora le sirene anti raid a Kiev.

19.45 – Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ha dichiarato alla ‘Bbc’ che le truppe russe hanno raggiunto il centro della città portuale ucraina.

19.00 – L’Ucraina risponde alla Russia, gelando le speranze di riavvicinamento tra le parti nei negoziati di pace, manifestate poco prima da Mosca: “Per quanto riguarda lo stato dei negoziati, le dichiarazioni della parte russa sono solo loro richieste”. Ad affermarlo, in un post sul suo canale Telegram, è stato Mykhailo Podolyak, capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del presidente Zelensky. Podolyak ha aggiunto: “La nostra posizione rimane invariata: cessate il fuoco, ritiro completo delle truppe e severe garanzie di sicurezza con formule ben specifiche”.

18.45 – Nuova telefonata tra Putin e Macron: secondo l’agenzia ‘Tass’, il presidente russo ha affermato nel colloquio telefonico con il leader francese che a commettere “crimini di guerra” sono “le truppe e i nazionalisti” ucraini.

17.46 – La fase attiva della guerra dovrebbe concludersi in 2-3 settimane. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino Oleksiy Arestovych: “Penso che a metà aprile, alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa”.

17.00 – Missili russi hanno colpito due caserme dell’esercito ucraino nella città meridionale di Mykolaiv, causando almeno 45 morti. Lo ha riferito la Bbc.

16.00 – Il leader cinese Xi Jinping, parlando della crisi in Ucraina durante la video-chiamata con il presidente americano Joe Biden ha detto: “Cina e Usa mantengano la pace globale”. Secondo la tv cinese, Xi ha anche sottolineato che “un conflitto non è nell’interesse di nessuno. Le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro militare”.

14.45 – “Abbiamo iniziato la nostra missione in Ucraina per evitare il genocidio nel Donbass“. Lo ha detto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, durante il suo intervento per l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, in un affollatissimo stadio a Mosca. “Attueremo tutti i nostri piani”, ha aggiunto.

13.50 – Una grande folla di persone riempie lo stadio Luzhniki di Mosca per una manifestazione pro-Cremlino per celebrare l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia. All’evento, riportano alcuni, è atteso un intervento del presidente russo Vladimir Putin.

11.45 – Le agenzie Tass e Interfax riportano le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in merito alle affermazioni del presidente Biden rivolte a Putin. Per la controparte russa si tratta di “insulto personale“, ma non hanno fatto seguito ulteriori commenti. Biden, che qualche giorno fa aveva definito Putin un “criminale di guerra“, è tornato all’attacco definendolo un “dittatore omicida e un criminale puro” durante un evento a Capitol Hill.

11.00 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto un colloquio telefonico sulla situazione in Ucraina. Berlino fa sapere che Scholz ha sollecitato il cessate il fuoco “il più rapidamente possibile”, mentre il Cremlino ha accusato Kiev di ritardare i negoziati con “proposte irrealistiche”.

10.43 – Due morti e sei feriti in un attacco aereo russo a Kramatorsk, a Donetsk. Lo riferisce il quotidiano The Kyiv Independent. L’attacco ha colpito un edificio residenziale e una struttura amministrativa, secondo Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk.

10.30 – In Polonia sono arrivati oltre 2 milioni di rifugiati ucraini. A riferirlo, su Twitter, le guardie di frontiera polacche.

09.22 – Dei circa 2 mila italiani presenti all’inizio della guerra ne sono rimasti 326. Lo ha confermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al Tg1.

08.40 – Combattimenti in corso nel centro della città assediata di Mariupol, nell’est dell’Ucraina: lo afferma il ministero della Difesa russo.

05.59 – Sirene a Leopoli: un lungo allarme anti-aereo è scattato all’alba, secondo quanto appreso dall’Ansa. Pochi minuti dopo si sono udite tre forti esplosioni nella zona dell’aeroporto. Attacco confermato dal sindaco della città.

02.37 – Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina dovesse trascinarsi. Lo ipotizza la Dia, l’agenzia d’intelligence del Pentagono: “Dato che questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia, Mosca probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all’estero”, ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, citato da Bloomberg.

17 marzo 2022. Russia-Ucraina,130 sopravvissuti tra le macerie del teatro a Mariupol. Il 22 marzo Zelensky parla a Montecitorio.

23.00 – A Kiev suonano ancora le sirene anti raid.

22.40 – L’Ucraina ha proposto alla Russia dei negoziati per la restituzione dei corpi dei militari morti nel conflitto. Sarebbero almeno 14 mila i russi deceduti nella guerra.

22.15 – Rosemary DiCarlo, capo degli Affari politici dell’Onu, ha richiesto un’indagine sull’alto numero di vittime civili e sulla distruzione di edifici residenziali, scuole, ospedali e altre infrastrutture civili in Ucraina dopo la richiesta di vari Paesi di condannare i crimini di guerra della Russia.

22.00 – “Noi non vogliamo andare in guerra, i nostri soldati non devono andare in guerra ed è il motivo per cui non vogliamo la no fly zone. E non siamo disponibili a mandare soldati sul terreno”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ai microfoni di Dritto e Rovescio su Rete 4.

21.45 – Volodymyr Zelensky ringrazia Dario Franceschini, ministro della Cultura, per la proposta dell’Italia di ricostruire il teatro di Mariupol, distrutto dai bombardamenti della Russia.

21.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa sapere di aver parlato con Emmanuel Macron al telefono e di aver parlato con lui della “sfera della difesa”. Su Twitter ha scritto che “dobbiamo rafforzare la coalizione contro la guerra”.

20.10 –  L’esercito russo ha lanciato “bombe a grappolo” sul villaggio di Kozacha Lopan, nella regione di Kharkiv, uccidendo almeno sei persone. Lo ha denunciato il sindaco di una località vicina, Viacheslav Zadorenko su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform.

18.45 – “Noi lavoriamo per la pace, ma da parte del presidente Putin non c’è volontà di cercare la pace, c’è volontà di continuare la guerra”, lo ha detto il premier Draghi durante la conferenza di annuncio della fine dello stato di emergenza, ribadendo che “le sanzioni che abbiamo imposto alla Russia, molto stringenti, hanno indubbiamente anche conseguenze su di noi.” “Il governo tanto è convinto che queste sanzioni siano appropriate e possano essere rinforzate in futuro se lo richiede l’evoluzione della guerra, quanto è pronto e sta lavorando per aiutare imprese e famiglie” ha detto ancora il premier.

18.40 – Il presidente Usa Joe Biden ha definito Putin un “dittatore omicida” e un “delinquente puro”. Lo ha dichiarato in un evento a Capitlo Hill per la festa di San Patrizio, dopo aver chiamato ieri il presidente russo un “criminale di guerra”.

18.25 – L’Unione europea ha firmato un accordo giuridicamente vincolante con la Moldavia sulla cooperazione in materia di gestione delle frontiere tra le guardie di frontiera moldave e l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex)

18.06 – Si apprende che a Mariupol, con il battaglione neonazista Azov, c’è il cecchino svedese Skillt, soprannominato “l’incubo dei russi”. Sulla sua testa ci sarebbe una taglia da 1 milione di dollari.

18.03 – 30mila le persone in salvo dai bombardamenti su Mariupol, che stanno provocando una tragedia umanitaria. È il bilancio degli ultimi 7 giorni. Lo hanno riferito le autorità locali cittadine.

17.18 – Il sanguinario leader ceceno Ramzan Kadyrov ha assicurato che “migliaia” di ceceni volontari sono diretti verso il fronte di guerra in Ucraina.

16.32 – Durante un comizio in vista delle elezioni presidenziali francesi di aprile, Macron ha detto che Francia ed Europa devono tenersi pronte a “una guerra di alta intensità che può tornare sul nostro continente”. Il settore della Difesa, per l’attuale capo di stato, sarebbe quindi tornato di attualità dopo l’invasione dell’Ucraina.

16.28 – Sono morte almeno 21 persone a causa di un bombardamento russo nei pressi di Kharkiv. Lo riferisce la procura della città nell’est del Paese assediato dalle truppe di Putin.

15.37 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà il 22 marzo ai parlamentari italiani. Saranno presenti deputati e senatori, riuniti per l’occasione a Montecitorio.

15.31 – La Camera ha approvato il decreto legge varato dal governo per fronteggiare l’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina. Il testo ha ottenuto il via libera con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astenuti.

15.04 – I soccorritori hanno tirato fuori dalle macerie del teatro di Mariupol 130 sopravvissuti. Ancora non è chiaro quanti fossero i civili che avevano trovato rifugio nell’edificio al momento del bombardamento, ma negli ultimi giorni la cifra si era avvicinata ai mille. Attualmente, le attività di recupero e soccorso sono complicate dalle persistenti azioni dei russi, riferisce un consigliere del sindaco della città costiera, Pyotr Andryushchenko.

15.00 – Jen Psaki, responsabile della comunicazione della Casa Bianca, ha annunciato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlerà il prossimo venerdì, 18 marzo, con il segretario generale del Partito Comunista Cinese, Xi Jinping. Nel confronto verrà affrontata la questione della guerra in Ucraina e altre, che suscitano “reciproca preoccupazione”.

13.30 –  “Se l’Ucraina dovesse proseguire la sua escalation contro la Bielorussia, Minsk non la lascerà senza risposta”. Lo ha riferito il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, citato dalla Tass. “Al momento del conflitto del 23-24 febbraio – ha spiegato il leader secondo quanto riferisce l’agenzia bielorussa Belta – stavano progettando di colpire il territorio della Bielorussia. L’abbiamo impedito. L’Ucraina viola il nostro confine di stato con dispositivi aerei e elicotteri”. Lukashenko ha detto che se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non vuole firmare un accordo con Putin poi sarà costretto a firmare un atto di capitolazione

13.02 – La Cina assicura che non attaccherà mai l’Ucraina e che fornirà aiuti economici al Paese. Lo ha sosstenuto l’ambasciatore cinese in Ucraina, Fan Xianrong, in un incontro con il governatore di Leopoli, Maksym Kozytsky, menzionato dal sito web della città nell’ovest dell’Ucraina. La Cina, ha dichiarato l’ambasciatore, è “un Paese amichevole con il popolo ucraino” e “non attaccherà mai l’Ucraina. La aiuteremo in particolare sul piano economico”. Da Pechino, in risposta a una domanda sulle dichiarazioni del diplomatico cinese, il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, ha evidenziato che “la Cina sostiene sicuramente queste affermazioni del nostro ambasciatore in Ucraina” e “sostiene tutti gli sforzi che portano a un allentamento della situazione a una soluzione politica”.

13.00 – In Ucraina la Russia “ha perso oltre 14mila militari, più che in due guerre in Cecenia; 750 aerei sono stati abbattuti, abbiamo liquidato diversi generali russi e le perdite della Russia si avvicinano ora alle perdite che l’Urss ha avuto nell’intera guerra in Afghanistan”. Così il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, in audizione davanti alle commissioni Esteri e Difesa del Parlamento Europeo, a Bruxelles. La Russia, ha proseguito Reznikov, “ha lo scopo di distruggere l’Ucraina. Non siamo macchine, né animali, ma nei campi i nostri uomini stanno combattendo quei mostri. Da molti anni dicevamo che la Russia poteva essere fermata: non andava placato, ma fermato”. In Ucraina “abbiamo creato forze di difesa territoriale: decine di migliaia di patrioti si sono armati per difendere il Paese. Molti Paesi ci aiutano a difenderci: i veri amici sono davvero visibili. Possiamo fare la distinzione tra i veri amici e quelli che lo sono solo a parole. Noi non abbiamo paura: liberatevi anche voi dalla paura”

12.25 – Mikhail Fridman, uno degli oligarchi russi, in un’intervista all’agenzia Bloomberg, ha riferito di essere preoccupato per una decisione che dimostra poca conoscenza di come funzionino le cose in Russia. Gli oligarchi come lui, ha sottolineato, non hanno nessuna influenza sulle decisioni del presidente Vladimir Putin e dei vertici che lo attorniano. “Se le persone che sono in carica nell’UE credono che a causa delle sanzioni, potrei avvicinarmi al signor Putin e dirgli di fermare la guerra, e funzionerà, allora ho paura che siamo tutti in grossi guai. Questo significa che coloro che stanno prendendo questa decisione non capiscono nulla di come funziona la Russia. E questo è pericoloso per il futuro”, ha detto l’oligarca alla giornalista Stephanie Baker

12.05 – Sono 130 le persone finora uscite vive dal teatro di Mariupol, bombardato dai russi ieri pomeriggio. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform menzionando la parlamentare ucraina Olga Stefanyshyna. “Il rifugio antiaereo vicino al Mariupol Drama Theatre ha resistito. Circa 130 persone sono già state salvate. I blocchi sono stati smantellati”, ha scritto su Facebook la deputata.

11.45 – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la Russia ha “tutti i mezzi necessari” per evitare un default. “Qualsiasi inadempienza che potrebbe verificarsi sarebbe di natura puramente artificiale”, ha spiegato Peskov ai giornalisti.

10.46 – Ciò che è avvenuto nel teatro di Mariupol, in Ucraina, “sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile” frutto di un bombardamento aereo russo. Lo sostiene il governo britannico di Boris Johnson tramite James Cleverly, numero 2 del Foreign Office. Secondo Londra, si è innanzi a “un’evidente violazione del diritto internazionale”, come ha aggiunto il viceministro a Itv in risposta alla domanda se si potesse già evocare un crimine di guerra. Mosca ieri ha attribuito il raid alla milizia ultranazionalista ucraina del battaglione Azov.

10.45 – “Ho sentito il collega Dmytro Kuleba. Ho ribadito che l’Italia sostiene il popolo ucraino. La Resistenza ucraina è la resistenza europea, un argine all’ avanzata violenta e pericolosa dell’esercito russo. Massimo sforzo per ritrovare la pace e fermare l’atroce guerra che sta causando sofferenza e morte”. Così su Twitter Luigi Di Maio, al termine della telefonata con il ministro degli Esteri Ucraino.

10.30 – Diversi osservatori hanno notato la reazione – apparentemente molto fredda — del Bundestag alle parole di Zelensky. Concluso il suo suo discorso — in cuo ha parlato del “muro” che “ogni bomba” sta costruendo nel cuore dell’Europa tra libertà e oppressione — il Parlamento tedesco è tornato rapidamente alla sua agenda ed ha pure avuto il tempo di fare gli auguri di compleanno a due parlamentari.

10.20 – Dmitry Medvedev, ex presidente e premier russo, numero due del Consiglio di sicurezza, dopo le violente parole di Putin, ha detto che “l’Occidente ha agito in modo disgustoso, criminale e immorale” nei confronti della Russia, ma che Mosca ha”la forza per rimettere tutti i suoi nemici al proprio posto”.

I toni dello scontro tra Mosca e l’Occidente — mentre la Russia, a causa delle sanzioni, è ormai sull’orlo del default —continuano a inasprirsi.

10.15 – Ci sarebbero dei sopravvissuti, sotto le macerie del teatro di Mariupol. E i rifugi anti-bomba sarebbero intatti. A riferirlo è stato l’ex governatore della regione di Donetsk. “Dopo una terribile notte di incertezza la mattina del ventiduesimo giorno di guerra, finalmente buone notizie da Mariupol. Il rifugio antiaereo ha resistito. La gente sta uscendo viva dalle macerie!”. Dmytro Gurin, parlamentare ucraino, alla Bbc ha detto che “potrebbero esserci dei sopravvissuti: abbiamo avuto informazioni che i rifugi sotterranei hanno resistito all’attacco, e che le persone che erano nascoste sono sopravvissute. Non sappiamo se ci siano persone ferite o morte, ma sembra che la gran parte di loro siano sopravvissute e stiano bene”.

10.12 – Mosca dice di aver completato il pagamento degli interessi per 117 milioni di dollari sulle obbligazioni straniere. Lo afferma il ministero delle Finanze russe.

9.33 – “Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. Ieri è stato bombardato il teatro della città dove si rifugiavano 1200 donne e bambini. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov,.

9.13 – L’invasione russa dell’Ucraina “si è ampiamente bloccata su tutti i fronti” con “le forze russe che hanno fatto progressi minimi sul terreno, nel mare e nello spazio aereo negli ultimi giorni, continuando a registrare pesanti perdite”: cosi’ l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina.

8.00 – “I negoziati tra l’Ucraina e la Russia sono abbastanza difficili“. Sono le parole del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista con il canale televisivo americano Nbc.

7.00 – “Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Cnn.

1.30 – “Il mondo deve riconoscere ufficialmente che la Russia è diventata uno Stato terrorista“. Lo ha detto nel suo discorso video notturno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky,

16 marzo 2022. Bombardato teatro cittadino a Mariupol, utilizzato come rifugio

23.50 – Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, catturato dai russi e poi rilasciato è stato scambiato con 9 soldati di leva russi. Lo comunica la presidenza ucraina.

23.10 – I membri occidentali del Consiglio di Sicurezza dell’Onu chiedono per domani una riunione d’emergenza sull’Ucraina. Lo riferiscono fonti diplomatiche.

22.25 – La città di Sarny, nella regione di Rivne, nel nord dell’Ucraina, è stata bombardata dai razzi. Lo comunica il sindaco Ruslan Serpeninov. Dai canali di informazione Telegram il primo cittadino precisa che sarebbero tre i missili nemici ad aver colpito la città, raccomandando ai cittadini di non lasciare i rifugi.

21.10 –  Le parole di Biden su Putin sono “inaccettabili ed imperdonabili“. Lo ha detto il Cremlino, dopo che il presidente americano ha definito il leader russo “un criminale di guerra”.

20.30 – Joe Biden ha chiamato per la prima volta Vladimir Putin “un criminale di guerra“. Lo riferiscono giornalisti al seguito del presidente Usa.

20.18 – Attaccata anche una piscina a Mariupol, rifugio per donne incinte e madri con bimbi piccoli al seguito. Non è noto il bilancio di feriti e vittime, ma in centinaia sarebbero sotto le macerie.

19.00 – Le truppe russe hanno bombardato un teatro cittadino nella città di Mariupol, utilizzato come rifugio per oltre un migliaio di persone. Non è ancora noto il bilancio di morti e feriti. Petro Andriushchenko, un consigliere del sindaco di Mariupol, ha fatto sapere: “La probabilità di arrivare lì per scavare le macerie è bassa a causa dei continui bombardamenti sulla città”.

17.00 – L’esercito ucraino ha riferito di un attacco russo sferrato contro i civili in fuga da Mariupol, che avrebbe causato alcune vittime.

15.45 – Il patriarca russo Kirill ha parlato del conflitto in Ucraina con Papa Francesco. Lo fa sapere la chiesa di Mosca. Entrambi hanno espresso la loro speranza “per il raggiungimento di una pace giusta”.

15.31 – Il Financial Times ha riportato un piano di pace in 15 punti (cosa prevede). Secondo il quotidiano, i negoziatori dei due Paesi starebbero discutendo i dettagli della tregua.

14.45 – Dichiarazione di Putin: “L’obiettivo non è occupare l’Ucraina”, ha detto il presidente russo, citato dall’agenzia Tass.

14.18 – Rilasciato dai russi Oleksandr Yakovlev, il sindaco di Skadovsk: in un video ha rivelato che gli occupanti russi hanno promesso di liberare altri detenuti e ha chiesto ai residenti di non farsi prendere dal panico.

14.08 – Zelensky in video collegamento con il Congresso Usa: accolto da una standing ovation. Nel suo intervento ha citato Martin Luther King, poi ha parlato di Pearl Harbor e dell’11 settembre: le sue parole.

13.34 – L’Ucraina ha rivendicato l’uccisione di un quarto generale russo, impegnato nel teatro di guerra a Mariupol. Da parte degli invasori, nessuna conferma.

13.32 – “Sono spaventata per la mia sicurezza e quella dei miei figli“, ha detto nel corso di un’intervista a Reuters Marina Oysyannikova, la giornalista che ha esposto un cartello contro la guerra durante una diretta dallo studio di Channel One, la principale emittente di stato della Russia.

12.53 – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha evocato il modello svedese o austriaco di neutralità per l’Ucraina, aprendo uno spiraglio per l’esito delle trattative. Un’ipotesi che tuttavia non piace a Zelensky: “L’Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino”.

12.34 – Sarebbero almeno 25 i civili morti nella città di Donetsk, in Ucraina, capitale di una delle due autoproclamate repubbliche del Donbass che Vladimir Putin vuole annettere alla Russia dopo l’invasione del Paese. A compiere l’ennesimo crimine di guerra del conflitto, però, potrebbero non essere stati questa volta i russi. È giallo in città, e volano accuse pesanti a entrambi gli schieramenti.

12.28 –  Sono 47.153 i cittadini ucraini arrivati in Italia, di cui 24.032 donne, 4.052 uomini e 19.069 minori. I dati sono stati comunicati da Palazzo Chigi.

11.50 – Le forze armate ucraine hanno abbattuto un missile sul cielo di Kiev. Il botto è stato chiaramente avvertito in città e ha fatto tremare le finestre, lasciando un cerchio di fumo ben visibile nel cielo della Capitale. Da ieri notte e fino a questa mattina, il suono dell’artiglieria è chiaramente udibile nei sobborghi cittadini.

11.13 – Oggi 16 marzo 2022 è una data X per il futuro economico della Russia, che da quando ha scatenato la guerra contro l’Ucraina è stata bersagliata dall’Occidente con sanzioni via via più pesanti. Il rischio che il sistema economico faccia crac non è per nulla remoto.

11.08 – L’ambasciatore Qin Gang, che rappresenta la Cina negli Stati Uniti, ha scritto un lungo editoriale sul Washington Post in cui spiega la posizione di Pechino sulla guerra in Ucraina, rimandando al mittente le accuse di appoggiare più o meno esplicitamente la Russia nel conflitto e parlando degli sforzi da parte di Xi Jinping per promuovere la pace a Kiev anche attraverso appelli alla mediazione ai leader europei. Poi ha analizzato la questione di Taiwan, spesso accostata a quella dell’Ucraina.

10.20 – Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha parlato di “formule concrete” che starebbero per essere concordate tra Ucraina e Russia nelle trattative sulla guerra. In particolare si tratterebbe dello “stato di neutralità” del Paese e di garanzie di sicurezza.

9.50  – Segnali contrastanti da Mosca rispetto alle trattative con KievLavrov, ministro degli Esteri del Cremlino, ha parlato di “una certa speranza che si possa raggiungere un compromesso“. In passato è però trapelato il pessimismo di Putin, secondo cui l’Ucraina non starebbe “mostrando un serio impegno a trovare soluzioni reciprocamente accettabili”.

9.30 – Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha in progetto di incontrare l’omologo di Mosca, Sergey Lavrov, nella capitale della Russia, mercoledì.

8.15 – Sono 500 le morti ufficiali a Kharkiv, la seconda più grande città dell’Ucraina, sotto intenso bombardamento da parte delle forze russe. Il numero reale dei decessi è sicuramente molto più alto: i soccorsi, che sono incessantemente al lavoro, scoprono i corpi senza vita delle vittime dei bombardamenti tra le macerie degli edifici residenziali.

7.00 – Mariupol, assediata da giorni, è stata attaccata dai russi anche via mare, con il lancio di razzi dalle navi approdate vicine al villaggio di Bilosaraiska Kosa.

6.30 – Esplosioni anche a Zaporizhzhia, dove si trova la più grande centrale nucleare dell’Europa. Sarebbe stata colpita anche la stazione ferroviaria.

3.00 – Nella notte le sirene anti raid hanno suonato a Odessa, il principale porto dell’Ucraina. I civili sono stati invitati a raggiungere i rifugi. Analoghi allarmi sono stati attivati anche a PoltavaDniproIvano-Frankivsk Leopoli. Sono scoppiate bombe anche nella periferia di Kiev.

15 marzo 2022. A Kiev i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia

22.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato i capi di governo di PoloniaRepubblica Ceca e Slovenia. “La vostra visita a Kiev in questo momento difficile per l’Ucraina è un forte segno di sostegno. Lo apprezziamo davvero”, ha detto Zelensky postando sul suo canale Telegram un video dell’incontro.

21.10 – Il Parlamento della Slovacchia ha approvato a larga maggioranza lo schieramento di truppe Nato sul suo territorio, al confine con l’Ucraina. Si tratta di 2.100 soldati che arriveranno da Germania, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Olanda, Polonia e Slovenia.

20.20 – Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato un nuovo finanziamento di 13,6 miliardi a favore dell’Ucraina.

20.10 – Il premier polacco Mateusz Morawiecki è arrivato in treno a Kiev assieme ai primi ministri della Repubblica Ceca, Petr Fiala, e della Slovenia, Janez Janša. “È qui, nella Kiev dilaniata dalla guerra, che si fa la storia. È qui che la libertà combatte il mondo della tirannia. È qui che il futuro di ciascuno di noi è in bilico. L’Ue sostiene l’Ucraina, che può contare sull’aiuto dei suoi amici”, ha scritto Morawiecki su Twitter postando su Twitter la foto dei tre leader insieme dopo l’arrivo nella capitale ucraina.

19.45 – È stato formalmente sospeso il protocollo firmato da Italia e Russia per la collaborazione tra le commissioni Esteri del Senato italiano e quella Affari internazionali del Parlamento russo. La decisione è stata presa all’unanimità dalla commissione Esteri di Palazzo Madama

19.20 – “Ho convocato un vertice straordinario il 24 marzo al quartier generale della Nato. Affronteremo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il nostro forte sostegno all’Ucraina e l’ulteriore rafforzamento della deterrenza e della difesa della Nato”. Lo ha annunciato su Twitter il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

18.30 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov, che nelle scorse ore aveva affermato di trovarsi nella zona di Kiev per partecipare all’offensiva russa, si trova invece a Grozny, in Cecenia. Lo mostrano immagini diffuse dai media locali.

18.06 – “La nostra delegazione lavora per la pace, negoziando con la parte russa. Per ora va abbastanza bene, mi è stato detto. Ma vedremo, i colloqui continueranno domani”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un video.

17.18 – Secondo Vladimir Putin “l’Ucraina non ha intenzione di trovare in maniera seria una soluzione mutualmente accettabile” per la fine del conflitto. Lo ha affermato il presidente russo, parlando al telefono con il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

16.00 -“L’Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

13.40 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, durante l’incontro a Palazzo Chigi, si sono detti d’accordo sull’importanza di “intensificare ulteriormente i contatti tra Italia e Stati Uniti a tutti livelli, alla luce degli eccellenti rapporti bilaterali e del legame transatlantico”. Lo ha riferito Palazzo Chigi.

12.41 -“Tu ci sfidi giustamente a fare di più, e noi tutti sappiamo che dobbiamo e possiamo fare di più”. Lo ha detto il premier britannica Boris Johnson, riunito a Londra con i leader nordici e baltici della Joint Expeditionary Force (Regno Unito, Danimarca, Islanda, Finlandia, Svezia, Olanda, Estonia, Lettonia e Lituania) in prima fila nella risposta anti Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, rivolgendosi al presidente Volodymyr Zelensky.

12.00 – Le armi che gli alleati occidentali forniscono all’Ucraina “in una settimana ci durano per 20 ore”, per questo siamo costretti a “riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi”. Lo ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky rivolgendo un ennesimo appello in particolare all’Europa.

11.18 – Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che i negoziati con l’Ucraina sono “difficili”, ma il fatto stesso che vadano avanti è “positivo”.

10.40 – Kiev ha annunciato un nuovo coprifuoco che andrà da stasera a giovedì mattina. La misura, valida dalle 20 di oggi alle 7 di giovedì 17 marzo, prevede il divieto di circolazione per la città senza permessi speciali: si potrà uscire solo per raggiungere i rifugi in caso di allarme

9.20 – La Cina non vuole essere colpita dalle sanzioni alla Russia: lo ha detto il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, in dichiarazioni riportate stamani dall’agenzia ufficiale Xinhua che dà notizia di un colloquio telefonico di ieri tra Wang e il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares.

7.15 – Zelensky ha elogiato la giornalista Marina Ovsyannikova per aver interrotto il tg russo mostrando un cartello contro la guerra in Ucraina. Che cosa è successo

7.00 – Nell’ultimo video diffuso online, il presidente Zelensky ha affermato: “In 19 giorni l’esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia”. Poi ha lanciato un messaggio in russo ai soldati avversari: “Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete”.

6.00 – Atteso per oggi un nuovo round di negoziati tra Ucraina e Russia, definiti “difficili” dal presidente Zelensky.

4.30 – Alcune esplosioni si sono verificate nel centro di Kiev nella notte. La notizia è stata diffusa sui social. Almeno tre le deflagrazioni, avvenute in una zona residenziale, che secondo fonti non confermate sarebbero state causate da missili balistici.

14 marzo 2022. Usa a Cina per supporto a Mosca: “Ci saranno conseguenze”

23.58 – Un condominio di 9 piani a Kiev, nel distretto di Oblon, è stato colpito dai bombardamenti russi e nelle operazioni di soccorso sono state trovate 2 persone morte, mentre 3 feriti sono stati portati all’ospedale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il Servizio statale di emergenza: 15 persone sono state salvate dall’incendio, 63 sono state evacuate.

23.46 –  Sarebbe stato portato a Luhansk, nel Donbass controllato dai russi, il sindaco rapito di Melitopol occupata. Lo riporta il Kviv Independent spiegando che, secondo l’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, le forze russe avrebbero accusato Ivan Fedoriv di terrorismo.

22.26 – Con una lettera firmata, 4 mila fra insegnanti, accademici, studenti, laureati e personale della prestigiosa Universita’ statale ‘Lomonosov’ di Mosca, la più antica della Russia, hanno condannato “categoricamente la guerra che il nostro Paese ha scatenato in Ucraina. La guerra è violenza, crudeltà, morte, perdita di persone care, impotenza e paura che non possono essere giustificate da nessun obiettivo… La guerra è l’atto più crudele di disumanizzazione”.

20.35 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Naftali Bennett, che aveva già parlato con Vladimir Putin. Lo ha reso noto lo stesso Zelensky su Twitter.

20.34 – La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaky, ha dichiarato di non veder “nessun impegno da parte di Vladimir Putin” per quel che riguarda “una de-escalation in Ucraina”.

19.40 – Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha incontrato oggi a Roma il membro Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri cinese, Yang Jiechi: i due hanno sottolineato l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione tra i Paesi.

19.00 – L’agenzia russa Tass riferisce che un cittadino russo è stato arrestato con l’accusa di tradimento. Si tratterebbe del primo arresto di questo tipo dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

18.40 – Un altro giornalista straniero, un corrispondente britannico è rimasto gravemente ferito mentre seguiva il conflitto. Lo riporta l’agenzia Unian, secondo cui il reporter sarebbe stato ricoverato in terapia intensiva.

18.30 – L’agenzia ucraina Unian riferisce che un grosso convoglio militare bielorusso si sta avvicinando al confine con l’Ucraina.

17.45 – Gli Stati Uniti hanno avvertito gli alleati che la Cina ha aperto alla possibilità di fornire armi alla Russia. Lo riporta il Financial Times citando fonti del Dipartimento di Stato americano.

17.15 – Stando ad un bilancio fornito dall’Ufficio per gli affari umanitari dell’Onu (Ohchr) alla Cnn, sono 636 i civili ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa, tra cui 46 minorenni.

16.40 – Il ministero della Difesa ucraino denuncia che le forze russe starebbero deliberatamente colpendo e distruggendo le macchine agricole “per minare la sicurezza alimentare in Ucraina”.

16.10 – Nelle prossime ore dovrebbe arrivare il quarto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia e gli uomini vicini a Putin. Tra questi ci dovrebbe essere il proprietario del Chelsea Roman Abramovich.

15.10 – Il quarto round di negoziati tra Russia e Ucraina riprenderà domani. Le due delegazioni che si sono incontrate oggi hanno deciso di prendersi una pausa.

15.00 – La Russia si sta attivando e sarà in grado di ridurre al minimo le conseguenze delle sanzioni occidentali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta la Tass.

14.00 – Sbloccato il corridoio umanitario per l’evacuazione dei civili da Mariupol, città nel sud dell’Ucraina. Decine di automobili con a bordo residenti hanno già potuto lasciare il centro abitato. Lo riferisce il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko, citato dall’agenzia ucraina Unian.

13.00 – Sono in corso i colloqui a Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il responsabile della politica estera del partito comunista cinese Yang Jiechi.

12.42 – È di nuovo senza elettricità la centrale nucleare di Cernobyl, nel nord dell’Ucraina, a confine con la Bielorussia. È la seconda volta dall’inizio della guerra. Ciò rappresenterebbe un rischio per il combustibile nucleare esausto in decantazione nelle piscine della centrale, che hanno bisogno di refrigerazione.

12.39 – tragedia umanitaria a Mariupol, la città nel sud dell’Ucraina sotto assedio dei russi. Ai civili intrappolati sotto i bombardamenti non è stato consentito di allontanarsi dal fronte. Per Kiev è salito a 2500 il bilancio delle vittime, mentre i sopravvissuti non hanno elettricità e cibo.

12.38 – Sono 2,8 milioni le persone fuggite dal paese sotto assedio al 18mo giorno di guerra in Ucraina. Lo comunica l’Onu.

11.31 – Secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, sarebbero 90 i bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra, 100 invece quelli feriti.

11.02 – Al tavolo negoziale, Kiev chiederà ai russi il cessate il fuoco e l’immediato ritiro delle truppe. Lo ha detto su Twitter il consigliere del presidente Zelensky, Mykhaïlo Podoliak, che partecipa alle trattative con la Russia.

10.37 – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze della guerra sull’emergenza Covid in Ucraina, dove il tasso di vaccinazione della popolazione è del 34%.

10.32 – A breve riprenderanno i colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha detto un consigliere del presidente Zelensky. Nei giorni scorsi, il presidente ucraino si è detto “contento”, constatando la disponibilità dei russi al dialogo (per il capo di stato, prima degli ultimi giorni gli invasori si erano limitati a lanciare ultimatum).

10.30 – 119 miliardi di dollari. A tanto ammonterebbero i danni provocati dalla guerra alle infrastrutture ucraine secondo Denys Kudin, il vice ministro ucraino dell’economia.

10.28 – “La parte statunitense ha diffuso una dopo l’altra false informazioni contro la Cina, riguardo la questione ucraina, con intenzioni sinistre”. Lo ha detto un portavoce del governo cinese, riguardo alle accuse americane secondo cui la Russia avrebbe chiesto supporto, economico e militare, alla Cina.

07.30 – In seguito al bombardamento da parte dell’esercito russo dell’ospedale di Mariupol, la donna incinta simbolo dell’attacco, fotografata mentre veniva soccorsa, è morta insieme al suo bambino. Lo riporta l’Associated Press.

07.00 – In attesa dell’incontro di oggi a Roma ai massimi livelli della diplomazia statunitense e cinese tra Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale degli Stati Uniti e il diplomatico Yang Jiechi, gli Usa avvertono la controparte che “ci saranno assolutamente delle conseguenze” in caso di supporto militare di Pechino a Mosca.

6.00 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito in un nuovo video l’impegno a continuare le trattative con la Russia a di fare il possibile per assicurare un incontro con Vladimir Putin, tornando a chiedere la no-fly zone: “Se non chiuderete il nostro cielo non è che una questione di tempo prima che i razzi russi cadano sul vostro territorio, sul territorio della Nato”, ha aggiunto Zelensky.

13 marzo 2022. Raid russo in una scuola a Mykolaiv

23.00 – Nella giornata di domani è previsto un incontro a Roma tra il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, ospite a “Che tempo che fa”, ha detto che “è importante il lavoro diplomatico tra Stati Uniti e Cina, credo che insieme possono condizionare uno sviluppo positivo della guerra”.

22.00 – L’ambasciata cinese a Washington, in merito alle notizie diffuse dal Financial Times sulla richiesta di aiuto della Russia alla Cina, ha fatto sapere tramite l’agenzia Reuters che la “priorità ora è impedire un ulteriore aumento della tensione o che la situazione in Ucraina vada fuori controllo”.

21.00 – Il Financial Times riferisce che la Russia avrebbe chiesto alla Cina assistenza militare per l’invasione dell’Ucraina. Secondo le fonti americane, Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall’inizio dell’invasione.

20.00 – Il bilancio del raid russo nella scuola a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, sale a 4 morti e 3 feriti. L’hanno riferito i servizi d’emergenza locali, citati dall’Ukrainska Pravd.

19.00 – Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti a difendere ogni centimetro dei territori aderenti alla Nato. “Il territorio della Nato sarà difeso non solo dagli Stati Uniti ma da tutti gli alleati”, ha sottolineato il Pentagono.

17.05 – Sono in totale 2.187 le persone uccise a Mariupol dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Il Consiglio comunale della città, riporta il sito del ‘Guardian’, precisa che nelle ultime 24 ore ci sono stati almeno 22 bombardamenti contro obiettivi civili e sono cadute più di 100 bombe.

16.20 – Un raid russo ha colpito una scuola a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, a circa 100 km a est di Odessa.

15.30 – “L’Italia continua ad opporsi ad una no fly zone in Ucraina perchè questo significherebbe scatenare la Terza guerra mondiale”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenuto nella trasmissione di Rai 3 ‘Mezz’ora in più’. Il titolare della Farnesina ha inoltre aggiunto che “ci sono piccoli segnali incoraggianti sul fronte dei negoziati, ma saranno necessari tempi lunghi per trovare un accordo tra le parti”.

14.45 – Secondo quanto riferito dalla Polizia di Kiev, il giornalista americano Brent Renaud sarebbe stato ucciso a Irpin da soldati russi.

13.00 – Il bilancio dell’attacco russo alla base di Yavoriv, fermo ora a 35 morti e 134 feriti, potrebbe essere molto più alto. Ne ha dato notizia l’inviata del ‘Corriere della Sera’ Marta Serafini.

12.30 – Durante l’assedio a Popasna, località nel Donbass nella regione di Lugansk, le truppe russe avrebbero usato munizioni al fosforo, esplicitamente vietate dalla Convenzione di Ginevra. A denunciarlo è stato il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Haidai. La ha riferito ‘Ukrinform’.

10.30 – I russi avrebbero colpito in un raid lo storico monastero ortodosso Holy Dormition Sviatohirsk Lavra, nella regione di Donetsk. Lo ha reso noto su Telegram il parlamento ucraino. Ci sarebbero diversi feriti e nessun morto. Nel monastero sarebbero presenti circa 520 rifugiati, tra i quali anche 200 bambini.

9.50 – Il collettivo hacker Anonymous ha mandato un messaggio ai cittadini russi invitandoli a ribellarsi a Putin e a rimuoverlo dal potere. Lo riporta il Guardian online citando una traduzione dal russo di vari commentatori su Twitter. “Voi siete intrappolati dietro una cortina di ferro di propaganda, con il vostro governo che cerca di tenervi all’oscuro della trattativa internazionale, fuori dalla paura per quello che potreste scoprire. Il regime di Vladimir Putin sta compiendo crimini di guerra con la sua recente invasione dell’Ucraina, che ha causato un’enorme crisi di rifugiati e innumerevoli morti. È una situazione terribile in cui siete stati messi, ma la vostra sola possibilità per prevenire il collasso economico imminente e una potenziale guerra mondiale è di agire per resistere alla guerra e al regime di Putin. Putin ha esposto la popolazione ad un sacrificio. A questo punto, la via più pacifica in cui questo conflitto può finire è che la gente della Russia insorga contro Putin e lo rimuova dal potere”.

9.20 – Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Maveev, è stato rapito. Lo annuncia su Facebook il capo dell’amministrazione statale regionale di Zaporizhia, Oleksandr Starukh. Dniprorudne si trova nel sud dell’Ucraina, una cinquantina di chilometri a nord di Melitopol, la città sul Mar d’Azov il cui sindaco era stato rapito (e torturato, secondo il presidente Zelensky) dai russi due giorni fa.

9.15 – Il governatore della Regione di Leopoli ha tracciato un primo bilancio dell’attacco russo sulla base di Yavoriv, a solo 30 chilometri dal confine con la Polonia e con la Nato. La base militare è stata colpita da 30 missili russi. Sono morte 9 persone e ferite altre 57. “Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato” ha scritto su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov

9.00 – Nella base militare ucraina di Yavoriv, attaccata in mattinata dai russi con missili, si trovavano anche istruttori militari stranieri. Lo rende noto il ministero della Difesa ucraino. A Yavoriv si sono svolte in passato esercitazioni congiunte con gli Stati Uniti e altri paesi della Nato e i soldati ucraini sono stati addestrati all’uso dei lanciamissili forniti dall’Occidente.

8.00 – Secondo l’agenzia bielorussa Rfl che ha raccolto testimonianze dalla popolazione bielorussa di confine, gli obitori del Paese sono ormai pieni dei corpi dei soldati russi deceduti in Ucraina: “I militari vengono portati qui con i camion e poi, da qui rimandati in Russia con aerei o treni”, spiegano i residenti a Rfl.

7.35 – Le forze russe hanno colpito una base aerea a Ivano-Frankivsk, nell’Ucraina occidentale. Lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv, citato dal Kyiv Independent. Secondo il sindaco, lo scalo è stato obiettivo dei russi per il secondo giorno consecutivo.

6.50 – Un attacco aereo è stato lanciato contro la base militare ucraina Yavoriv nella parte occidentale del Paese vicino al confine polacco. L’ha comunicato l’amministrazione militare regionale di Lviv. “E’ stato lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza. Secondo i dati preliminari, hanno lanciato otto missili”, ha affermato l’amministrazione.
Il centro, a meno di 25 km (15 miglia) dal confine polacco.

5.50 – Esplosioni multiple sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent. Le notizie di esplosioni a Leopoli vengono confermate da giornalisti e testimoni sul posto, riferisce il Guardian. Diverse esplosioni sono state udite poco prima delle 6 ora locale alla periferia della città che si trova nella zona nord-occidentale del Paese, vicino al confine dell’Ucraina con la Polonia. Dall’inizio dell’invasione è la prima volta che qui, alle sirene, sono seguite esplosioni

5.30 – La Moldavia sè vicina al “limite” della sua capacità di accoglienza dei rifugiati ucraini: a breve potrebbe non avere più edifici per ospitarli. Lo dichiara il ministro degli Esteri moldavo Nicu Popescu, in un’intervista a Bbc. In Moldavia sono giunti circa 100.000 profughi, facendo aumentare la popolazione del 4%. Un assalto della Russia a Odessa, che si trova solo a 50 chilometri dalla Moldavia, provocherebbe un grosso flusso di rifugiati e sarebbe una “completa catastrofe per la situazione umanitaria”, aggiunge Popescu.

4.55 – “Dobbiamo restare vigili perché è possibile che la Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche“, fatto che è un “crimine di guerra“. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag.

4.45 – “Putin contava su una Nato divisa, un Occidente diviso e, francamente, un’America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo”. Lo scrive il presidente Usa, Joe Biden, su Twitter.

3.30 – Le siriene suonano in quasi tutte le province dell’Ucraina, segnalando ai residenti di cercare immediatamente riparo.

2.35 – “Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno la forza e lo spirito. Si appoggiano solo alla violenza, al terrore e alle armi”. Così Volodymyr Zelensky, rimarcadno che io corridoi umanitari stanno funzionando, con 12.729 persone evacuate sabato.

2.10 – La centrale nucleare di Chernobyl funziona grazie a generatori diesel esterni. Lo riferisce l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), evidenziando che i 211 membri del personale non sono in grado di ruotare e di fatto vivono all’interno della struttura da quando la Russia ne ha preso il controllo. “Il direttore generale Rafael Mariano Grossi ribadisce la grave preoccupazione sulla sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina”, sottolinea l’Aiea.

1.55 – “Siamo con l’Ucraina e stiamo prendendo misure per aiutare la popolazione”, afferma eBay, noto sito di vendita e aste online, alla Bbc, annunciando la sospensione delle transazioni russe e spiegando che quelle con indirizzi ucraini potrebbero incontrare ritardi.

1.40 – Gli attacchi russi hanno colpito almeno nove ospedali ucraini, tra cui quello di Mariupol. Lo sostiene un report del Washington Post. “Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali”, ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.

1.15 – I sette civili uccisi dai russi nei pressi di Kiev “non stavano usando i corridoi umanitari” stabiliti. Lo dice il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta Sky News.

00.06 – La Russia è disponibile a tenere nuovi negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme: lo riferisce il Jerusalem Post citando una fonte diplomatica di alto livello.

00.04 – “I militari russi hanno sparato a un gruppo di donne e bambini sfollati che stavano abbandonando un villaggio vicino a Kiev, ammazzando sette persone, una delle quali era un bambino”. Lo sostiene l’intelligence militare ucraina. “Durante un tentativo di evacuazione dal villaggio di Peremoga, lungo un corridoio “verde” concordato con i russi, gli occupanti hanno aperto il fuoco su una colonna di civili, composta esclusivamente da donne e bambini. Il risultato di questo atto brutale è stato di sette morti. Uno di loro è un bambino”, ha scritto su Facebook la Difesa ucraina.

00.03  – Galina Danilshenko è il nuovo sindaco di Melitopol, occupata dai russi. La donna è già stata consigliere comunale della città ucraina. Prenderà il posto di Ivan Fedorov, primo cittadino che, secondo quanto detto dalle autorità ucraine, è stato catturato dai russi e accusato di terrorismo. Il presidente ucraino Zelensky ha denunciato il rapimento e il sequestro di Fedorov affermando che è torturato.

12 marzo 2022. Kiev sotto le bombe, colpita anche la moschea di Mariupol

23.25 – Le autorità ucraine accusano i russi di aver ucciso 7 civili, tra cui un bambino, che stavano evacuando vicino alla capitale ucraina. Un’intercettazione telefonica proverebbe che le truppe di Mosca nei pressi di Kharkiv hanno ricevuto dal loro comando l’ordine di sparare anche ai civili e ai bambini.

22.54 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter conferma che il “dialogo con il premier israeliano Naftali Bennett è continuato”.

21.23 – È salito ad almeno 579 il numero dei civili rimasti uccisi dall’inizio del conflitto in Ucraina, 17 giorni fa. Tra questi, 42 sono bambini. Lo afferma l’ufficio dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani (Ohchr).

20.42 – Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si mostra scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia che ponga fine all’invasione. “C’è poco spazio per la  diplomazia nella testa di Vladimir Putin”

19:44 – “Mai la guerra! pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici…In nome di Dio fermatevi!”. Lo ha scritto papa Francesco in un tweet, riguardo alla guerra in Ucraina.

19:42 – Zelensky si è detto “contento” di come stanno procedendo i colloqui con la Russia. Mosca, a dire del presidente dell’Ucraina, avrebbe infatti cambiato atteggiamento.

18.46 –  34.851. Questo il numero di profughi entrati in Italia dall’inizio della guerra in Ucraina a oggi: si tratta soprattutto di donne (17.685) e minori (14.126). La fonte è il ministero dell’Interno Viminale. Alcuni sono stati ospitati anche da Mastella. Il sindaco di Benevento ha messo a disposizione la sua villa di Ceppaloni.

16.37 – Sono scese in piazza 20mila persone a Firenze per dire no alla guerra, nel corso di un’iniziativa che si è tenuta anche in altre 100 città e che ha visto in collegamento il presidente dell’Ucraina, Zelensky.

15.50 – Sono “79 i bambini uccisi finora in questa guerra“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con una serie di città europee che aderiscono all’iniziativa “Cities stand with Ukraine”. “Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere”, ha detto Zelensky. “Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina”, ha aggiunto, “dai razzi, dagli aerei russi, dai missili”.

15.00 – Il presidente dell’Associazione che gestisce la moschea di Solimano a Mariupol, Ismail Haciogl, ha affermato che l’area è sotto tiro delle bombe russe, smentendo però che la moschea sia stata colpita come invece riferito in mattinata dal governo ucraino.

14.20 – La Russia sta assoldando combattenti stranieri: chi e quanti sono.

14.10 – Il governo ucraino ha comunicato che le forze russe hanno occupato la “periferia orientale di Mariupol”, la città portuale assediata da quasi due settimane.

14.00 – È durata oltre un’ora e mezza la telefona a tre tra Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Vladimir Putin. Il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno chiesto a Mosca l’immediato cessate il fuoco e un maggior impegno nella soluzione diplomatica del conflitto.

12.45 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia non appartiene più all’Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell’Energoaton, la società nucleare ucraina, al quale è stato riferito l’invio nell’impianto di 11 ingegneri russi, che gestiranno il sito sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell’energia atomica.

12.40 – La Bielorussia sta mandando cinque battaglioni militari ai confini con l’Ucraina. Lo ha detto il capo di stato maggiore di Minsk Viktor Gulevich, spiegando che la mossa non è legata ad una prossima invasione dell’Ucraina.

11.45 – L’eventuale ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato avrebbe gravi conseguenze militari e politiche e richiederebbe alla Russia di adottare misure di ritorsione. Lo ha affermato il direttore del secondo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Sergei Belyayev.

11.40 – Congelati oltre 700 milioni di euro di beni posseduti in Italia dagli oligarchi russi oggetto di sanzioni per la loro vicinanza a Putin. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, che si è complimentato con la Guardia di Finanza per le operazioni.

10.45 – “La Russia annuncerà presto sanzioni contro i Paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti. La lista è pronta, sarà pubblicata presto”. Lo ha detto alla Tass il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov.

10.00 – Una moschea a Mariupol, che ospitava 80 civili, è stata bombardata. Lo riferisce il ministero degli Esteri ucraino.

08.37 – Recuperati i cadaveri di 5 persone, tra cui 2 bambini, tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio ucraino di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv, in seguito ai bombardamenti russi sulla città.

07.13 – L’allarme a Leopoli, città nell’ovest dell’Ucraina finora considerata relativamente sicura, è durato due ore: non è mai stato così lungo dall’inizio della guerra.

05.42 – Sirene in diverse città dell’Ucraina, da Leopoli a Kiev, da Cherasky a Charkiv. Lo riporta il Guardian.

03.44 – L’Ucraina ha accusato la Russia di aver danneggiato un ospedale per la cura di malati di cancro e alcuni edifici residenziali a Mykolaiv con raid condotti con artiglieria pesante. Lo riporta l’Associated Press sul suo sito. Il responsabile della struttura riferisce che alcune centinaia di pazienti erano nell’ospedale al momento dell’attacco: non si sono vittime.

03.16 – Si allunga la lista degli oligarchi russi sui quali gli Stati Uniti impongono sanzioni. Il Dipartimento di Stato annuncia ulteriori misure contro i membri del consiglio di amministrazione di Novikombank e ABR Management. Nel mirino Yuri Kovalchuk, Kirill Kovaluch, Dmitri Lebedev e Vladimir Knyagin di ABR Management. I quattro componenti del cda di Novikombank colpito sono la presidente Elena Georgieva, German Belous, Andrey Sapelin e Dmitri Vavulin.

02.19 – Bombardamenti nei sobborghi di Kiev, da dove si sentono chiaramente i raid. Lo riporta la corrispondente della Cnn, Clarissa Ward: alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante.

11 marzo 2022. Bombe su Dnipro, colpito un asilo nido

mappa 11 marzo ucraina russiaFonte foto: Virgilio Notizie
La mappa sull’avanzata russa in Ucraina aggiornata a venerdì 11 marzo

23.43 – Pesanti bombardamenti da parte delle forze russe sono stati registrati questa sera intorno alla città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina.

22.00 – Finora nella regione di Kharkiv sono stati uccisi 201 civili, tra cui almeno 11 bambini. Lo riporta il Kyiv Independent.

20.42 – “Per la prima volta dalla Seconda Guerra mondiale le persone uccise in Ucraina vengono seppellite in fosse comuni”. Lo ha detto l’inviato ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.

19.30 – L’ambasciatore russo all’Onu ha sostenuto che le forze di Mosca hanno trovato in Ucraina prove della presenza di armi chimiche.

19.00 – Da Kiev lanciano l’allarme: “La Bielorussia potrebbe invadere l’Ucraina stasera“. Ma da Minsk arrivano smentite.

18.00 – Le forze russe hanno tentato di entrare e prendere il pieno controllo operativo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, secondo il capo della compagnia nucleare statale ucraina Energoatom Petro Kotin, citato da ‘The Guardian’.

16.45 – Il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha annunciato: “Gli Usa hanno deciso di vietare le importazioni dalla Russia di vodka e caviale e revocare lo status di ‘nazione favorita negli scambi commerciali'”.

16.25 – Secondo il direttore della Cia William Burns, “Putin non ha una via d’uscita praticabile dalla guerra. Sta cercando di guadagnare tempo con queste finte trattative”.

16.10 – Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, è stato sequestrato nel centro della città mentre era impegnato a distribuire aiuti umanitari alla popolazione. Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il consigliere del ministro degli Interni Anton Gerashchenko, spiegando che Fedorov è stato rapito da un gruppo di 10 russi che gli hanno messo un sacchetto di plastica in testa.

15.50 – Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov scrive su Twitter che le forze russe si starebbero preparando a sparare dall’Ucraina verso il territorio della Bielorussia con l’obiettivo di trascinare in guerra le forze di Lukashenko.

15.30 – Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan la guerra in Ucraina si sarebbe potuto evitare se il mondo si fosse pronunciato contro l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014.

15.20 – Il regolatore russo dei media ha limitato l’accesso in Russia a Instagram.

14.55 – “Le sanzioni adottate contro la Russia sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni”. Lo ha detto il premier Mario Draghi al termine del Consiglio europeo a Versailles.

14.20 – I Caschi bianchi siriani sono pronti ad aiutare l’Ucraina. Lo ha detto il leader Raed Al Saleh in un’intervista al Washington Post: “I militari russi non hanno alcun principio, nessun rispetto per i diritti umani, non hanno standard o etica”.

13.00 – “Abbiamo già raggiunto una svolta strategica. Siamo sulla strada per la vittoria”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato su Telegram.

12.40 – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che “ci sono alcuni progressi nei colloqui russo-ucraini che si svolgono praticamente ogni giorno”.

12.30 – È nata la figlia della blogger e influencer Marianna Podgurskaya, la donna diventata simbolo del bombardamento russo sull’ospedale pediatrico di Mariupol.

12.10 – “Oggi esborsiamo 300 milioni nell’emergenza per l’assistenza macro-finanziaria all’Ucraina. È il primo pagamento previsto nel pacchetto da 1,2 miliardi. Quindi ancora più risorse sono in arrivo”. Lo scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un tweet.

12.00 – Il Cremlino ha fatto sapere che miliziani siriani e volontari da altri Paesi potranno combattere per la Russia in Ucraina.

11.25 – “La Nato non vuole una guerra aperta con la Russia”: lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista all’Afp. Per Stoltenberg una no-fly zone sull’Ucraina porterebbe con molta probabilità a un conflitto diretto tra Mosca e l’Alleanza atlantica.

10.45 – Secondo gli ultimi dati forniti dall’Alto commissario dell’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, è salito a 2,5 milioni il numero di persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.

9.50 – I cittadini ucraini riceveranno avvisi sui raid aerei sui loro smartphone Android. Lo ha annunciato Google, spiegando che sta collaborando con il governo di Kiev per implementare un sistema di allerta in Ucraina.

9.30 – L’agenzia Reuters riporta che le bombe russe hanno colpito un ospedale psichiatrico a Kharkiv, dove c’erano circa 300 persone. Non ci sono notizie di vittime.

8.10 – Il dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko è partito per Mosca per incontrare Vladimir Putin.

06.22 – Colpiti due città, Lutsk e Dnipro. Nella seconda, il raid avrebbe interessato anche un asilo nido.

02.52 – L’istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di un reattore nucleare sperimentale, è stato colpito in un raid russo. Secondo il Kyiv Independent sarebbero stati danneggiati l’esterno e diversi laboratori.

02.24 –  Il direttore generale dell’Aiea, Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha riferito di aver “programmato ispezioni fisiche” nei siti nucleari ucraini. Ha aggiunto che l’Aiea non è ancora stata in grado di confermare i rapporti secondo cui le linee elettriche della centrale di Chernobyl sarebbero state riparate, il giorno dopo la perdita degli alimentatori esterni.

00.39 – La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere le “attività biologiche militari americane in Ucraina”, secondo quanto riferito da Dmitry Polyanskiy, della missione permanente russa all’Onu.

10 marzo 2022. Ucraina: “Nessun progresso da colloqui con Russia”

22.00 – La Russia lascia il Consiglio d’Europa, l’organizzazione internazionale che promuove la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei 46 Paesi membri.

21.00 – L’Unione Europea ha stabilito che diventerà indipendente energicamente dalla Russia entro il 2027.

2o.oo – Anche Stellantis, il colosso dell’automotive, abbandona la Russia, bloccando l’import e l’export con il Paese.

18.20 – Secondo la Croce Rossa, a Mariupol dove sono intrappolate circa 400mila persone, con una temperatura di notte scende anche fino a -5 gradi, si stanno verificando risse per il cibo e anche per il carburante e sono state saccheggiate farmacie e negozi. Nella città portuale sul Mar d’Azov, il vicesindaco Serhiy Orlov ha dichiarato che sono stati recpuarti “1.207 cadaveri” dalle strade. Intanto la Guardia di frontiera polacca ha rivelato che dal 24 febbraio scorso ad oggi dalla Ucraina sono entrati in Polonia 1,46 milione di profughi.

17.15 – Italia e Francia “sono allineate con il resto dell’Unione europea sia nella risposta alle sanzioni contro la Russia sia nel sostegno per i nostri Paesi che queste sanzioni necessariamente comporteranno” ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, all’arrivo a Versailles per il vertice informale tra capi di Stato e di governo dell’Ue, sulla guerra in Ucraina. Draghi ha spiegato di aver avuto un colloquio con il presidente francese Emanuel Macron.

15.55 – La Bielorussia ha fornito energia elettrica alla centrale nucleare di Chernobyl, che è attualmente sotto il controllo delle forze armate russe. Lo riferisce il vice ministro dell’Energia russo, Yevgeny Grabchak.

15.44 – La Russia sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle attraverso l’Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, chiedendo quindi all’Occidente di non dare la colpa a Mosca per l’aumento dei prezzi dell’energia.

15.31 – L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder è a Mosca per incontrare Putin. Schröder sarebbe a Mosca su richiesta del governo ucraino, per mediare per la pace. Lui e Putin sono amici da anni e in Germania il suo partito gli ha chiesto di prendere le distanze dalla guerra.

14.25 – Sono finora 71 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha annunciato Liudmyla Denisova, incaricata dei Diritti umani al Parlamento ucraino. Sono oltre 100 i minori rimasti feriti.

13.32 – In una telefonata fra Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Vladimir Putin, “Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata”. È quanto si apprende da fonti del governo tedesco. I tre leader hanno inoltre deciso di sentirsi di nuovo nei prossimi giorni.

11.48 – Nessun progresso nel dialogo tra Ucraina e Russia: è questo quanto emerge dal risultato del colloquio tra Kuleba e Lavrov ad Antalya. Il ministro ucraino ha spiegato: “Ho fatto del mio meglio, ma purtroppo non c’è stato alcun progresso. Non sono stati compiuti passi in avanti sul cessate il fuoco”.

11.10 – Si è concluso da pochi minuti il vertice tra Kuleba e Lavrov ad Antalya, in Turchia. A fare gli onori di casa è stato il ministro degli Esteri turco Cavusoglu, ma importanti novità sono attese nelle prossime ore sull’esito dell’incontro.

09.02 – “Eni ha sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di greggio o prodotti petroliferi dalla Russia. In ogni caso Eni opererà nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali”. Lo ha dichiarato un portavoce dell’azienda.

07.43 – Carlsberg e Heineken, Play Station (Sony). Sono le ultime aziende ad aver sospeso le vendite di prodotti in Russia per protestare contro la guerra in Ucraina.

07.41 – “Se la Cina, come ogni altro Paese, non rispetterà le sanzioni imposte dagli Stati Uniti sulle esportazioni verso la Russia pagherà un prezzo alto. Lo ha detto la segretaria al Commercio americano Gina Raimondo. L’amministrazione Biden, ha continuato la segretaria, è pronta “a impedire alla Cina di ottenere apparecchiature e software americani o europei necessari a produrre semiconduttori. Perseguiremo qualsiasi azienda, ovunque si trovi, in Cina o altrove, che violi le regole”.

07.39 – Tra i 5mila e i 6mila soldati russi hanno perso la vita nelle prime due settimane di conflitto e tra i 15mila e i 16mila feriti. Il bilancio di una fonte americana, che definisce questi numeri perdite molto significative.

7.00 – L’avvertimento arriva dalla Casa Bianca, in un post su Twitter. C’è il pericolo che la Russia utilizzi armi chimiche nella guerra ucraina. “Tutti dovremmo stare allerta rispetto all’uso di armi chimiche da parte di Mosca o aspettarci che le usi per creare un pretesto: è uno schema chiaro”. Lo ha dichiarato Jen Psaki, portavoce americana, bollando come false alcune dichiarazioni del ministro degli Esteri di Mosca, secondo il quale sarebbero gli Usa a star sviluppando armi biologiche al confine con la Russia.

9 marzo 2022. Distrutto un ospedale pediatrico a Mariupol

23.45 – Il presidente ucraino Zelensky ha definito un “crimine di guerra” il bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Mariupol . Lo ha detto in un nuovo video diffuso sui social in cui si è rivolto agli europei, che ora non possono dire di “non aver visto cosa sta succedendo agli ucraini e quindi devono fare dure pressioni sulla Russia affinché si sieda con noi a parlare e finisca questa guerra”.

22.10 – L’Eni ha annunciato di aver sospeso la stipula di nuovi contratti relativi all’approvvigionamento di petrolio dalla Russia.

21.50 – Il Pentagono afferma che si opporrà a qualsiasi progetto da parte di Stati membri della Nato di fornire aerei da combattimento all’Ucraina. Respinta quindi la proposta della Polonia di consegnare i propri Mig-29 a Kiev. La proposta, ha detto il portavoce della Difesa Usa John Kirby, è ad “alto rischio” e “non cambierebbe in modo significativo l’efficacia dell’aviazione ucraina rispetto alle capacità russe”.

20.40 – Il ministero della Difesa russo ha confermato l’uso di missili termobarici in Ucraina. Lo afferma il ministero della Difesa britannico su Twitter.

20.30 – “In ogni trattativa il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a determinati passi. Si può arrivare a dei compromessi ma questi non devono rappresentare un tradimento del mio Paese”, ha detto il presidente ucraino Zelensky in un’intervista alla Bild online.

20.20 – Il ministero della Difesa russo ha ammesso oggi la presenza di militari di leva tra i suoi combattenti impegnati in Ucraina, dopo che appena pochi giorni fa il presidente Putin aveva assicurato che sarebbero stati impiegati solo militari professionisti.

19.50 – Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è atterrato ad Antalya in Turchia, dove domani è previsto l’incontro con l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba.

19.40 – “Credo che la minaccia della guerra nucleare sia un bluff”. Così il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un’intervista al settimanale tedesco “die Zeit”. “Sono sicuro che anche la Polonia è a rischio”, ha aggiunto Zelensky, come anche la Moldavia, la Georgia e i Paesi baltici.

19.10 – L’Organizzazione mondiale della sanità, secondo quanto dichiarato dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha verificato che dall’inizio dell’invasione russa ci sono stati 18 attacchi a ospedali, ambulanze e personale sanitario, con 10 morti e 16 feriti.

18.50 – Anche Amazon si unisce alla lista di multinazionali che hanno deciso di sospendere le proprie attività in Russia e Bielorussia.

18.40 – Secondo il vicesindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, citato dal Guardian, gli attacchi alla città ucraina hanno provocato 1.170 vittime.

18.15 – Sono almeno 17 le persone rimaste ferite durante il bombardamento russo all’ospedale di Mariupol, secondo quanto dichiarato dal governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Tra le persone ferite, riporta il Guardian, ci sono anche donne partorienti.

17.00 – Vladimir Putin e Olaf Scholz si sono sentiti al telefono, secondo quanto reso noto dal Cremlino, citato dall’agenzia Tass. I due leader avrebbero discusso degli “sforzi politico-diplomatici” sulla crisi in Ucraina, “compresi i risultati del terzo round di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina”, e degli “aspetti umanitari”, tra cui “le misure per aprire corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili”.

16.30 – Il premier Mario Draghi è intervenuto per fare un nuovo punto sulla guerra in Ucraina durante il Question Time alla Camera dei Deputati. Draghi ha parlato di una “crisi umanitaria senza precedenti in Europa dal secondo dopoguerra”. Nel corso dell’intervento, ha parlato anche del flusso di profughi ucraini, “destinato ad aumentare”, e del gas proveniente dalla Russia.

16.00 – Un raid aereo russo ha raso al suolo un ospedale a Mariupol con reparti maternità e pediatrici. Lo ha reso noto attraverso Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, mostrando in un video le immagini dei detriti.

14.40 – Il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni, citato dalla ‘Ukrainska Pravda’, ha riferito che “un caccia intercettore russo Sukhoi Su-27 si è schiantato su un edificio residenziale nel quartiere di Osokorky, sulle rive del Dnipro a Kiev, dopo essere stato colpito dalle forze ucraine. Il pilota è riuscito ad azionare il sedile di espulsione prima dello schianto, ma è comunque morto”.

12.41 – “Per far fronte all’attuale emergenza, la Commissione esaminerà tutte le possibili opzioni per limitare l‘effetto contagio dei prezzi del gas sui prezzi dell’elettricità, come limiti di prezzo temporanei”. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea.

12.38 – I russi avrebbero scollegato l’impianto di Chernobyl dalla rete. Lo riferiscono gli operatori della centrale e Kiev, dopo che l’Aiea (L’associazione internazionale dell’energia atomica) aveva comunicato di aver perso contatto con Cernobyl. La centrale è “completamente ferma“, dichiarano gli ucraini.

12.37 – L’ipotesi dei Mig polacchi all’Ucraina, secondo la Russia, innescherebbe “uno scenario potenzialmente pericoloso“. Lo ha detto il Cremlino, che ha anche denunciato “una guerra economica” guidata dagli Usa contro Mosca.

12.10 – Continua a tenera banco la questione dei jet Mig-29 che gli Stati Uniti vorrebbero fornire agli ucraini tramite la Polonia. In mattinata l’appello di Zelensky: “Si decida al più presto”. Un buon per la trattativa rappresenterebbe una svolta per la guerra? Di sicuro si tratta di una strada difficile da percorrere.

12.00 –  Accordo Ue per inasprire le sanzioni a Russia e Bielorussia. Lo riferisce in un tweet la presidenza di turno francese. Si tratta quindi di ulteriori e nuove sanzioni contro dirigenti e oligarchi di Mosca e membri delle loro famiglie coinvolti nella guerra in Ucraina.

11.45 – Per Mosca ci sarebbero stati “alcuni progressi” nei negoziati con Kiev. Lo ha comunicato l’Ansa citando fonti diplomatiche russe, le stesse che sottolineano che la Russia non sta tentando di “rovesciare il governo” dell’Ucraina.

10.45 – I leader del Congresso Usa hanno raggiunto un accordo bipartisan per dare 13,6 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina e agli alleati europei, più altri miliardi per la lotta alla pandemia, come parte di un disegno di legge più largo da 1.500 miliardi di dollari che ha il fine di finanziare le agenzie federali per il resto di quest’anno.

10.00 – Il conflitto scoppiato in Ucraina è molto chiaro: “Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto Russia-Ucraina”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, commentando le recenti ricostruzioni del New York Times relative alla conoscenza di Pechino dei piani russi contro l’Ucraina. Sulle sanzioni Zhao Lijian ha detto che “la Cina si oppone fermamente alle sanzioni unilaterali che non si basano sul diritto internazionale. In uno scenario del genere tutti perderanno. Le sanzioni aumenteranno solo le divisioni e lo scontro”.

ucraina russia attacchiFonte foto: Virgilio Notizie
Le aree dell’Ucraina occupate dall’esercito russo. Mappa aggiornata mercoledì 9 marzo 2022

9.50 – Sono almeno 1,33 milioni i profughi fuggiti dall’Ucraina alla Polonia dall’inizio dell’invasione. Lo rende noto la guardia frontiera polacca su Twitter, sottolineando che il 93% sono cittadini ucraini, l’1% polacchi e il 6% di almeno altri 100 Paesi.

9.39 – “Dopo aver considerato le conseguenze di una mancata informazione abbiamo deciso di riprendere i reportage in lingua inglese”, fa sapere la Bbc. “Riporteremo le storie con indipendenza e imparzialità secondo i nostri rigorosi standard”.

9.25 – Prima del Consiglio europeo informale, previsto domani e dopodomani a Parigi, il premier Mario Draghi ha sentito telefonicamente il Presidente francese Emmanuel Macron. Lo rende noto Palazzo Chigi, spiegando che nel corso della conversazione “sono stati esaminati gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina e le sue conseguenze sull’economia europea”.

9.05 – Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nel suo discorso in plenaria al Parlamento europeo, ha dichiarato che l’impatto che avrà la guerra anche a livello economico sarà forte: “Indubbiamente questi eventi drammatici, anche con le sanzioni contro la Russia e le controsanzioni russe, non aiuteranno le economie europee. Vedremo più pressione sui prezzi delle derrate alimentari, sull’energia, sulla nostra economia generale. Certo, la nostra valutazione è che ci sarà un impatto forte ma è un prezzo che vale la pena pagare per difendere la pace e la libertà”.

8.40 – Sono almeno 10 le persone uccise dai bombardamenti sulla città ucraina di Severodonestk, nella parte orientale del Paese, nella provincia di Lugansk Oblast (nel Donbass): lo riferisce un responsabile locale.

8.35 – La Russia ha ammonito l’Occidente preannunciando sanzioni che saranno veloci e incisive. “La reazione della Russia sarà veloce e ponderata”, ha spiegato Dmitry Birichevsky, il direttore del dipartimento per la cooperazione economica del ministero degli Esteri, citato dall’agenzia di stampa RIA. Il ministero degli Esteri russo ha anche evidenziato che le sanzioni imposte da Usa e Europa sull’aviazione russa hanno messo a rischio la sicurezza dei passeggeri russi.

8.27 – Italia Independent Group ha deciso “su precisa indicazione del presidente Lapo Elkann, in segno di piena e totale solidarietà con il popolo Ucraino, di sospendere con decorrenza immediata la distribuzione dei propri brand Italia Independent, Laps, CR7 eyewear e Hublot nel territorio della Russia”. Lo mette nero su bianco un comunicato della società. “La decisione di sospendere qualsiasi relazione commerciale con la Russia deriva dal volere dare concretezza alla vicinanza, mia personale e di Italia Independent, al popolo ucraino», commenta Lapo Elkann, fondatore e presidente di Italia Independent, aggiungendo che «con Fondazione LAPS mi sono già attivato per fornire assistenza e supporto ai rifugiati costretti per via del conflitto ad abbandonare il proprio Paese. Spero dal profondo del cuore – ha detto Elkann – che possa presto ritornare la Pace”.

8.25 – Sono circa 5.000 civili evacuati ieri grazie al corridoio umanitario aperto dalla città ucraina di Sumy alla città di Poltava (a circa 175 km a sud di Sumy): lo ha riferito il vice direttore dell’ufficio della presidenza ucraina, Kirill Timoshenko.

6.55 – I ministri degli Esteri russo e l’omologo ucraino si incontreranno in Turchia, ad Antalya, a margine del Forum Diplomatico, veneto internazionale già in programma da tempo. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Tass.

5.45 – Potenti esplosioni a Vinnytsia, città dell’Ucraina centrale. Lo riferiscono fonti locali sui social.

5.28 – I volontari stranieri, laddove lo volessero, potranno ottenere la cittadinanza ucraina. Lo ha detto il primo viceministro degli interni Yevhen Yenin. Dal 6 marzo ventimila volontari stranieri si sono uniti alle forze ucraine per combattere la Russia.

3.40 – La Casa Bianca ha provato inutilmente a organizzare una telefonata tra Joe Biden e i leader di Arabia Saudita ed Emirati mentre lavorava alla costruzione di una coalizione internazionale per sostenere Kiev e frenare i prezzi del petrolio. Lo riferisce il Wall Street Journal. Il principe saudita Mohammed bin Salman e lo sceicco degli Emirati Mohammed bin Zayed al Nahyan non hanno voluto parlare con Biden, delusi dal debole supporto Usa nella guerra in Yemen e preoccupati dall’accordo sul nucleare iraniano.

3.25 – La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya è ora sotto il totale controllo russo. Lo riferisce la Guardia nazionale russa che sottolinea che le attività della centrale proseguono regolarmente.

3.20 – “Valutiamo che Putin si senta afflitto dal fatto che l’Occidente non gli concede l’appropriata deferenza e percepisca questa come una guerra che non può permettersi di perdere”: così la direttrice della National Intelligence Avril Haines in un’audizione al Congresso. “Pensiamo sia improbabile che Putin sia frenato dagli ostacoli incontrati finora e possa invece intensificare, raddoppiare gli sforzi per ottenere il disarmo ucraino, la neutralità e impedire un’ulteriore integrazione con Usa e Nato se non ci riesce con un negoziato diplomatico”, ha aggiunto.

3.00 – “La Russia ha distrutto 61 ospedali ucraini“. Lo ha dichiarato il ministro ucraino della Salute, Viktor Lyashko.

2.25 – “Le forze russe torturano il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia“. Lo afferma sulla sua pagina Facebook il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko. “Secondo le informazioni in nostro possesso, gli occupanti hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici”.

2.00 – “Questo deve essere chiaro: l’Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrebbe essere in grado di prendere una città, ma non sarà mai in grado di tenere il Paese”. Così Joe Biden su Twitter.

1.15 – “Ci sarà un nuovo Piano Marshall per l’Ucraina“,ha spiegato Zelensky in un videomessaggio: “Il mondo non crede nel futuro della Russia. Parlano di noi. Ci aiutano. Si stanno preparando a sostenere la nostra ricostruzione”.

1.00 – “Quando sono andato a parlare davanti al Parlamento britannico, il numero era di 50 bambini ucraini uccisi in 13 giorni di guerra. In un’ora sono diventati 52″. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un videomessaggio, menzionato da Ukrainska Pravda. “In serata, hanno lanciato un attacco missilistico su Korbutovka nella regione di Zhytomyr, hanno distrutto un dormitorio. Con cosa potrebbe minacciare la Russia un normale dormitorio? Quali sono gli interessi geopolitici dello stato nucleare?”.

00.30 – Russia a rischio default imminente: Fitch ha declassato il rating da B a C. Si tratterebbe di una “dichiarazione di insolvenza”, che renderebbe irreversibile l’isolamento finanziario del Cremlino. Il rating C nella valutazione dell’agenzia di rating è solo un passo sopra il default. Una settimana fa Fitch aveva dichiarato che “le sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione europea che vietano qualsiasi transazione con la Banca centrale russa avrebbero avuto un impatto molto maggiore sui fondamentali del credito russo rispetto a qualsiasi sanzione precedente”, rendendo gran parte delle riserve internazionali russe inutilizzabili per l’intervento in valuta estera.

00.08 – In Ucraina si sta compiendo un “omicidio di massa di civili” e “la cosa più orribile e devastante di questa invasione russa sono i bambini vittime”: così la first Lady ucraina, Olena Zelenska, in una lettera ai media internazionali. “Ciò che è accaduto è impensabile, il nostro Paese era in pace, i nostri territori erano pieni di vita”, continua Zelenska, dichiarando che “l’aggressore pensava poter fare una guerra lampo, ma ha sottovalutato il nostro Paese, il nostro popolo e il suo patriottismo”.

00.07 – La Russia afferma di voler concedere una nuova tregua temporanea a partire dalle 10 ora locale per consentire corridoi umanitari. Lo riferisce il ministero russo della Difesa citato dalla Tass.

00.05 – Zelensky, in un’intervista alla tv americana Abc, ha parlato di una possibile neutralità dell’Ucraina: “Il mio entusiasmo per la Nato si è raffreddato molto tempo fa, dopo aver capito che l’Alleanza Atlantica non è pronta ad accogliere l’Ucraina; questa alleanza ha paura di uno scontro con la Russia”. C’è però disponibilità “a trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”. Il riferimento è alla Crimea, a Donetsk e a Lugansk.”Stiamo resistendo come avete fatto voi con i nazisti”, ha concluso Zelensky.

8 marzo 2022. Gli Stati Uniti annunciano la messa al bando delle importazioni di gas e petrolio dalla Russia

23.05 – La Russia sospende la vendita di valute straniere fino al 9 settembre. Lo annuncia in una nota la Banca centrale del Paese colpito dalle sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina.

22.28 – La soluzione al conflitto russo-ucraino “può essere solo diplomatica, non vogliamo la terza guerra mondiale“. È quanto afferma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

21.00 – Nell’ipotesi di “massicci afflussi o di particolari criticità” sull’arrivo di ucraini in Italia, i prefetti dovranno avviare “il reperimento sul territorio, con la necessaria tempestività, degli ulteriori posti in accoglienza”. Lo stabilisce una circolare inviata dal capo di Gabinetto del Viminale a tutti i prefetti.

19.25 – Russia Today si è rivolta alla Corte di giustizia Ue contro il bando nell’Unione per l’emittente pubblica russa deciso dal Consiglio europeo il 1° marzo.

18.52 – McDonald’s ha temporaneamente chiuso 850 dei suoi punti vendita in Russia, dopo le critiche degli ultimi giorni e il rischio boicottaggio.

18.19 – Zelensky in collegamento con la Camera dei Comuni britannica: “Russia Stato terrorista“. Poi ha esaltato “l’eroismo” della sua gente e ha ribadito che il suo Paese intende resistere e combattere fino alla fine, anche “nelle foreste” se sarà necessario. Il presidente ucraino ha riferito che oltre 50 bambini sono stati uccisi dall’inizio del conflitto. Le sue parole sono state salutate da un lunghissimo applauso finale.

17.35 – Biden annuncia la messa al bando delle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. “Il petrolio russo non sarà più accettato nei porti degli Stati Uniti e gli americani infliggeranno un altro potente colpo a questa macchina da guerra”

17.23 – Il Regno Unito si muoverà per eliminare gradualmente le importazioni russe di petrolio entro la fine del 2022. La decisione dovrebbe essere comunicata dal primo ministro Boris Johnson entro oggi martedì 8 marzo. Sulla stessa linea si muoveranno, secondo le anticipazioni,  gli Stati Uniti. Anche in questo caso, l’ufficialità è attesa in giornata.

17.05 – Secondo il Kyiv Independent, media ucraino, i “russi hanno distrutto l’ospedale di Izymun”. Il sindaco, citato come fonte dal quotidiano, ha postato le foto dell’edificio colpito. Un’ala è crollata.

16.36 – Il New York Times ha ritirato temporaneamente i suoi giornalisti dalla Russia a causa della nuova dura legislazione del Paese che di fatto rende impossibile riferire informazioni indipendenti sull’invasione russa dell’Ucraina. La comunicazione è apparsa sul sito del quotidiano di New York.

16.34 – Sono 474 i civili che hanno perso la vita in Ucraina secondo un report dell’Onu. Tra essi, 29 bambini. Altri 861 civili sono stati feriti, tra cui 44 bambini. I numeri sono di molto superiori a quelli ufficialmente confermati, sottolineano le Nazioni Unite.

16.29 – Il Vaticano ha confermato che il cardinale Pietro Parolin, segretario di stato della Santa Sede, ha parlato a telefono con Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo. Parolin ha comunicato a Lavrov la profonda preoccupazione del papa riguardo al conflitto e la richiesta per l’apertura di corridoi umanitari e la fine dell’attacco armato.

13.45 – Sono oltre 2 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa secondo l’agenzia Onu per i rifugiati, mentre L’Unicef ha dichiarato che “ci sono un milione di bambini in fuga, è una crisi mai vista”.

13.30 – Al suo arrivo in Polonia, alla stazione Przemysl, il leader della Lega Matteo Salvini è stato contestato. Il sindaco della cittadina ad una decina di chilometri al confine con l’Ucraina Wojciech Bakun ha prima ringraziato l’Italia e poi ha mostrato una maglietta con il volto di Putin e rivolgendosi a Salvini ha detto: “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannarlo”.

12.50 – La regina Elisabetta si è schierata con l’Ucraina e rende omaggio al sacrificio del popolo di Kiev con un mazzo di fiori.

11.05 – In un’intervista all’emittente americana ABC, il premier ucraino Zelensky, ha ipotizzato uno scenario da guerra mondiale, ma ha anche offerto segnali di apertura sul conflitto: “Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”, ha dichiarato alla ABC il presidente ucraino in riferimento a Crimea e alle “pseudo Repubbliche” separatiste del Donbass, precisando di essere “pronto a un dialogo, non alla capitolazione”.

10.30 – L’ex presidente filorusso dell’Ucraina Viktor Yanukovich ha lanciato un appello all’attuale presidente Zelensky, attraverso l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. L’ex leader ha dichiarato: “Sei obbligato a fermare lo spargimento di sangue”, aggiungendo che “questo è ciò che ci si aspetta da te in Ucraina, in Donbass e in Russia”.

10.00 – Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz si incontreranno in giornata, in videoconferenza, con il leader cinese Xi Jinping per cercare una soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina. Lo ha reso noto l’Eliseo.

9.00 – I servizi di intelligence ucraini hanno reso nota l’uccisione a Kharkiv, nella notte, del generale russo Vitaly Gerasimov (chi è), vicecomandante della 41/ma Armata interforze russa. La notizia, la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari social ucraini, compreso il Kyiv Independent in un tweet, in cui si dice che Gerasimov era stato decorato “per aver conquistato la Crimea”.

8.00 – È iniziato il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy secondo l’accordo siglato ieri a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella Russa.

7.00 – La Russia è pronta al cessate il fuoco per consentire i corridoi umanitari in Ucraina dalle ore 9 locali (le 8 italiane) di oggi. Lo riferisce l’Ansa, sulla base di quanto reso noto dal ministero della Difesa di Mosca. La tregua permetterà ai cittadini di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol di lasciare le rispettive città.

6.00 – Nonostante l’annuncio del cessate il fuoco, forti esplosioni hanno interessato la città portuale di Odessa in serata. Il corrispondente della Bbc ha affermato: “Abbiamo appena sentito tre o quattro forti esplosioni provenire da ovest. Ci è stato detto che era il sistema di difesa ucraino che abbatteva i missili russi in arrivo lanciati da una delle numerose navi da guerra situate al largo della costa qui”.

7 marzo 2022. Terzo round dei negoziati tra Russia e Ucraina

23.10 – “Oggi si è svolto il terzo round di negoziati in Bielorussia, vorrei dire il terzo e l’ultimo, ma siamo realisti. Pertanto, parleremo, insisteremo sui negoziati finché non troveremo un modo per dire al nostro popolo: è così che arriveremo alla pace”. Così Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram. Zelensky ha anche accusato Mosca di avere fatto fallire i corridoi umanitari già concordati nei giorni scorsi avendo optato per “carri armati, lanciarazzi Grad si e mine russe”.

22.30 – Oltre al bando imposto da alcuni Stati, a tenere a terra gli aerei russi destinati ai voli commerciali internazionali ora ci si mette il timore. I vettori hanno paura che per effetto delle sanzioni disposte dai Paesi occidentali (e non solo) i velivoli possano poi essere posti sotto sequestro.

22.10 – “La Russia non invierà in Ucraina soldati che non siano professionisti“. Così Vladimir Putin spiegando che non saranno impiegati nell’operazione soldati di leva o riservisti.

22.05 – La Russia ha dichiarato che concederà il cessate il fuoco per permettere corridoi umanitari in Ucraina dalle 9 di domani mattina (le 8 in Italia) per l’evacuazione dei civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

21.50 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. I due hanno discusso della guerra in Ucraina e sulla risposta europea in termini umanitari e sanzionatori oltreché sulle conseguenze in ambito energetico della crisi in atto.

21.43 – L’Onu chiede di poter fornire in sicurezza gli aiuti umanitari nelle zone di combattimento in Ucraina: lo ha riferito al consiglio di sicurezza il segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Martin Griffiths. “I civili in luoghi come Mariupol, Kharkiv, Melitopol e altrove hanno un disperato bisogno di aiuto, in particolare di forniture mediche salvavita”, ha dichiarato.

21.00 – Un nuovo round di negoziati tra Russia e e Ucraina si terrà a breve. Lo ha sottolineato il negoziatore russo Leonid Slutsky, esprimendo l’augurio che ci siano degli esiti positivi, ma confidando di non farsi illusioni.

20.55 – Gli Stati Uniti volgiono andare avanti con il divieto delle importazioni di petrolio russo anche senza la partecipazione degli alleati europei, anche se Joe Biden “non ha ancora preso alcuna decisione in questo momento” sull’embargo del petrolio russo: lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il vicepremier russo Aleksandr Novak, come riporta l’agenzia Ria Novosti, ha detto che l’esclusione del petrolio russo dai mercati internazionali porterebbe a “conseguenze catastrofiche” del mercato, provocando un balzo dei prezzi fino a 300 dollari al barile.

20.45 – I combattimenti proseguono senza sosta. Due aerei russi sono stati abbattuti sui cieli sopra Kiev. Ad annunciarlo, su Facebook, è il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny. Ma proseguono anche gli attacchi alla capitale: due depositi di petrolio sono stati colpiti.

19.35 – “Le nostre aspettative non sono state soddisfatte”, ma “i negoziati continueranno”: così il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dall’agenzia russa Tass. Mosca, aggiunge Medinsky, spera che “domani i corridoi umanitari funzionino”. “Non ci illudiamo di ottenere risultati definitivi nel prossimo round di colloqui, è un lavoro difficile”, ha aggiunto Leonid Slutksy, altro negoziatore del Cremlino, citato da Interfax.

19.20 – Il terzo round dei negoziati è finito. Ci sono piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica per i corridoi umanitari”. Lo ha annunciato su Twitter il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak.

19.00 – Si è concluso il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato l’ambasciata di Mosca in Bielorussia, citata dalla Tass.

18.30 – L’Unione europea ha avviato la procedura per l’esame delle domande d’adesione presentate dall’Ucraina, dalla Georgia e dalla Moldavia. L’ha annunciato la presidenza francese di turno Ue.

16.00 – È appena cominciato il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina in Bielorussia. Lo annuncia l’agenzia di stampa Belta.

13.30 – L’Ungheria ha emanato un decreto che vieta il trasferimento delle armi in Ucraina attraverso il territorio ungherese. Lo rende noto il premier magiaro, Viktor Orban, in un video pubblicato su Twitter al termine della riunione odierna del Consiglio per la sicurezza nazionale, convocata per fare il punto sulla situazione. Nel frattempo il segretario di Stato americano Blinken ha annunciato il rafforzamento della presenza Nato in Lituania

12.10 – Mosca ha varato una lista di “Paesi ostili” nazioni che hanno applicato o si sono unite alle sanzioni contro la Russia. Nell’elenco risulta anche l’Italia Secondo il decreto approvato dal governo russo, «lo Stato, i cittadini e le società russi che hanno obbligazioni in valuta estera nei confronti di creditori stranieri che rientrano nell’elenco dei Paesi ostili potranno pagarli in rubli

11.45 – Il sindaco di Gostomel, cittadina vicina a Kiev e sede dell’aeroporto strategico Antonov, sarebbe stato ucciso dalle forze armate russe. A riferirlo sui social le autorità della cittadina in questi giorni interessata dagli scontri a fuoco. “Il primo cittadino di Gostomel, Yuri Illich Prylypko, è morto mentre distribuiva il pane agli affamati e medicine ai malati”, scrive il municipio su Facebook, spiegando che il sindaco è stato colpito da degli spari. “È morto un eroe”, si legge.

11.10 – “L’Italia sostiene pienamente l’Unione Europea anche nella gestione della crisi migratoria. Questo è il momento della solidarietà e dell’accoglienza, valori fondanti dell’Unione e principi che l’Italia mette in pratica da anni” ha detto così il premier Mario Draghi arrivato alla Commissione Europea a Bruxelles, per incontrare la presidente Ursula von der Leyen, in vista del Consiglio Europeo informale di Versailles. “Siamo al lavoro per ridurre la dipendenza dal gas russo” ha dichiarato Draghi che riferendosi al congelamento dei beni russi attuato in Italia ha detto: “Mi piacerebbe davvero che misure simili o analoghe venissero prese da tutti i nostri Paesi”. L’Ucraina “fa parte della famiglia europea, e l’Italia intende sostenerla” ha ribadito il primo ministro italiano.

10.50 – La delegazione russa è partita per la Bielorussia per il terzo round dei negoziati con i rappresentanti del governo ucraino. L’incontro è previsto alle ore 15 ( le 13 italiane) nella stessa zona degli altri due precedenti appuntamenti, la regione di Brest. “I colloqui sono previsti per le 15 ma l’orario potrebbe essere modificato in relazione a possibili problemi logistici della controparte ucraina”, ha affermato un analista bielorusso vicino al dossier.

10.30 – L’Adnkronos riferisce che il segretario della Lega Matteo Salvini è partito alla volta di Varsavia. Domani è atteso al confine tra Polonia e Ucraina.

10.20 – Il governo ucraino ha rifiutato i corridoi umanitari proposti da Mosca perché portano verso la Bielorussia e la Russia. La proposta russa “è completamente immorale”, ha dichiarato il portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta la Bbc.

10.00 – L’Alto rappresentante della politica estera della Ue Josep Borrell ha affermato che “dobbiamo prepararci a ricevere circa cinque milioni di persone” dall’Ucraina.

9.40 – Secondo indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, l’amante di Vladimir Putin, Alina Kabaeva, si starebbe nascondendo in Svizzera con i loro 4 figli piccoli.

8.50 – Allarme bomba in alcune stazioni ferroviarie e della metropolitana di Mosca. Lo riferisce l’agenzia Tass, spiegando che sono in corso i controlli.

8.30 – Il ministro degli esteri cinese Wang Yi ha dichiarato che Pechino è pronta per avere un “ruolo costruttivo” e fare da mediatore nella crisi in Ucraina, aggiungendo che “l’amicizia fra Cina e Russia è forte come una roccia”.

8.10– Le autorità ucraine hanno annunciato di aver ripreso il controllo della città di Chuhuiv, nella parte orientale del paese.

6.50 – Il ministero della Difesa russo ha annunciato il cessate il fuoco per questa mattina per permettere i corridoi umanitari. La decisione arriva dopo una richiesta in questo senso del presidente francese Emmanuel Macron a Putin. I corridoi umanitari saranno aperti dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy. Non ci sono conferme al momento da parte ucraina.

5.40 – L’esercito ucraino riferisce che la Russia ha iniziato ad ammassare le proprie risorse per prendere d’assalto Kiev.

5.10 – Il New York Times riporta che gli Stati Uniti hanno fornito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky sistemi di comunicazione crittografati che gli consentono di avere una linea diretta con il presidente Joe Biden.

3.15 – Secondo il Wall Street Journal, la Russia negli ultimi giorni ha iniziato a reclutare combattenti dalla Siria esperti in guerriglia urbana da schierare nell’assedio di Kiev.

2.00 -Il governo ucraino ha annunciato di aver sospeso le esportazioni di alcuni prodotti alimentari: carne, segale, avena, grano saraceno, zucchero, miglio e sale.

1.30 – Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti notturni sulle città ucraine: lo ha affermato il consigliere della presidenza di Kiev, Oleksiy Arestovich.

6 marzo 2022. Diplomazie al lavoro, ma Putin non intende fermarsi. Sono 364 le morti verificate tra i civili dall’Onu

23.00 – Le forze russe avrebbero lanciato razzi sull’Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, sede di una struttura nucleare. La struttura, conosciuta come Neutron Source, ha “37 elementi di combustibile nucleare scaricati nella sua zona attiva”. La notizia riportata dalla principale agenzia di sicurezza ucraina è stata diffusa dal canale governativo, Ukraine now, secondo cui l’attacco “avrebbe potuto portare a una rilevante catastrofe ambientale”.

20.30 – I soldati russi avrebbero aperto il fuoco sui civili in fuga verso la Polonia, a Irpin, cittadina lle porte della capita ucraina Kiev, uccidendo una donna e i suoi due figli mentre cercavano di scappare. Il New York Times mostra nella sua homepage, una foto che mostra i corpi delle vittime e i soldati ucraini in ginocchio nel tentativo di salvare il padre ferito.

19.13 – La Russia ha dichiarato che considererà parti in guerra i paesi che consentiranno l’utilizzo dei propri aeroporti alle forze militari ucraini. La dichiarazione nel tentativo di stoppare la trattativa Usa per rifornire di aerei sovietici i combattenti del paese invaso tramite la Polonia, che è stata sollecitata, anche, a fornire supporto logistico.

19.03 – Telefonata tra Zelensky e Draghi. “L’ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. È stata sollevata la questione del sostegno all’Ucraina e dell’esame della nostra domanda di adesione in Europa”, ha scritto su Twitter il presidente dell’Ucraina.

18.10 – L’Onu sostiene di aver registrato 364 civili morti dall’inizio della guerra, 759 i feriti. Le Nazioni Unite hanno anche sottolineato che il dato reale è molto più alto, ma impossibile, al momento da verificare.

17.47 – Telefonata Putin – Macron: il presidente francese ha chiesto all’autocrate russo di interrompere le operazioni contro i civili in fuga. Putin ha negato che simili attacchi siano in essere, da parte dell’esercito russo. Ha inoltre aggiunto che tutti gli obiettivi della Russia in Ucraina saranno raggiunti, con la negoziazione o con la guerra. Il contenuto della telefonata è stato riportato da parte francese.

15.38 – “Ci sono notizie molto credibili su crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina, stiamo raccogliendo dati e informazioni e sosteniamo quanto faranno le istituzioni competenti ad indagare”: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken in un’intervista alla Cnn.

14.55 – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto al collega francese, Emmanuel Macron, che Kiev “ancora non rispetta gli accordi raggiunti sull’evacuazione della popolazione civili” dai luoghi delle ostilità. Lo ha riferito il Cremlino riportando i contenuti dell’ultima colloquio telefonico tra i due leader.

14.00 – Gli attacchi russi hanno fatto deragliare per la seconda volta i piani di evacuazione dei civili dalla città di Mariupol, nel Sud-Est dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko. “Il secondo tentativo di un corridoio umanitario per i civili a Mariupol si è concluso nuovamente con i bombardamenti da parte dei russi”, ha detto Gerashchenko sul suo account Telegram, una versione confermata anche dalla Croce Rossa.

12.39 – “L’evacuazione dei civili da Mariupol in Ucraina è iniziata alle 12:01 di domenica 6 marzo”. Lo ha comunicato il servizio stampa del Municipio di Mariupol. “Secondo il Centro di coordinamento guidato dal capo dell’amministrazione militare e civile regionale di Donetsk Pavel Kirilenko, oggi, 6 marzo, dalle 10.00 verrà dichiarato un regime di silenzio fino alle 21.00 ora locale”, si legge nella nota.

12.17 – L’agenzia Moody’s ha tagliato il rating sul debito sovrano della Russia da B3 a Ca, giudizio che indica un titolo “altamente speculativo e probabile, a breve termine, di finire in default”. E’ quanto si legge in una nota secondo cui l’outlook è negativo.

11.45 – Un checkpoint per l’evacuazione dei civili che stanno cercando di fuggire da Irpin, distretto a poca distanza da Kiev, è stato bombardato questa mattina. Lo riporta la Cnn, sottolineando che sul posto vi erano troupe giornalistiche internazionali che stavano realizzando un servizio: hanno riportato che almeno 3 civili sono rimasti uccisi, tra i quali due bambini.

10.50 – Gli Usa “lavorano attivamente” per un accordo con la Polonia per l’invio di jet di guerra all’Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in conferenza stampa a Chisinau, in Moldavia.

10.15 – Il premier israeliano Naftali Bennett ha di nuovo parlato con il presidente Volodomyr Zelensky. Lo ha fatto sapere l’ufficio di Bennett precisando che si tratta del terzo colloquio nelle ultime 24 ore. Ieri Bennett è andato a Mosca dal presidente Vladimir Putin e poi dal cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino. Anche il presidente turco Tayyip Erdogan ha parlato al telefono col capo del Cremlino.

09.20 – La città ucraina di Mariupol ha annunciato l’inizio imminente dell’evacuazione di civili, a partire dalle ore 12 in Italia.

03.32 – Secondo il New York Times, Stati Uniti e alleati starebbero studiano un piano da attuare in caso di cattura o morte di Zelensky.

02.56 – Secondo il quotidiano inglese ‘The Sun’, americani, britannici e forze speciali ucraine starebbero studiano un piano di salvataggio “ad alto rischio” da attuare in caso di richiesta da parte di Zelensky.

01.09 – Due colloqui telefonici per Zelensky: prima con Elon Musk, poi con Joe Biden. A confermarli, lo stesso presidente ucraino: col primo si è parlato del sistema Starlink, per consentire la connessione internet al Paese; col secondo, invece, di sanzioni e assistenza.

00.25 –  “Sono grato a Ursula von der Leyen per l’importante decisione di concedere immediatamente i diritti di soggiorno agli ucraini che fuggono in Europa a causa dell’aggressione russa”. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter, aggiungendo che “la prima tranche di 500 milioni di euro concessi dall’Ue aiuterà gli ucraini nel garantire dignitose condizioni di vita”.

5 marzo 2022. La Russia annuncia la tregua e apre i corridoi umanitari per i civili

23.50 – Visa e Mastercard hanno annunciato la sospensione delle proprie operazioni in Russia. L’iniziativa era stata sollecitata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo incontro da remoto con i membri del Congresso americano.

23.15 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un monito sul rischio per la sicurezza europea. Il Paese conta 15 centrali nucleari e il prolungarsi dei combattimenti “potrebbe causare un disastro nucleare con ramificazioni per l’intero continente”. “Questo diventerà un problema dell’Europa”, se gli Stati Uniti e la Nato non prenderanno ulteriori misure.

22.40 – Il presidente russo Vladimir Putin ha dato l’incarico di stilare un elenco dei paesi che hanno imposto sanzioni contro la Russia, le aziende, organizzazioni e i cittadini russi.

20.50 – Nel suo incontro virtuale con i senatori americani, il presidente ucraino Volodymyr Zelensy ha chiesto l’imposizione della no-fly zone (già bocciata dal Pentagono e dalla Nato) e il bando dell’importazione di petrolio russo.

19.45 – Il premier israeliano Naftali Bennet ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il suo incontro a Mosca con Vladimir Putin. Lo ha riferito un portavoce.

18.15 – Il terzo round di negoziati tra Russia e Ucraina è in programma per lunedì 7 marzo 2022. Lo ha reso noto l’agenzia russa Interfax. Le delegazioni russe e ucraine si dovrebbero incontrare nuovamente a Brest, in Bielorussia.

17.45 – Il premier israeliano Naftali Bennett è volato in “segreto” a Mosca per un colloquio con Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina. La notizia è stata confermata dal portavoce di Bennet. Israele si sarebbe offerto come mediatore nella guerra in Ucraina. Bennett avrebbe coordinato l’incontro con gli Stati Uniti d’America, la Germania e la Francia e lo avrebbe notificato all’Ucraina.

17.15 – Secondo il Csirt (Computer Security Incident Response Team) dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), nella giornata di domenica 6 marzo 2022 potrebbero esserci attacchi cyber in Italia.

17.10 – I media ucraini, citando fonti della Croce Rossa, hanno riferito che i corridoi umanitari da Mariupol e Volnovakha non saranno realizzati oggi. Il primo tentativo di un’uscita sicura per i civili è fallito.

16.30 – In tutta Europa stanno proseguendo le manifestazioni per la pace.

15.40 – Il colosso spagnolo Inditex, che include tra i suoi brand Zara, ha dichiarato che “sospenderà temporaneamente” l’attività nei suoi 502 negozi in Russia. In una nota, ripresa da Cnn, si legge: “Nelle circostanze attuali non possiamo garantire la continuità delle operazioni e le condizioni commerciali”. Il blocco si applica anche alle vendite online. Dei 502 negozi, 86 sono del marchio Zara.

15.20 – L’ufficio per i diritti umani delle Nazioni unite ha confermato la morte di 351 civili in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Altri 707 civili sono rimasti feriti. L’ufficio Onu, che fa uso di un metodo rigoroso e riferisce solo delle vittime confermate, ha spiegato di ritenere che le cifre reali siano considerevolmente più alte, “soprattutto nel territorio controllato dal governo e soprattutto negli ultimi giorni”.

15.12 – Le autorità russe hanno arrestato una non meglio identificata cestista americana due volte campionessa olimpica perché trovata in possesso di sostanze stupefacenti (da quanto emerso finora si tratterebbe di una sigaretta elettronica e di olio di cannabis). L’atleta è stata fermata alla dogana dopo un volo in arrivo da New York. Rischia da 5 a 10 anni di carcere. L’arresto può far schizzare alle stelle ancor più la tensione tra Mosca e Washington.

14.55 – Dopo l’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai – spiega un comunicato – sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa. Anche il Tg5 ha deciso di ritirare il suo inviato in Russia.

14.45 – L’intesa tra Russia e Ucraina sull’evacuazione dei civili dalle città assediate di Mariupol e Volnovakha è fallito: Kiev ha accusato il Cremlino di aver violato il cessate il fuoco concordato e di aver ricominciato a bombardare le aree residenziali.

14.00 – Putin ha definito “difficile” la decisione di iniziare l’operazione militare in Ucraina, parlando a un evento in vista della Giornata internazionale delle donne, l’8 marzo. Lo ‘Zar’ ha anche definito “teatro dell’assurdo” la posizione dell’Occidente sull’Ucraina, dove “il bianco diventa nero e viceversa”. Il presidente russo ha ribadito che le sanzioni alla Russia sono come una dichiarazione di guerra e ha ammonito sul fatto che “l’istituzione di una no-fly zone sull’Ucraina da parte di un qualsiasi Paese sarà vista da Mosca come partecipazione diretta al conflitto armato”.

13.40 – Emissari russi pronti ad arruolare mercenari siriani. La campagna di arruolamento potrebbe coinvolgere decine di migliaia di potenziali miliziani da inviare al fronte dell’Europa orientale.

13.25 – I Paesi membri dell’Ue avallano la proposta della Commissione europea di mettere fine alle relazioni privilegiate con la Russia all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

13.15 – I servizi segreti ucraini hanno ucciso un componente della squadra negoziale con l’accusa di tradimento. Lo rivelano fonti del media di Kiev Ukrainska Pravda.

13.10 – La compagnia di aerei russa Aeroflot ha fatto sapere che sospenderà tutti i voli internazionale a partire dall’8 marzo mentre continuerà a operare all’interno della federazione. Aeroflot manterrà anche i collegamenti con la Bielorussia.

12.08 – Il sindaco di Mariupol, Vadim Boychenko, ha scritto sul Telegram della municipalità che l’evacuazione è stata rinviata per ché “la tregua non è stata rispettata”. I russi “hanno continuato a bombardare la città” così, “per motivi di sicurezza l’evacuazione della popolazione è posticipata”.

11.31 – La Guardia di Finanza ha ‘congelato’ in Costa Smeralda una villa di lusso di proprietà del magnate russo-uzbeko del gas Alisher Usmanov. Lo riprta l’Ansa. L’immobile, situato in località golfo del Pevero, ha un valore di 17 milioni di euro. Usmanov dal 2018 è cittadino onorario di Arzachena, il comune sui cui ricadano i terreni della Costa Smeralda.

11.00 – Le autorità ucraine denunciano che i russi non starebbero rispettando la tregua su tutto il percorso concordato per i corridoi umanitari. Solo da Mariupol sarebbero partiti 200 mila civili.

10.00 – Il team di Formula 1 Haas ha licenziato il pilota russo Nikita Mazepin e interrotto i rapporti con Uralkali, principale sponsor della squadra.

9.45 – Sarebbero almeno 1,5 milioni gli ucraini fuggiti dal proprio Paese verso altre destinazioni in Europa. Per Filippo Grandi, alto commissario Onu per i rifugiati, è allarme profughi in tutto il continente.

9.30 – Il personale della centrale nucleare di Chernobyl sarebbe bloccato dentro lo stabilimento dai russi. “Non possiamo sostituire le persone, stanno già facendo il loro turno da 10 giorni. Sono divisi in due gruppi, che si sostituiscono a vicenda, ma sono stanchi mentalmente e fisicamente, emotivamente”, ha fatto sapere il sindaco di Slavutych, tra le città costruite dopo il disastro del 1986.

7.55 – Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato una tregua temporanea a partire dalle 10 del mattino (alle 8 in Italia) per l’apertura dei corridoi umanitari per far uscire i civili da Mariupol e Volnovakha.

5.00 – Il Washington Post comunica che gli Stati Uniti avrebbero iniziato a rifornire di armi l’Ucraina già dallo scorso dicembre. Gli Usa sapevano della guerra con la Russia?

3.30 – Vadim Boitchenko, sindaco di Mariupol, ha comunicato via Telegram che la città è sotto assedio con continui bombardamenti.

1.30 – L’esercito russo si sta avvicinando alla seconda centrale nucleare più grande dell’Ucraina dopo quella di Zaporizhzhia. Si tratterebbe dello stabilimento di Yuzhnoukrainsk, a Sud. Lo comunica la Cnn.

4 marzo 2022. Centrale nucleare di Zaporizhzhia in mano ai russi

21.05 – La Russia ha oscurato su tutto il territorio sia Facebook che Twitter è stata oscurata in tutto il territorio russo. Intanto l’agenzia Bloomberg ha sospeso l’attività dei giornalisti nel Paese.

20.40 – Scattate anche in Italia le sanzioni Ue con il congelamento dei beni degli oligarchi russi, a partire dal sequestro effettuato sugli yacht di Alexei Mordashov di Gennady Timchenko, due degli uomini vicini a Putin, tra i più ricchi della Russia.

20.00 – Sirene antiaereo a Kiev per un attacco che avrebbe provocato almeno 5 morti, tra cui 3 bambini. Lo annuncia sul proprio profilo Telegram la municipalità della stessa capitale ucraina invitando i cittadini ad andare nei rifugi.

19:30 – L’Autorità per comunicazioni di Mosca ha annunciato il blocco di Facebook in Russia.

19.00 – I ministri degli Esteri del G7, in una nota congiunta dopo il summit odierno a Bruxelles, annunciano che condanneranno “i responsabili dei crimini di guerra, compreso l’utilizzo indiscriminato di armi contro i civili, e sosteniamo le inchieste e la raccolta di prove, in particolare da parte del procuratore del Tribunale penale internazionale”.

18.45 – Per l’Alto commissariato Onu per i rifugiati Filippo Grandi, sono oltre 1,2 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio del conflitto.

18.40 – Ci sarebbero circa 100 persone sotto le macerie delle case di Borodyanka, nella regione di Kiev, in seguito ai bombardamenti russi, stando a fonti statunitensi.

18:30 – Ursula von der Leyen e Antony Blinken, in un comunicato congiunto di Unione Europea e Stati Uniti, annunciano nuove sanzioni alla Russia “se Vladimir Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti”.

17.30 – Durante un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, Vladimir Putin ha dichiarato che un’intesa con l’Ucraina per la fine della guerra è possibile solo se “tutte le richieste russe” saranno accolte da Kiev.

17.00 – Secondo l’esercito Usa, i russi sarebbero a 25 km da Kiev. Il lungo convoglio di mezzi militare sarebbe stato frenato dalla caduta del ponte alle porte della città e da problemi logistici dei militari di Mosca. Ma si avvicina lentamente alla capitale.

16.10 – Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, dopo i bombardamenti della scorsa notte. A darne notizia è direttamente l’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) tramite un comunicato ufficiale.

15.00 – “Il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, annunciato per l’inizio della prossima settimana, potrebbe essere anticipato a domani o dopodomani”. Lo ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass, l’agenzia di stampa ufficiale russa.

14.10 – “È probabile che i giorni a venire siano peggiori, con più morti, più sofferenza e più distruzione”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del Consiglio Nato sulla guerra in Ucraina.

13.30 – Sono oltre 1,2 milioni le persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo i dati diffusi dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

12.50 – Il presidente Putin è tornato a parlare affermando di non avere ” cattive intenzioni contro i nostri vicini” e avvertendo che ulteriori sanzioni peggioreranno le cose.

12.24 – Giovedì 3 marzo la presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha annunciato di aver presentato una richiesta ufficiale per candidare il Paese a diventare membro dell’Unione Europea. Contemporaneamente, la stessa richiesta è arrivata dalla Georgia. Entrambe hanno fatto seguito a quella del Kosovo. Nei piani di Putin, infatti, non ci sarebbe solo la conquista dell’Ucraina: la Russia potrebbe spingersi fino alla Transnistria, enclave filorussa al confine della Moldavia. Un piano svelato dal presidente bielorusso Lukashenko, secondo la stampa Usa.

ucraina russia moldaviaFonte foto: Virgilio Notizie
L’esercito russo, secondo la stampa Usa, si starebbe spingendo verso l’Ovest dell’Ucraina per puntare anche alla Moldavia

10.24 – La notte scorsa Kiev “ha tentato una provocazione” vicino alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo.

10.00 – Mario Draghi condanna l’attacco da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco, si legge in una nota di Palazzo Chigi, “contro la sicurezza di tutti”. L’Unione europea, ha affermato ancora il premier, “deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”.

9.40 – Vladimir Putin “è a rischio di finire in prigione per i crimini di guerra” che la giustizia internazionale gli potrà contestare per la guerra in Ucraina. Lo afferma il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab.

8.50 – Le forze militari russe hanno preso la centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, dopo che un incendio all’impianto provocato dai bombardamenti dell’artiglieria russa è stato spento.

8.00 – Il primo ministro britannico, Boris Johnson si è sentito telefonicamente nella notte con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e gli ha detto che “le azioni sconsiderate del presidente Putin potrebbero ora minacciare la sicurezza dell’Europa intera”.

7.00 – Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia nucleare, Rafael Grossi, annuncia per stamattina una conferenza stampa sulla situazione in Ucraina dopo l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo scrive la stessa Aiea su Twitter.

3.30 – Le autorità ucraine hanno affermato che finalmente sono riuscite a far arrivare i pompieri alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per spegnere l’incendio ad una delle unità colpite dall’artiglieria russa e che la sicurezza dell’impianto è stata ora “ripristinata”.

1.30 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è stata bombardata dai russi in Ucraina ed è scoppiato un incendio.

3 marzo 2022. Secondo round di negoziati

21.10 – Combattimenti in corso vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia mentre Kiev suonano in serata ancora una volta le sirene.

19.30 – Il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina si terrà all’inizio della prossima settimana, sempre in Bielorussia. Lo ha rigerito il capo negoziatore di Kiev, citato dalla Tass.

19.15 -La Commissione europea studia un “piano di emergenza” laddove la Russia attaccasse le centrali nucleari in Ucraina, che ha 15 reattori operativi in quattro impianti, oltre alla zona di esclusione di Chernobyl, in cui ci sono quattro reattori chiusi. “Il nostro ente regolatore nucleare sta preparando un piano di emergenza contro la possibile minaccia dell’attacco dell’esercito russo alle centrali nucleari ucraine. Come sapete, usano già Chernobyl come rifugio per le loro armi pesanti”, ha dichiarato  la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson.

19.00 – Giudizi non allineati sull’esito dei colloqui. Kiev sostiene che dai colloqui “non sono stati ottenuti i risultati attesi”. Mosca afferma invece di “sostanziali progressi”

18.50 – L’Ucraina e la Russia hanno concordato di incontrarsi a breve per un terzo round di colloqui, secondo quanto affermato da un negoziatore ucraino. Lo riporta il Guardian.

18.45 – Russia e Ucraina hanno raggiunto un’intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Lo ha dichiarato il consigliere di Zelensky, citato dalla Tass.

18.35 – “Al tavolo del negoziato – riferisce la Reuters – sarebbe stato raggiunto un accordo sulla creazione di corridoi umanitari e un possibile cessate il fuoco temporaneo“.

18.10 – Putin alla riunione del Consiglio di sicurezza russo: “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo. I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili”, ma “i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani. L’operazione speciale” in Ucraina “è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo”.

17.40 – Altro appello di Zelensky a Putin: “Siediti con me per negoziare, ma non a 30 metri” di distanza, ha detto il leader, riferendosi alle recenti foto degli incontri di Putin con Macron e poi con Scholz al lunghissimo tavolo del Cremlino. “Io non mordo. Di cosa hai paura?”, ha proseguito Zelensky in conferenza stampa. Il presidente ucraino ha poi rimarcato che era sensato parlare dicendo che “Ogni parola è più importante degli spari”. E ancora: “Devo parlare con Putin perché è l’unico modo per fermare questa guerra. Se noi dovessimo scomparire, che Dio ci protegga, allora sarà il turno della Lettonia, della Lituania, dell’Estonia ecc… Fino al muro di Berlino, credetemi”.

17.10 – La Russia “è disponibile a prosguiere a negoziare con l’Ucraina per evitare altri  spargimenti di sangue”. Così il portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova mentre è in corso un secondo round di trattative in Bielorussia.

17.05 – Zelensky denuncia il fatto che l’esercito russo abbia portato con sé “un forno crematorio” per bruciare i corpi dei soldati e “non doverli mostrare alle loro madri”. “I soldati russi stanno morendo e nessuno conta i corpi”, ha detto in conferenza stampa, accusando il Cremlino di voler celare il reale numero dei morti fra i militari perché il popolo russo ignori il vero costo de conflitto.

16.50 – Zelensky a Putin, tramite parole rilasciate alla Cnn: “Vieni e parliamone, è necessario per fermare la guerra”.

16.40 – Tutti i sei membri dell’equipaggio del cargo Helt, affondato nel Mar Nero, sono stati messi in salvo. Lo riferisce il ministro dei Trasporti ucraino sul proprio profilo Telegram. L’imbarcazione estone, battente bandiera panamense, “è scomparsa dai radar alle 12:18 dopo essere stata colpita”.

16.18 – “Importante è per noi introdurre una no fly zone“, ha detto il presidente ucraino Zelensky, “i russi hanno bombardato le chiese. Ho paura per la mia famiglia“.

16.10 – “L’Ucraina non negozierà con la Russia sulla propria integrità territoriale”. Così il ministro degli esteri di Kiev Dmytro Kuleba. Questo tema “è fuori da ogni discussione”, ha aggiunto, come riporta la Tass.

16.06 – Cominciato con una stretta di mano tra le delegazioni il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina che si sta tenendo nella regione di Brest, in Bielorussia, al confine polacco. Kiev punta alla creazione di corridoi umanitari, al cessate il fuoco e al ritorno della situazione prima dell’inizio dell’invasione. Mosca vuole la demilitarizzazione dell’Ucraina e ottenere il suo status di neutralità.

16.05 – Le forze armate ucraine insieme alle guardie di frontiera hanno ripreso sotto il loro controllo la zona di confine a Sumy Oblast: lo fanno sapere le autorità ucraine.

15.55 – Ha preso il via il secondo round dei negoziati di pace tra Ucraina e Russia. Lo ha annunciato, sul suo profilo ‘Twitter’, il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podoliak: “Siamo iniziando a parlare con i rappresentanti russi. All’ordine del giorno cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e città distrutti o costantemente bombardati”.

15.30 – I negoziati hanno subito un ulteriore slittamento. La delegazione ucraina, come reso noto dalla ‘Tass’, è arrivata in elicottero nella sede dei colloqui con la Russia nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, al confine tra Polonia e Bielorussia, a circa 70 chilometri a nord della città bielorussa di Brest.

14.15 – Un cargo estone, Helt, è colato a picco al largo delle coste ucraine nei pressi di Odessa, in seguito a un’esplosione. Due membri dell’equipaggio sarebbero riusciti a mettersi in salvo mentre 4 risultano dispersi.

13.30 – I negoziati tra Ucraina e Russia sono slittati alle ore 15.

12.35 – Secondo l’agenzia Tass, la Russia sarebbe pronta a una pausa nella guerra per “evacuare i civili”. Il ministro della Difesa russo ha spiegato di essere pronto a garantire “corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento”.

11.30 – Il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky ha precisato che i negoziati tra la Russia e l’Ucraina riprenderanno alle 15 ora locale, cioè le 13 in Italia, nella regione di Brest, in Bielorussia.

10.30 – Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov è intervenuto in una conferenza stampa. Citato dall’agenzia Interfax, Lavrov ha detto: “Siamo pronti al dialogo“. Poi ha aggiunto: “Sono sicuro che l’isteria diminuirà e che l’Occidente supererà la sua frenesia”.

9.30 – La Russia ammette 500 vittime tra i suoi soldati. L’Ucraina rivendica di aver ucciso 9.000 soldati russi, di aver distrutto 217 tank, 90 pezzi di artiglieria, 900 blindati e 42 lanciarazzi. Gli aerei abbattuti sono in totale 30.

8.00 – Previsto per oggi il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina. L’incontro dovrebbe tenersi in una foresta tra Polonia e Bielorussia.

7.45 – Sarebbero almeno 7.500 le persone arrestate in Russia per le manifestazioni a favore della pace.

7.15 – Fonti vicine ai separatisti di Donetsk annunciano che potrebbe essere sferrato un duro attacco alla città di Mariupol.

7.00 – Al settimo giorno di invasione dell’Ucraina da parte della Russia, si stimano 2 mila morti tra i civili.

6.50 – Bombardata la città ucraina di Sumy, dove si trova un’università militare.

5.50 – Anonymous comunica che i servizi segreti russi avrebbero un piano per uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

3.30 – Kiev è di nuovo sotto attacco, con le esplosioni “più grandi” da quando è cominciata la guerra, come riportano i media ucraini.

2.00 – Il pm della Corte penale internazionale ha aperto un’indagine sulla situazione in Ucraina per indagare su possibili crimini di guerra commessi dall’esercito russo. Lo comunica lo stesso Tribunale dell’Aia in una nota.

00.00 – “In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di rifugiati dall’Ucraina verso i Paesi confinanti. Per altri diversi milioni di persone, all’interno dello stato, è ora del cessate il fuoco, per permettere la fornitura di aiuti umanitari”. Lo scrive su Twitter l’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi.

2 marzo 2022. Cade la città di Kherson. L’Onu adotta risoluzione di condanna dell’invasione russa

23.20 – Funzionari americani hanno rivelato alla Cnn che gli Stati Uniti hanno consegnato all’Ucraina centinaia di missili antiaerei Stinger. Si tratta della prima fornitura diretta di armi a Kiev da parte di Washington. Nei giorni scorsi gli Usa avevano solo dato il via libera ai Paesi baltici per l’invio in Ucraina di armi di fabbricazione americana, compresi gli Stinger.

23.00 – Spotify ha annunciato la chiusura a tempo indeterminato dei suoi uffici in Russia per protesta contro l’invasione dell’Ucraina.

21.30 – Il segretario di Stato americano Antony Blinken allontana lo spettro di una guerra nucleare, che sarebbe “devastante” per il mondo intero.

21.10 – La città di Kherson, nell’Ucraina meridionale, è caduta in mano alle forze russe. Lo ha detto il sindaco Igor Kolykhaev a un giornalista del New York Times. Kherson, centro di circa 300mila abitanti a nord-ovest della penisola di Crimea, è la prima grande città ucraina a finire sotto il controllo russo dall’inizio dell’invasione.

20.20 – Fonti militari svedesi hanno riferito che quattro caccia russi hanno violato lo spazio aereo della Svezia.

19.45 – Un video diffuso dal Servizio di sicurezza di Kiev mostra un soldato russo catturato che rivela: “Putin pensava di prendere l’Ucraina in tre giorni”.

18.30 – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi che hanno votato a favore, 5 contrari e 35 astenuti. Tra questi ultimi, la Cina. L’ambasciatrice statunitense Thomas-Greenfield ha detto che “Putin continua con la sua escalation, minacciando di invadere Finlandia e Svezia“.

18.00 – Il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, ha detto che sul tavolo dei negoziati tra Russia e Ucraina si valuterà anche un cessate il fuoco. Lo riporta l’agenzia Interfax. I colloqui si terranno domattina nell’area della foresta di Bialowieza, al confine tra Bielorussia e Polonia, secondo gli accordi tra le due parti.

17.05 – La Nato non ha intenzione di mandare aerei nello spazio aereo ucraino. Lo segnalano fonti dell’Alleanza, raggiunte dall’Ansa, dopo che in mattinata Kiev aveva evocato l’ipotesi dell’istituzione di una “no-fly zone” sui cieli dell’Ucraina. “Il Patto Atlantico è al fianco dell’Ucraina, ma non vuole essere parte del conflitto in corso. Non manderà il suo esercito e non manderà aerei nello spazio dell’Ucraina”: sono le dichiarazioni di ieri del segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg. Il medesimo concetto è stato ribadito ora.

16.55 – “Dipende da Zelensky se lasciare o meno l’Ucraina“. Così il presidente Usa Joe Biden parlando con i giornalisti alla Casa Casa Bianca.

16.45 – Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha chiesto l’urgente apertura di un corridoio umanitario a Kiev per fornire assistenza ai residenti bisognosi: “C’è un’assoluta necessità di stabilire un corridoio per consentire un accesso sicuro e continuo per gli operatori umanitari e fornire rifornimenti alle persone che hanno bisogno”.

16.30 – Dovrebbe nuovamente la Bielorussia a ospitare il secondo round di negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina. La location sarebbe nella zona di Belovezhskaya Pushcha, al confine con la Polonia. La delegazione russa è già partita da Minsk, dove si trovava, per raggiungere la località scelta. La notizia è stata divulgata dall’agenzia russa Tass.

16.15 – Altro appello disperato del sindaco si Mariupol, Serviy Orlov, che ha parlato con la Bbc: “Non possiamo contare il numero delle vittime, ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte. Non possiamo entrare per recuperare i corpi”. “L’esercito russo – afferma Orlov – qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città”.

15.00 – Le forze armate russe hanno preso il controllo dell’area intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia: a renderlo noto è il capo dell’organismo di vigilanza sul nucleare delle Nazioni Unite Rafael Grossi. I diplomatici russi a Vienna hanno informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) che il personale ha continuato il proprio lavoro e che i livelli di radiazioni “rimangono normali”.

14.30 – Mariupol è senz’acqua. Il sindaco della città, che è sotto assedio, ha spiegato che non ci sono più forniture d’acqua e ha aggiunto che i russi stanno facendo “massacro continuo“. “Hanno fatto di tutto per bloccare le vie d’uscita da parte dei civili, ci stanno bombardando senza sosta da 12 ore. Non possiamo nemmeno recuperare i feriti dalle strade, dalle case, dagli appartamenti, perché le bombe non smettono di cadere”, ha dichiarato il primo cittadino Serviy Orlov.

14.20 – Il secondo “round” del tavolo di negoziati tra Ucraina e Russia si terrà oggi, mercoledì 2 marzo. Dopo le anticipazioni giunte dal Cremlino, è giunta la conferma di una fonte dell’Ufficio della Presidenza, che alla ‘Cnn’ ha detto: “Ora è ufficiale, i colloqui riprenderanno oggi”.

13.48 – Secondo il New York Times sarebbero stati fino a 2mila i morti tra i soldati russi dall’inizio dell’invasione.

13.07 – L’università Bicocca di Milano ha cancellato un corso di quattro lezioni che aveva inizialmente chiesto a Paolo Nori. Il tema? Dostoevskij. Dopo l’escalation della guerra in Ucraina, però, l’ateneo lo ha contattato via mail per comunicargli la decisione. In lacrime, lo scrittore ha raccontato la vicenda su Instagram, denunciandola come “censura”. Poi il dietrofront dell’università: ecco cosa è successo.

13.03 – “Per questa guerra non ci sono giustificazioni”. Il passaggio cruciale nell’appello congiunto di studiosi e scienziati russi per fermare la guerra in Ucraina.

12.10 – “Quando ce la si prende, in Italia e nel mondo, con gli artisti russi…Se è vero che vengono sospesi i corsi universitari su Dostoevskij, ragazzi, fermiamoci. Un conto è aiutare gli ucraini perché possano difendersi, un conto è la caccia al russo“. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, che ha annunciato anche la sua intenzione di partire per Kiev.

12.05 – Dhl ha comunicato di aver sospeso le consegne in Bielorussia e Russia, a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

12.00 – Nord Stream AG, la società che possiede il gasdotto Nord Stream, ha sottolineato in una nota di “non confermare” la notizia del fallimento, limitandosi a precisare che i 106 dipendenti sono stati licenziati conseguentemente alle sanzioni imposte contro la Russia.

10.50 – Per il Cremlino i rischi di un aumento della disoccupazione dovuti alle sanzioni contro la Russia e alla sospensione delle attività delle società straniere con Mosca sono stati calcolati in anticipo. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. “Si tratta di un tema prioritario”, ha aggiunto, “ed è già stato affrontato dalla sede operativa, che fa capo al premier Mishustin. Sapete che abbiamo una certa esperienza in questo campo”.

10.40 – Secondo quanto riferisce l’agenzia russa Ria Novosti, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che Mosca è pronta a riprendere i negoziati con l’ucraina questa sera. Come riporta l’Agenzia Agi, “questo pomeriggio la nostra delegazione sarà sul posto in attesa dei negoziatori ucraini. La nostra delegazione sarà pronta a continuare i colloqui questa sera”, ha detto Peskov, senza specificare il luogo dei negoziati. “Non voglio dirlo in anticipo”, ha detto alla stampa.

09.50 – Il primo ministro della Spagna, Pedro Sánchez, ha annunciato che invierà armi e “materiale militare offensivo” all’Ucraina per far fronte all’invasione Russa. Lo ha detto il premier spagnolo in Parlamento riferendo in merito alla guerra.

9.40 – La Commissione europea ha proposto di attivare la direttiva per la protezione temporanea delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro. “L’Europa è al fianco di coloro che hanno bisogno di protezione. Tutti coloro che fuggono dalle bombe di Putin sono i benvenuti in Europa. Offriremo protezione a chi cerca riparo e aiuteremo chi cerca un modo sicuro per tornare a casa”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

8.55 – Papa Francesco posta un messaggio su Twitter invitando i fedeli a osservare il digiuno e a pregare per oggi, 2 marzo 2022 e Mercoledì delle ceneri per la pace in Ucraina. Il tweet sull’account Pontifex è corredato da una foto che recita: “Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: ‘mai più la guerra!’; ‘con la guerra tutto è distrutto!’. Infondi in noi il coraggio di costruire la pace. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione , perche’ vinca finalmente la pace. Amen”. Lo stesso messaggio è stato tradotto anche in lingua russa e ucraina.

08.36 – Le forze ucraine avrebbero ucciso quasi 6 mila russi in questi 6 giorni di conflitto. Lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel corso di un nuovo video messaggio, diffuso anche sul suo canale Telegram. Secondo il presidente ucraino Mosca “non può vincere con bombe e missili”.

08.31 – Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nell’attacco russo su Kharkiv: lo rende noto, citato dalla Bbc, il sindaco della città del nord-est dell’Ucraina, dove nella notte sono atterrati paracadutisti russi.

07.16 – Secondo le Nazioni Unite da quanto è iniziata l’invasione russa in Ucraina giovedì scorso almeno 136 civili sono stati uccisi. Tra loro anche tredici bambini. Lo ha riferito Liz Throssell, portavoce dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo la quale, però, il vero bilancio delle vittime sarebbe però molto più alto. L’Onu ha anche affermato che finora circa 400 persone sono rimaste ferite nei combattimenti.

07.10 – Sberbank lascia il mercato europeo. Lo riporta l’agenzia d stampa russa Tass, citando una nota della Banca. “Nel contesto attuale, Sberbank ha deciso di ritirarsi dal mercato europeo. Le banche sussidiarie del gruppo si trovano ad affrontare un deflusso anomalo di fondi e una minaccia per la sicurezza dei dipendenti e delle filiali”, dice il comunicato. La nota evidenzia che “a causa dell’ordine della Banca centrale della Federazione Russa, Sberbank of Russia non sarà in grado di fornire liquidità alle filiali europee”.

6.50 – Il sindaco di Kherson, Igor Kolykhayev, ha riferito che sarebbe “in corso” l’occupazione della cittadina del sud dell’Ucraina. Lo ha riportato alla BBC Russian, secondo la quale il primo cittadino ha dichiarato alla radio locale che le forze russe hanno catturato la stazione ferroviaria e il porto. “I combattimenti stanno continuando ora, e l’occupazione della nostra città è in corso”, ha detto aggiungendo che ci sono molte vittime, anche tra i civili e i soldati ucraini, e i funzionari del governo stanno ora cercando di assicurarsi che la gente possa andarsene o raggiungere i rifugi.

6.15 – Secondo l’Agenzia Tass il secondo round di colloqui tra Ucraina e Mosca si terrà in Bielorussia con l’obiettivo di cercare di arrivare a una tregua. L’incontro è previsto per oggi. Dopo quello lunedì sul confine tra Ucraina e Bielorussia, questo dovrebbe aver luogo nell’area occidentale di Bialowieza Forest del Paese: “tuttavia non c’è ancora certezza sull’evento”, sottolinea l’agenzia di stampa russa.

3.30 – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aperto il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione parlando del conflitto ucraino. Per Biden, Putin “ha fatto male i calcoli” invece si è trovato di “fronte un muro che non si aspettava, quello degli ucraini”. Poi ha aggiunto che un dittatore russo “sta invadendo un paese straniero e pagherà un prezzo alto per questo. Nelle battaglie contro le autocrazie, le democrazie sono unite”.

1 marzo 2022. Una colonna di mezzi armati si avvicina a Kiev, Kharkiv  è sotto attacco

22.27 – “Il popolo russo non sta con Putin. Ci sono già duemila arrestati fra i manifestanti perché in Russia è vietato manifestare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Di Maio su Rai 2, ospite di Di Martedì.

22.22 – Un decreto interministeriale è già in lavorazione per poter essere inviato a ore. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini lo ha detto Porta a Porta. Nulla si conosce, nello specifico, del contenuto della misura, denominata “decreto Ucraina”, dato che “i contenuti del decreto sono secretati”. Si tratta tuttavia di una richiesta di via libera alla fornitura di armamenti a favore dei combattenti in Ucraina.

22.21 – Secondo la CNN, Apple ha deciso di fermare le vendite dei suoi prodotti in Russia.

21.19 – secondo i servizi segreti di Kiev, sarebbe stato neutralizzato un commando ceceno secondo il cui compito sarebbe stato quello di neutralizzare Zelensky. Il commando, riporta la stampa ucraina citando fonti di intelligence, avrebbe dovuto infiltrarsi nella capitale del Paese per “fare il lavoro più sporco”.

18.30 – “Non è vero che ci siamo rassegnati a non perseguire la pace, non c’è alcuna rassegnazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla Camera. “Credo che non occorra cercare un ruolo, ma cercare la pace – ha continuato – e su questo potete contare che lo farò con tutta la mia volontà, senza pausa”.

17.00 – Secondo fonti di stampa russe, il secondo colloquio con i negoziati tra Russia e Ucraina si terrà domani. Non ci sono conferme da parte del governo ucraino. Parlando da un rifugio blindato il presidente ucraino Zelensky ha avvisato che la Russia deve fermare i bombardamenti sulle città ucraine prima che possano iniziare colloqui sostanziali sul cessate il fuoco

16.30 – A Kiev la torre della TV è stata colpita e distrutta poco dopo le 16 facendo saltare tutte le trasmissioni televisive. La violenta esplosione, anticipata dalle sirene dell’antiaerea, è avvenuta nelle vicinanze del memoriale della Shoah della capitale Babyn Yar, luogo simbolo dello sterminio in Ucraina durante l’Olocausto.

16.10 – Poco prima del ritorno delle esplosioni nella capitale, l’esercito russo ha invitato un’allerta a “tutti i cittadini della regione di Kiev che abitano vicino a ripetitori di telecomunicazioni a lasciare le loro case”.

15.50 – L’ambasciata italiana in Ucraina si è spostata da Kiev a Leopoli, trasferendo insieme all’ambasciatore Zazo e al team di diplomatici anche circa 20 bambini, tra cui 6 neonati, messi in salvo in ambasciata in questi giorni perché sfollati.

14.30 – A Kharkiv un missile russo ha colpito la piazza della Libertà, la principale della seconda città ucraina, sede del governo regionale, provocando almeno 10 morti e 35 feriti.

13.00 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha parlato in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo: “Sapevamo che ci sarebbe stato un prezzo da pagare ma la tragedia che stiamo vivendo è immane. Siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà. Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili”. Poi l’appello: “L’Unione Europea dimostri di essere dalla nostra parte”.

12.00 – Secondo il Cremlino, è “troppo presto per dare una valutazione” dei negoziati sul conflitto in Ucraina. Secondo quanto ha reso noto l’agenzia Tass, citando il portavoce del Cremlino Peskov, non sono previsti colloqui diretti tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodomyr Zelensky.

10.30 – Al Senato, il presidente del Consiglio Draghi ha detto: “L’attacco si è spostato nei centri urbani, c’è una lunga fila di carri armati questa mattina alle porte di Kiev. Il presidente Putin ha allertato il sistema difensivo nucleare. È un gesto grave, ma dimostra che la resistenza dei cittadini ucraini e le sanzioni stanno mettendo in difficoltà la Russia. Un altro segnale preoccupante proviene dalla vicina Bielorussia, i cui cittadini domenica hanno votato a favore di alcune rilevanti modifiche della Costituzione ed eliminato lo status di Paese ‘denuclearizzato’. Questo potrebbe implicare la volontà di dispiegare sul proprio suolo armi nucleari provenienti da altri Paesi”.

10.00 – Il presidente Mario Draghi è intervenuto in Senato per le comunicazioni sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina.

8.40 – A Kiev suonano le sirene dell’allarme bomba, dopo una notte relativamente tranquilla rispetto ai giorni scorsi.

8.30 – La città ucraina di Kharkiv è nuovamente sotto attacco questa mattina, riferiscono media locali. Immagini televisive, rilanciate sui social media, mostrano una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che la testata ‘Kyiv Independent’ identifica come la sede del governo regionale.

7.00 – Le forze russe sono arrivate alle porte di Kherson, nel sud del Paese: lo ha detto il sindaco della città.

6.40 – Secondo il “Guardian”, che pubblica un video con immagini, una base militare ucraina è in fiamme vicino a Kiev dopo un attacco aereo sferrato la notte scorsa dalle forze russe. La base si trova a Brovary, a 25 km a nordest di Kiev. Nel video le persone a bordo dell’auto che riprendono la scena si chiedono se qualcuno sia sopravvissuto all’attacco e commentano che il posto di blocco della base è stato centrato in pieno.

6.00 – Kiev è sotto un attacco “non-stop” da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere “a lungo” alle forze di Mosca. “Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni – ha detto l’ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker”.

2.00 – Il convoglio di mezzi militari russi alle porte di Kiev è lungo oltre 60 chilometri. È quanto si evince dalle nuove immagini satellitari di Maxar Technologies. Lo riferisce la Cnn. La colonna militare è formata da blindati, tank, pezzi di artiglieria e altri veicoli logistici. Il convoglio si estende dalla base aerea di Antonov, a nord di Pribyrsk.

1.10 – L’Unione europea e la Nato, assieme agli Stati Uniti e ad altri Paesi, chiedono il ritiro immediato delle truppe russe dal territorio ucraino. “Continuiamo a stare al fianco dell’Ucraina con un supporto immediato ed efficace”, afferma il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

00.50 – Il presidente americano Joe Biden “è stato molto chiaro sul fatto che non intende inviare truppe statunitensi a combattere una guerra con la Russia”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

00.30 – I primi colloqui tra Russia e Ucraina non hanno ancora prodotto il risultato auspicato da Kiev, ma la delegazione ucraina ha ricevuto alcuni “segnali”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso video alla nazionale.

28 febbraio 2022. Le delegazioni di Ucraina e Russia si incontrano a Gomel; Zelensky firma richiesta di adesione all’Ue

23.20 – L’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ha parlato della situazione umanitaria in Ucraina durante la riunione del Consiglio di Sicurezza: “Centinaia di migliaia di ucraini stanno cercando rifugio nei Paesi vicini. Attualmente si prevedono fino a quattro milioni di rifugiati nei prossimi giorni”.

22.00 – “I cittadini e le entità dell’Ue coinvolti nella consegna di armi letali” all’Ucraina “saranno ritenuti responsabili per qualsiasi conseguenza di queste azioni”. Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri russo, secondo cui coloro che hanno preso queste iniziative “non riescono a capire quantoì siano pericolose le conseguenze“.

20.30 – Un raid aereo ha colpito Brovary, vicino a Kiev, poco dopo la fine dei negoziati tra Russia e Ucraina per raggiungere un’intesa. Lo ha riferito il sindaco della città distante meno di 30 chilometri dalla capitale, Ihor Sapozhko, secondo il quale diversi civili sono rimasti coinvolti nell’attacco.

20.00 – Ai colloqui con la Russia, l’Ucraina ha chiesto il ritiro completo delle truppe di Mosca dal suo territorio. Lo riferisce Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev, aggiungendo:”Abbiamo di fronte una battaglia decisiva, l’esercito è pronto”.

17.49 – Proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia i negoziati tra Russia e Ucraina. Lo ha comunicato il Cremlino, citato dall’agenzia di stampa russa, Tass. Secondo Vladimir Medinsky, negoziatore di Mosca, un nuovo round è atteso “nei prossimi giorni”.

17.38 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto su aiuti militari a Kiev ed energia. Si è registrato, dopo un’iniziale contrarietà all’invio di armi ai combattenti ucraini, l’allineamento della Lega alle posizioni degli altri partiti del governo. Nella misura anche la diversificazione degli approvvigionamenti energetici, con la possibilità, se necessario, di riaprire le centrali a carbone.

17.05 – Zelensky firma richiesta di adesione all’Ue dell’Ucraina.

16.47 – Secondo fonti vicine alla federazione, la Fifa starebbe per decidere di escludere la nazionale della Russia dagli spareggi per i Mondiali in Qatar. L’annuncio dovrebbe arrivare a breve. La Polonia si è rifiutata di affrontare la Russia il 24 marzo, una decisione che ha ricevuto il supporto delle nazionali di Repubblica Ceca e Svezia, che pure eventualmente avrebbero dovuto affrontare i russi.

16.25 – Si è aperta con un minuto di silenzio l’Assemblea Generale Onu sull’invasione russa dell’Ucraina. Si vota una risoluzione contro l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina. A causa del numero di interventi, il voto potrebbe slittare a domani.

16.23 – Vladimir Putin si è impegnato a interrompere gli attacchi delle truppe russe ai civili, tutelando le zone residenziali dell’Ucraina. Lo ha reso noto l’Eliseo. La rassicurazione in una telefonata fra l’autocrate russo e il presidente francese, Emmanuel Macron.

15.50 – Dopo una pausa riprendono i negoziati tra le delegazioni di Kiev e Mosca.

15.45 – Il Cio, Comitato olimpico internazionale, a differenza della Fifa, ha preso una decisione ferrea contro la Russia. Il Comitato ha messo al bando dallo sport mondiale gli atleti di Russia e Bielorussia e ha ritirato l’Ordine Olimpico, massima onorificenza del movimento a cinque cerchi, al presidente russo dopo l’invasione dell’Ucraina. Il Cio ha quindi “vivamente raccomandato” a tutte le federazioni mondiali di “non invitare atleti russi e bielorussi” nelle competizioni sportive internazionali. Se ciò non fosse possibili per questioni legate “al tempo o legali”, le esorta a “garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come neutrali, senza inni e bandiere”.

15.05 – Dopo più di tre ore si è chiusa la prima tranche di colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Lo ha annunciato l’agenzia Interfax citando il portavoce del ministero dell’interno ucraino Anton Gerashchenko. Nulla, per ora, è emerso su quanto discusso nei negoziati.

14.35 – La Svizzera conferma di aver messo in campo un pacchetto di sanzioni contro la Russia. Saranno congelati i beni riconducibili a un elenco di società e persone. In questa lista spicca Vladimir Putin.

14.20 – La Russia chiude il suo spazio aereo a 36 Paesi in risposta alle misure simili adottate da molti governi europei.. L’Aeroflot è già stata costretta a sospendere tutti i suoi collegamenti con l’America. Questi, secondo l’agenzia Interfax, i Paesi colpiti: Austria, Albania, Anguilla (territorio britannico d’oltremare), Belgio, Bulgaria, Isole Vergini britanniche, Regno Unito, Ungheria, Germania, Gibilterra, Grecia, Danimarca (compresa la Groenlandia, le Isole Faroer ), Jersey, Irlanda, Islanda, Spagna, Italia, Canada, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Finlandia, Francia, Croazia, Repubblica Ceca, Svezia, Estonia.

14.05 – “La strutturale ed elevata dipendenza dell’Italia dalle importazioni di gas, superiore al 95%, è un elemento di criticità per la sicurezza dell’approvvigionamento nazionale, che è però garantito da «un’ampia e diversificata capacità di importazione e da una dotazione di infrastrutture di stoccaggio in grado di compensare la stagionalità della domanda, nonché eventuali problemi di funzionamento di un gasdotto o di un terminale di rigassificazione”. Lo mette nero su bianco la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento.

14.05 – “Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!””. Così su Facebook Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev.

13.55 – Usa sospendono ogni operazione finanziaria con la banca centrale russa. La misura è valida “con effetto immediato”. Putin non potrà ricorrere a riserve monetarie per oltre 600 miliardi.

13.40 –  Allarme umanitario in Donbass. Volnovakha, cittadina di circa 20mila abitanti, è stata citata ieri dal bollettino del ministero della Difesa di Mosca che ha riferito che la Russia ne aveva preso “il controllo”. In queste ore arriva via social un appello per far fronte a un “disastro umanitario” in corso. “La gente non ha luce, acqua o riscaldamento. Ogni connessione col mondo esterno è caduta. Ci sono corpi di civili uccisi nelle strade. I sopravvissuti si nascondono nelle cantine. La gente non ha dove vivere. Tutto è distrutto”. La situazione dei circa 20mila abitanti non è stata verificata da fonti indipendenti.

13.10 – Molti Bancomat risultano bloccati a Mosca.

13.00 – La situazione sul fronte militare: Mosca dichiara che le sue truppe sono avanzate nel sud est dell’Ucraina, controllano la città di Zaporizhya. Il profilo Twitter del ministero della difesa di Kiev, però, spiega che l’offensiva russa, in tutto il Paese, è stata respinta e che il grosso delle forze di Putin è a 30 chilometri a nord della capitale.

11.55 – Roman Abramovich, su richiesta dell’Ucraina, è in Bielorussia per partecipare ai negoziati tra Russia e Ucraina. Lo scrive il Jerusalem Post (qui il motivo del perché gli ucraini lo hanno voluto al tavolo).

11.45 – Il presidente ucraino Zelensky, nel corso del negoziato, ha detto di essere pronto a liberare prigionieri e detenuti “con esperienza militare”. “È una scelta difficile moralmente, ma necessaria per la difesa del Paese”, ha digitato sul suo canale Telegram. Una mossa che vuole essere distensiva.

11.20 – “Il governo ucraino sta preparando la richiesta ufficiale per aderire all’Ue. Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale” a seguito del ricevimento della richiesta e “significa che anche il Consiglio Ue dovrà prendere posizione. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto”. Così il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. Ieri la presidente della commissione Ursula von der Leyen aveva aperto le porte all’ingresso di Kiev. Pronta la denuncia di Mosca che ha parlato di “misure ostili” al Cremlino.

11.15 – A differenza di quanto fatto dagli ucraini, la delegazione russa non ha voluto svelare in anticipo le ‘carte’ che ha intenzione di ‘giocare’ nel corso del negoziato che ha avuto inizio pochi minuti fa a Gomel, in Bielorussia.

11.10 – La Borsa di Mosca rimarrà chiusa per tutto il giorno. Sospese le contrattazioni per paura di drastici ribassi.

11.15 – Al via i colloqui di pace per arrivare a un cessate il fuoco. A guidare la delegazione russa è stato inviato Vladimir Medinsky , consigliere tra i “falchi” di Putin: è conosciuto infatti per le sue posizioni estreme sul nazionalismo. All’arrivo a Gomel ha però rilasciato esternazioni di apertura: “Siamo pronti a negoziare a tutto campo”.

11.10 – Governo Ucraino è intenzionato a chiedere adesione all’Ue. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in un’intervista ad alcuni media europei, tra i quali l’ANSA, a riguardo ha detto: “Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale” e “che anche il Consiglio Ue dovrà prendere posizione. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto”.

10.10 – L’Onu dà notizia della morte di un centinaio di civili ucraini, tra cui 7 bambini, dall’inizio dell’invasione in Ucraina.

10.00 – Sta iniziando il summit tra i rappresentanti di Kiev e di Mosca. L’Ucraina chiede un immediato cessate il fuoco e il ritiro delle armate russe dal proprio territorio.

9.55 –  L’Ucraina chiede l’adesione immediata all’Unione Europea. Lo afferma il presidente Volodymyr Zelensky.

9.45 – Anonymous rivendica un nuovo attacco informatico alla ferrovia bielorussa, dichiarando che “tutti i servizi sono fuori uso” e rimarranno “disattivati finché le forze russe non lasceranno il territorio della Bielorussia”.

9.40 – La Cina si dice contraria alle sanzioni contro la Russia.

9.30 – La Borsa di Mosca rimane chiusa in attesa di decisioni della banca centrale russa.

9.20 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è in viaggio per l’Algeria insieme a Claudio Descalzi, ad di Eni, e a rappresentanti del Mite. L’Algeria potrebbe fornire più gas all’Italia, con il nostro Paese che si affrancherebbe dalla dipendenza dalla Russia per le forniture.

9.00 – La Farnesina chiede agli italiani di lasciare la Russia “a titolo temporaneo (turisti, studenti, persone in viaggio d’affari e simili) di organizzarsi tempestivamente per rientrare in Italia”.

8.40 – L’esercito russo dichiara di controllare tutto lo spazio aereo ucraino e invita i civili di Kiev a lasciare la città in sicurezza percorrendo la strada per Vasylkiv.

08.30 – Confermato l’incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina. Si terrà in Bielorussia. Zelensky nutre dubbi sulla possibilità di trovare un accordo con Putin.

3.00 – Dopo alcune ore di calma apparente, a Kiev e Kharkiv sono state avvertite nuove esplosioni. Un missile russo avrebbe colpito un edificio residenziale di Charnihiv, andato in fiamme. Non è chiaro quante persone possano essere rimaste coinvolte.

27 febbraio 2022. Il sistema di deterrenza nucleare è in stato di allerta; l’Ucraina riprende il controllo di Kharkiv

23.00 – Secondo il ministero della Salute ucraino, i civili uccisi sono 352, tra cui 14 bambini, mentre i feriti sono 1.684, tra cui 116 bambini. La Russia ha ammesso oggi, per la prima volta, che ci sono stati “morti e feriti” tra i soldati.

20.00 – La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha affermato ai microfoni di Euronews: “L’Ucraina è una di noi e la vogliamo nell’Unione”.

17.55 – “Per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco. È un momento spartiacque” ha dichiarato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in merito allo strumento European Peace Facility con cui l’Unione finanzierà l’acquisto anche di materiale letale a sostengo dell’Ucraina. La presidente ha anche annunciato l’estensione delle sanzioni alla Bielorussia:  “Colpiremo anche l’altro aggressore in questa guerra: il regime di Lukashenko. È complice di questo feroce attacco contro l’Ucraina”.

15.30 – Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha definito la minaccia nucleare paventata da Putin “retorica pericolosa e irresponsabile” mentre il Pentagono ha parlato di “un’escalation” che rischia di sfociare in un errore di calcolo: “Non solo è un passo non necessario ma è un’escalation che può rendere le cose molto più pericolose. Abbiamo fiducia nel fatto che possiamo difenderci e difendere gli alleati”.

15.00 – Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato, in seguito a un colloquio col presidente bielorusso Lukashenko, di aver “convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”.

14.40 – Secondo quanto riferito dall”Associated Press’, il presidente russo Putin ha ordinato di mettere in stato di allerta il sistema di deterrenza nucleare.

13.42 – Una delegazione ucraina sarebbe in partenza per Gomel, in Bielorussia, per avviare negoziati con la Russia. Lo rendono noti fonti politiche bielorusse, citate dall’agenzia russa Tass. Non ci sono conferme di Kiev.

13.15 –  Tre forti esplosioni si sono distintamente sentite dal centro di Kiev nell’arco di 20 minuti. Lo ha constato l’inviato dell’ANSA a Kiev. Al momento non si hanno ancora informazioni sull’origine di questi boati, né quali danni possano aver provocato. Ma, perlomeno dalla prospettiva della zona dei palazzi del potere, si tratta senz’altro di esplosioni più potenti di quelle di ieri.

12.57 – Le forze ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv e hanno cacciato le truppe russe. Lo annuncia il governatore ucraino di Kharkiv.

12.18 – Anche l’Italia, come tanti altri paesi europei, ha deciso di chiudere il proprio spazio aereo alla Russia. La decisione è stata comunicata a Palazzo Chigi che ha comunicato che nessun volo russo sarà autorizzato a volare sui cieli italiani.

11.50 – Ultimatum di Mosca a Kiev sui negoziati in Bielorussia per porre fine alla guerra: la delegazione russa aspetterà quella ucraina fino alle 15 di oggi ora di Mosca (le 13 in Italia). “Se non avrà una risposta entro quell’ora, l’Ucraina sarà responsabile dei prossimi eventi”, ha detto il parlamentare russo Leonid Slutsky, secondo quanto riporta la Tass.

11.20 – Sempre più paesi hanno deciso di chiudere lo spazio aereo alla Russia. Si tratta di Finlandia, Danimarca, Irlanda, Belgio, Austria e Germania che da domenica 27 febbraio 2022 non permetteranno ai voli russi di passare nelle zone interessate.

10.37 – Negoziati: la città di Gomel è stata suggerita dalla stessa parte ucraina come sede per i colloqui. Come abbiamo detto, la delegazione russa è pronta per questi colloqui”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, dopo il rifiuto del presidente Ucraino di trattare in Bielorussia. Peskov ha anche aggiunto che la Russia non sospenderà l’operazione militare durante i colloqui con l’Ucraina.

9.55 – “Insieme sconfiggeremo Putin come abbiamo sconfitto Hitler“. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter, rivolgendosi agli “stranieri disposti a difendere l’Ucraina e l’ordine mondiale come parte della Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell’Ucraina”. Kuleba ha rivolto a loro un “invito a contattare le missioni diplomatiche straniere dell’Ucraina nei vostri paesi. Insieme abbiamo sconfitto Hitler e sconfiggeremo anche Putin”.

9.40 – Gazprom non smetterà di fornire gas russo per il transito in Europa attraverso il territorio ucraino. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce Sergey Kupriyanov, secondo quanto riporta la Tass. “Gazprom fornisce gas russo per il transito in Europa attraverso il territorio ucraino come di consueto”, ha dichiarato, “in conformità con le richieste dei consumatori europei:107,5 milioni di metri cubi al 27 febbraio”.

9.15 – In un nuovo messaggio social, il presidente Zelensky ha raccontato che la notte appena trascorsa è stata “dura”: “Ancora sparatorie, ancora bombardamenti di quartieri abitati, infrastrutture civili. Non c’è nulla oggi che l’occupante non consideri un obiettivo legittimo, stanno compiendo un genocidio. Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili”, che sono stati “colpiti dalle prime ore dell’invasione. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case”. Il consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, ha detto che un attacco missilistico ha colpito l’area residenziale Vyhurivschyna-Troyeschyna, nel distretto di Desniansky della capitale ucraina.

8.37 – La Russia si dice “pronta ai negoziati, in Bielorussia”, a Gomel. Zelenzky: “Anche noi siamo pronti, ma non in Bielorussia”.  Il presidente ucraino avrebbe indicato come possibili luoghi per i negoziati Varsavia, Bratislava, Budapest, Baku, Istanbul. L’annuncio relativo ai negoziati era stato fatto anche nella giornata di ieri, con il Cremlino che aveva dettato condizioni considerate dall’Ucraina inaccettabili. In particolare Mosca aveva ribadito lo stop a qualunque aspirazione all’ingresso nell’Ue e nella Nato, il completo disarmo e la “finlandizzazione” del Paese.

8.35 – Il presidente Zelensky, tramite i social, ha annunciato che l’Ucraina sta creando una Legione straniera per arruolare i volontari provenienti dall’estero: “Questa sarà la prova del vostro sostegno al nostro Paese”.

8.20 – Putin ha parlato di “eroismo riferendosi alle Forze Speciali del Paese che combattono in Ucraina. “Voglio esprimere una gratitudine speciale a coloro che in questi giorni svolgono eroicamente il loro dovere militare durante l’operazione speciale per fornire assistenza alle Repubbliche popolari del Donbass”, ha dichiarato in un messaggio televisivo.

8.15 – Si moltiplicano le immagini di lunghissime file di cittadini che si accalcano davanti agli sportelli bancomat a Mosca e in altre città russe. A scatenare il panico è stato l’annuncio dello stop selettivo al sistema di pagamenti Swift, che sta per essere adottato nei confronti di alcuni istituti russi.

7.25 – Il Cremlino afferma che le sue truppe hanno accerchiato due grandi città del sud dell’Ucraina, Kherson e Berdiansk. A riferirlo è l’agenzia russa Tass. Non ci sono conferme dal governo ucraino.

7.00 – Un attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. È stato distrutto il gasdotto di Kharkiv, nella zona a nord’est dell’Ucraina, bombardato nella notte dalla Russia. La struttura, considerata strategica per la fornitura del gas in un’ampia zona del Paese, è stata colpita ripetutamente, secondo quanto riferito da fonti locali, nel corso degli attacchi che sono andati avanti per molte ore.

6.20 – Dopo il bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, alle porte di Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme rilascia fumi tossici. Quindi l’invito ai residenti a barricarsi in casa co le finestre chiuse. Lo riferiscono i media ucraini. L’incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40 km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.

6.00 – Le sirene d’allarme hanno risuonato in due città nel nord-ovest dell’Ucraina, Rivne e Lutsk, poco prima delle 6 di mattina ora locale. Lo riferisce la Bbc. I cittadini sono stati invitati a raggiungere un rifugio.

4.54 – L’esercito ucraino ha annientato un convoglio delle forze speciali cecene, chiamato `Kadyrovites´ dal nome del leader ceceno Ramzan Kadyrov, a Hostomel, a circa 40 km da Kiev. Lo rendono noto i media locali. Secondo fonti di Channel 24, l’esercito ucraino ha fatto esplodere uno scaglione di 56 carri armati russi dove si trovava anche il generale Magomed Tushayev, comandante del 141mo reggimento motorizzato della guardia cecena che è rimasto ucciso.

3.30 – I militari russi hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo fa sapere il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha poi sottolineato che il bombardamento sul sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive. Quindi è stato evidenziato che è stata colpita la recinzione del sito mentre l’edificio è rimasto intatto.

3.15 – Una palazzo di nove piani a Kharkiv è stato sventrato da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate.

3.00 – Bilancio aggiornato delle vittime civili: si parla di 64 decessi e 240 feriti da giovedì. Lo riferiscono le Nazioni Unite, aggiungendo che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto.

2.10 – Il numero dei volontari tra i civili che si sono uniti alle Forze della difesa territoriale ucraina è salito a 37.000 unità. Lo conferma il comandante delle Forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, su Facebook. L’amministrazione di Kiev, secondo quanto riportato dai media locali, ha inoltre consigliato ai cittadini di restare in casa con le finestre serrate o a trascorrere la notte nei rifugi .

1.35 – I russi hanno colpito un gasdotto a Kharkiv. Lo riferisce il Kyiv Independent con un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.

1.00 – Il premier ucraino Denys Shmyha ringrazia su Twitter “gli amici di Usa, Francia, Germania, Italia, Canada e Regno Unito per l’impegno a rimuovere diverse banche russe da Swift, la paralisi degli asset della Banca centrale russa, il divieto agli oligarchi russi di usare i loro asset finanziari sui mercati euroatlantici”.

00.58 – Il deposito petrolifero di Vasylkiv, a circa 40 km a sud da Kiev, ha preso fuoco. La sindaca della cittadina, Natalia Balasynovych, ha raccontato che città e l’aeroporto hanno dovuto far fronte a pesanti bombardamenti effettuati con missili russi, riporta il Kyiv Independent. Secondo la Cnn, le due grandi esplosioni che hanno illuminato il cielo di Kiev poco fa si sarebbero verificate proprio intorno a Vasylkiv.

00.30 – I servizi internet dei satelliti Starlink di Elon Musk sono da ora attivi in Ucraina. Lo reso noto lo stesso Musk rispondendo a un tweet del vice presidente ucraino Mykhailo Fedorov. Fedorov aveva chiesto all’imprenditore americano di metterli a disposizione.

00.25 – “Ci impegniamo ad agire contro le persone e le entità che facilitano la guerra in Ucraina e le attività dannose del governo russo. In particolare, ci impegniamo ad adottare misure per limitare la vendita della cittadinanza, i cosiddetti passaporti d’oro, che consentono ai ricchi russi collegati al governo russo di diventare cittadini dei nostri paesi e di accedere ai nostri sistemi finanziari”. Così in una dichiarazione congiunta di commissione Europea, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. “Stiamo con il popolo ucraino in quest’ora buia. Anche al di là delle misure che annunciamo oggi, siamo pronti ad adottare ulteriori misure per costringere la Russia a rispondere del suo attacco all’Ucraina”.

00.10 – Forte esplosione a Kiev. Come previsto sono ripresi i bombardamenti. Secondo quanto trapelato l’Ucraina si appresta ad affrontare il giorno più difficile sul fronte attacchi militari dall’inizio del conflitto.

26 febbraio 2022. Stati Uniti ed Unione Europea applicano lo Swift; Biden parla di Terza Guerra Mondiale

23.40 – L’Ue e gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per rimuovere alcune banche russe da Swift. Lo si legge in un comunicato congiunto Usa-Ue.

23.20 – L’Unione europea propone l’esclusione di “un certo numero” di banche russe dal sistema di trasferimento fondi Swift. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, mentre verrà limitato l’accesso ai mercati della Banca centrale russa.

23.00 – Le sirene hanno ricominciato a suonare a Kiev, dove da stasera c’è il coprifuoco. Le autorità locali hanno invitato tutti i cittadini a trovare rifugio in bunker e sotterranei, prevedendo “pesanti raid aerei”, secondo i media locali.

22.30 – Una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri del G7 sulla crisi Ucraina si terrà domani alle 15, prima del vertice dei capi delle diplomazie europee.

22.00 – L’artiglieria russa ha colpito l’ospedale oncologico per bambini Okhmadyt di Kiev, causando la morte di un bambino e il ferimento di altri due, insieme a due adulti.

21.18 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un nuovo colloquio con Boris Johnson, il terzo dall’inizio dell’attacco russo, nel quale ha ringraziato il premier britannico per il sostegno in prima fila del Regno Unito a Kiev e per aver spinto anche altri alleati occidentali a incrementare l’aiuto allargandolo a forniture di armi.

20.00 – “L’alternativa all’imposizione di dure sanzioni alla Russia sarebbe la Terza Guerra Mondiale“. Lo afferma Joe Biden in un’intervista a Bryan Tyler Cohen.

16:51 – Le forze armate russe rivendicano la distruzione di 6 navi da guerra ucraine in uno scontro nel mar Nero, al largo dell’isola dei Serpenti, un’area già passata nelle scorse ore sotto il controllo delle truppe di Mosca. Lo riferisce la Difesa russa, secondo cui all’azione hanno partecipato 16 mezzi di Kiev ed “è probabile che droni strategici Usa abbiano guidato le navi nell’attacco alla flotta russa nel mar Nero”.

16:19 – La Russia ha ordinato al suo esercito di allargare l’offensiva in Ucraina “da tutte le direzioni”. Lo annuncia il portavoce del ministero della Difesa di Mosca.

15:47 – Sta circolando sui maggiori portali italiani ed internazionali il video del palazzo residenziale di Kiev sventrato da un missile russo nel primo pomeriggio di oggi. La struttura è stata colpita nell’area tra il 18esimo e il 21esimo piano. Dalle immagini si vedono grossi blocchi di cemento armato che crollano a terra, mentre diversi focolai sono distinguibili ad occhio nudo all’interno dell’edificio.

15:03 – Le agenzie di stampa europee diffondono la notizia di un missile russo che avrebbe colpito un palazzo residenziale a Kiev. Il sito del tabloid britannico “The Guardian” parla di decine di feriti, mentre al momento non è noto il numero delle vittime.

14:40 – “Più di 100 mila invasori sono sulla nostra terra”. Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, spiegando di aver avuto un colloquio telefonico con il suo omologo indiano Ram Nath Kovind. L’esercito russo, continua, “spara su edifici residenziali. Abbiamo bisogno del supporto politico dell’India nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Fermiamo l’aggressore insieme”.

14:21 – Il Cremlino ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l’avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell’assenza di negoziati che Mosca imputa a Kiev.

13.49 – Il Cremlino, secondo quanto riporta l’Ansa, accusa l’Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati.

13.29 – Secondo quanto riporta l’Ansa, la stazione centrale di Kiev è presa d’assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale ucraina. I treni sono gratuiti, basta aspettare (il servizio è limitato) e salire a bordo. I convogli sono stracolmi.

12.41 – Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha annunciato con un messaggio su Telegram il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 “per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti”. Il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio: “Tutti i civili che saranno trovati in strada – conclude – saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico”.

11.39 – Il presidente ucraino Zelensky ha pubblicato un nuovo videomessaggio alla nazione pubblicato sul suo canale Telegram: “Abbiamo resistito e respinto con successo gli attacchi nemici. I combattimenti continuano. In molte città e distretti del nostro stato. Ma sappiamo cosa stiamo proteggendo: il Paese, la terra, il futuro dei bambini”, ha detto. Poi ha aggiunto che Kiev e le città chiave, ha detto “sono controllate dal nostro esercito”.

11.20 – “La notte è stata dura, ma non ci sono truppe russe nella capitale. Il nemico sta cercando di entrare in città in particolare dal lato di Gostomel, Zhitomir”, ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, citato da Sky News.

10.45 – James Heappey, del ministero della Difesa britannico ha detto alla Bbc: “La resistenza ucraina sta rallentando in modo significativo l’invasione russa, Mosca non ha finora raggiunto gli obiettivi che si era inizialmente prefissata”. Poi ha aggiunto: “Tutti gli obiettivi di Mosca sono al momento falliti. Le colonne di mezzi armati in marcia verso Kiev sono ancora lontane proprio grazie all’incredibile resistenza ucraina”.

10.40 – Dopo il tweet polemico nei confronti di Mario Draghi, il presidente ucraino Zelensky è tornato a parlare dei rapporti con l’Italia. “Questo – ha twittato – è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue”.

09.30 – Un palazzo residenziale è stato colpito dai bombardamenti russi a Kiev. Il numero delle vittime è sconosciuto, mentre ci sarebbero delle persone rimaste ferite. Il ministero dell’Interno ucraino ha rilasciato le immagini dell’edificio squarciato dalle bombe.

08.20 – Dopo una notte di bombardamenti e combattimenti in varie zone di Kiev, sono ripresi i raid aerei a sulla capitale ucraina, con una nuova allerta e la richiesta ai cittadini di correre nei rifugi.

08.00 – Il ministero della Difesa russo ha annunciato che l’esercito di Mosca ha preso il controllo della città di Melitopol, nell’Ucraina sud occidentale vicino alla Crimea.

07.00 – “Stiamo fermando l’orda nel miglior modo possibile, la situazione a Kiev è sotto il controllo delle forze armate ucraine e dei nostri cittadini”, ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, secondo quanto riporta il Kyiv independent.

25 febbraio 2022. Gli Stati Uniti congelano i beni di Putin e Lavrov; soldati russi a Melitopol

22.40 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe pronto al cessate il fuoco e a discutere i termini per la pace. Lo riporta Skynews. In precedenza le proposte di un incontro con Vladimir Putin a Minsk, in Bielorussia, sono stati respinti dall’Ucraina. L’incontro si potrebbe tenere invece in Polonia, ma in questo momento si discute sul luogo e la data del possibile vertice.

22.30 – Le forze russe sono entrate a Melitopol, nel Sud dell’Ucraina, “senza trovare resistenza”. Lo afferma il ministero russo della Difesa.

22.10 – Il ministero degli Esteri russo fa sapere che “ci avviciniamo al punto di non ritorno nelle relazioni con l’Occidente”.

22.00 – Gli Usa congelano gli asset finanziari di Vladimir Putin e di Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo. Le sanzioni previste da Joe Biden riguardano anche il divieto di ingresso negli Stati Uniti.

21.00 – Sono oltre 56 mila i profughi che dall’Ucraina si sono recati in Polonia, di cui 25 mila accolti solo nella giornata di oggi. Lo ha reso noto il ministero degli Interni polacco. Le code alle frontiere sono molto lunghe e per entrare nel Paese ci vogliono fino a 12 ore.

20.15 – Papa Francesco ha diffuso su Twitter una scritta in russo contro la guerra in Ucraina, riprendendo un passaggio dell’enciclica Fratelli Tutti: “Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male”.

19.20 – Per il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, gli obiettivi di Vladimir Putin “non si limitano all’Ucraina”. Il timore è che, una volta preso il controllo dell’Ucraina, la Russia punti ad aggredire le repubbliche baltiche ex Urss.

18.20 – L’ente statale russo per il controllo sui media ha annunciato l’imposizione di una parziale restrizione dell’accesso a Facebook. Lo ha riferito il sito di notizie ‘Rbk’. La decisione sarebbe stata presa in risposta alle limitazioni poste agli account di media di Stato russi.

18.15 – La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che la Russia “non può non notare i persistenti tentativi della Nato” di allargarsi includendo Finlandia e Svezia, minacciando verso questi Paesi azioni militari. I tentativi di entrare nella Nato sarebbero portati avanti “in particolare dagli Stati Uniti d’America”. La portavoce ha poi aggiunto che la Russia considera “un importante fattore della sicurezza la politica di non-allineamento” di quegli Stati.

17.35 – Gli organizzatori dell’Eurovision Song Contest 2022 hanno annunciato l’esclusione della Russia dalla competizione, alla luce di quanto sta avvenendo in Ucraina.

17.30 – Un attacco anfibio russo è in corso nel Mare di Azov, a ovest della città di Mariupol. Lo ha riferito ai cronisti un funzionario della Difesa americano.

16.28 – Putin ha chiesto all’esercito ucraino di rimuovere Zelensky prendendo il potere. Ha inoltre affermato di star combattendo una “banda di drogati e neonazisti”, riferendosi alle autorità dell’Ucraina.

16.15 – “Garantire la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’eurozona”. Questa la priorità della Banca Centrale Europea per Christine Lagarde. La presidente della Bce lo ha detto all’Ecofin informale di Parigi.

14.30 – La Polonia chiuderà lo spazio aereo ai vettori russi. Lo annuncia il premier polacco, Mateusz Morawiecki, su Facebook. “Ho ordinato – scrive – la preparazione di una risoluzione del Consiglio dei ministri che porterà alla chiusura dello spazio aereo sulla Polonia alle compagnie aeree russe”, scrive il capo del governo polacco.

14.00 – Vladimir Putin “è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa a livello di rappresentanti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Esteri e dell’amministrazione presidenziale per negoziati con una delegazione ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

13.40 – Violenti combattimenti sono in corso attorno e nella città portuale di Mariupol, nel Donbass. Lo denuncia il sindaco Vadym Boychenko: “Non stiamo combattendo solo per l’Ucraina ma per tutta l’Europa”, ha aggiunto citato dai media locali.

13.00 – “La prossima volta cercherò di spostare l’agenda bellica per parlare con Mario Draghi ad un’ora precisa”. Lo scrive via Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo che il premier Mario Draghi questa mattina aveva detto di aver provato a contattare il presidente ucraino senza riuscirci.

12.40 – Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto una telefonata nel pomeriggio con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riferisce l’emittente televisiva statale cinese Cctv. La Cina “sostiene Russia e Ucraina per la soluzione dei problemi attraverso i negoziati”: il presidente Xi Jinping ha ribadito che “la posizione fondamentale della Cina è di rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e degli scopi e dei principi della Carta dell’Onu”. Pechino, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale, “è disposta a collaborare con la comunità internazionale per sostenere un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e per salvaguardare il sistema internazionale con l’Onu al centro”.

12:00 – Almeno 25 civili sono stati uccisi e latri 102 sono rimasti feriti in Ucraina in seguito a “bombardamenti e raid aerei”: lo ha reso noto una portavoce dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite precisando che dall’inizio dell’invasione si registrano almeno 127 vittime civili.

11:40 – “La Russia continua a riconoscere Volodymyr Zelensky come legittimo presidente dell’Ucraina”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda di un giornalista. Intanto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha annunciato via Twitter che “l’Ue sta lavorando a un terzo pacchetto di sanzioni contro Mosca”, aggiungendo che “ho parlato con il presidente Volodymyr Zelensky mentre Kiev è costantemente sotto attacco da parte delle forze russe. L’insensata sofferenza e la perdita di vite civili devono cessare. L’Europa è dalla parte del popolo dell’Ucraina e continuerà a fornire supporto. Un secondo pacchetto di sanzioni con conseguenze massicce e gravi sono state concordate ieri sera. Un ulteriore pacchetto è in preparazione urgente”.

11.15 – “Per quanto riguarda le sanzioni, l’Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell’Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla NATO sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni, circa 240 uomini attualmente in Lettonia, insieme a forze navali, velivoli in Romania e altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili”. Così Mario Draghi in Parlamento.

10.50 – “L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile” ha detto così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nell’informativa alla Camera sul conflitto tra Russia e Ucraina. “L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei” è un passaggio del discorso del premier.

10.30 – Combattimenti in corso in quartiere settentrionale di Kiev, Oblonsky: lo ha riportato un giornalista della Afp, mentre secondo alcuni media internazionali spari sono stati uditi nella zona degli edifici governativi. Secondo alcune testimonianze i carri armati dell’unita’ Z dell’esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando fino al centro della capitale, dove si susseguono esplosioni. Mosca ha intanto comunicato di aver preso il pieno controllo di Chernobyl.

10.00 – La Cina “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui “gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011”, che sono risultati strumenti “non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi”.

09.10 – Una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, è stata colpita dalle bombe: sono morti due insegnanti.

07.00 – Intorno alle 02.25 della notte è terminato il Consiglio europeo straordinario durato 6 ore nel quale i leader dei Paesi membri hanno stabilito le sanzioni nei confronti di Mosca: “Il pacchetto di sanzioni massicce e mirate approvato stasera mostra quanto sia unita l’Ue” ha dichiarato la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. “In primo luogo, questo pacchetto include sanzioni finanziarie, mirate al 70% del mercato bancario russo e alle principali societa’ statali, compresa la difesa” ha spiegato.

06.00 – Le forze russe hanno iniziato alle 6.10 (le 5.10 ora italiana) a bombardare l’aeroporto di Velyka Omelyana, a 4 chilometri da Rivne, cittadina del nordovest dell’Ucraina a circa 300 chilometri da Kiev e 160 dal confine con la Polonia. L’armata di Mosca sarebbe a pochi chilometri da Kiev, circa 30 secondo quanto riportato dalla Cnn citando dirigenti della Casa Bianca. La capitale avrebbe subito un attacco missilistico poco prima dell’alba che ha fatto scattare l’allarma antiaereo. 

00.30 – Riportando il bollettino di guerra con 137 vittime ucraine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto in video che gruppi di sabotatori russi sono entrati a Kiev, con l’obiettivo principale di “distruggere l’Ucraina politicamente, distruggendo il capo dello stato”. “Secondo le nostre informazioni il nemico ha me come obiettivo numero uno, la mia famiglia come secondo obiettivo” ha dichiarato ribadendo la sua permanenza a Kiev.

24 febbraio 2022. Inizia la guerra: la Russia bombarda Kiev ed entra in Ucraina, Zelensky  chiama alle armi gli uomini tra i 18 e i 60 anni

23.22 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha firmato il decreto per la mobilitazione generale in Ucraina. Lo riporta l’agenzia Tass, che cita il documento postato sul sito ufficiale del presidente ucraino. Il decreto n.69/22 stabilisce una “mobilitazione generale” a causa “dell’aggressione militare” per “garantire la difesa dello Stato”. – La dogana ucraina aveva già annunciato prima della pubblicazione del decreto di mobilitazione generale che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non potevano più lasciare l’Ucraina.

22.17 – La Russia ha lanciato “oltre 160 missili in Ucraina“: lo riferisce la Cnn citando un alto dirigente del Pentagono.

21.48 – Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con Emmanuel Macron. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, secondo cui il presidente russo ha fornito all’omologo francese “chiarimenti dettagliati sulle ragioni e le circostanze della sua decisione di condurre un’operazione militare speciale” in Ucraina.

21.43 – La città di Mariupol, centro ucraino sul mar d’Azov a poche decine di chilometri dalle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass, è sotto pesante attacco russo, con centinaia di esplosioni segnalate. Lo riferiscono media ucraini. La sua conquista è ritenuta strategica per la creazione di un collegamento diretto con la Crimea, annessa alla Russia nel 2014.

21.41 –  Circa 100 mila persone sono fuggite dalle loro case in Ucraina e diverse migliaia hanno lasciato il Paese, ha riferito l’Onu. “Riteniamo che circa 100.000 persone debbano aver già lasciato le loro case e che diverse migliaia di persone abbiano attraversato i confini internazionali”, ha detto all’Afp una portavoce dell’salto commissariato dell’Onu per i rifugiati, Shabia Mantoo

21.22 – Gli Stati Uniti hanno espulso il numero due dell’ambasciata della Russia a Washington. L’espulsione non è legata all’invasione dell’Ucraina, ma è in ritorsione alla decisione di Mosca di inizio mese di cacciare il secondo diplomatico in grado dell’ambasciata americana in Russia.

21.12 – Il ministero della Difesa tedesco, in seguito all’attacco in Ucraina, ha attivato le cosiddette “misure di allarme nazionale“. Quindi, nei prossimi giorni la popolazione potrebbe percepire una accresciuta presenza di militari negli spazi pubblici, ha comunicato il ministero. Si potrà arrivare anche a limitazioni della circolazione del traffico, che permettano capacità di trasporto per terra, mare e aria a fini militari.

20.14 – Il Pentagono ha ordinato il dispiegamento di circa 7 mila truppe in Europa. Lo riportano i media americani.

20.03 –  Sale a quasi 1.400 il numero delle persone fermate oggi dalla polizia in varie città della Russia per le proteste contro l’attacco all’Ucraina. Lo riferisce l’ong Ovd-Info. La fonte precisa che i fermi sono avvenuti in 51 città e che nella sola Mosca ne sono stati registrati 719.

19.59 –  Gli alleati occidentali stimano che Kiev potrebbe cadere in mano alle forze russe “nel giro di poche ore”. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

19.49 – Duro attacco di Biden a Putin: “Un criminale, guerra premeditata da mesi”. Qui il messaggio integrale del presidente Usa.

19.41 – “Siamo tutti molto colpiti da quanto è avvenuto stanotte. Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati”. Lo ha detto il premier Mario Draghi intervenendo nel pomeriggio al G7 in videoconferenza.

19.32 – Fra le opzioni presentate a Joe Biden contro la Russia ci sono anche “ampi cyberattacchi”. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali il presidente è stato informato delle opzioni a disposizione per rispondere alla Russia.

19.04 – La presidenza ucraina ha affermato che le forze russe hanno preso l’area di Chernobyl.

18.49 – “Ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti”. Lo ha twittato il presidente americano Joe Biden dopo il G7.

18.15 — L’Ucraina potrebbe essere “eliminata dalle mappe”. Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo l’avvio dell’operazione speciale russa nel Paese. “La Nato, comunque, difenderà tutti gli Stati suoi alleati”.

18.10 – La Cina non vuole parlare di “invasione”, dall’altro canto nega di sostenere l’intervento russo. “Una linea cauta”, spiega il Washington Post, in riferimento alla posizione di Pechino. La portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha minimizzato sulle ipotesi di un sostegno dietro le quinte di Pechino a Mosca. “In merito alle allusioni americane del sostegno della Cina alla Russia, sono sicura che la Russia sarebbe felice di sentirlo”, ha detto Hua. La Cina, ha aggiunto, “non voleva assistere a quello che è accaduto oggi in Ucraina”.

18.05 – L’operazione militare russa in Ucraina è una “iniziativa forzata” in quanto Mosca “era semplicemente rimasta senza la possibilità di agire altrimenti”. Così Putin, incontrando i rappresentanti degli imprenditori russi.

17.40 – Il premier britannico Boris Johnson sta facendo pressioni “decise pressioni” per far sì che la Russia sia esclusa dal sistema finanziario internazionale Swift. La sanzione colpirebbe fortemente l’economia e le banche russe. La posizione di Johnson, ha spiegato il Financial Time, avrebbe però incontrato incontrando la ferma opposizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha avvertito il premier che la Germania non intende sostenere questa misura, né lo farebbe l’Unione europea.

17.27 – “L’integrità territoriale ucraina”, è sostenuta dalla Turchia. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “L’ho detto in una conversazione con il presidente Zelensky”. La Turchia “è pronta a fare gli sforzi necessari per assicurare la sicurezza dei tatari di Crimea e di tutti i Turchi che vivono in Ucraina, e ritiene inaccettabile l’operazione militare contro il Paese”.

17.15  – Terminato il vertice dei leader dei G7, che hanno discusso di una “risposta congiunta” all’attacco “ingiustificato e non provocato della Russia all’Ucraina”. Una dichiarazione pubblicata dalla cancelleria di Berlino afferma che i leader condannano “l’invasione russa nel modo più aspro. Affermiamo il nostro inamovibile appoggio e la nostra solidarietà all’Ucraina”. “Ci impegniamo a proteggere i sistemi democratici e a rafforzare la nostra collaborazione per la priorità globali come clima, ambiente e salute”. Il G7 interverrà se ci saranno “problemi” alle forniture di gas.

17.00 – La finale di Champions League di quest’anno, in programma per il 28 maggio alla Gazprom Arena di San Pietroburgo, potrebbe essere spostata “in condivisione della preoccupazione internazionale per la situazione in Europa, e in condanna dell’invasione russa dell’Ucraina”. Così l’Uefa in una nota.

16.45 –  Joe Biden ha incontrato i Paesi alleati del G7 per definire sanzioni severe contro la Russia. L’incontro virtuale tra gli Stati Uniti e gli alleati è in corso, ha reso noto la Casa Bianca, per l’Italia partecipa il presidente del Consiglio Mario Draghi.

16.30 – Oltre 100 missili russi sull’Ucraina Più di 100 missili russi sono caduti sul territorio ucraino durante il primo giorno di attacco al Paese. La stima è stata formulata dal Pentagono.

16.00 – Combattimenti nella zona della centrale di Chernobyl. Lo riferisce il ministero degli interni ucraino. I soldati ucraini “stanno sacrificando la loro vita per evitare una seconda Chernobyl” ha scritto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su Twitter.

15.30 – Si muove anche l’Uefa che si avvia a sospendere l’assegnazione della finale della Champions League in programma il prossimo 28 maggio a San Pietroburgo.

15.15 – Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichirato che l’Ungheria è pronta ad assistere i rifugiati in arrivo dall’Ucraina, ma che non fornirà armi a Kiev.

14.50 – Il comando militare ucraino riporta che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio è di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici.

14.20 – Le truppe russe sono entrate anche nella regione di Kiev. Sono in coso pesanti combattimenti attorno all’aeroporto di Hostomel, a circa 35 chilometri a nord della capitale.

13.50 – Il premier Mario Draghi ha dichiarato che il dialogo con la Russia di Putin “è impossibile”.

13.30 – La Polonia, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’interno Mariusz Kaminski, è pronta a chiudere i suoi confini con la Russia e la Bielorussia.

12.15 – “Lo scopo dell’operazione militare della Russia è la demilitarizzazione dell’Ucraina in quanto rappresenta una minaccia per il nostro popolo”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov.

11.15 – Secondo la presidenza ucraina, “più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi”.

10.40 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio supremo di Difesa alle 16.30. Al vertice partecipano il premier Mario Draghi, e i ministri di Affari esteri, Interno, Economia, Difesa e il Capo di stato maggiore della Difesa.

10.30 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con la Russia e invitato la popolazione a donare il sangue per i militari feriti negli ospedali. Ha poi paragonato l’invasione dell’Ucraina a quella della Polonia da parte dei nazisti.

10.00 – La Banca centrale ucraina ha sospeso il mercato dei cambi, implementando il divieto di trasferimento di denaro all’estero e nuovi limiti sul prelievo dei contanti.

9.30 – Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha fatto sapere che il suo Paese non parteciperà attivamente all’invasione dell’Ucraina insieme agli alleati russi.

9.00 – Nonostante gli appelli alla popolazione per rimanere a casa, si sono create lunghe code nelle strade delle principali città del Paese, con la corsa ai distributori di benzina e un esodo incontrollato di persone verso le campagne.

8.00 – Vladimir Putin ha annunciato, rispondendo alla minaccia di sanzioni da parte delle forze Nato e dell’Onu che la Russia non farà di nuovo lo stesso errore di compiacere l’Occidente”. Aggiungendo che “chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire” in Ucraina “sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo pronti a tutto. Spero di essere ascoltato”.

7.15 – “Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”, ha dichiarato il premier Mario Draghi. Qua le reazioni dei leader mondiali all’invasione dell’Ucraina.

6.00 – Ci sarebbero già centinaia di morti e feriti, con l’Ucraina assediata da più fronti. Da Nord tramite la Bielorussia, da Est direttamente dalla Russia e dalle repubbliche del Donbass, da Sud tramite la Crimea. A Ovest le bombe fermano i profughi diretti verso la Polonia e la Moldavia.

5.30 – La Nato “condanna con forza” l’attacco contro l’Ucraina e chiede alla Russia “di fermare immediatamente la sua azione militari”. Farà “tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati”.

4.40 – “Vladimir Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza”, ha dichiarato il presidente americano Joe Biden, annunciando dure sanzioni alla Russia e sostegno all’Ucraina.

4.30 – Le bombe cadono su Kiev e su altre città dell’Ucraina.

4.00 – Vladimir Putin annuncia e sferra l’attacco all’Ucraina. È iniziata la guerra.

23 febbraio 2022. I leader del Donbass chiedono a Putin sostegno contro l’Ucrana, scontri nella Repubblica di Luhansk

22.50 – Da quanto riferito da media vicini ai separatisti filorussi nel Donbass, le forze ucraine “stanno tentando di sfondare le linee difensive della Repubblica di Luhansk” dove sarebbero in corso “violenti combattimenti”.

22.05 – Secondo quanto dichiaro dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, i leader delle repubbliche separatiste del Donbass, nell’Ucraina orientale hanno chiesto a Vladimir Putin un sostegno contro l’aggressione di Kiev. 

18.10 – Gli Stati Uniti hanno avvertito il governo di Kiev che “Mosca è pronta a invadere in 48 ore“, con un’operazione su larga scala. Lo hanno riferito Newsweek e Cnn citando dirigenti dell’intelligence americana.

17.30 – Il ministero degli Esteri russo guidato da Sergej Lavrov ha definito “una strana idea di diplomazia” quella del ministro Luigi Di Maio, che ha dichiarato che non potranno esserci contatti con Mosca fino a quando non ci saranno segnali di diminuzione della tensione in Ucraina. Dal dicastero è stato osservato che la diplomazia “è stata inventata solo per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi ad assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala“. “I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia come professione”, hanno aggiunto dal ministero degli Esteri russo.

14.30 – Il ministero degli Esteri di Mosca ha fatto sapere che la risposta della Russia alle sanzioni imposte dai Paesi occidentali sarà “forte e dolorosa”.

13.00 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha conferito al Senato sulla crisi ucraina. “Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di peace-keeping. È un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa. Ricordo che si stima una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità”, ha detto il ministro.

11.30 – L’agenzia stampa Tass riporta che il Parlamento ucraino ha approvato una legge che dà il via libera al possesso di armi per i cittadini ucraini. Il Consiglio di sicurezza ucraino ha chiesto lo stato di emergenza nel Paese, richiesta che dovrà venire approvata dal parlamento entro 48 ore.

09.40 – Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha annunciato l’avvio dell’arruolamento dei riservisti dell’esercito. Inoltre il inistero degli Esteri di Kiev ha esortato i suoi concittadini a lasciare la Russia e ad evitare viaggi verso la Russia.

08.50 – La Cina, attraverso le parole del portavoce del ministero degli Esteri, si è detta contraria alle sanzioni economiche contro la Russia annunciate da Usa e Ue.

07.08 – “Non negoziabili”: così il presidente russo Vladimir Putin ha definito oggi gli interessi e la sicurezza del Paese. La Russia, ha aggiunto, è pronta a trovare “soluzioni diplomatiche” con Kiev e l’Occidente sulla crisi ucraina.

00.21 – Joe Biden non vuole partecipare a un summit con Vladimir Putin. Lo ha confermato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, poco dopo che il segretario di stato Usa, Antony Blinken, ha cancellato l’incontro con il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, previsto per domani: “La diplomazia non può avere successo a meno che la Russia non cambi corso”, ha aggiunto Psaki, ponendo come condizione per un summit tra i due leader la “de-escalation” russa, “che significa muovere le truppe”.

22 febbraio 2022. La Germania sospende l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2, sanzioni dell’Inghilterra alle banche russe

23.32 – Anche il Canada ha imposto una “serie di sanzioni” economiche contro la Russia. Lo ha annunciato il primo ministro Trudeau.

23.05 – Il segretario di stato Usa Antony Blinken ha annullato l’incontro con il  ministro degli esteri Serghiei Lavrov previsto per giovedì che, ha ricordato, era subordinato al fatto che non ci fosse una invasione russa dell’Ucraina. “Ora non ha senso”, ha detto, precisando di essersi consultato prima con gli alleati.

22.00 – Il presidente Joe Biden ha annunciato lo spostamento di altri soldati, di stanza in Europa, per “rinforzare” il fronte alleato nel Baltico, tra Estonia, Lituania e Lettonia.

21.07 – Il presidente americano, Joe Biden, ha dichiarato che gli Stati uniti e gli alleati “restano aperti alla diplomazia se la Russia sarà seria” perché Washington “non ha alcuna intenzione di combattere” con Mosca. Ma intanto Biden ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca e ha fatto sapere di essere al lavoro con Berlino per bloccare la realizzazione del gasdotto Nord Stream 2.

20.00 – Il nome del presidente russo Vladimir Putin non compare nell’elenco delle sanzioni varate dall’Ue. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell.

19.23 – Il ministero degli Esteri russo ha annunciato che il personale diplomatico di Mosca verrà evacuato in tempi brevi. Lo riferiscono le agenzie russe.

19.00 – “La possibilità che l’Ucraina abbia armi tattiche nucleari costituisce una minaccia strategica per la Russia”. Lo ha detto Vladimir Putin in una conferenza stampa a Mosca, affermando che Mosca “vuole la smilitarizzazione dell’Ucraina”.

18.30 – “È il momento più pericoloso per la sicurezza europea da generazioni”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa. “La Russia sta facendo esattamente ciò che avevamo previsto: ci sono tutte le indicazioni” di un attacco su larga scala da parte di Mosca, sottolinea.

17.00 – L’amministrazione Biden inizialmente aveva evitato di usare questo termine per vedere cosa avrebbe effettivamente fatto la Russia. Dopo aver valutato i movimenti delle truppe di Mosca, è diventato chiaro che si trattava di una “nuova invasione“.

16.06 –  Il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, riferirà domani in Senato sulla crisi ucraina alle ore 12. Lo si apprende mentre è in corso la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.

15.15 – La Casa Bianca plaude alla decisione di Berlino di bloccare la certificazione del gasdotto Nord Stream 2, unendosi a Kiev che poche ore prima aveva lodato Berlino per il medesimo motivo. “La vera leadership implica l’adozione di tali decisioni in momenti difficili. La mossa della Germania dimostra esattamente questo”, ha scritto il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, su Twitter. “Una scelta corretta in termini morali, politici, pratici date le circostanze attuali”.

14.20 –  Mosca “non si prepara per il momento” a mandare forze militari nell’Ucraina orientale, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo. L’Ungheria invece lo farà, unica tra gli alleati della Nato, che finora hanno preferito invece fornire assistenza militare, tramite l’invio di armi e l’addestramento dell’esercito. L’Ungheria ha sottolineato che i suoi militari verranno impegnati in parte in compiti umanitari.

13.45 – Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato sanzioni contro 5 banche russe e tre oligarchi vicini al presidente Putin. Tutti i loro beni nel Regno Unito saranno congelati e il loro ingresso vietato nel Paese. Le banche coinvolte sono Rossiya, IS Bank, General Bank, Promsvyaz Bank e Black Sea Bank. I tre oligarchi sono: Gennady Timchenko, Boris Rotenberg e Igor Rotenberg.

13.30 – Oggi alle 16 è stato convocato dall’Alto rappresentante Ue Josep Borrell un consiglio Affari esteri straordinario a Parigi. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in una nota congiunta, hanno dichiarato che il pacchetto di sanzioni che sarà presentato nel pomeriggio avrà il fine di “colpire coloro che sono stati coinvolti nella decisione illegale; colpire le banche che stanno finanziando le operazioni militari russe e altre operazioni in quei territori; colpire la capacità dello Stato e del governo russo di accedere ai capitali e ai mercati finanziari e ai servizi dell’Ue; limitare il finanziamento di politiche aggressive che portino a un’escalation; prendere di mira il commercio tra le due regioni secessioniste e l’Ue, per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive”.

12.40 –  La Germania ha sospeso l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo ha affermato il cancelliere Olaf Scholz. Il numero uno di Berlino ha detto di aver chiesto di interrompere il processo di revisione da parte dell’autorità di regolamentazione tedesca per quanto riguarda il gasdotto. “Sembra una cosa tecnica, ma è un passaggio amministrativo necessario, quindi non può esserci alcuna certificazione del gasdotto e senza questa certificazione, Nord Stream 2 non può iniziare a funzionare”, ha sottolineato il Cancelliere.

12.05 – Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia ha riconosciuto l’indipendenza delle due regioni ribelli “all’interno dei confini esistenti quando hanno proclamato” la loro indipendenza: quindi i confini del 2014. Le forze ucraine hanno successivamente rivendicato il controllo di gran parte di entrambe le regioni durante un conflitto di quasi otto anni che ha ucciso oltre 14.000 persone.

11.35 – Arriva l’ok al vertice degli ambasciatori Ue al pacchetto di sanzioni da infliggere a Mosca. La presidenza francese sottolinea che “c’è unità” da parte degli Stati membri nella reazione alle decisioni russe. “C’è determinazione a prendere sanzioni mirate contro le persone coinvolte” nelle operazioni nel Donbass, “in coordinamento con i nostri alleati”, ha aggiunto la presidenza francese.

11.00 – “Voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass” si è espresso così il presidente del Consiglio Mario Draghi in apertura del suo discorso alla cerimonia al Consiglio di Stato, in merito alla crisi in Ucraina: “Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”.

10.40 – L’ambasciata d’Italia in Ucraina ha indicato agli italiani presenti ancora a Kiev “i centri di raccolta prestabiliti” in caso dovesse rendersi necessaria un’evacuazione. I centri andranno raggiunti “unicamente in caso di assoluta emergenza e sempre qualora gli spostamenti fossero consentiti”.

09.30 – L’Alto rappresentante per gli Affari Esteri dell’Ue Josep Borrell ha annunciato la convocazione del Consiglio europeo, chiesto da diversi Paesi, per discutere le sanzioni da imporre alla Russia per il riconoscimento del Donbass. Non c’è però compattezza tra gli Stati membri sulla portata dei provvedimenti contro Mosca. Anche il premier britannico Boris Johnson ha assicurato al più presto una “prima raffica di sanzioni economiche britanniche contro la Russia”.

08.50 – Nella notte due soldati sono stati uccisi da bombardamenti  e altri 12 sono rimasti feriti, secondo quanto riportato dal ministero della Difesa ucraino.

04.35 – “Siamo impegnati per la strada diplomatica ma siamo sulla nostra terra, non abbiamo paura di niente e di nessuno. Non daremo via niente a nessuno. Non è febbraio 2014”, quando la Russia invase la Crimea, “ma è febbraio 2022”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino all’Onu, Sergiy Kyslytsya, parlando alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. Kyslytsya ha quindi precisato che i confini dell’Ucraina “non cambieranno”.

03.13 – “Le prossime ore e giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere prevenuto a tutti i costi”. Lo ha detto il sottosegretario agli affari politici dell’Onu, Rosemary Dicarlo, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina, assicurando “il pieno impegno del segretario generale a lavorare per una soluzione diplomatica dell’attuale crisi”. “Ci rammarichiamo anche – ha aggiunto – per l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale, come riferito in una ‘missione di mantenimento della pace'”.

01.21 – L’Ucraina si attende un “chiaro sostegno” da parte dell’Occidente contro la Russsia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky.  “Non abbiamo paura della Russia”, ha aggiunto in un discorso alla nazione, denunciando il riconoscimento dell’indipendenza delle due “repubbliche” separatiste del Donbass da parte di Mosca una violazione della “sovranità e integrità territoriale” dell’Ucraina. Gli ucraini, ha proseguito, sono “sulla loro terra” e “non hanno paura di niente e di nessuno” e non cederanno “un solo pezzo” del Paese”.

00.12 – Il presidente americano Joe Biden ha firmato l’ordine esecutivo che vieta nuovi investimenti, attività commerciali e finanziarie nel Donbass, oltre a vietare le importazioni negli Stati Uniti dall’area. Lo afferma la Casa Bianca, dopo il riconoscimento di Putin dei separatisti dell’Ucraina orientale: “Ho firmato un ordine esecutivo per negare alla Russia ogni chance di approfittare delle sue lampanti violazioni delle leggi internazionali. Continuiamo a consultarci con gli alleati e i partner, inclusa l’Ucraina, sui prossimi passi”, ha dichiarato successivamentre il presidente Usa.

00.02 –  – Il premier britannico Boris Johnson annuncerà martedi’ sanzioni “importanti” contro la Russia. Lo ha comunicato Downing Street.

21 febbraio 2022. La Russia riconosce le Repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk

23.08 – Biden ha ribadito al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskij “l’impegno degli Stati Uniti alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina”.

23.01 – Il cancelliere tedesco Scholz, il presidente francese Macron e quello americano Biden sono d’accordo che il riconoscimento russo delle regioni separatiste “non rimarrà senza risposta”. I tre leader sono uniti “nel sostenere che questo passo della Russia sia una chiara rottura degli accordi di Minsk”. “Solidali con l’Ucraina” Scholz, Macron e Biden “hanno apprezzato la reazione controllata” che il Paese ha mostrato sotto la leadership di Zelenskij. “I partner sono stati concordi sul fatto di non voler ridurre il proprio impegno per l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Allo stesso tempo si impegneranno con tutte le forze per evitare un’ulteriore escalation della situazione”.

22.33 – Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è “molto preoccupato” per la scelta di Putin e “chiede una soluzione pacifica del conflitto nell’Ucraina orientale, in conformità con gli accordi di Minsk”. La mossa della Russia è “una violazione dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina e incompatibile con i principi della Carta delle Nazioni Unite”.

22.15 – “Putin ha rinnegato tutti i suoi impegni”. Così la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock che ha aggiunto: “Mettiamo espressamente in guardia contro ogni ulteriore escalation militare da parte della Russia. Si tratta di una flagrante violazione del diritto internazionale”. Macron caldeggia “sanzioni mirate da parte dell’Ue”: “Si tratta chiaramente di una violazione unilaterale degli impegni internazionali della Russia e di una minaccia alla sovranita’ dell’ucraina”.

21.55 – “Mosca continua ad alimentare il conflitto nell’Ucraina orientale fornendo sostegno finanziario e militare ai separatisti. Sta anche cercando di inscenare un pretesto per invadere ancora una volta l’Ucraina”. Lo si legge in una nota del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Il governo britannico annuncerà domani sanzioni contro la Russia.

21.30 – “L’Unione ribadisce il suo incrollabile supporto all’indipendenza, alla integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina nell’ambito dei confini internazionalmente riconosciuti. L’Ue reagirà con sanzioni dirette nei confronti di chi è coinvolto in quest’azione illegale”. Questa la dichiarazione congiunta della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.

21.25 – Dalla Casa Bianca hanno reso noto che Biden firmerà un ordine esecutivo che proibirà nuovi investimenti, commerci e operazioni finanziarie di cittadini statunitensi verso o da Donetsk e Luhansk. In poco tempo saranno prese misure restrittive “in relazione alla palese violazione degli impegni internazionali da parte della Russia”.

21.10 – “La decisione delle autorità russe di riconoscere le cosiddette Repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica. L’Italia continua a sostenere l’integrità e la piena sovranità dell’Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

20.35 – Putin: “La Russia riconosce l’indipendenza delle repubbliche separatiste”, ha sottolineato Putin, firmando il decreto accanto ai due leader filorussi e ammonisce Kiev a non adottare misure contro le due regioni. Poco prima aveva sostenuto che “l’espansione della Nato è solo una questione di tempo. Siamo preoccupati dall’ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantica. Ci hanno ingannato”.

20.19 – Putin: “L’Ucraina minaccia la nostra sicurezza. Se avesse armi di distruzione di massa la situazione cambierebbe drasticamente. Se entrasse nella Nato l’Ucraina sarebbe una minaccia alla nostra sicurezza. Cerca di entrare in conflitto con noi, ci son terroristi nel Paese sostenuti e incoraggiati dalla comunità internazionale, con condizioni a beneficio dell’Ucraina”.

20.12 – “L’Ucraina è una colonia americana con un regime fantoccio”, ha dichiarato Putin, sostenendo che l’ambasciata americana abbia il controllo direttamente di alcuni giudici. “Kiev ci ricatta sull’energia”, ha aggiunto, affermando che Kiev ha rubato il gas russo. Quindi ha detto che il Paese ucraino è stato contaminato dai virus del nazionalismo, del nazismo e della corruzione degli oligarchi.

19.40 – Putin ha iniziato a parlare in tv: “La situazione nel Donbass è estremamente critica”, dipingendo l’Ucraina come “parte integrante della storia russa, territori parte dell’Impero russo: Lenin è stato il creatore e l’architetto dell’Ucraina e aveva un interesse particolare anche per il Donbass”.

19.00 – Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il riconoscimento dell’indipendenza delle due repubbliche separatiste del Donbass, Donetsk e Lugansk.

17.00 – L’Ucraina ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza Onu. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino dopo l’annuncio di Mosca di esprimersi entro oggi sul riconoscimento dei separatisti.

16.00 – Secondo i servizi di sicurezza russi, Mosca ha eliminato due gruppi di “sabotatori” e ha fatto prigioniero un soldato ucraino.

15.45 – In diretta TV il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che “il processo di pace” iniziato con gli accordi di Minsk che avevano chiuso il conflitto ucraino del 2014, “non ha al momento alcuna prospettiva”. Rivolgendosi al Consiglio di sicurezza russo aveva accusato l’Ucraina di non rispettare gli accordi con i separatisti russi del Donbass, e anzi di sabotarli e di considerare la possibilità di riconoscere le due repubbliche autoproclamate in Ucraina. “Gli Usa mi hanno assicurato che è possibile una moratoria sull’entrata dell’Ucraina nella Nato” aveva aggiunto.

15.30 – Gli Stati Uniti avvertono del possibile imminente inizio della guerra da parte della Russia. “Un attacco estremamente violento contro l’Ucraina è possibile nei prossimi giorni o ore” ha dichiarato la Casa Bianca in un comunicato ufficiale, aggiungendo che l’invasione schiaccerebbe in modo brutale gli ucraini”. L’allarme è stato confermato dal portavoce del Pentagono John Kirby, nonostante rimangano margini per la diplomazia: “Quello che vediamo da tempo è che un’invasione russa potrebbe avvenire in qualsiasi momento, oggi per esempio”.

10.30 – Secondo quanto riporta l’agenzia Tass, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la tensione nel Donbass continua a salire. In mattinata, l’agenzia Interfax aveva riferito che in Donbass si sono verificati altri scontri, in seguito ai quali un miliziano dell’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk sarebbe morto, e altri due sarebbero feriti.

10.00 – Secondo il Cremlino, l’organizzazione di un summit tra Biden e Putin sarebbe “prematura”.

8.00 – Sono circa 61mila i civili fuggiti dal Donbass verso la Russia, nella regione di Rostov. Lo ha reso noto il ministro russo per le emergenze, Alexander Chupriyan, in una conferenza stampa, come riporta l’agenzia Tass.

7.00 – Il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Joe Biden hanno “accettato in linea di massima” di incontrarsi, su proposta del presidente francese Emmanuel Macron, alla sola condizione che “la Russia non invaderà l’Ucraina”: lo ha reso noto l’Eliseo.

20 febbraio 2022. Vertice telefonico tra Macron e Putin; Zelensky chiede il “cessate il fuoco” in Donbass

22.42   Joe Biden ha avuto un breve colloquio telefonico sulla crisi Ucraina con il presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha riferito la casa Bianca, aggiungendo che la conversazione è durata 15 minuti.

22.15 – Joe Biden ha cancellato il viaggio che nelle prossime ore avrebbe dovuto portarlo nella sua Wilmington – per una questione familiare – restando sino a lunedì, festa del ‘Presidents’ day’. La Casa Bianca ha invece reso noto che rimarrà a Washington: l’annuncio è arrivato dopo il consiglio per la sicurezza nazionale sulla crisi Ucraina.

18.50 – Stando a quanto dichiarato dal corrispondente della Cbs per la sicurezza nazionale David Martin al programma “Face the Nation”, gli Usa sarebbero in possesso di informazioni di intelligence secondo cui i comandanti russi avrebbero ricevuto l’ordine di procedere con l’invasione dell’Ucraina.

18:30 – Secondo quanto riporta la Cnn, citando un dirigente Usa che ha preso visione di alcune informazioni di intelligence, la Russia avrebbe già schierato quasi il 75% delle sue forze contro l’Ucraina. Stando ai dettagli divulgati, 120 gruppi tattici di battaglione su 160 sarebbero dispiegati a circa 60 km dal confine ucraino. Sarebbero stati mobilitati contro Kiev 35 dei 50 battaglioni per la difesa aerea, 500 tra caccia e cacciabombardieri e 50 bombardieri medio-pesanti.

16.00 – Il Cremlino ha diffuso un comunicato ufficiale sulla telefonata tra Macron e Putin. Il presidente russo ha espresso all’omologo francese “seria preoccupazione per il deterioramento della situazione sulla linea di contatto nel Donbass”, che sarebbe stata causa “dalle provocazioni delle forze di sicurezza ucraine”. “È stata richiamata l’attenzione sugli sforzi correnti dei Paesi Nato per riempire l’Ucraina di armi e munizioni moderne, il che sta spingendo Kiev verso una soluzione militare al cosiddetto problema del Donbass”, si legge nella nota diramata da Mosca.

15.25 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto “l’introduzione immediata di un cessate il fuoco” in Donbass dopo un colloquio telefonico di 3o minuti con il presidente francese Emmanuel Macron

13.15 – È terminato il vertice telefonico tra Macron e Putin. Al momento non è stata rilasciata nessuna dichiarazione ufficiale da parte dello staff dell’Eliseo. Da Mosca invece ha parlato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, affermando che “la Russia non ha mai attaccato nessuno nella sua storia ed è l’ultimo Paese che vorrebbe usare la parola guerra. Ma le tensioni nel Donbass sono aumentate al massimo, qualsiasi scintilla o provocazione può portare a conseguenze irreparabili”.

11.30 – E’ iniziato il nuovo confronto telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il capo del Cremlino Vladimir Putin. Intanto giungono notizie di esplosioni udite nel centro della città di Donetsk, come riportato dalle agenzie di stampa internazionali. Secondo il presidente inglese Boris Johnson, la Russia starebbe preparando “la più grande guerra dal 1945”, mentre la vicepresidente Usa Kamala Harris ha detto che “esiste una reale possibilità di una guerra in Europa” e che “Putin ha già preso la sua decisione”.

10.50 – Due civili della Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) sono rimasti uccisi nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel vicino villaggio di Pionerskoye, a 7km dal confine con la Russia. Lo scrive la Tass che cita la milizia popolare.

10.00 – Sentite esplosioni nel centro di Donetsk, la città nell’Ucraina orientale, controllata dai separatisti. Lo ha riferito un testimone all’agenzia Reuters, senza chiarirne l’origine.

19 febbraio 2022. Vertice d’urgenza dei ministri del G7; intanto proseguono gli scontri in Donbass

23.30 – Il presidente ucraino Zelensky ha riferito di aver avuto una conversazione telefonica “urgente” con il suo omologo francese Macron e di aver discusso con lui come giungere a una de-escalation immediata nell’Ucraina orientale, spiegando che le forze ucraine non risponderanno alle provocazioni russe.

22.00 – “Tutti i segnali indicano che la Russia stia pianificando un attacco all’Ucraina su larga scala”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg all’emittente tedesca Ard. “Le truppe non vengono ritirate come dice la Russia e nuove truppe si aggiungono”.

18.50 – Lo schieramento delle forze russe ai confini con l’Ucraina, il “più grande dispiegamento nel continente europeo dalla fine della Guerra Fredda”, “è una sfida alla sicurezza globale e all’ordine internazionale”, si legge nella nota finale dei ministri degli Esteri del G7.

18.30 – I ministri degli Esteri del G7 sono “gravemente preoccupati per il minaccioso accumulo di presenza militare russa intorno all’Ucraina, la Crimea e la Bielorussia” e chiedono a Putin di “scegliere la via della diplomazia”, “ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell’Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali”. È quanto si legge nel documento finale del vertice di Monaco.

16.30 – Colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell’area dove si trovava il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrsky, in visita al fronte nell’est del Paese. L’esercito ucraino ha reso noto che un secondo soldato è rimasto ucciso nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass.

16.00 – “Il mondo sta dicendo che non vuole la guerra”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso del suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco. “Noi difenderemo il nostro paese con o senza partner”, ha aggiunto. Zelensky ha poi chiesto una tempistica chiara per l’adesione dell’Ucraina alla Nato.

15.20 – Il ministero degli Esteri tedesco ha invitato i cittadini tedeschi a lasciare l’Ucraina con urgenza. A partire da lunedì inoltre a Lufthansa sospenderà i voli verso Kiev e Odessa. Anche Francia e Gran Bretagna raccomandano ai loro cittadini di partire dall’Ucraina.

15.00 – A Donetsk, nell’autoproclamata repubblica popolare filorussa, sono state chiuse le scuole e requisiti i mezzi pubblici, che saranno impiegati per portare i profughi in Russia.

11.00 – “La diplomazia può ancora prevalere”, ha dichiarato il premier britannico Boris Johnson arrivando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, dove è prevista anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7.

9.50 – L’Ucrania denuncia l’uccisione di uno dei suoi militari in scontri con le milizie filorusse nell’est del Paese.

18 febbraio 2022. La Russia muove le truppe verso il confine, iniziata l’evacuazione dal Donbass

23.30 – “Ho solide informazioni dell’intelligence per credere che Vladimir Putin abbia già preso la decisione di invadere l’Ucraina“. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden dalla Casa Bianca, aggiungendo che “la strada della diplomazia resta comunque aperta”. Biden ha parlato dopo una conference call con gli alleati della Nato: “Abbiamo concordato sul nostro supporto all’Ucraina, di continuare i nostri sforzi diplomatici, e affermato che siamo pronti a imporre costi massicci alla Russia se dovesse scegliere un ulteriore conflitto”.

22.00 – La Casa Bianca fa sapere che il segretario di Stato Antony Blinken ha accettato l’invito del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov di incontrarsi il 23 febbraio, “a meno che i russi non invadano l’Ucraina”.

19.30 – Una forte esplosione si è verificata nella città di Donetsk, nella regione separatista filorussa del Donbass, nell’Ucraina orientale.

17.00 – Vladimir Putin sfida l’Occidente: il presidente russo si è detto convinto che le sanzioni contro la Russia nell’ambito della crisi ucraina verranno imposte in ogni caso e che gli occidentali troveranno “una scusa per imporle”.

15.00 – “La situazione al confine tra Russia e Ucraina resta estremamente preoccupante”, Così il presidente francese Emmanuel Macron al termine del vertice Ue-Africa. “Accolgo con favore quanto il presidente Putin ha detto, ma credo che se si vuole essere un partner affidabile allora i fatti dovrebbero essere in linea con le dichiarazioni e vorrei vedere azioni specifiche per quanto riguarda la pressione militare da parte della Russia. Gli atti destabilizzanti stanno aumentando, ci sono bombardamenti. In primo luogo chiediamo un cessate il fuoco di tali azioni militari e una rapida de-escalation”, ha concluso Macron.

14.25 – Le autorità della autoproclamata repubblica di Donetsk hanno fatto sapere che è iniziata l’evacuazione di bambini, donne e anziani dalla regione indipendentista verso la regione russa di Rostov. Inoltre hanno denunciato che c’è il pericolo di un attacco delle forze ucraine. L’operazione, ha precisato, è stata concordata con la Russia. Le medesime autorità di Donetsk hanno accusato l’esercito ucraino di avere aperto il fuoco 30 volte oggi contro il loro territorio.

14.00 – “La situazione attuale è più complessa di quella che esisteva durante la guerra fredda”. Sono le parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterrez. “Sono estremamente preoccupato delle speculazioni su una possibile guerra in Europa. Io non credo che si arriverà al conflitto, ma se accedesse le conseguenze sarebbero catastrofiche”, ha sottolineato.

13.45 – La Russia ha spostato fino a 190.000 militari “dentro e vicino” l’Ucraina, un numero di truppe molto più alto di quanto precedentemente noto. Lo ha riferito Michael Carpenter, ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Osce. “Stimiamo che Mosca abbia probabilmente ammassato tra 169.000 e 190.000 effettivi in Ucraina e nelle vicinanze rispetto ai circa 100.000 del 30 gennaio”, ha spiegato Carpenter.

12.20 – “La Russia ha informazioni secondo le quali mercenari da Kosovo, Albania e Bosnia-Erzogovina stanno per essere inviati nel Donbass”. Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalla Tass. Lavrov ha anche detto che la Russia è “allarmata da notizie” inerenti al forte aumento dei bombardamenti nel Donbass “con l’uso di armi proibite dagli accordi di Minsk”.

12.05 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha convocato i leader del G7 a un summit virtuale giovedì prossimo per fare il punto sulla crisi ucraina. Per domani, è invece in agenda una riunione tra i ministri degli Esteri del G7 a Monaco, a margine della Conferenza sulla sicurezza.

11.35 – Segnalati bombardamenti dall’agenzia di stampa Afp a Stanytsia Luganska, la città dell’Ucraina orientale sotto il controllo delle forze governative, già colpita ieri da colpi di mortaio che hanno danneggiato gravemente un asilo nido.

11.15 – Le esercitazioni delle forze di deterrenza strategica russe, che si svolgeranno domani col lancio di missili balistici e da crociera, non devono innescare timori negli altri Paesi. “Si tratta di un processo di addestramento abbastanza regolare. È preceduto da una serie di notifiche a vari Paesi attraverso vari canali, tutto questo è regolamentato e nessuno solleva domande o preoccupazioni”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

11.30 – Il numero di soldati russi schierati ai confini dell’Ucraina ha raggiunto quota 149mila. Lo ha reso noto il governo ucraino.

11.00 – La Russia ha annunciato che domani effettuerà, sotto la supervisione del presidente Vladimir Putin, manovre delle sue “forze strategiche”, in particolare con il lancio di missili balistici e da crociera.

8.30 – Il presidente americano Joe Biden ha avuto un colloquio con il premier Mario Draghi sulla situazione. I due leader, come riporta la Casa Bianca, hanno “riaffermato l’impegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina” e la prontezza a imporre “severi costi economici se la Russia invade”.

17 febbraio 2022. Costruito un nuovo ponte militare in Bielorussia; Biden parla di “rischio di invasione molto alto”

23.30 – Il ministero della Difesa dell’Estonia ha pubblicato sul profilo Twitter una mappa dell’Ucraina in cui sono evidenziate alcune aree sensibili che potrebbero divenire obiettivo di un attacco militare. Il testo a corredo del tweet recita: “Mosca è pronta per la guerra: l’intelligence russa ha compilato una lista di obiettivi in Ucraina per paralizzare la sua autodifesa”.

19.49 – Il segretario di Stato Anthony Blinken ha detto di voler incontrare il ministro degli Esteri russo Sergeĭ Lavrov in Europa. La richiesta ai russi all’assemblea dell’Onu, durante la quale gli americani hanno accusato i russi di star perseguendo il piano di attaccare l’Ucraina, mentre i russi hanno bollato come “pericolosa e deplorevole” una simile ipotesi. I cinesi, che auspicano una soluzione politica, hanno condannato la decisione di far entrare Kiev nella Nato.

16.42 –  Bart Gormanvice ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca, è stato espulso dalla Russia. Ne dà notizia il quotidiano d’informazione russo Novaya Gazeta, secondo cui il motivo dell’espulsione non è stato specificato.

16.24 – Nonostante le ultime mosse in direzione di una soluzione pacifica, non fa che salire la tensione con la Russia sull’Ucraina e si moltiplicano i segnali e le dichiarazioni che alludono all’imminenza dello scoppio di una guerra e all’invasione, da parte di Mosca, di Kiev. In ultimo arrivano le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo il quale il rischio di un’invasione è “molto alto. Prima di un viaggio in Ohio giovedì il capo di stato ha aggiunto: “La mia idea è che accadrà nei prossimi pochi giorni”, disegnando in questo modo l’orizzonte temporale di quella che potrebbe essere la mossa decisiva del presidente del regime autoritario russo.

14.10 – “Per il momento episodi di de escalation sul terreno non si sono visti”. Lo ha detto Mario Draghi al termine del consiglio Ue informale sulla crisi ucraina, annunciando che presto sarà a Mosca per vedere Vladimir Putin.. “L’obiettivo – ha detto il premier – è far sedere al tavolo il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’Italia sta facendo il possibile per sostenere questa direzione”. Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto che “dobbiamo perseguire la strategia della deterrenza ferma, non dobbiamo mostrarci deboli. La nostra unità è la cosa che più ha colpito la Russia. Avremmo potuto dividerci perché ad esempio nella Nato ci sono tantissimi Paesi, non solo quello che viene definito Occidente, ma non possiamo rinunciare ai principi fondanti dell’Alleanza”.

12.45 – Si è concluso il vertice bilaterale tra i ministri degli Esteri Luigi Di Maio e Sergey Lavrov. Nella conferenza stampa successiva all’incontro, il titolare della Farnesina ha annunciato che il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi sarà presto a Mosca per incontrare di persona Vladimir Putin.

11.00 – Ha preso il via il vertice tra il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio e il titolare degli Esteri russo Sergey Lavrov. Sul tavolo dell’incontro anche la possibile presenza di Mario Draghi a Mosca nei prossimi giorni per incontrare il presidente Vladimir Putin.

10.20 – La Russia ha annunciato oggi che prosegue il ritiro delle sue forze dalla Crimea con un treno dell’esercito. “Le unità del Distretto Federale Meridionale, che hanno completato la loro partecipazione alle manovre tattiche nelle basi della penisola di Crimea, stanno tornando alle loro basi su rotaia”, ha reso noto il ministero della Difesa russo alle agenzie di stampa, mostrando le immagini di un treno carico di camion militari che attraversa il ponte che collega la Crimea al territorio russo.

09.30 – “L’esercito ucraino continua a bombardare infrastrutture e palazzi residenziali” a Donetsk. Lo denunciano i ribelli filo-russi dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk nel Donbass, che affermano di aver risposto al fuoco dei soldati di Kiev. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Stamattina Kiev ha già respinto l’accusa rivolta nella notte dai separatisti.

08.50 – La Cnn ha riportato delle immagini che mostrerebbero la costruzione in Bielorussia di un ponte militare sul fiume Pripyat River, a meno di 6-7 km dalla frontiera ucraina, che le fonti citate dall’emittente americana considerano definiscono un potenziamento delle forze russe di supporto per un’eventuale invasione dell’Ucraina.

08.30 – Continuano le manovre russe al confine ucraino con il ritiro di 10 convogli dalla Crimea. Da parte Usa persistono i dubbi sulla de-escalation comunicata da Mosca. Secondo un alto funzionario della Casa Bianca, non solo non ci sarebbe nessuno sgombero delle truppe, ma negli ultimi giorni la Russia avrebbe incrementato di almeno 7mila unità la sua presenza lungo il confine con l’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di non esser in grado di dire se davvero i russi stiano ritirando le loro truppe.

16 febbraio 2022. La Germania minaccia di chiudere il gasdotto Nord Stream 2 in caso di aggressione

13.20 – Dopo l’incontro di ieri al Cremlino tra il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e Vladimir Putin, è tornato di stretta attualità il tema del gasdotto Nord Stream 2 che attraversa il cuore dell’Europa e rifornisce la Germania di gas naturale attraverso il Mar Baltico. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che “In caso di aggressione, prepareremo un pacchetto di sanzioni forti, che includono anche il Nord Stream 2″.

10.00 – La Russia ha annunciato di aver ritirato le truppe dalla Crimea, ma la distensione con l’Ucraina genera dubbi: dalla Nato a Joe Biden, chi è perplesso e perché.

08.30 – “Penso che ci stiamo muovendo verso una nuova fase. La minaccia di un’invasione su larga scala, in cui a ogni modo non ho mai creduto, si è ridotta”. Questo il pensiero, consegnato a La Repubblica, di Kadri Liik, ricercatrice dell’European Council on Foreign Relations. “La Russia ora vuole approfittare della tensione creata per raggiungere i suoi obiettivi con mezzi diplomatici”, ha aggiunto.

15 febbraio 2022. Vertice tra Putin e Scholz: la Russia non accetta l’allargamento della Nato

22.30 – Apertura dagli Stati Uniti. Dalla Casa Bianca il presidente statunitense Joe Biden ha dichiarato che l’invasione russa dell’Ucraina resta sempre possibile e che il ritiro delle forze non russe non è stato ancora verificato. Ma ha poi detto che gli Stati Uniti sono “desiderosi di negoziare accordi scritti con la Russia”.

18.30 – Kiev vittima di un cyberattacco. L’annuncio arriva dall’organismo di controllo delle comunicazioni ucraine e riguarda i siti del ministero della Difesa e delle forze armate del Paese, nonché due banche statali: la cassa di risparmio statale Oschadbank e Privat24, che sono due delle più grandi istituzioni finanziarie del Paese.

15.30 – Vladimir Putin, al termine del lungo incontro con Scholz, ha dichiarato che la Russia non accetterà mai “l’allargamento della Nato fino ai nostri confini, è una minaccia che noi percepiamo chiaramente”. Le proposte dell’Occidente finora “non soddisfano le nostre richieste” ma ci sono “ragionamenti” che possono essere portati avanti. Ha poi spiegato che il progetto Nord Stream 2 andrà avanti e non è causa di conflitti.

13.30 – “Non ci sono segnali sul terreno che la Russia stia riducendo le truppe ai confini dell’Ucraina”, ha dichiarato Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato. Tuttavia “ci sono  segnali da Mosca che la diplomazia deve continuare, e questo è materia per un cauto ottimismo”.

13.00 – È in corso il colloquio a Mosca tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin, che potrebbe durare “più a lungo del previsto”, come riportano i media locali. I due leader si sono seduti ai due lati del tavolo di 6 metri al quale si era seduto anche il presidente francese Emmanuel Macron. Dunque neanche il capo del governo di Berlino dovrebbe essersi sottoposto al tampone in Russia, preferendo il distanziamento.

10.55 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin sulla situazione in Ucraina, come riporta l’agenzia Dpa su Twitter.

10.00 – Alcune delle forze russe schierate per esercitazioni militari nei pressi della frontiera Ucraina stanno rientrando alle loro basi. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass.

14 febbraio 2022. Gli Stati Uniti inviano armi all’Ucraina; ipotesi piano Helsinki 2

22.43 – Vladimir Putin è “disponibile a negoziare”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, rilasciando delle dichiarazioni alla Cnn,

21.20 – “Non riteniamo che Putin abbia preso decisione finale”. Così il portavoce del Pentagono John Kirby in conferenza stampa.

20.05 – Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha dichiarato lo spostamento temporaneo dell’ambasciata americana da Kiev a Leopoli.

17.20 – Il ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovic Lavrov avrebbe dichiarato al presidente Vladimir Putin che “ci sono chance di trovare un accordo con l’Occidente“.

14.30 – Negli Usa si fa in strada “Helsinki 2“, il piano B per evitare la guerra con la Russia di Vladimir Putin: si cerca un ampio accordo, ma le posizioni di partenza sono molto distanti.

13.50 – “L’allargamento della Nato a Est, a spese delle ex repubbliche sovietiche, compresa l’Ucraina, è senza limiti e molto pericoloso” avrebbe dichiarato Vladimir Putin secondo Ria Novosti. Intanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov al presidente che ci sarebbero delle “chance” di trovare un accordo con l’Occidente sull’Ucraina.

13.40 – Mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarebbe pronto a recarsi a Kiev in missione diplomatica, nell’ambito della crisi ucraina il premier britannico Boris Johnson avrebbe in programma di ricevere il presidente americano Joe Biden e non esclude un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Un portavoce del primo ministro inglese ha affermato che non ci sono al momento segnali di una de-escalation russa in Ucraina e ritiene che ci sia una “seria possibilità” di un’invasione in settimana.

13.00 –  La Russia sarebbe pronta ad aprire il fuoco su navi e sottomarini stranieri qualora entrassero illegalmente nelle sue acque territoriali. Lo ha dichiarato un alto ufficiale russo, Stanislav Gadzhimagomedov, vice capo del principale dipartimento operativo dello stato maggiore generale citato dall’agenzia Interfax.

11.20 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto alla Russia “segnali immediati di de-escalation”, prima di recarsi a Kiev e a Mosca. Lo ha scritto il cancelliere in un tweet, sottolineando che “una nuova aggressione militare avrà delle conseguenze pesanti per la Russia”.

9.40 – L’Ucraina si prepara alla guerra. Arrivati missili dalla Lituania e munizioni dagli Usa. Kiev “consiglia alle compagnie aeree di non” sorvolare il Mar Nero. Sono 130 mila i soldati russi schierati al confine, secondo le stime americane. Sul fronte ucraino ci sono mille soldati Nato: presente anche l’Italia con alpini e bersaglieri. Nel frattempo, però, l’ambasciatore ucraino in Gran Bretagna, Vadym Prystaiko, intervistato dalla Bbc, ha dichiarato che il suo Paese potrebbe decidere di rinunciare a portare avanti i piani per l’adesione alla Nato per evitare la guerra con la Russia.

13 febbraio 2022. Gli Stati Uniti diffondono la notizia di un’invasione russa in programma per il 16 febbraio

Secondo gli Stati Uniti, l’invasione russa potrebbe scattare mercoledì 16 febbraio. Il magazine online tedesco ‘Der Spiegel’ ha poi reso noto che i servizi americani e i militari Usa avrebbero informato il governo tedesco e altri Stati della Nato che la Russia attaccherà l’Ucraina proprio mercoledì 16 febbraio 2022.

Gelo tra Biden e Putin: la situazione tra Usa e Russia

Il recente colloquio tra i presidenti di Stati Uniti d’America e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin, non ha portato ad alcuna svolta sulla crisi ucraina. Anzi. Nel corso della telefonata, durata poco più di un’ora, i due leader hanno ribadito sostanzialmente le loro posizioni.

ucraina russiaFonte foto: ANSA
Da sinistra a destra Vladimir Putin e Joe Biden, durante un incontro, in una foto d’archivio

Biden “è stato chiaro”, avvertendo che in caso di attacco l’Occidente risponderà in modo “deciso” e imporrà “costi severi”. Il Cremlino ha confermato che i leader si sono detti d’accordo nel proseguire il dialogo, prendendo in considerazione le proposte del presidente Usa, definite però già insufficienti.

Dalla Russia, inoltre, non hanno risparmiato una stoccata, parlando di “isteria americana al suo apogeo”.

Cosa fanno i leader Ue: la paura di restare senza gas

Le diplomazie di Germania, Francia e Regno Unito continuano a lavorare per scongiurare la guerra.

La situazione dell’Europa è scomoda per la dipendenza dalle forniture in arrivo dalla Russia per quanto riguarda il gas naturale.

Su questo punto, gli americani hanno cercato di venire incontro agli alleati dall’altra parte dell’Atlantico, garantendo forniture sostitutive dal Qatar.

FONTE            https://notizie.virgilio.it/ucraina-russia-ultime-notizie-1521675