La Place du Tertre è una delle più note piazze di Parigi, non solo perché circondata da
monumenti ma anche per la consistente presenza di artisti, fumettisti,
disegnatori e pittori, soprattutto ritrattisti e caricaturisti grazie ai quali
la piazza è il simbolo del quartiere di Montmartre.
Ci sono circa 300 artisti che si ritrovano qui: 140 spazi di
un metro quadrato sono condivisi da due artisti che si alternano ogni giorno,
lavorando a turno.
Tanti sono i turisti che decidono di farsi ritrarre in questa piazza alberata
sulla Butte (collina), a un’altezza di 130m rispetto al livello della città. In
particolare, se volete visitarla (e ne vale la pena), la piazza si trova nel
XVIII arrondissement, sulla riva destra della Senna, nel quartiere Montmartre
di cui è la foto-cartolina: se avete visto qualche foto di Montmartre, 9 volte
su 10 è ritratta proprio questa piazza!
Poco distanti da Place du Tertre
ci sono la Basilica del
Sacro Cuore (a sinistra) e Saint-Pierre
de Montmartre, la chiesa più antica di Parigi insieme a Saint-Germain-des-Près (1134).
Passando dal sacro al profano, vicino alla piazza si trovano anche cabaret
famosi in tutto il mondo, come il famosissimo Moulin
Rouge.
La Place du Tertre – gestita dalla città di Parigi dal
1980 – e la zona circostante sono state dichiarate Monumenti Storici, ma c’è anche da dire che oggi, in
particolari periodi dell’anno, è più un punto d’incontro di turisti che
affollano i vari locali piuttosto che di artisti.
Ciononostante, mantiene intatto il fascino della vita
bohémien di fine ‘800,
quando era il centro della vita culturale e creativa parigina: pittori,
musicisti e poeti iniziarono a vivere qui non solo per gli affitti più bassi
rispetto a Parigi, ma anche e soprattutto per l’atmosfera che si respirava su
questa collina, con le sue casette in pietra e i vecchi mulini.
Impossibile dimenticare che la piazza è stata fonte
d’ispirazione per artisti come Pissarro, Delacroix, Van Gogh, Modigliani,
Matisse, Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec, Picasso, Utrillo (questi
ultimi due abitarono qui quando erano giovani e squattrinati) e molti altri
pittori.
La Place du Tertre, infatti, ha sempre ispirato i movimenti
artistici, come l’Impressionismo e il Surrealismo. Non è un caso se proprio lì vicino,
in rue Poulbot, alla fine della collina, c’è l’Espace
Dalí, la più grande collezione francese dedicata all’artista catalano
che per un periodo visse a Montmartre: in un piano seminterrato e in una
scenografia di luci e suoni, possiamo ammirare oltre 300 opere tra quadri,
sculture, incisioni, disegni e mobili surrealisti, come i Montres Molles, il
divano-bocca Mae West o Alice nel Paese delle Meraviglie.
Sulla piazza, traboccante di ristoranti, atelier di artisti,
caffè e negozi di souvenir, si affaccia anche “À la Mère Catherine”, un’antica
caffetteria del 1793.
Secondo una leggenda metropolitana, proprio qui nacque la parola “bistrot”. Si
narra, infatti, che nel 1814, alcuni soldati russi che soggiornavano a Parigi,
si fermarono in questo locale e, dopo aver ordinato da bere alcolici pur non
avendone il permesso, gridavano in continuazione “bystro!”, cioè, “presto!”.
Place du Tertre